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Autore: Astrid_Dragon_02    29/01/2014    0 recensioni
La vita è un dono.
La vita non va sprecata.
La vita è importante
Non potrei trovare parole più vere.
Prima anche io amavo la vita, amavo ridere, semplicemente vivere.
Amavo un ragazzo, Byun Baekhyun. Ah, se l’amavo!
Lo amo tutt’ora e lo amerò per sempre.
Ma non posso stare con lui perché la vita ci ha separati.
E ora la odio.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Tao, Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE: Hello<3 Ringrazio KPAlebers per la recensione :3 In questo capitolo Chanyeol canterà una canzone intitolata "Safe And Sound" di Taylor Swift. L'ho ascoltata e non ho potuto fare a meno di pensare a loro :') Buona lettura e recensite ^^ Baci da Astrid<3 

 

 

 

FOR YOU

 

 

Mi svegliai con la luce del sole che mi illuminava il viso, scaldando la pelle che avevo sentito gelida di morte.Cos’era successo?Tentai di rimembrare l’accaduto, strizzando gli occhi e cercando di concentrarmi sul soffitto.

 



Baekhyun aveva smesso di respirare.
Baekhyun era stato chiuso in quella stanza con i medici.
Baekhyun non avrebbe superato la notte.
Baekhyun… Dov’era adesso?
Che giorno era? Avrei  avuto la possibilità di dirgli addio? O era troppo tardi?

 



Tentai di alzarmi dal letto d’ospedale, ma un capogiro mi costrinse a rinunciare e mi rimisi sdraiato, emettendo un gemito di dolore e frustrazione.

-Ehi Cullen!- Una vocetta squillante mi trapanó i timpani e mi girai per conoscere il mio vicino di letto.
Sobbalzai appena lo vidi.

 



Il mio ragazzo, quello che fino a poco fa stava per morire, quello che non avrebbe passato la notte, quello che rischiava di morire più di depressione che d’altro, era allegramente seduto sul letto, rivolto verso di me che faceva ciondolare energicamente le gambe, fissandomi con un sorriso talmente largo che poteva far concorrenza a Joker.

 


-Buondì!- Esordì lui. –Temevo che saresti rimasto sotto il sole a brillare come una palla da discoteca per tutta la giornata!-
Lo scrutai cercando di capire se stavo sognando o se ero sotto l'effetto di stupefacenti.

 



-C-Che giorno è?- mi guardai intorno, confuso.
- Oggi è il 2 Maggio, non credere di aver dormito per secoli, bell'addormentata nel bosco!-  ridacchiò Bae, continuando a far penzolare i piedi dal letto.

 



-... Hai superato la notte?- Lo fissai intensamente.
-No, sono morto e sono qui per perseguitarti perché mentre io raggiungevo la luce tu ti scaccolavi nel  sonno.-
-Stupido...-

 



Mi fissó stizzito, ringhiando tra i denti -Beh, io avevo una bella notizia, ma dato che mr. Sbrilluccico-Sotto-Al-Sole-Like-Trilly mi tratta male la terró per me!-
-No dai cucciolino amore mio!- Lo guardai tra il dispiaciuto e l'offeso, guadagnandomi uno sguardo assassino -Certo! Sono in ospedale già per il cuore, mettiamoci pure il diabete!-

 



Risi di gusto.
Baekhyun non lo faceva apposta, ma a volte sparava certe battutine davvero taglienti ma al contempo sputtanevoli.
-Dai scusa, me la dici la bella notizia?- sorrisi sinceramente.
-... Che ciambella stupida...- si passò una mano tra i capelli, continuando -I dottori hanno detto che se tutto va bene domani mi fanno tornare a casa...-

 



Mi bruciavano gli occhi.

Non potevo crederci.
Saltai giù dal letto e lo abbracciai forte, così forte che avevo paura di spezzarlo.
-Baekhyun, è fantastico! O-Oddio è magnifico-!- mi misi a piangere.
Finalmente il mio Bae stava migliorando, avrei potuto averlo tutto per me, avrei potuto portarlo fuori da quelle quattro mura e fargli inalare odori diversi da quelli degli antibiotici e dei disinfettanti.

 



-Si Channi...- Si accoccolò contro di me e appoggiò il viso sul mio collo. Potevo sentirlo sorridere contro la mia pelle, cingendomi la vita con le braccia, con una forza che non sentivo da molto tempo.

Avvicinai il mio viso al suo, pronto a unirmi a lui in un bacio, quando nella stanza irruppe l'infermiera.
-Chenyeol, l'orario di visite è finito da un pezzo!- Mi rimproverò.

-Si, lo so.- ringhiai scocciato per poi stampare un veloce bacio sulle labbra vellutate del mio ragazzo.

 

 

 

Uscii dall’ ospedale di buon umore dopo tanto tempo.

Finalmente avrei potuto portarlo fuori da quell’inferno, sarebbe tornato a casa.

Sarebbe tornato da me.

Fremevo all’idea di portarlo in spiaggia, in montagna, al parco divertimenti o-…

 

 

 

No, queste sono cose che puoi fare sempre, con chiunque, sono cose banali…

Dovevo fare qualcosa di speciale, che si sarebbe ricordato per sempre.

 

 

 

--------------------------

 

 

 

Il giorno seguente non andai a prendere Bae in ospedale, ma rimasi a casa a suonare, aspettando il suo arrivo.

Avevo mandato Tao, il mio migliore amico, a prenderlo per mio conto.

Chissà che faccia avrebbe fatto quando avrebbe visto cosa avevo preparato per lui, chissà come avrebbe reagito.

 

 

 

Mentre ero immerso nei miei pensieri, il telefono squillò: era Tao.

 

 

 

-C’è rimasto molto male.- disse lui, facendo il finto dispiaciuto.

-Eddai, che se ci rimane troppo male poi non sale nemmeno le scale!- mugolai io, leggermente in ansia.

-Ma va’… Salirà alla velocità della luce per romperti le gambe!- Ridacchiò sottovoce il corvino, lanciando una furtiva occhiata al ragazzo seduto nel sedile posteriore.

- …. Ho un impegno. Puoi dire a Bae di passare una lunga vita felice anche senza di me?-

Il ragazzo cinese rise di gusto e sussurrò – Siamo qua sotto…-

 

 

 

-CHE CI FACCIAMO QUI?- il ringhio stizzito e irritato di Baekhyun giunse alle mie orecchie con la dolcezza di una sega elettrica.

-Sali e lo scoprirai- ma Tao non fece in tempo a finire la frase che il suono di una portiera che sbatteva coprì le sue parole.

-Arriva.- Attaccai.

 

 

 

Sentivo i suoi passi veloci farsi sempre più vicini mentre aprivo la porta per farlo entrare, per poi sedermi a terra.

Mentre finivo di accordare la chitarra, il ragazzo piombò con irruenza nel mio appartamento, ruggendo: -CHANYEOL.-

Intonai una prima nota, poi una seconda e una terza fino a comporre una melodia.

Ogni nota coincideva con un passo di Bae, che camminava lentamente verso il salotto, illuminato solo dalla fioca luce delle candele e invaso dal profumo di vaniglia, il suo preferito.

 

 

 

Non appena entrò nel salotto, annusò intensamente l’aria, assaporando l’odore  dolce che invadeva l’aria tiepida della stanza.

Si guardò intorno, dimenticando per un attimo la delusione che lo aveva torturato fino a quel momento, guardandomi poi con una lieve dolcezza negli occhi.

Il divano era scomparso, temporaneamente spostato nella camera da letto, a terra vigeva il caos totale, un caos caldo, dolce, un caos costituito da un materasso, cuscini e coperte morbidi.

Suonavo la chitarra, sorridendogli, mentre lui si avvicinava guardandosi intorno, ancora incredulo.

-Chan…?- Mi guardò spaesato.

 

 

 

Cantai per lui.

 

 

 

-“ I remember tears streaming down your face

  When I said *I’ll never let you go*.

  When all those shadows almost killed your light.

  I remember you say *Don’t leave me here alone*.

  But all this’s dead and gone and passed tonight. “-

 

 

 

-C-Chan-….- Una lacrima.

Posai la chitarra, alzandomi e abbracciandolo.

 

 

 

-“ Just close your eyes

  The sun is going down.

  You be alright

  No one can hurts you now.

  Come morning light…

  You and I’ll be safe and sound. “-

 

 

 

Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, le sue mani allacciarsi dietro la mia schiena e le sue braccia stringermi forte, con quanta forza aveva in corpo.

Mi strinse senza parlare per interi minuti, il ritmo lento dei nostri respiri era l’unico suono che riempiva la stanza mentre io lo coccolavo come ormai da tempo non mi era possibile fare.

 

 

 

-Baek…?- sussurrai.

-Chanyeol… come fai a stare con me…? Non faccio altro che procurarti dispiaceri, rubasti tempo… tempo che potresti spendere molto meglio…- Si accucciò docilmente tra le sue braccia, tra le quali lo strinsi.

- Io ti amo… E non mi stai portando via tempo… Vederti piangere, ridere, arrossire…  Non è uno spreco… Lo sarebbe se non lo passassi con te perché tu e solo tu sei riuscito a tirare fuori quella parte di me che i rende migliore.

Il mio sorriso lo conservo con te, conservo tutto il mio amore per donarlo a te! E credimi… Non c’è nessun altro a cui vorrei cedere tutto ciò… Perché ti amo, Byun Baekhyun, e sarà così per sempre.

 

 

 

Un tripudio di lacrime bagnò la mia t-shirt, ma non sentivo strette o singhiozzi disperati, solo una risatina sommessa, felice.

Potevo sentire il suo sorriso bruciarmi la pelle come il sole, le sue mani salire piano fino al mio viso e accarezzarlo, i suoi occhi guardarmi amorevolmente.

 

 

 

-Vieni  a vivere con me.-

 

 

 

Lo dissi così, senza pensarci.

Quello sguardo e quelle carezze erano riuscite a tirare fuori uno dei miei sogni più reconditi, uno di quelli che, prima di tirarli fuori, ci pensi come minimo tre anni.

Avvampai improvvisamente, imbarazzatissimo.

Cosa cazzo mi saltava in testa? Come potevo chiedergli una cosa simile dopo circa un’ora scarsa dalla sua uscita dall’ospedale?

Magari voleva godersi i pomeriggi con gli amici, con sua madre, magari voleva tornare a scuola e  io invece gli proponevo di passarli a trasportare scatoloni su scatoloni.

 

 

 

-Si.-

 

 

 

Mi fischiavano le orecchie.

Credevo di essere diventato sordo, di essermelo sognato, quel si. Me lo ero immaginato. Ovviamente.

 

 

 

-Chan, io verrò a vivere con te.-

 

 

 

Ero imbambolato davanti a lui, ancora abbracciati, uno con gli occhi sgranati e un colorito che passava dal rosso pomodoro al bianco della morte, l’altro con un dolce sorriso stampato sul volto.

-Ehi? Chan, sei vivo?- Pigolò lui.

 

 

 

Per tutta risposta lo baciai e lo strinsi.

Era tutto vero, sentivo il suo petto alzarsi e abbassarsi freneticamente, le sue mani cercare disperatamente appiglio alla mia schiena, le sue unghie affondare nella mia pelle e graffiarla con forza.

Si, lo stavo soffocando.

Allentai la presa, guardandolo negli occhi.

 

 

 

-Se hai cambiato idea potevi anche dirmelo… SENZA CERCARE DI UCCIDERMI!- ringhiò mentre il suo sguardo mutava dalla tenerezza alla finta rabbia.

-… Ti amo Bacon?- sorrisi con una punta di terrore negli occhi.

-Corri, Ciambella.-

 

 

 

Corsi per tutta la casa, urlando “ Vade retro Satana” mentre lui mi inseguiva, imprecando in ogni lingua possibile.

 

 

 

--------------------------

 

 

 

-CHANYEOL.- Il richiamo di Satana arrivò alle mie orecchie con la delicatezza di un calcio nelle parti basse.

-S-Si, amore mio??- pigolai mettendo a posto i suoi effetti personali.

Passi pesanti si avvicinarono alla camera dove stavo sistemando, fermandosi sull’uscio.

 

 

 

-A-Aiutami-!- Disse lui con un urlo strozzato.

Mi alzai di scatto e mi protesi ad aiutarlo prendendo lo scatolone in mano.

Lo posai sul pavimento della camera da letto, aprendola.

-CHAN, NO-!-

 Troppo tardi.

 

 

 

Ne svuotai il contenuto, trovandoci dentro creme per il viso e il corpo, lacca, almeno sei tipi di shampoo e balsami diversi, trucchi…

Sembrava la borsa di una donna.

-Non è come pesi.- sbiancò.

-Oh si che lo è.-

Il gelo calò nella stanza.

-Sei una checca pazza!- gridai dopo un minuto di silenzio.

-N-Non sono una checca pazza-!- Ma non fece in tempo a finire la frase che lo presi in braccio e lo lanciai sul letto, lo abbracciai e rotolai sul materasso ,portandomelo dietro.

-SEI UNA CHECCA PAZZA!-

-D-D’ohhhh-!- strillava lui ridendo.

 

Dolo un po’ di tempo passato a ridere, si divincolò dalla mia presa e si diresse in cucina.

-E’ ora di pranzo! Cucino io!- sorrise.

Gli andai dietro e lo guardai frugare nel frigo, sugli scaffali e nei cassetti.

 

 

 

In quel momento mi venne un’idea. 

  
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