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Autore: ricciocorno schiattoso    29/01/2014    3 recensioni
Dobbiamo ammettere che tutte noi, fin dall'infanzia, abbiamo sempre avuto una predilezione per i cattivi.
Chi guardando "Il Re Leone" non ha mai sperato in una vittoria di Scar? In fondo tifavamo tutti per lui.
Crescendo le cose non sono migliorate e i cattivi si sono fatti sempre più affascinanti. Loki, Khan, Draco Malfoy perfino Hannibal. E Molly Hooper è una di noi, solo che il suo villain per qualche oscura ragione remota la ricambia. Forse dovremmo fermarci a riflettere sui problemi che questo potrebbe comportare.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty, Molly Hooper, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER ONE.
 
“Spero che con due zollette vada bene, il caffè intendo …”
E così quello era Jim dall’IT.
In quel frammento di secondo prima di alzare lo sguardo dal suo libro (ancora una volta “Cime Tempestose”) Molly Hooper aveva davvero avuto paura.
E se si fosse trattato di uno scherzo? Se Jim dall’IT fosse stato un rozzo omone di cinquant’anni? O peggio, se Jim non fosse davvero stato l’amore della sua vita, come lei aveva deciso in quei dieci minuti d’attesa?
Ma no, il ragazzo che stava davanti a lei tremando e tenendo stretti due caffè fumanti poteva essere tutto tranne che volgare, anzi era davvero adorabile.
“Più che bene, lo prendo sempre così!” si affrettò ad aggiungere lei, non era proprio il caso di rimanere lì con un sorriso sognante senza dire una parola.
Jim le si sedette vicino, entusiasta per aver indovinato come Molly prendeva sempre il caffè.
Ma non si trattava di fortuna, lui sapeva, erano ormai due mesi che osservava la noiosa e patetica Molly Hooper.
Era palese che non fosse lei il centro del suo interesse, lei era solo un mezzo per arrivare a Sherlock Holmes, ma questo ovviamente non doveva lasciarglielo capire, non che ce ne fosse il pericolo.
“Sai sono più di due mesi che voglio scriverti, ma ecco io non ne avevo il coraggio …”
Relativamente vero, certo erano più di due mesi che aveva scoperto il blog del cagnolino più fedele di Sherlock Holmes, ma aveva dovuto studiarla per capire quale fosse il genere di uomo che quella piccola ragazzetta cercava.
Aveva infine optato per il timido, ma così comprensivo, nerd di laboratorio senza amici, in netto contrasto con l’eroico e sfacciato consulente investigativo che dopotutto interessava enormemente anche lui.
Come previsto il commento sulla sua estrema timidezza aveva sortito l’effetto desiderato, molte donne forse si sarebbero insospettite pensando ad uno stalker o qualcosa di simile, ma non una ragazza da sempre lasciata sola con la sua evidente passione per i gatti e Jane Austen come era Molly, a cui sentendo quella timida confessione si era sciolto il cuore.
Ma dopotutto era una reazione più che naturale, erano ormai anni che un uomo non si interessava così spontaneamente a lei (31 anni per l’esattezza) e in aggiunta Jim sembrava incarnare il suo ideale romantico di sognatore, dolce e sensibile che tra le altre cose era anche terribilmente carino. Magari non era un adone, magari non aveva dei penetranti occhi blu e degli zigomi che si sarebbero potuti definire un’arma impropria come qualcuno di sua conoscenza, ma a differenza di questo qualcuno Jim dall’IT emanava dolcezza e sicurezza e quei due grandi occhioni tristi sembravano dire che non avrebbe mai potuto fare del male a qualcuno.
Diversamente dal solito con lui riusciva a parlare tranquillamente, non balbettava, non arrossiva e non sudava, come invece accadeva con tutti gli altri uomini. Forse perché anche lui non era troppo esuberante e le ricordava molto una versione maschile di se stessa, non sapeva come spiegarlo ma sembrava che in lui ci fosse qualcosa di più.
E così quei quindici, meravigliosi minuti di pausa caffè passarono veloci tra una parola e l’altra.
“Si è fatto tardi, devo tornare al  lavoro. I morti non aspettano!”
Forse aveva esagerato con quella battuta sull’obitorio, in fondo si conoscevano solo da pochi minuti, lui sembrava così sensibile e i cadaveri non sono mai divertenti. Perfetto Molly anche questa volta hai rovinato tutto e in tempi record per di più, ora penserà che sei pazza!
O forse no, non riusciva a credere che quelle che sentiva fossero davvero le risate di Jim.
“No penso di no. Posso chiederti di uscire? Questo venerdì magari …”
Non poteva davvero credere di aver appena chiesto il permesso ad una donna per un appuntamento, non era nel suo stile. Non aveva mai avuto bisogno di domandare, semplicemente cadevano tutte ai suoi piedi e lui dopo aver preso ciò che voleva le abbandonava senza una parola il mattino dopo. Ma ora doveva attenersi al personaggio e comportarsi come uno scolaretto ansioso.
“Oh sì, speravo tanto che me lo chiedessi. Accordiamoci domani per i dettagli però, ora devo proprio andare! È stato un piacere Jim!”
“Anche per me, credimi.”
Fortuna che sapeva mentire bene perché quei quindici minuti erano stati una vera e propria agonia.
Quella ragazza era davvero così noiosa come i suoi vestiti troppo larghi e la camminata insicura lasciavano intendere. Però James Moriarty non si era mai tirato indietro davanti ad un problema, se quello era il modo più veloce per arrivare a Sherlock Holmes allora avrebbe sopportato tutti gli aneddoti sui gatti di questo mondo, e magari avrebbe anche trasformato quel brutto anatroccolo in un cigno sofisticato.
Magari, magari no.
In ogni caso era certo che quella che aveva appena ribattezzato nella sua mente come la presidentessa del Club dei Cuori Solitari fosse appena corsa in obitorio a telefonare alla sua migliore, nonché unica, amica per raccontarle tutto, e Jim non si sbagliava mai.
Infatti la prima cosa che Molly fece fu digitare il numero della sua più cara amica, Jeanine.
Jeanine ora viveva nel Devon in un delizioso cottage con due gemelle e un affascinantissimo marito medico, in poche parole Mrs. Bennett sarebbe stata fiera di averla come figlia.
Ma malgrado la distanza e gli impegni della vita matrimoniale era rimasta la buona amica che era stata durante gli anni di liceo, quando Molly telefonava lei ascoltava pazientemente i suoi monologhi in lacrime e sapeva sempre darle il consiglio giusto.
Così quando alzando la cornetta senti l’amica salutarla con entusiasmo ne fu piacevolmente sorpresa e poiché conosceva Molly più di chiunque altro le chiese subito chi e quanto bello fosse il nuovo amore della sua vita.
“Adorabile” fu la prima parola di Molly “È davvero un tesoro. È stato lui a scrivermi, sul mio blog! Io non pensavo che qualcuno lo leggesse, tanto meno un uomo! Beh un po’ speravo che Sherlock lo facesse, lo sai bene, ma quella è acqua passata. In ogni caso lavora anche lui al Bart ed erano mesi che voleva conoscermi, sono così felice che fatico ancora a crederci. Comunque abbiamo preso un caffè insieme ed ad intuito ha capito quanto zucchero ci metto, è così sensibile! E gli piacciono i racconti e i gatti e usciremo ancora venerdì! Il mondo è meraviglioso!”
Aveva raccontato senza neanche prendere fiato e senza smettere di camminare su e giù per tutto l’obitorio.
Jeanine, parlando più come madre che come amica, era stata molto gentile come ogni volta, si era detta felice per lei ma l’aveva anche avvertita di non entusiasmarsi troppo, in fondo si conoscevano da pochissimo. Questo James Moriarty poteva anche essere un criminale.




Salve a tutti! Questa è la mia primissima fanfiction, quindi come prevedibile il mio attuale stato emotivo è indescrivibile. E proprio per questo vi chiedo di non risparmiarvi in recensioni e commenti, positivi ma anche negativi. Voglio migliorare il più possibile e mi sarebbero utilissimi. Solo non siate troppo crudeli, troppo critici, insomma troppo Sherlock! 
  
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