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Autore: Gleeky_00    29/01/2014    3 recensioni
SPIN-OFF DI WHEN TWO DESTINY FALL IN LOVE
Kurt e Blaine sono di nuovo insieme,più uniti di prima e anche più felici ma Kurt sente che manca qualcosa...qualcosa che esprima tutto l'amore che prova per il suo Blaine...che cos'è quel qualcosa?
Lo scoprirete soltanto leggendo ;)
Dedicata a chi ha amato la mia prima long e vuole sapere che cosa è successo dopo quella mattina nella cucina di un piccolo appartamento di Bushwick.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'When two destiny'
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Quando si sveglia quella mattina Kurt lo sa.
Semplicemente lo sa.
Sa che è il momento giusto.
Lo sente nelle viscere,lo sente sulle labbra che Blaine gli bacia mentre prepara la colazione,lo sente nella sua pelle ambrata mentre fanno la doccia insieme semplicemente lo sente e basta.
E' tutto pronto,lui è pronto,l'appartamento è pronto,il letto è pronto.
Blaine è pronto?
Questa è la sua più grande paura.
Anzi è terrorizzato all'idea che qualcosa non vada come ha sempre sognato.
Ma ci vuole provare lo stesso.
Lui ci deve provare.
Lo ha detto anche a suo padre.
A lui lo aveva detto appena lo aveva comprato.
Suo padre ovviamente aveva acconsentito vivamente.
Mette quella cosa dentro il libro di Blaine che sa che aprirà sicuramente mentre è sulla metropolitana perché non sa mai quando sarà l'esame per passare da specializzando al livello successivo.
Con un bel respiro dà un ultimo bacio sulle labbra del suo ragazzo e prende la D che lo porta direttamente sul lavoro mentre Blaine prende quella che lo porta all'ospedale.
Tutte le mattine è così.
Kurt va nel suo ufficetto fresco fresco di vendita mentre Blaine va all'ospedale a fare da assistente a un dottore o a un altro finché non darà l'esame e sarà lui ad indossare il camice.
Ho scelto di lavorare al pronto soccorso.
Sente una triste affinità con quel luogo.
Mentre è lì seduto e un uomo si muove irrequieto accanto a lui Blaine si sporge e prende dalla sua borsa il libro di medicina.
Il suo capo è un despota e potrebbe decidere di fargli fare quel dannato esame quando vuole.
Blaine si stupisce che non sia ancora uscito fuori dalla doccia di casa sua o da sotto il sedile.
Blaine sa che quell'uomo non lo sopporta anche per un altro motivo.
Una volta Kurt era venuto in ospedale col caffè per tutti e due e una cheescake gigante perché voleva festeggiare la firma del contratto per il nuovo ufficio.
Quando il Dottor. Reed,così si chiamava,aveva lanciato loro uno sguardo così colmo d'odio che in confronto quello che lanciava Kurt ai suoi bermuda verde pisello era una dimostrazione d'affetto Blaine aveva capito che quell'uomo era un omofobo bello e buono e se prima non lo sopportava perché era,a detta del vecchio,un bimbo fresco fresco di laurea ora lo odiava proprio.
Blaine tira un piccolo sospiro mentre si sporge per prendere il libro dalla tracolla.
Studia sempre in metropolitana e non si mette mai le cuffiette.
Adora sentire i mille suoni che New York gli offre perché,in fin dei conti,gli è mancato tutto di quella città.
Apre il grande librone di medicina sulla pagina che stava ripetendo ieri sera mentre Kurt annuiva accondiscendente senza però dare neanche una letta al libro.
Il capitolo sulle ossa gli appare davanti agli occhi ma Blaine nota qualcosa.
E' un foglietto.
E' un semplice foglietto bianco rettangolare.
Lo gira e scopre una scrittura fine,delicata e forse un po' frettolosa.
Blaine fa istintivamente un sorriso.
Da quando in qua Kurt si è messo a scrivere bigliettini?
“Ciao Blaine sono io,Kurt,tuo ragazzo da sei anni e cinque mesi e tuo coinquilino da quattro anni e sette mesi.Blaine te lo ricordi il nostro primo S.Valentino insieme?Io sì anche perché lavorai tantissimo per quella caccia al tesoro (attaccare i glitter con la colla non è facile come sembra!) e oggi voglio riproporti una cosa del genere.
Quindi quando sei in pausa pranzo vai nel bar accanto all'ospedale e dì che ti manda Kurt Hummel.
Le prossime informazioni a dopo.
Tuo,
Kurt”
Oddio.
In due secondi Blaine elabora tutta la lista dei loro vari anniversari.
Non era l'anniversario del loro primo bacio perché quello era a Novembre.
Non era l'anniversario del loro primo incontro perché quello era a Settembre.
L'anniversario di quando è tornato a New York?
No quello lo avevano festeggiato il mese scorso.
Che cosa poteva essere?
A Blaine non restava che aspettare le due e andare in pausa pranzo.
Si porta istintivamente il foglietto sotto il naso.
Kurt ci ha spruzzato sopra il suo profumo.
E' lo stesso che sentiva nove anni fa sul maglioncino verde.
E' lo stesso che gli mancava mentre era dall'altra parte dell'oceano.
E' lo stesso che la mattina è sul cuscino accanto a lui.
Sorride felice e ripone il bigliettino nel libro facendo sì che non si sciupi.
La giornata all'ospedale come al solito è uno strazio.
Reed gli continua a dare ordini e a farlo correre da un reparto all'altro solo per puro sadismo.
Blaine odia che lo si tratti così.
Quel tono di superiorità lo fa andare in bestia.
-Sì Signore.
E questa è la sua risposta per tutto.
Sa che sarà quell'uomo a corregge il suo esame e decidere se farlo passare di grado o no.
Blaine non vede l'ora di togliersi quella dannata cappetta azzurra per indossare un camice,un camice vero che lo farà essere alla pari con quel mostro che ora non può far altro che definire il suo capo.
No,non è il suo capo,è il suo aguzzino.
Quando l'orologio del padiglione segna le due e tutte le infermiere si mobilitano per prendere il loro pranzo Blaine scatta come una molla e si leva quella fastidiosa cuffietta lasciando i suoi ricci liberi di respirare.
Prende la sua borsa e corre al bar vicino all'ospedale cercando di dribblare abilmente quel demonio.
Quando esce dall'ospedale comincia a correre perché ha la sensazione che se non arriva in tempo la sua sorpresa se ne andrà.
Apre la porta a vetro ansimante mentre si sistema gli occhiali neri sul naso.
Anche Kurt porta gli occhiali ma solo quando sono al lavoro,quando escono si mettono entrambi le lenti a contatto.
Si guarda un po' in giro e nel piccolo baretto vede solo ragazzi appena usciti da scuola che chiacchierano sereni seduti ai tavolini.
Blaine fa un sorrisetto.
I ricordi del Lima Bean si affollano nella sua mente.
Arriva davanti al bancone dove una ragazza col grembiule rosso e una lunga coda castana sta mettendo a posto delle tazzine da caffè.
-Mi scusi....
La ragazza,che dalla targhetta porta il nome di Bethany,si volta e fa un sorriso luminoso.
-Dica.
-Io ehm....mi è stato detto di venire qui e dire che mi manda un certo Kurt Hummel.....
La ragazza fa un'espressione confusa per poi voltarsi verso un altro cameriere.
-Steve ti suona famigliare il nome Kurt Hummel?
l ragazzo con capelli neri si volta e sorride verso Blaine.
-Ah sì oggi è venuto e ha detto di consegnare una cosa a una persona.Immagino che lei sia quella persona giusto?
Blaine arrossisce un po'.
-Sì sono io.....
-Bene quindi ora le preparo una cosa speciale che mi è stata commissionata.
Steve si volta verso le macchine dello yogurt.
Dopodiché si sposta e comincia ad armeggiare con un mestolo di ferro.
-Ecco a lei.
Steve ha appoggiato sul bancone un bicchierino di yogurt bianco affogato nel cioccolato al latte e ricoperto di smarties.
Wow!
Blaine prende anche il cucchiaino verde.
-Ehm.....quanto viene?
-Oh niente ha già pagato tutto il Signor. Hummel!
-Ah okay...
Che dolce il suo Kurt ha già pagato tutto!
Sapeva che oggi sarebbe stata una giornata speciale.
-Allora arrivederci!
-Arrivederci e torni a trovarci!
Rispondono in coro Bethany e Steve e a Blaine tornano in mente i tempi in cui lui e Kurt lavoravano allo Spotligh Dinner.
Si siede su una tavolino lì fuori e comincia a gustarsi il suo yogurt che è soltanto una delle poche sorprese che lo aspettano quest'oggi.
A Blaine sembra strano.
Ha già fatto tante cose nei suoi ventisei anni di vita che gli sembrano passati cent'anni da quando era un ragazzino con la felpa nera che si aggirava per Lima come un fantasma ma al tempo stesso sente che c'è ancora tanto da fare,tanto da vedere,tanto da provare.
Il suo yogurt finisce ancora prima che se ne possa rammaricare e con un sbuffo torna dal suo tiranno.
Si rimette di nuovo quella dannata cuffietta che lo fa sembrare un demente mentre il Dottor. Reed lo manda avanti e indietro su e giù per l'ospedale alcune volte solo per fargli prendere un caffè che Blaine è più che certo che butterà nella spazzatura solo per dirgli “Ragazzino non lo volevo macchiato ma decaffeinato che cosa c'è di difficile?”
Ragazzino ragazzino ragazzino.
Perché lo chiama ragazzino?
E' un uomo di ventisei anni che diamine!
Quando arrivano le quattro per Blaine è come una manna dal cielo.
Si cambia in fretta e poi va a salutare il suo capo combattendo l'istinto di stenderlo sulla sua scrivania e prenderlo a pugni.
-Buona giornata Signore....
Reed continua a tenere gli occhi fermi sul giornale
Blaine alzo gli occhi al cielo e se ne va infuriato sulla linea Q.
Mentre è seduto sull'autobus che lo porta davanti a casa Blaine sa che Kurt non è ancora arrivato.
Lavora molto da quando ha comprato le azioni per la sua casa di moda.
Quando Kurt gli aveva comunicato che avevano detto sì a un suo progetto Blaine per poco non si era messo a ballare un valzer con un'infermiera.
Kurt ce l'aveva fatta e ora potevano diventare davvero Lo Stilista E Il Dottore.
Il suo ufficio era ancora in via di ristrutturazione e Kurt voleva supervisionare sempre tutti i lavori e per questo tornava molto tardi a casa.
Tornava sfinito e con gli occhi cerchiati ma con un sorriso che Blaine non vedeva dai tempi del ballo.
Quando guardavano un film davanti alla TV Kurt si addormentava coi titoli di testa e Blaine lo doveva portare di peso a letto e capiamo che non era molto facile per questo alcune mattine il più alto si svegliava col torcicollo e coperto da un plaid rosso mentre la TV era spenta davanti ai suoi occhi.
L'autobus si ferma e Blaine scende.
E' talmente frustrato che vorrebbe solo andare a comprare una vaschetta di gelato,mettersi sul divano e farsi una maratona di tutti e otto i film di Harry Potter per poi piangere tutte le sue lacrime alla morte di Severus Piton.
Ma mentre sale le scale verso il suo appartamento si ricorda.
Oggi è la sua giornata speciale.
Quando arriva davanti alla bella porta scorrevole in legno tira fuori le chiavi e entra nel suo appartamento.
A Lima non si è mai sentito a casa perché forse la sua mente già sapeva che questa è casa sua.
Stesi su quel prato Kurt e Blaine fantasticavano sul fatto di andare a vivere nell'Upper West Side quando sarebbero stati abbastanza ricchi da permetterselo ma ora Blaine pensa che invecchiare nel loro appartamento di Bushwick non sia tanto male.
Si toglie le scarpe per mettersi le sue infradito estive e andare in cucina a bere qualcosa.
Già che c'è prende una calamita e incolla sul frigo il bigliettino che gli ha scritto oggi Kurt.
Lo vuole conservare.
Si volta per cercare un bicchiere ma sulla mensola è appiccicata con lo scotch una freccia bianca.
Blaine ride.
E' proprio come quel S.Valentino di nove anni fa.
Punta verso il salotto.
Blaine la segue e sullo schienale del divano ce n'è un'altra che punta verso il corridoio.
La segue ridendo all'immagine di Kurt nel suo ufficio mentre,con la linguetta fra i denti per la concentrazione,cerca di ritagliare quelle frecce di carta.
Percorre il corridoio finché non ne vede un'altra che punta proprio la maniglia della porta del bagno.
Immagini non esattamente caste esplodono nella mente di Blaine.
Con mano un po' tremante la apre e quando i suoi occhi vedono la stanza per poco non gli viene da piangere.
Kurt ha sparso il suo profumo dovunque nell'aria e accanto alla vasca ci sono dei sali da bagno e il bagnoschiuma per fare la schiuma.
Blaine ride felice mentre si affretta a spogliarsi e,rimanendo solo in boxer,riempe la vasca con l'acqua cada,i sali da bagno e crea un po' di schiuma per il suo relax.
In realtà ne crea molta.
Che ci volete fare c'è una parte di bambino in lui.
Quando gli sembra abbastanza si toglie anche quelli per immergersi in un oceano di calore e piacere.
Giocherella un po' con la schiuma fantasticando su quanto sarebbe meraviglioso se Kurt fosse lì con lui.
Ma in fondo ha organizzato Kurt tutto questo.
Quando smette di soffiare sulla soffice materia bianca e ridere da solo come un cretino si accorge che sulla sedia accanto alla vasca c'è uno stereo.
Lo accende sul DVD inserito.
Il Concerto per pianoforte N.21 dell'immortale Wolfgang Amadeus Mozart si diffonde per tutta la piccola stanza.
Blaine tira la testa indietro mentre affonda in tutte quelle piacevoli sensazioni.
Reed è completamente sparito dalla sua mente.
Gli studi,l'ansia per l'esame tutto andato via in un mare di schiuma.
Blaine si chiede come potrà mai ringraziare Kurt per tutto quello che gli fa provare anche senza essere lì materialmente.
La soave melodia cessa e anche l'acqua sta diventando un po' fredda.
Blaine è triste di dire addio a tutta quella bella schiuma.
Si alza e recupera un accappatoio.
Svuota la vasta e prende un asciugamano per asciugarsi i capelli mentre cammina a piedi nudi per la casa.
Arriva in camera da letto e vede dei vestiti piegati molto ordinatamente con sopra un bigliettino uguale a quello che c'era nel suo libro.
“Mettiti questi e esci.
Intorno alle otto e mezza torna a casa,ci sarà un'altra sorpresa
Tuo,
Kurt”
Blaine lo guarda e ride felice.
Va in cucina e lo mette sul frigo insieme all'altro quindi torna in camera e guarda i vestiti che Kurt gli ha detto di indossare.
Blue jeans con risvolto,maglia coi bottoncini rossa,una strana cintura zebrata e mocassini blu.
Con un sorriso che gli va da un orecchio all'altro prende un paio di boxer e si infila i suoi fantastici vestiti.
Mentre si gira e si rigira davanti allo specchio pensa che Kurt non è ancora diventato lo stilista più famoso di New York ma ci arriverà presto.
E' talmente felice che si mette anche un po' di gel fra i capelli.
Dopo essersi sistemato a dovere esce di casa come gli ha ordinato il bigliettino e,chiudendo la porta a chiave,scende le scale chiedendosi che cosa lo aspetta quando tornerà.
Appena mette un piede fuori dal portone si chiede che cosa farà per tre ore.
I suoi piedi cominciano a muoversi da soli per le vie di New York.
Alcune volte quando tornava prima dal lavoro e Kurt non c'era ancora andava a farsi un giro per le strade di New York perché Blaine amava quella città.
Amava le miriadi di corpi che si muovevano lungo quelle strada e pensava che ognuno di loro aveva una storia da raccontare,dei sogni da realizzare e forse alcune erano come lui,dei sognatori.
Va a Time Square e si guarda intorno ipnotizzato da quei colori,quelle luci,quei rumori....da qualche spicciolo a un artista di strada e scherza un po' con qualche strano personaggio vestito da Statua della Libertà.
Va sul ponte di Brooklyn e guarda tutte le barche che si muovono sotto i suoi piedi e non può fare a meno di ridere come un bambino poi va a Central Park e passa sopra quel bel ponticello dove Rachel veniva sempre a cantare e,ormai sfinito per la gioia,si abbandona su una panchina e solo quando si volta e vede il tramonto davanti a lui capisce che la giornata è finita.
Il tramonto è bellissimo.
New York è bellissima.
Non ha la più pallida idea di come non abbia fatto a capire prima che quello è il suo posto nel mondo ma è molto grato al suo viaggio per averglielo fatto capire.
Il sole se ne va lasciando spazio a un cielo più scuro e Blaine si accorge che nella panchina accanto alla sua c'è una coppia che si sta sbaciucchiando languidamente incurante dei suoi sguardi.
E' tutto il giorno che non vede il suo ragazzo e non ne può più.
Esce da Central Park e prende la metropolitana per tornare a casa.
Quando arriva davanti alla bella porta in legno lancia un sospiro frustrato e divertito allo stesso tempo.
Appiccicato alla porta con lo scotch c'è un altro biglietto.
“NON PROVARE AD ENTRARE!
Vai sulla E poi sai dove andare.
Tuo,
Kurt”
Blaine lo stacca dalla porta,lo piega e se lo mette in tasca.
Scende di nuovo tutte le scale e torna di nuovo in metropolitana ma questa volta sale sulla linea E.
Mentre è seduto nel vagone affollato Blaine si chiede per la milionesima volta in quella giornata perché Kurt stia facendo tutto questo.
Magari si è scordato di qualche anniversario......no impossibile Kurt glielo avrebbe ricordato ieri sera prima di crollare miseramente sul divano.
La metro di ferma e Blaine scende.
Quando è in strada si guarda un po' in giro ma quando lo vede capisce che cosa intendeva Kurt.
Il loro ristorante.
Quello che Blaine aveva scelto per il loro primo appuntamento dopo essere tornato.
Quella notte non se ne andrà mai dalla sua mente.
Le sue labbra di allagano in un altro sorriso.
Attraversa la strada e entra nel locale.
Si ferma alla reception dove c'è sempre lo stesso signore sulla cinquantina coi capelli grigi.
Appena il receptionist alza gli occhi su di lui si accorge che non ha la minima idea di cosa dire.
-Ehm...salve...io avrei prenotato un tavolo a nome di....ehm....Hummel?
Il signore lo guarda per poi prende in mano la sua lista.
-Uhm.....non ho nessun Hummel ma ho un Hummel-Anderson.....
Blaine strabuzza gli occhi.
Non ci crede che Kurt ha dato il doppio cognome,come se fossero sposati.
Blaine sorride.
-Sì okay sì sono io!
L'omino sorride.
-Okay tavolo 73!Venga l'accompagno!
Il signore si alza mentre Blaine lo segue attraverso un labirinto di tavolini bianchi.
Tavolo 73 tavolo 73.....
Blaine si siede ringraziando il receptionist.
Sposta il viso sul suo tavolo per poco non cade dalla sedia per la sorpresa.
Davanti a lui c'è un centrotavola di vetro con dentro una rosa rossa mentre adagiata sulla tovaglia tra la forchetta e il coltello c'è una bellissima margherita.
Blaine la prende e se la rigira fra le dita come se fosse un piccolo pezzo di Paradiso.
Senza neanche pensarci se la mette dietro l'orecchio.
In lontananza vede il receptionist che bisbiglia qualcosa nell'orecchio di un cameriere mentre indica il suo tavolo.
Il cameriere annuisce con fare pratico e poi si dirige in cucina.
A Blaine tutto questo sembra un po' strano.
Guarda la rosa rapito mentre si immerge nei mille ricordi che quel fiore gli riesce a regalare.
-Ecco a lei Signore!
Blaine si ridesta girandosi verso lo stesso cameriere che ha visto dirigersi in cucina poco prima.
Gli ha messo sotto il naso un piatto di pasta all'italiana,la sua preferita.
-Ma-ma io non...io non ho ancora ordinato!
La faccina sui vent'anni del cameriere si distende in un sorriso.
-Il capo sala mi ha detto di portarle questo,dice che è da parte di una persona speciale!
Il ragazzo fa l'occhiolino per poi andarsene immergendosi in quel mare di tavolini.
Un altro passo per la sua giornata speciale.
Sorride mangiando la sua pasta.
E' buonissima.
E' la miglior pasta della città lo ha sempre detto a Kurt.
Mangia tutta la pasta e prende il pane per fare la scarpetta con quel strepitoso sughetto.
Sta ancora masticando beatamente quando sente il deejay annunciare un cliente che vuole cantare.
-Buonasera.....
Per poco non si strozza col pane.
Lo inghiotte a fatica per poi far scattare il viso verso il palco.
Eccolo lì.
Finalmente.
E' bellissimo come sempre ma questa sera le luci creano un gioco di ombre sul suo volto e lo fanno sembrare una creatura fantastica di quelle di cui si legge nei libri fantasy,quelle creature che non esistono ma tu speri comunque che si nascondano dietro un angolo e che ti appaiano.
Ha dei pantaloni neri e una camicia bianca il tutto abbinato a una giacca nera.
Non era vestito così questa mattina,si deve essere cambiato.
-Sono Kurt e mi piace moltissimo il vostro locale e non lo dico per cortesia mi piace davvero.
Fa una risata cristallina e qualcuno fra i commensali applaude.
-La canzone che canto questa sera la vorrei dedicare a una persona che è qui oggi e che spero abbia avuto una bella giornata.
Gli occhi di Kurt lo cercano fra la folla e lo trovano.
Blaine deve resistere con tutte le sue forze all'impulso di salire sul palco e baciarlo lì davanti a tutti.
Kurt fa un ultimo sorriso al suo pubblico poi mette il microfono su un'asta,prende uno sgabello nero e ci si siede sopra e infine porta l'asta del microfono all'altezza della sua bocca.
A Blaine viene in mente quando hanno fatto l'audizione per il Glee Club del McKinley High.
Fa un luminoso sorriso mentre gli occhi di Kurt continuano a essere incatenati ai suoi.
Si chiede perché è così elegante.
In realtà si chiede anche perché abbia organizzato quella giornata e ora gli voglia cantare una canzone cioè lo facevano spesso in casa perché ha organizzato tutto questo?
La mente di Blaine passa per la milionesima volta in quella giornata a rassegna tutti i loro anniversari.
Poi si convince che non resta che scoprirlo.
Il chitarrista comincia a comporre le prime note che rapiscono le persone sedute ai tavoli trasportandoli in una spirale di musica e armonia.



This time, This place (Questo momento,questo luogo)
Misused, Mistakes (Maltrattato,errori)
Too long, Too late (Troppo allungo,troppo tardi)
Who was I to make you wait? (Chi ero io per farti aspettare?)
Just one chance (Giusto un'altra opportunità)
Just one breath (Giusto un ultimo respiro)
Just in case there's just one left (Giusto qualora ci sia un'altra via)
'Cause you know, (Perché sai)
you know, you know (Tu sai,tu sai)

That I love you (Che ti amo)
I have loved you all along (Ti ho amato tutto il tempo)
And I miss you (E mi manchi)
Been far away for far too long (Così lontano per troppo tempo)
I keep dreaming you'll be with me (Sogno che tu sarai con me)
and you'll never go (E non andrai più via)
Stop breathing if (Smetto di respirare se)
I don't see you anymore (Non ti vedo più)



Delle minuscole lacrime comincia a formarsi agli angoli degli occhi di Blaine.
Lo sa che lo ha amato tutto il tempo.
Anche Blaine lo ha fatto.
Non ha mai avuto rimpianti per aver fatto il suo viaggio,il suo unico dispiacere è la consapevolezza di aver lasciato Kurt da solo un'altra volta.



On my knees, I'll ask (In ginocchio chiederò)
Last chance for one last dance (Un'ultima possibilità per un ultimo ballo)
'Cause with you, I'd withstand (Perché per te,io resisterei)
All of hell to hold your hand (A tutto l'inferno per stringere la tua mano)
I'd give it all (Ti darei tutto)
I'd give for us (Lo darei per noi)
Give anything but I won't give up (Darei ogni cosa ma non rinuncerò)
'Cause you know, (Perché sai)
you know, you know (Tu sai.tu sai)

That I love you (Che ti amo)
I have loved you all along (Ti ho amato tutto il tempo)
And I miss you (E mi manchi)
Been far away for far too long (Così lontana per troppo tempo)
I keep dreaming you'll be with me (Continuo a sognare che tu sarai con me)
and you'll never go (E non andrai più via)
Stop breathing if (Smetto di respirare se)
I don't see you anymore (Non ti vedo più)



Kurt però glielo ha già detto che farebbe di tutto per lui.
Glielo ha detto in una lontana camera dell'Ohio prima di donargli il suo corpo e il suo cuore.
Mentre guarda Kurt cantare per lui a Blaine viene un'illuminazione.
Il tavolo 73!Quello in cui lui e Kurt hanno mangiato quando è tornato dal sua viaggio!
Un altro piccolo dettaglio che Kurt ha voluto puntualizzare per quella sera.
Perché perché?



So far away (Così lontano)
Been far away for far too long (Sei stato così lontano per troppo tempo)
So far away (Così lontano)
Been far away for far too long (Sei stato così lontano per troppo tempo)
But you know, you know, you know (Ma sai,tu sai,tu sai)
I wanted (Che volevo)
I wanted you to stay (Volevo che tu rimanessi)
'Cause I needed (Perché avevo bisogno)
I need to hear you say (Avevo bisogno di sentirti dire)
That I love you (Che ti amo)
I have loved you all along (Ti ho amato tutto il tempo) For being away for far too long (Per essere stato così lontano per troppo tempo)
So keep breathing (Quindi continua a respirare)
'Cause I'm not leaving you anymore (Perché non ti lacerò più)
Believe it (Credici)
Hold on to me and, never let me go (Stringiti a me non lasciarmi andare mai più)
Keep breathing (Continua a respirare)
'Cause I'm not leaving you anymore (Perché non ti lascerò più)
Believe it (Credici)
Hold on to me and, never let me go (Stringiti a me e non lasciarmi andare mai più)
Keep breathing (Continua a respirare)
Hold on to me and, never let me go (Stringiti a me e non lasciarmi andare mai più)
Keep breathing (Continua a respirare)
Hold on to me and, never let me go (Stringiti a me e non lasciarmi andare mai più)



Solo ora Blaine si è accorto che Kurt si è commosso sul palco.
I clienti esplodono in un'ovazione rumorosa ma Blaine non si muove.
Quella canzone gli è entrata nelle ossa.
Kurt lo ha perdonato.
Lo ha perdonato per essere stato così lontano per troppo tempo.
Ma ora insieme possono continuare a respirare perché non si separeranno mai più e questo è tutto quello che Blaine vuole fare della sua vita.
Amare Kurt con tutti i mezzi possibili.
Kurt ringrazia le persona facendo dei piccoli inchini per poi scendere dal palco.
Blaine si alza facendo strisciare rumorosamente la sedia per poi andare a correre fra le braccia dell'uomo che ama.
Quando lo vede Blaine gli salta letteralmente al collo mentre Kurt si destabilizza ridendo e stringendolo a sua volta.
Dopo un lungo abbraccio Blaine tira un po' indietro la testa e fa scontrare la punta dei loro nasi.
-Kurt è stato fantastico grazie grazie grazie sei il miglior ragazzo che si possa desiderare e ti amo!
Kurt ridacchia felice.
-Anche io ti amo Blaine.
Gli lascia un minuscolo bacetto sulla bocca e Blaine è sorpreso,Kurt non è mai stato un amante delle effusioni in pubblico.
Blaine apre la bocca per chiedergli il motivo della sua giornata speciale ma Kurt lo anticipa.
-Vogliamo andare a prendere il dolce?
Blaine annuisce felice come un bimbo di cinque anni.
Si siedono di nuovo al loro amato tavolo 73 e ordinano entrambi una panna cotta mentre Kurt si complimenta con Blaine per la sua meravigliosa acconciatura completa di margherita.
Mangiano il loro dolce intrecciando le dita sopra il tavolo finché non giunge il momento di andare via.
Da bravo cavaliere paga tutto Kurt perché E' la tua giornata speciale Blaine non puoi pagare tu!
Mentre scendono in metropolitana Blaine crede che Kurt lo voglia portare a casa per concludere la loro serata e magari spiegargli il motivo di essa ma,con sua grande sorpresa,appena sale l'ultimo gradino della metro si ritrova davanti il palazzo di Vogue.Com dove Kurt lavorava un tempo ma non è questo a fargli sciogliere il cuore.
E' il piccolo bar dove lui e Kurt andavano a prendere il caffè quando Blaine era tornato a New York.
Blaine appoggia le mani sulla porta a vetro per sbirciare dentro.
Non è cambiato niente.
Sente le dita di Kurt intrecciarsi con le sue e,voltandosi verso il suo viso,la domanda gli sorge spontanea.
-Perché siamo qui?
Kurt sorride luminosamente e lo strascina lungo il marciapiede non dando a Blaine neanche un momento per protestare.
Quando finalmente Kurt smette di trascinarlo per un braccio Blaine può accorgersi di dove si trovano.
Sono a Battery Park.
Battery Park era stata la sua prima casa appena era tornato a New York e alcune volte ci faceva un salto per vedere se era tutto come lo aveva lasciato.
Si guarda intorno estasiato mentre Kurt ridacchia accanto a lui.
Lo prende per mano e,facendo dondolare le loro dita intrecciate fra loro,cominciano a passeggiare tranquilli illuminati solo dalla luce dei lampioni.
-Oddio quanto è che non venivo qui....non mi ricordavo che fosse così vicino al tuo palazzo!
Kurt continua a ridere guardando Blaine come se stesse ammirando una statua greca.
Il più altro strattona di nuovo il braccio di Blaine attirandolo a sé e mettendogli un braccio introno alla vita mentre affonda la testa nel suo collo.
-Allora ti è piaciuta la tua giornata speciale?
La giornata speciale!
Blaine se ne stava dimenticando!
Si chiede ancora perché Kurt abbia fatto tutto questo e sia vestito così elegantemente.
-Sì Kurt è stata bellissima!Ma perc-
Blaine si interrompe immediatamente quando vede una cosa bellissima.
Scioglie l'abbraccio e comincia a correre come un bimbo al parco in una giornata di sole.
Arriva davanti alla fontana e poggia le mani sul morbo bianco guardando il suo riflesso con meraviglia.
Dio adora quella fontana!
-Kurt guarda!
Il suo uomo sorride mentre si dirige verso di lui con le mani in tasca.
-La fontana!Era tantissimo tempo che non la vedevo!
Blaine è così felice che comincia a fare delle piroette mentre le sue scarpe strisciano sul viale piastrellato.
Gli sembra di essere Kurt quando erano appena usciti dall'aeroporto e,per quanto era felice di essere a New York,si era messo a fare le piroette in mezzo a tutte quelle persone e con ancora le valigie in mano.
Gira gira e gira ancora mentre chiude gli occhi e la frizzante aria della sera newyorchese gli pizzica la pelle esposta delle braccia.
Sente due mani forti afferragli le spalle per fermarlo.
Kurt davanti a lui sorride e i suoi occhi cerulei sono sereni ma dentro c'è qualcosa,qualcosa che gli fa tremolare leggermente l'estremità del labbro inferiore...perché il suo Kurt è nervoso?
Avrà a che fare con la giornata speciale?
-Blaine io ti amo tantissimo lo sai questo vero?
Blaine annuisce tutto felice mentre la margherita ballonzola sul suo orecchio.
-Sì,mi ami come una rosa ama la sua margherita!
Dice e Kurt ridacchia leggermente sempre più nervoso.
-Sì esattamente e tu...
Lo guarda negli occhi che improvvisamente si fanno seri mentre Kurt accarezza leggermente le sue spalle con le dita.
Fa un grande sospiro come per prendere l'aria che gli manca.
-Tu mi hai salvato Blaine.Io...non so dove sarei ora senza di te.Molto probabilmente continuerei a saltare da un letto all'altro mentre le mie colleghe di Vogue.Com mi parlano dietro....
Fa una risatina nervosa mentre Blaine lo guarda confuso.
Perché gli sta dicendo queste cose proprio ora?
-Ma io voglio darti tutto Blaine perché ti meriti tutto.Voglio stare con te quando ti alzerai la mattina col tuo primo mal di schiena,voglio prepararti una tonnellata di waffle quando riceverai quel camicie,voglio vederti tra la folla alla mia prima sfilata,voglio impazzire con te quando vedrò il mio primo capello bianco o quando tu prenderai un chilo in più ma sopratutto voglio amarti,voglio che continui a essere il mio amico,il mio confidente,il mio amante,la mia metà perché avevi ragione Blaine,io non so stare senza di te.
Il moro spalanca letteralmente gli occhi per quel discorso pieno d'amore.
Non se lo aspettava.
Perché Kurt gli sta dicendo questo?
-Quindi...
Kurt tira fuori del taschino interno della giacca un piccola scatolina nera mentre piega le ginocchia.
Oh mio Dio.
-Blaine Devon Anderson...
Kurt si inginocchia davanti a lui mentre apre la scatolina e davanti agli occhi meravigliati di Blaine appare un semplice anello d'argento.
-Mi vuoi sposare?
Il respiro di Blaine si ferma.
Oh Signore.
Non glielo sta davvero chiedendo,è uno scherzo,è un bluff,ora usciranno i suoi colleghi e i loro amici dai cespugli e gli tireranno sangue di maiale come in quel film horror.
Le braccia tese di Kurt tremano terribilmente mentre lo guarda speranzoso.
Non è un bluff.
Blaine si mette la mano destra davanti alla bocca mentre annuisce freneticamente e il suo volto comincia a bagnarsi di lacrime.
Kurt spalanca la bocca per la sorpresa.
Non credeva che Blaine gli avrebbe davvero detto sì.
Il moro gli mette la mano sinistra aperta davanti alla faccia come dire “Mettimi subito quell'anello” e Kurt non se lo fa ripetere due volte.
Lascia cadere la scatolina per terra mentre infila la piccola lega di metallo lungo il dito sudato di Blaine che continua a piangere.
Kurt si alza e lo abbraccia.
Lo abbraccia stretto perché ne ha bisogno,perché è felice,perché non gli pare vero che quel fantastico uomo ha accettato di essere per sempre suo.
Blaine tira leggermente la testa indietro e bacia le labbra salate di lacrime di Kurt.
Non è un bacio languido,è un bacio dolce,speciale,un bacio che esprime tutto il loro amore.
Blaine si stacca senza fiato.
-Oddio Kurt ti amo così tanto...
Dopo queste piccole paroline sussurrate Blaine riaffonda il viso nel collo profumato del più alto mentre Kurt risponde un timido “Ti amo anch'io” prima di scoppiare a piangere anche lui.
Quando arrivano a casa Blaine ha sulle spalle la giacca di Kurt perché aveva le maniche corte e pur essendo in estate la sera faceva comunque frescolino.
La margherita è ancora lì,intatta dietro al suo padiglione.
Quando arriva in cucina la prima cosa che fa Blaine è prendere un bicchiere e mettercela dentro.
Kurt gli da un bacio sulla guancia.
-Domani compro un vasetto.
Gli sussurra e Blaine sorride all'idea di vedere una margherita accanto alla rosa sul loro davanzale.
-Dai vieni!C'è un'ultima sorpresa!
Kurt lo prende per mano e lo conduce verso la loro camera.
Appena scosta la tenda Blaine vorrebbe mettersi a piangere di nuovo.
La camera è contornata da candele e il tappeto è ricoperto da petali di rosa e margherite.
-Ti piace?Credevo fosse troppo perché le cand-
Blaine fa un passo avanti guardando la sua camera che non sembra neppure la stessa.
-E' perfetta.
Sussurra e a Kurt questo basta.
Chiude la tenda verde alla sue spalle e si avvicina al corpo del suo fidanzato.
Fidanzato.
Oddio non gli sembra vero.
Gli toglie la sua giacca dalle spalle facendola cadere per terra mentre lo circonda con le braccia.
Gli da un bacio sul collo e Blaine ride.
-Per questo mi hai detto di non entrare...
Anche Kurt ride contro la sua pelle strusciandoci contro il naso.
Blaine si vola nel suo abbraccio e mette la sua bocca a un millimetro da quella di Kurt.
-Ti amo.Non mi stancherò mai di dirtelo.
Kurt in tutta risposta gli bacia le labbra e in questo bacio,in confronto a quello di Battery Park,mette tutta la sua passione.
Le sue mani scendono giù per le braccia del suo uomo mentre i muscoli di Blaine sono scossi da leggeri tremolii di eccitazione.
Mentre le loro lingue continuano una danza infinita le dita di Kurt arrivano fino alla cintura di Blaine e gli toglie la maglietta dai pantaloni.
Il moro si stacca dal bacio con un sospiro mentre alza le braccia al cielo.
Kurt gliela sfila lentamente gustandosi il fruscio della stoffa contro la pelle incredibilmente erotica di Blaine.
Anche la maglia rossa finisce sul tappeto di rose ai loro piedi.
Le labbra di Kurt si allontanano dalla invitante bocca gonfia di baci per proseguire un percorso immaginario che passa per la mandibola di Blaine,il collo,la spalla.
-Lascia che mi prenda cura di te.
Sussurra Kurt contro la pelle di Blaine che si ricopre di piccoli brividi mentre una pressione ben conosciuta si fa strada sulla sua coscia.
Kurt gli mordicchia la spalla e il gemito che emette il suo fidanzato lo prende come un lasciapassare.
Il più alto lo spinge leggermente contro il letto e Blaine si ci stende sopra senza nessuna protesta.
Kurt si sistema fra le sue gambe e comincia a sbottonarsi la camicia e Blaine gli da una mano.
Quando sono entrambi a petto nudo Kurt si sporge verso il comodino e Blaine crede che voglia prendere l'occorrente ma contro ogni aspettativa clicca un punto indefinito sullo schermo dell'Ipod e Lovely on my hand si diffonde per la stanza.
Le immagini di due giovani Kurt e Blaine che ballano in un salotto contornati da persone che dormono sul divano si fanno strada nella mente di quest'ultimo.
Kurt torna con le labbra sul suo corpo e si prende tutto il tempo di cui ha bisogno per amarlo,per farlo suo,per farlo sentire speciale anche se sa,anche se ora sa che avrà tutto il tempo del mondo,che avrà tutta la vita per stare con Blaine e arriveranno momenti in cui sentirà che gli manca qualcosa ma guardandosi indietro vedrà che quel qualcosa è lì con lui.
Quando Blaine raggiunge l'amplesso contro il suo corpo e stringe le sue spalle nei palmi sudati Kurt sente freddo perché quel piccolo anello è lì,vero e tangibile,la prova materiale del loro amore.
Ma con o senza anello,a milioni di chilometri di distanza o soltanto con una parete di sentimenti a dividerli Blaine sarà sempre suo.





N.d.a:
OH MY GOD
Ho finito il primo spin-off! *____*
Allora allora allora *si schiarisce la voce * la canzone che canta Kurt è Far away dei Nickelback (of course!!) e Kurt è vestito come Chris al Trevor Project 2013 mentre Blaine è vestito come in Something coming *__*
La parte del Klex doveva essere un piccolo accenno ma mi sono lasciata prendere la mano ihihih ^v^
La OS si chiama Come il giorno di S.Valentino perché la caccia al tesoro di Kurt ricorda quella del capitolo 17 di When two destiny fall in love ^__^
Ho messo What if? e OOC perché in WTDFIL ci sono queste due note ma non ho messo AU (come non l'ho messo nella long) perché i luoghi sono quelli originali di Glee.
E..avete presente il Dr.Kelso di Scrubs?Io il Dottor Reed me lo immagino più o meno così xD
Uhuhuh pene pene pampini spero vi sia piaciuto.....al prossimo spin-off unicorni <3
   
 
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