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Era una tranquilla mattina d’autunno, e nonostante la
maggior parte degli abitanti della terra vivevano nella convinzione, che ormai
il loro pianeta fosse nella pace più totale, c’era chi sapeva benissimo che le
cose non stavano andando proprio bene per la terra… Infatti Crillin, Yanco,
Junior, Ten – Cing, Riff e naturalmente Vegeta Goku e Gohan continuavano i loro
allenamenti, in vista dell’attacco dei cyborg previsto da Trunks. Erano
trascorsi due anni dalla previsione del giovane sayan e mancava un anno al
grande giorno...
Per prepararsi al meglio all’attacco dei cyborg, Goku e il piccolo Gohan continuavano ad
allenarsi ininterrottamente, trascurando così ogni altro impegno... Goku usciva
di casa all’alba per poi ritirarsi al tramonto, portandosi dietro suo figlio
nonostante sua moglie Chichi non fosse affatto d’accordo… Questo infatti è uno
dei motivi principali che portò in crisi il loro rapporto e accadde così che una
mattina, quando padre e figlio rientrarono dagli allenamenti per riposarsi un
po’, Chichi non appena intravide il volto di Goku gli lanciò contro un servizio
di piatti di porcellana che ovviamente Goku evitò con grande
abilità.
- Chichi tesoro, ma sei impazzita? – chiese il nostro
eroe ingenuamente.
- Non chiamarmi né Chichi né tesoro! Sei solo un
bugiardo!!! – urlò contro la donna infuriata.
- Ma vuoi darti una calmata?! Si può sapere che ti
prende?! – richiese Goku non riuscendo a capire cosa fosse successo.
- Io non c’è la faccio più! Non so come altro
dirtelo! Se vuoi continuare ad ammazzarti con i tuoi stupidissimi allenamenti
fallo pure! Ma lascia Gohan fuori da tutto questo!!!
- Sono io che non so come altro dirtelo, Gohan è un
elemento essenziale per la salvezza della terra, ricorda che nelle sue vene
scorre il mio stesso sangue! Il sangue di un sayan!! – cercò di difendersi
Goku.
- Ma guardati adesso! Stai parlando esattamente come
Vegeta! Non vi fa per niente bene la compagnia di quello
sfaccendato!
- E adesso cosa diavolo centra Vegeta? Sono mesi che
non lo vedo!
- Goku è possibile che tu non capisca!!? … Tu pensi
solo ed esclusivamente ai tuoi allenamenti! Non ti preoccupi di tuo figlio! Non
ti preoccupi delle spese e… E non ti preoccupi di me!!! – lo accusò Chichi
urlando sempre di più. Forse la donna tutto sommato aveva ragione, essere
sposata con un uomo che passa la maggior parte del suo tempo ad allenarsi e che
non ricopre sua moglie delle attenzioni che merita, beh… Non deve essere proprio
il massimo, ma d’altra parte anche Goku aveva le sue ragioni; sicuramente anche
lui sentiva la mancanza dei momenti intensi trascorsi con la famiglia, ma il
dovere lo chiamava! Aveva bisogno di allenamento, non poteva rischiare di
perdere lo scontro con i cyborg! In più dopo l’incontro con il futuro Trunks,
Goku sapeva che dopo un anno si sarebbe ammalato di cuore e che senza la
medicina dal giovane prescrittagli, sarebbe passato a miglior vita. Quindi
sapeva sì di non morire, ma sapeva che parte del suo tempo l’avrebbe trascorso
nel letto mentre quei due mostri distruggevano l’intero pianeta e non poteva
permettere, al suo risveglio, di farsi trovare
impreparato.
- Ma è proprio perché voglio proteggere te e Gohan
che continuo ad allenarmi! Secondo te credi che in uno scontro io possa essere
in grado di sacrificare la vita di nostro figlio?! Io sacrificherei la mia di
vita, ma non la sua! Lo sto allenando perché in futuro dovrà essere in grado di
proteggere sua madre e l’intero pianeta se io non ci sarò! – rispose Goku anche
lui molto adirato.
- Non credo che se non ti alleni per un giorno,
succeda il finimondo! – Gohan non avendo mai visto i suoi genitori discutere in
un modo tanto acceso, non esitò ad intromettersi cercando di difendere suo
padre…
- Mamma ascolta… Papà vuole
solo…
- Stai zitto Gohan! Non intrometterti! Questa è una
cosa che riguarda solo me e tuo padre! – rispose Chichi alzando la voce anche
contro il figlio, poi abbassando la testa continuò: “Gohan! Per favore inizia ad
andare dal nonno… Io ti raggiungerò presto!” Gohan non esitò, salutò il padre e
volò dritto verso la casa del vecchio Juma.
- Sai Goku? A volte mi pento di esserti venuta a
cercare quel giorno! Ma chi me lo ha fatto fare!! Però io… – proferì Chichi
mettendosi le mani tra i capelli, ma Goku non le fece neanche terminare il
discorso che le tolse la parola dichiarando:” E’ quello che mi chiedo anch’io!
Se non ti avessi sposata la mia vita sarebbe stata sicuramente diversa! … Siamo
stati due sciocchi a sposarci così presto! In fondo io di te non conoscevo
nulla! Sapevo solo il tuo nome e dove abitavi! Mentre tu, l’unica cosa che
sapevi oltre al nome era ciò che facevo! Allenarmi e battermi quando qualcuno è
in pericolo! … Solo perché quando a malapena avevo dieci anni ti ho promesso che
ti avrei sposata, questo non voleva dire che poi dovevamo sposarci veramente!
Solo una ragazzina come te poteva crederci in queste sciocche promesse e io più
idiota ti ho seguita! Ma adesso basta! Lasciami vivere la mia vita! Tu sei solo
una… - le urlò Goku inconsciamente e sfogando parte della sua rabbia, ma non
terminò le sue accuse in quanto si rese conto di aver esagerato vedendo Chichi
con gli occhi colmi di lacrime.
- E’ questo ciò che hai sempre pensato? – chiese
Chichi non riuscendo a trattenere le lacrime; Goku non rispose, si limitò ad
abbassare lo sguardo chiudendo gli occhi, poi Chichi cercando di non
singhiozzare continuò: “ Avevi detto che oggi mi avresti accompagnata da mio
padre…”
- Vacci da sola da tuo padre! Visto che per te sono
un buono a nulla che non ha la responsabilità sulla famiglia, vacci da sola! –
rispose Goku alterandosi di nuovo.
- Bene! Sai che ti dico? Che io vado via! Non so se
torno stasera! Esistono alte probabilità che io non torni, perché mi sono
stancata! Non ti sopporto più! Addio Goku!!! - ribadì Chichi uscendo di casa
sbattendo la porta al punto di romperla.
Goku dal canto suo non volendo ammettere che la
notizia lo avesse scosso, le rispose invitandola ad andarsene sul serio dicendo
che finalmente le sue preghiere erano state esaudite.
Chichi così lasciò la casa, e non appena chiuse la
porta, Goku per la rabbia diede un calcio al tavolo rompendolo tutto e
distruggendo mezza casa. In realtà non pensava esattamente tutto quello che le
aveva detto, ma la rabbia parlò al posto suo.
Non sapendo come altro sfogare la sua rabbia, decise
di continuare i suoi allenamenti
nel bosco, non accorgendosi però di esagerare un po’. Goku iniziò ad abbattere
interi boschi distruggendo così quasi mezza collina, fino a quando si rese conto
di non poter più continuare a radiare al suolo tutto il paesaggio e per la
stanchezza si sdraiò senza fiato su una distesa di prato verde da lui
risparmiata.
- Urca! Come sono stanco! – poi guardandosi intorno e
osservando ciò che aveva combinato commentò: “ Accipicchia! Credo di aver
esagerato un po’! Ho distrutto tutto! … Mi sono lasciato prendere dalla rabbia e
ho combinato un bel pasticcio! Per fortuna che sono stato attento a non uccidere
gli animali del bosco…” Volendo riparare al disastro da lui causato, decise di
recarsi in quel che restava del bosco e aiutare gli animali a cercare una nuova
tana. Passarono circa un paio d’ore e Goku riuscì ad aiutare sia glia animali
feroci che quelli deboli e indifesi e, mentre stava tornando a casa udì delle
urla.
-
Aiuto!!! Vi prego aiutatemi!!! – Una povera fanciulla era in pericolo, due
briganti le volevano fare del male.
- Stai zitta! Ci hai visti in faccia e ora dovrai
morire! – le disse uno di loro puntandole contro una pistola. La ragazza, li
aveva accidentalmente visti mentre parlavano del successo delle loro rapine, e
aveva scoperto che erano pronti per un altro colpo.
Goku sentendo le urla della ragazza non esitò a
soccorrerla e con abile mossa ci impiegò meno di dieci secondi a rendere le loro
armi del tutto innocue.
- Ehi! Ma chi diavolo sei?! – gli chiese un dei due
banditi con voce tremante.
- Non ha importanza chi sono, ciò che importa è
quello che avete fatto e che stavate per fare! Andate a consegnarvi alla
polizia! – ordinò Goku con un tono di voce abbastanza
determinato.
- Ma non se ne parla proprio! – rispose l’altro
bandito con dei capelli verdi e lunge basette dello stesso colore, e convinto
della proprie forze si diresse verso il nostro eroe colpendolo allo stomaco e in
altri punti del corpo. Il ragazzo stanco dei due banditi, in una manciata di
secondi li legò e usando il tele trasporto da poco imparato, li condusse alla
centrale di polizia, per poi ripresentarsi davanti alla ragazza in men che non si dica. La ragazza giaceva ancora a
terra, viva, ma con gli occhi chiusi dallo spavento.
- Ehi… Stai bene? – chiese Goku aiutandola a
rialzarsi. La ragazza lo guardò ancora impaurita ma quando capì chi le aveva
salvato la vita, sorridendo gli si buttò addosso dicendo: “ Goku! Ma sei proprio
tu!? Quanto tempo è passato! Che bello vedere che stai bene!” Goku non capì
ancora di si trattasse poi osservando i suoi lunghi capelli rossi, i suoi occhi
e quel suo sorriso sempre dolce e sbarazzino tutto gli fu chiaro.
- Urca! Ma tu sei Sara! … Sei quella bambina che
abitava in quel villaggio dove ho distrutto parte dell’esercito del fiocco
rosso!
- Sì, sono io! Vivo ancora in quel villaggio, solo
che ora non sono più una bambina… - Goku la osservò dalla testa ai piedi e
notando le sue curve, un po’ imbarazzato rispose ridacchiando: “ Già… Hai
ragione!”
- Bhe… Anche tu sei cambiato molto! Ti ricordo così
piccolo ed ora guardati! Mamma quanto sei cresciuto! – commentò Sara. Goku
arrossì leggermente, poi chiese il motivo che aveva spinto la ragazza a lasciare
il suo amato villaggio…
- Ma no! Non ho lasciato il villaggio! Sono stata via
solo una settimana perché sono andata a trovare una mia amica che abita più o
meno da queste parti, ora stavo tornando a casa, ma ho incontrato quei brutti
ceffi e così…
- Da quanto tempo sei in
viaggio?
- Sono partita questa mattina all’alba e non immagini
quanto sia stanca!
- Immagino… Ascolta se vuoi, puoi venire a casa mia a
riposarti un po’! – chiese Goku cercando di essere
cortese.
- Bhe in effetti avrei bisogno di riposarmi un po’…
Ok! Ci sto! Dov’è la tua casa?- domandò Sara accettando
l’invito.
- Non è molto distante da qui, ma con il tele
trasporto arriveremo in un batter d’occhio! – affermò Goku tendendo la mano a
Sara, la quale lo guardò confusa chiedendo cosa fosse il tele trasporto; ma Goku
non avendo molta voglia di raccontarle tutto, afferrò la mano della ragazza e in
una manciata di secondi si ritrovarono di fronte alla casa del nostro
eroe.
- Cosa?! Ma dove siamo? Come siamo arrivati qui? –
chiese Sara sbalordita.
- Col tele trasporto! Questa comunque è casa mia!
- Uauh! Allora è qui che vivi?
- Sì, vivo qui da quando mi sono sposato. – dichiarò
Goku entrando in casa, ma Sara sempre più curiosa e convinta di non aver capito
bene continuò: “ Cosa?!! Ti sei sposato?!! E da quanto tempo? E chi è tua
moglie?”
- Ehi! Ehi! Una domanda per volta! Sì, sono sposato
ormai da anni e quella donna nella foto è Chichi, mia moglie… - Improvvisamente
Goku ripensò alla discussione avuta con Chichi in mattinata e immediatamente si
amareggiò, ma la ragazza non ancora soddisfatta di ciò che aveva sentito,
imperterrita osservando meglio la foto continuò: “ E chi è quel bambino con quel
cappello rosso?”
- Lui è Gohan, mio figlio...
- Non avrei mai immaginato che in questi anni ti
saresti costruito una così bella famiglia! Sembrate così felici in questa
foto!”
- Già in questa foto!... – pensò Goku, ma non disse
nulla per non prolungare oltre l’argomento.
Sara si guardò intorno e osservò il disordine che
aveva regnato per tutta la mattina nella casa del suo salvatore, il servizio di
porcellana rotto in mille pezzi da Chichi, il tavolo spaccato da Goku, la porta
rotta dalla furia di sua moglie, per non parlare del resto!
- Non ci fare caso al disordine, non è sempre così! –
le disse Goku cercando di rimettere in sesto il tavolo, ma Sara notando un po’
di imbarazzo non chiese cosa fosse successo e notando il frigorifero domandò se
poteva aprire il frigorifero e pensare lei al pranzo.
- Grazie! Sei gentile ma…
- Niente ma! Voglio cucinare un pranzetto davvero
delizioso! – Goku non obiettò più di tanto anche perché dopo essersi allenato il
suo stomaco brontolava dalla fame. Sara preparò uno dei suoi migliori
manicaretti che Goku divorò nel giro di pochi minuti. La ragazza inizialmente
rimase sbalordita, ma poi ricordando che anche da bambino fosse così sorridendo
gli disse che non era cambiato per niente. Nonostante avesse divorato tutto, per
il nostro giovane eroe non era ancora sufficiente, ma per non offendere o
comunque non far rimanere male la ragazza che aveva preparato tutto con molta
cura e pazienza, decise di zittire nonostante il suo stomaco gli chiedesse
ancora cibo.
- Però non è come la cucina di Chichi… Lei sa quanto
cucinare, sa quanto ci vuole prima che io mi sazi… - pensò Goku ovviamente in
silenzio.
- Ma tua moglie dov’è? – chiese improvvisamente Sara
interrompendo i pensieri di Goku, il quale abbassando lo sguardo rispose: “ E’
andata a trovare suo padre insieme a nostro figlio..”
- E perché tu non sei andato con
loro?
- Certo che sei molto curiosa! – proferì Goku
alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta.
- Bhe… se sono stata invadente scusa… -
rispose Sara abbassando la testa.
- Non importa… Ora vado ad allenarmi, tu se vuoi nel
frattempo puoi riposarti un po’! Fa come se fossi a casa tua! – le disse Goku
non dandole molta importanza e uscendo di casa, si diresse col tele trasporto
nel deserto dove continuare un pace i suoi allenamenti senza la preoccupazione
di coinvolgere, sia la flora che la fauna. Sara non disse nulla, ma decise di
prendere alla lettera ciò che Goku le aveva suggerito. “ Fai come se fossi a
casa tua!” – “ Ha detto così? Bene! Allora inizierò col pulire la casa, qui è un
vero disastro! Chissà cosa sarà potuto succedere per ridurre la casa in questo
stato!” Si chiese Sara, guardandosi intorno. Decise così di iniziare a pulire
tutta la casa, gettò i piatti rotti, lavò quelli che avevano sporcato, spazzò e
pulì alla perfezione tutto il pavimento. Poi andando in bagno osservò la divisa
sporca di Goku e decise di lavarla, ma non sapendo far funzionare la loro
lavatrice, pensò di andare vicino al fiume. Aveva legato i capelli e mentre
canticchiava qualche canzoncina, strofinava i panni nell’acqua del fiume. Tutto
sembrava tranquillo quando all’improvviso una farfalla si posò sui suoi capelli,
e catturata dalla bellezza piccolo animale, si distrasse un attimo facendo
scivolare la divisa di Goku nel fiume.
- Oh no! Ma cosa ho combinato! – La ragazza osservò
che la divisa era rimasta bloccata tra due pietre, decise così di allungare il
braccio per cercare di recuperarla, ma invano in quanto scivolò, cadendo in
acqua.
- Aiuto! – La corrente era troppo forte, e a malapena
riusciva a rimanere a galla, nel frattempo Goku ignaro di quanto stesse
accadendo, continuava ad allenarsi nel deserto, quanto improvvisamente si rese
conto di aver ridotto a brandelli la sua divisa, decise così di tele
trasportarsi a casa sua. Quando il giovane fu di fronte alla sua casa, avvertì
la presenza di qualcuno in pericolo, e concentrandosi meglio capì che quel
qualcuno era Sara. Si precipitò immediatamente dove lo portava il suo istinto e
vedendo la ragazza che rischiava di annegare, la recuperò al volo prima che
potesse cadere dalla cascata e in un batter d’occhio furono dentro
casa.
- Stai bene? – chiese Goku notando ancora lo spavento
sul volto di Sara, la quale starnutendo rispose: “ Bhe… A parte lo spavento, sì!
Sto bene! Grazie, mi hai salvato la vita una seconda
volta!”
- Figurati, ma come hai fatto a cadere nel fiume? –
chiese Goku incuriosito.
- In bagno ho visto la tua divisa sporca e volevo
lavartela, ma l’ho fatta cadere nel fiume… Mi dispiace! – si scusò Sara
sinceramente dispiaciuta, ma Goku sorridendo, la rassicurò: “ Non importa per la
divisa, nel mio armadio ne ho altre! E poi guardati, sei bagnata
fradicia!”
- Lo so, ma con me non ho altri vestiti, quei banditi
che mi hanno rapita mi hanno privata anche della mia valigia, e non so dove
l’hanno buttata!
- Di certo se rimani così ti prenderai un malanno!
Dai, vieni con me, ti darò uno dei vestiti di Chichi… - le disse Goku andando
nel suo armadio e cercando un vestito.
- Sei sicuro che a tua moglie non darà fastidio? –
chiese Sara sbirciando nella camera da letto e osservando una foto del
matrimonio di Goku.
- Sì che si arrabbierebbe, ma tanto peggio di così! –
rispose Goku ormai rassegnato.
- Perché avete forse litigato?
- Diciamo solo che ultimamente le cose non vanno come
dovrebbero andare…
- Ti va di parlarne?
- Per niente! Senti scegli tu il vestito che vuoi,
perché io non me ne intendo… -
disse Goku spostandosi dall’armadio.
- Ok, ma dove vai?
- Ad allenarmi! – rispose Goku andando in bagno a
cambiarsi la tuta, dopo di che si tele trasportò di nuovo nel deserto per
continuare il suo allenamento.
Nel frattempo dallo spazio più lontano, una navicella
stava per raggiungere la terra, una navicella del tutto familiare… Era quasi
uguale a quella utilizzata da Freezer e da suo padre quando volevano attaccare
la terra.
- Fordak, tra un paio di ore atterreremo sulla
terra!
- Perfetto! Ricordatevi di tenere a zero il livello
di combattimento! Nessuno deve accorgersi della nostra presenza! – rispose
Fordak, un essere mostruoso. In verità era un amico di Freezer, o meglio un suo
ex rivale che voleva attaccare la terra, annientare i sayan e tutti coloro che
avevano partecipato alla distruzione di Freezer e di suo padre. Essendo quindi
un rivale, non voleva certo vendicare Freezer bensì dimostrare all’intera
galassia che lui valeva molto di più rispetto a Freezer e che era in grado di
annientare quel che rimaneva dei sayan ed essere così considerato il guerriero
più forte dell’universo. Fordak però, aveva un piano… Si era allenato per tanto
tempo, fino al saper finalmente controllare la forza spirituale. Non voleva che
sulla terra si accorgessero della sua presenza, la sua vendetta doveva essere
lenta e dolorosa. In più, prima di annunciare la sua presenza al mondo, voleva
assolutamente impossessarsi delle sfere del drago per raggiungere l’obiettivo
fallito da Freezer: ottenere l’immortalità. Dopo di che neanche un super sayan
sarebbe stato in grado di distruggerlo.
Ovviamente nessuno dei nostri eroi immaginava il nuovo pericolo che
presto avrebbe minacciato la terra, ne tanto meno Goku che, nel frattempo si
stava allenando per cercare di superare lo stadio di super sayan… Sapeva che i
cyborg che avrebbero attaccato la terra a distanza di un anno erano
tremendamente forti e soprattutto spietati.
Vedendo il cielo oscurarsi, e sentendo il suo stomaco
brontolare, decise di tornare a casa per riposarsi, ma non appena aprì la porta
osservò la tavola bandita e guardando verso il frigorifero vide Sara con addosso
un grembiule di Chichi.
- Ma tu che cosa ci fai qui? – chiese Goku sorpreso
di rivederla ancora casa.
- Veramente è da questa mattina che sono qui! –
affermò Sara.
- Non fraintendere, è che credevo che te ne fossi
andata… Il tuo villaggio è molto lontano da qui e metterti in viaggio dopo cena
potrebbe essere pericoloso!
- Ah per questo non c’è nessun problema! Posso
restare a dormire qui? – chiese Sara sorridendo.
- Cosa?! – domandò Goku pensando di non aver capito
bene… “ Restare a dormire qui?! Se torna Chichi, mi ammazza!” – pensò il
giovane, ma improvvisamente fu sorpreso da un’idea: “ Ehi! Posso accompagnarti
col tele trasporto!”
- Ma ti da davvero tanto fastidio la mia presenza? Io
volevo restare qui con te perché è tanto tempo che non ci vediamo e oggi sei
stato fuori tutto il giorno, così non abbiamo avuto tempo per parlare… - rispose
Sara avvicinandosi sempre di più a Goku che indietreggiando cercò di spiegarle:
“ Vedi Sara… A me non da fastidio che tu rimanga qui, ma…”
- Perfetto! Allora non c’è nessun problema! – affermò
la ragazza. Goku non ebbe il coraggio di mandarla via, e così acconsentì nel
farla restare a dormire. I due, così, si sedettero a tavola, Goku ringraziò Sara
della cena, mentre Sara gli raccontava ciò che di più importante era accaduto
nella sua vita dal giorno in cui non vide più Goku. Risero, scherzarono si
divertirono molto, quando all’improvviso Goku guardando l’orologio commentò: “
Accidenti! Si è fatto tardi, è meglio andare a dormire…” poi abbassando la voce
continuò: “ E speriamo che Chichi non torni per stanotte…”
- Hai detto qualcosa? – chiese Sara sentendolo
bisbigliare.
- No, no, solo che si è fatto tardi… - rispose Goku
alzandosi dalla tavola.
- Sai? Mi sono divertita molto! E’ stato bello
parlare con te! – continuò Sara sorridendogli, ma il giovane, non dandoci tanta
importanza le mostrò la camera di Gohan dicendole che avrebbe trascorso là la
notte. La ragazza lo ringraziò e augurandogli una buona notte, si chiuse in
stanza. Goku, entrato nella sua camera, osservò la fotografia del suo
matrimonio, ricordò la brutta giornata con Chichi e confessando a se stesso di
essere dispiaciuto per quanto era accaduto, si tolse i vestiti e si gettò sul
letto addormentandosi di botto.
Il nostro eroe ignorava però che nel frattempo una
navicella azzerando la forza di chi ci stava dentro, era appena atterrata sulla
terra. Sì, si trattava proprio della navicella di Fordak, aveva messo piede
sulla terra e soddisfatto del viaggio commentò: “ Bene! E così questa sarebbe la
terra!”
- Sì, signore! – rispose Zibni, un suo fedele
servitore.
- Zibni ascolta! Voglio immediatamente le sfere del
drago! Trovatele, recuperatele e portatele da me! Quando avrò le sfere potrò
realizzare il mio sogno di immortalità! – ordinò Fordak spedendo i suoi
scagnozzi in giro per la terra alla ricerca delle sette sfere, raccomandando
però di fare attenzione alla loro forza spirituale. Per trovare con facilità le
sfere utilizzarono un radar simile a quello progettato da Bulma; erano riusciti
a crearlo seguendo le avventure dei nostri amici su Namek. Fortunatamente
riuscirono a trovare con facilità solo sei sfere, non riuscivano a capire dove
fosse la settima… Ignoravano totalmente che la settima sfera, quella dalle
quattro stelline, fosse custodita da Goku come ricordo di suo nonno, e che non
riuscivano a trovarla perché Bulma aveva fatto installare un dispositivo che
impediva alla sfera di essere localizzata da altri radar. La cercarono da per
tutto, in lungo e in largo, ma non vi fu traccia.
Nel frattempo, Goku ignaro di quanto stesse
accadendo, riposava tranquillo, fino a quando Sara non decise di andare da lui.
Entrò in punta di piedi per non farsi sentire, e sempre più silenziosamente si
sdraiò accanto a Goku. Arrivò così l’alba, e Goku sentendo un calore femminile
accanto a lui sperò che sua moglie fosse rientrata; ma nel momento in cui si
girò e vide il viso di Sara, saltò dal letto urlando: “ Ma tu cosa ci fai
qui?”
- Scusa, ti ho spaventato…? – chiese la ragazza
ingenuamente.
- Se devo essere sincero sì! Ma perché sei venuta nel
mio letto? – chiese Goku cercando di allontanarsi da Sara, che toltasi il
lenzuolo, restò solo con una piccola camicia da notte.
- Bhe… Ho avuto paura… - rispose Sara avvicinandosi
sempre di più.
- Alla tua età hai ancora paura del
buio?
- Cosa ci vuoi fare? Sai? Sono stata davvero bene con
te ieri! – gli confidò insistendo e continuando ad avvicinarsi, ma Goku cercando
di allontanarsi sempre di più finì con l’avvicinarsi alla punta del letto.
- Goku! Sono tornata! – disse Chichi improvvisamente,
entrando in casa. Goku sentendo la voce di sua moglie sobbalzò dal letto cadendo per
terra.
- Goku sei ancora a letto? – chiese Chichi
avvicinandosi alla loro camera, ma entrando e vedendo nel suo letto un’altra
donna e Goku per terra con addosso solo dei box, lanciò un
urlo.
- Ahhhhhhh!
Ma questa chi è?! E che diavolo ci fa nel mio letto?!! – domandò Chichi
infuriata.
- Chichi tesoro, posso spiegarti tutto… - balbettò il
sayan cercando di alzarsi, ma Chichi non volendo sentire alcuna spiegazione
corse via.
- Chichi aspetta! Non andare via! – disse Goku
cercando di bloccarla, ma non appena uscì di casa, si scontrò con il principe
dei sayan.
- karoht! Dannazione ma perché non guardi dove metti
i piedi?! – disse Vegeta infuriato, ma Goku ancora più adirato di lui gli
rispose che era casa sua e che faceva quello che gli pareva.
- Ma ti sembra modo di uscire? Sei praticamente in
mutande! – notò Vegeta ridacchiando, ma quando vide Sara sbucare dalla porta,
con addosso solo una piccola camicetta da notte, scoppiò in un’incredibile
risata dicendo: “ Adesso ho capito perché tua moglie correva come una disperata!
Ma guarda un po’! Non l’avrei mai detto! Lui che parla di lealtà, e poi finisce
col tradire sua moglie! Ah! Ah! Ah!”
- Guarda che io non ho tradito mia moglie! – affermò
Goku ancora infuriato.
- Ah no? Ehi donna! Perché non prendi i tuoi vestiti
e sparisci? Devo parlare con Karoht! – disse Vegeta guardando Sara, la quale non
rispose ma si limitò a guardare Goku che continuò: “ Sara ti prego, credo sia
arrivato il momento che tu vada via… Avevo già litigato con lei e adesso è
peggio di prima!”
- Va bene… Mi dispiace Goku, io non credevo… - Sara
cercò di scusarsi e di cercare spiegazioni che in realtà non esistevano, poi
chiese: “ Ma come faccio a tornare? E’ troppo lontano dalla strada
principale!”
- Stai tranquilla donna, sai guidare? – chiese
Vegeta. La ragazza annuì, e il principe dei sayan lanciandole una capsula
contenente una macchina le disse:
“Con questa non ci metterai molto…” Sara vedendo di non poter far nulla,
prese la macchina e scusandosi ancora decise di andarsene.
- Il principe dei sayan che se ne va in giro con
delle capsule! Mi deludi Vegeta…- commentò Goku sorridendogli
maliziosamente.
- Attento a come parli Karoht! Prima di tutto è stata
quella stupida donna a dirmi che mi potevano servire e poi non sono io quello
che se la spassa con le altre donne tradendo la moglie! Ma… Ora che ci penso ti
stai comportando come un sayan!
- Adesso basta Vegeta! Il fatto che io abbia
accettato di essere un sayan non significa che sono un mostro come loro! O
dovrei dire come te!!
- Piantala Karoht! La mia pazienza ha un limite! E
poi sono venuto da te perché Bulma ha detto che qualcuno sta cercando le sfere
del drago; il radar ne indica tutte e sei in un unico
punto!
- E questa volta chi vorrà impossessarsi delle
sfere!?
- Non ne ho la più pallida idea e sinceramente la
cosa non mi interessa tanto, ma quella donna dice che sono poche le persone a
conoscenza del segreto delle sfere… Così alla fine mi ha convinto a venire qui
per dirtelo… - confessò Vegeta.
- Devo ammettere che Bulma ha un certo effetto
sull’orgoglioso principe dei sayan! – commentò Goku
divertito.
- Che hai detto?! Guarda che io sono il principe dei
sayan, ovvero il tuo re! E non provarci a prenderti gioco di me!!! – rispose
Vegeta sbraitando come un pazzo.
- Oh agl’ordini maestà! – continuò Goku divertito e
continuandolo a prenderlo in giro, facendo inoltre crescere la rabbia del
principe. Vegeta, così, non sopportando oltre, lo sfidò dicendo: “Vuoi
combattere?!”
- Con immenso piacere!
- Ma prima mettiti qualcosa addosso che non mi va di
combattere con te che sei in mutande! – Goku, così entrò in casa, indossò una
maglia nera e la sua solita vecchia ma comoda tuta arancione. I due potenti
combattenti iniziarono così a lottare dimenticandosi del motivo per il quale
Vegeta era andato a trovare Goku. Erano ignari del fatto che un altro malefico
mostro stava tramando contro la pace sul pianeta.
Infatti, proprio in quel momento Fordak stava
cercando di spiegarsi, insieme ai suoi uomini, come mai non riuscisse a trovare
la settima sfera.
- Maledizione non riesco a capire! Eppure il radar
funziona! Come mai non si trova?! – si chiese l’orribile mostro urlando contro a
Zibni, il quale suggerì: “Perché
non provate con i vostri poteri signore? Forse uno di quei sayan l’ha nascosta
in un luogo sicuro!”
- Pensi che non ci abbia pensato?! Non ci riesco…
Però devo riprovare! Con i miei poteri potrò vedere dov’è quella maledetta
sfera! – dichiarò Fordak sicuro di se e ,nervoso più che mai, si concentrò
subito e poté vedere che la sfera che cercava con tanto affanno era custodita in
un luogo a lui estraneo.
- Ho individuato dov’è la sfera ma non riesco a
capire perché il radar non la segna! Adesso non so neanche da che parte andare!
– Fordak spazientì e improvvisamente ribadì il suo piano: “ Maledizione! Io devo
distruggere tutti i sayan e poi conquistare non solo la terra, ma anche
l’immortalità e diventare così il padrone dell’universo!!! Io devo distruggere
quei scimmioni in qualunque modo!!!” Ancora furioso, uscì dalla sua navicella e
si allontanò per pensare al da farsi. Non voleva essere impulsivo, non voleva
soprattutto che i sayan si accorgessero della sua presenza sulla terra, almeno
non prima di aver realizzato il suo desiderio. Mentre camminava però, intravide
una donna seduta vicina al fiume mentre piangeva; appena la donna ebbe alzato lo
sguardo, Fordak la riconobbe immediatamente…
- Ma quella è la moglie di Karoht! Il super sayan! –
Fordak aveva studiato tutti gli affetti di Goku perché voleva distruggerlo, e
per farlo non si sarebbe fatto scrupoli nel colpirlo dritto al cuore.
- Ho trovato! – esclamò il mostro facendosi vedere
dalla giovane donna.
- E tu chi sei? Cosa vuoi? – chiese Chichi
spaventatasi.
- Tu potresti essere la chiave per il mio successo! –
affermò l’alieno avvicinandosi sempre di più, ma Chichi ancora terrorizzata
dall’aspetto del mostro, cercò di allontanarsi ma senza successo. Spalancando
gli occhi emise un raggio di energia che costrinse la donna a fermarsi.
Nel frattempo però, mentre i due sayan stavano
combattendo Goku si fermò di scatto chiedendo: “ Hai
sentito?”
- Sì, chi diavolo è stato? – domandò Vegeta
interrompendo il duello.
- Non ho sentito alcuna presenza avvicinarsi alla
terra, quindi deve essere un terrestre… - si disse Goku fra sé e sé.
- Andiamo a dare un’occhiata, così se si tratta di
qualcuno da fare fuori, ti farò vedere di che cosa è capace il principe dei
sayan! – affermò Vegeta alzandosi in volo e iniziando a dirigersi verso il luogo
da dove avevano sentito la presenza estranea. Goku lo seguì a ruota, commentando
che nonostante il tempo, Vegeta era sempre il solito. Intanto, Fordak, aveva
portato Chichi alla base e scaraventandola a terra ribadì ai suoi uomini che era
la moglie di un sayan e la chiave per prendere la sfera
mancante.
- Si può sapere cosa vuoi da me brutto mostro?! –
chiese Chichi gridando.
- Sta calma bellezza! Se non vuoi lasciarci le penne
vai a recuperare la sfera mancante, ma senza parlarne con Karoht! – le ordino
Zibni.
- Cosa?! Voi sapete delle sfere del drago!? Ma si può
sapere chi siete?!!
- Mi presento, io sono Fordak! Il rivale numero uno
di Freezer! – dichiarò Fordak incrociando le braccia.
- Freezer?! Ma non è quel pazzo che ha distrutto il
pianeta Namec e che stava per uccidere il mio bambino? – domandò Chichi temendo
la risposta.
- Sì, ma lui adesso è soltanto un ricordo così come
lo diventeranno gli altri sayan! – rispose Fordak ridendo con gusto e
cattiveria. Chichi capì subito che sia Gohan che Goku erano in pericolo e doveva
assolutamente fare qualcosa per aiutarli. Pensò al suo bambino, non aveva alcuna
intenzione di perderlo; poi pensò a Goku… Le aveva fatto male vederlo con
un’altra, ma lei lo amava e non avrebbe sopportato l’idea di perderlo… Decise
così di tentare la fuga. Mentre Fordak emetteva ordini, Chichi decise di
approfittarne e si diresse quatta quatta verso l’uscita della navicella, ma
sfortunatamente venne immediatamente bloccata da alcuni raggi mandati da Fordak
che le ferirono un braccio. Chichi gridò e in quel momento Goku si bloccò di
colpo avvertendo una fitta al cuore.
- E adesso che cosa c’è? Perché diavolo ti sei
fermato?! – chiese Vegeta, notando l’espressione spaventata del
sayan.
- Ho avuto una fitta al cuore… – rispose Goku
toccandosi il petto.
- Non mi dire che la malattia al cuore ti è arrivata
con un anno di anticipo!? – domandò Vegeta quasi
divertito.
- Vuoi piantarla di fare l’idiota?! Oh no… -
improvvisamente Goku si risentì quella stessa fitta. In quel momento Chichi
aveva ricevuto una sberla da Fordak che le raccomandava di non riprovarci o
l’avrebbe fatta fuori.
- Chichi! – enunciò Goku
- Ma che stai dicendo? – chiese Vegeta non
capendo.
- E’ successo qualcosa a Chichi! E’ in pericolo lo
sento! – Così dicendo raddoppiò la sua velocità per raggiungere il luogo dal
quale avvertiva la presenza della moglie, e Vegeta lo seguì iniziando ad
avvertire anche lui la presenza di qualcuno in pericolo.
Nel frattempo Fordak, avvertì la presenza dei sayan
che si stavano velocemente avvicinandosi alla navicella.
- Maledizione! – urlò Fordak sbattendo Chichi contro
il pavimento.
- Cosa c’è? – chiese Zibni.
- Avverto la presenza dei sayan! Quei due traditori
di Karoht e Vegeta si stanno dirigendo a forte velocità!!! – si allarmò il
mostro che voltandosi verso Chichi e prendendola per un braccio continuò: “ E’
tutta colpa tua! … Se non fossi
scappata non avrei utilizzato i miei poteri, e di conseguenza nessuno si
sarebbe accorto della nostra presenza!!”
- Non è
colpa mia se sei così idiota da non renderti conto di ciò che fai! – rispose
Chichi alzando la voce e cercando di liberarsi dalla presa di Fordak, il quale
sempre più adirato, trascinò Chichi fuori dalla navicella dicendo: “E va bene!
Se siamo arrivati a questo punto… Se il tuo maritino vuole riaverti viva, mi
dovrà consegnare la sfera del drago mancante!”
- E allora puoi anche uccidermi subito, perché a lui
non interessa nulla di me! – rispose Chichi con gli occhi
lucidi.
- Lo vedremo! – Fordak legò Chichi ad un albero
bloccandola con dei cerchi magici che le stringevano la gola, il cinto e le
gambe.
- No!!! Lasciami andare! Lasciami brutto mostro! –
urlò Chichi mentre i cerchi la stringevano sempre di più. Nel giro di due
minuti, le urla della donna iniziarono a infastidire il mostro, che puntandogli
l’indice contro dichiarò: “ Adesso mi hai veramente stancato! Non ti sopporto
più! Le tue urla da cornacchia mi stanno facendo diventare matto! Troverò la
sfera in un altro modo perché adesso ti faccio fuori!!”
Alle parole di Fordak, Chichi diventò viola dalla
paura, e chiuse gli occhi col terrore di aprirli nell’aldilà. Accadde però che
nel momento in cui Fordak stava per colpirla, un fascio luminoso deviò il raggio
che colpì l’albero accanto a quello di Chichi. La donna aprì gli occhi e davanti
a se non vide nulla se non il mostro stupito, poi guardando meglio in alto,
osservò una figura maschile… Era lui, Goku! Non poteva credere ai suoi occhi,
l’aveva salvata… Ma era andato lì per salvarla realmente o perché aveva
avvertito una presenza malvagia? Poi notò che accanto a lui, c’era anche Vegeta.
Anche lui? Di certo il principe dei sayan non si sarebbe scomodato per salvare
una comune mortale. Vegeta non era lì per lei, di questo ne era
sicura.
- Si può sapere chi diavolo è stato?! – chiese Fordak
guardandosi intorno, poi alzando lo sguardo notò i due sayan e percepì la
potenza che proveniva dai loro corpi. Non c’era bisogno del rilevatore, sarebbe
stato solo d’intralcio. Avendo seguito il combattimento con Freezer aveva potuto
notare che i terrestri e in particolare i sayan rimasti in vita, erano in grado
di cambiare la potenza a loro piacimento. Il mostro impallidì, capì subito che
non avrebbe mai potuto affrontare i sayan da solo nonostante durante i due anni
che erano passati dalla morte di Freezer, si fosse allenato molto. Aveva
imparato sì a controllare la sua forza, ma quella dei due sayan era decisamente
superiore.
- Allora? Si può sapere chi sei?! – chiese Goku
scendendo a terra.
- Un momento! Io mi ricordo di lui! … Ma è quello
svitato del rivale di Freezer! Fordak! – disse Vegeta indicandolo e scendendo
anche lui a terra.
- Cosa? Freezer… ?! – borbottò Goku
confuso.
- Ci si rivede Vegeta! – disse Fordak salutando
maliziosamente il principe sayan.
- Perché sei venuto sulla terra? Che cosa vuoi?! –
chiese Vegeta con un tono scontroso, beh… come al solito tra
l’altro.
- Mi sembra ovvio! Per sterminare voi sayan una volta
per tutte e conquistare la terra! – rispose Fordak sicuro di sé.
- Se sei come il povero Freezer, puoi anche preparare
i bagagli! – continuò Vegeta ridendo con gusto.
- Staremo a vedere chi avrà la meglio! Karoht!
Consegnami immediatamente l’ultima sfera del drago! – ordinò Fordak alzando il
tono della voce.
- Mi hai preso per uno scemo!? Ritorna da dove sei
venuto! – rispose Goku anche lui estremamente sicuro.
- Sapevo che avresti risposto così! Perché non guardi
laggiù Karoht! – continuò Fordak indicando Chichi. Goku, però, non si fece
inibire e guardando Fordak disse: “ Te lo richiedo di nuovo, mi hai preso per
uno scemo! Avevo già visto mia moglie! Sono stato io a bloccare il tuo raggio!
Hai la memoria corta…Fordak!”
Intanto Chichi ancora attaccata all’albero continuava
a muoversi per cercare di liberarsi, ma più si agitava e più i cerchi la
stringevano, così Goku accortosi di questo, guardò la donna e con un tono
pesante le disse: “Stupida! Vuoi piantarla di muoverti! Non l’hai ancora capito
che più ti muovi e più i cerchi ti soffocano!”
- Come ti permetti di darmi della stupida!? Ah! – il
cerchio la strinse di nuovo, Goku strinse lo sguardo.
- Cosa fai non corri a salvare la tua mogliettina?!
Se mi darai la sfera che cerco ti prometto che la lascerò andare! Sai? Quei
cerchi obbediscono solo ai miei ordini! – cercò di patteggiare
Fordak.
- Puoi fare di lei quello che vuoi! Anche se mia
moglie, non mi interessa niente di lei!
- Questo non è possibile! Vi ho visti in questi anni!
Non è possibile che tu…
- Che non mi importi nulla della sua vita? Ti sono
sfuggiti gli ultimi giorni! – rispose Goku ancora più sicuro. A quelle parole,
Chichi rabbrividì. Allora era vero! Goku non era andato lì per salvarla, non gli
importava più niente di lei! Era davvero finita… Si era recato in quel luogo
solo per sconfiggere quel mostro e non per lei.
- Se volevi spaventarmi dovevi portarmi qualcun
altro! – continuò Goku.
A chi si stava riferendo? Al loro bambino? No, non
poteva riferirsi a lui, non avrebbe mai messo in pericolo la vita di Gohan…
Forse era un chiaro messaggio che di lei non gli importava nulla, magari si
stava riferendo a quella donna con cui l’aveva trovato…
Nel frattempo, Zibni si era allontanato dalla base,
alla ricerca della casa di Goku per recuperare la sfera. Non ci impiegò molto
nel trovarla, e non fu neanche scoperto da Goku e Vegeta perché aveva azzerato
il livello di forza. Entrò in casa e la sfera spiccò in mezzo ai vari oggetti in
cucina; così Zibni la prese in mano, la osservò e notò una cimice microscopica.
Pensò che a causa di quell’affare non era riuscito a trovare prima la tanto
desiderata sfera. Non perse tempo e
tenendo sempre basso il livello di forza, riunì la sfera alle altre sei che si
era portato dietro e conoscendo la formula magica, evocò il drago Scenron. Delle
nuvole scure occuparono l’intero cielo, facendolo diventare tenebroso; Goku,
Vegeta e Chichi alzarono lo sguardo verso il cielo.
- Non è possibile! – esclamò
Goku.
- Come mai il cielo si è fatto scuro? Ho già visto
questo fenomeno! - disse Vegeta e
iniziando ad immaginare, si voltò velocemente verso Goku chiedendo: “ Non sarà
mica Scenron?!”
- Purtroppo il cielo diventa così scuro solo quando
c’è lui in arrivo! – dichiarò il sayan spaventato. Fordak rimase in silenzio,
non riusciva a capire cosa stesse accadendo, poi però, mettendosi in
collegamento telepatico con Zibni, capì cosa fosse successo e iniziò a ridere
con gusto.
- Si può sapere cos’hai da ridere!? – chiese Vegeta
iniziando anche lui a preoccuparsi.
Zibni vide comparire davanti a sé Scenron, ne rimase
impressionato dalla grandezza del drago, poi senza perdere tempo espresse il suo
desiderio…
- Fordak, mi ha promesso che se lo aiutavo e lo
servivo fedelmente in questa impresa, avrebbe riportato in vita anche tutta la
mia razza annientata in passato dai sayan! … Drago Scenron! Io ti chiedo di
trasformare il mio padrone Fordak nell’essere più potente della galassia – Zibni
aveva espresso il suo desiderio.
- Non esiste niente di più facile! – rispose Scenron
con la sua solita voce rauca. Ecco che gli occhi del drago divennero di un rosso
più intenso e brillante; stava per esaudire il suo desiderio. Improvvisamente
una luce fosforescente circoscrisse il corpo di Fordak provocandogli delle
strane sensazioni.
- Oh no! Quel pazzo sta per realizzare il suo
desiderio! – esclamò Vegeta, guardando Goku, il quale era sparito e diretto
accanto a Chichi.
- Come stai? Stai bene tesoro? – chiese Goku
accarezzandole il viso, poi osservando i cerchi magici che stringevano la donna
continuò: “Cercherò di liberarti!”
- Ma si può sapere cosa ti prende?! Sei diventato
matto?! Prima ti trovo nel nostro letto con quella donnaccia, poi ti sento dire
che non t’importa niente di me e adesso mi liberi?! Ma sei diventato scemo? –
chiese Chichi urlandogli contro.
- Adesso stai calma, non agitarti altrimenti è
peggio! Dopo ti spiegherò tutto! – rispose Goku cercando di liberarla dai
cerchi, ma senza successo; sembravano incollati…
- Maledizione non ci riesco! – continuò Goku tirando
il cerchio dalla gola.
- Fai presto Karoht, perché quando il desiderio si
sarà realizzato completamente non ci penserà due volte a farla fuori! Quello è
più pazzo di Freezer! – esclamò Vegeta, cercando di aiutare Goku, ma
improvvisamente un raggio li colpì alle spalle.
- Oh no! Goku! Vegeta! – urlò Chichi vedendo
accasciare i due sayan, i quali si rialzarono in un batter d’occhio e voltandosi
notarono Fordak che era riuscito a realizzare il suo desiderio. Avvertirono
subito un enorme potenza.
- E adesso scimmioni! Chi è il guerriero più potente
della galassia? – chiese il mostro sorridendo
maliziosamente.
Intanto Zibni, appena espresso il desiderio lasciò il
luogo dove si trovava Scenron. Rientrò alla base e osservando la potenza del suo
capo, capì che il desiderio era stato esaudito.
- Sei stato grande Zibni! Mi sento potentissimo! –
affermò Fordak.
Vegeta, nonostante avesse capito che non avrebbe
avuto grandi possibilità di batterlo ora che era diventato immortale, decise di
provarci ugualmente. Così si lanciò su di lui dicendo: “Karoht! Io lo distraggo
mentre tu cerca di liberare tua moglie! Ma fai presto! Non so quanto potrò
resistere!”
Accadde però che mentre il pugno di Vegeta colpì il
petto di Fordak, i cerchi magici strinsero sempre più forte
Chichi.
- Ah!!!! – gridò mentre un cerchio le bloccò la
pancia.
- Oh no! Chichi! – esclamò Goku vedendo la moglie
soffrire.
- Ah! Ho dimenticato di dirvi un piccolo particolare…
Per ogni colpo che voi infliggerete su di me, i cerchi la stringeranno sempre di
più fino ad ucciderla! Sapevo che t’importava qualcosa di lei sayan! – confessò
Fordak divertito.
- Maledizione io non ti permetterò di averla vinta! –
rispose Goku cercando di liberare Chichi dai cerchi.
- Sono io che non ti permetterò di aiutarla! – Ma
mentre Fordak si preparava ad attaccare Goku, Vegeta gli si lanciò contro
dicendo: “ Sono io il tuo avversario!”
- Va via! Mettiti in salvo! Hai visto quello che è
successo! Quel mostro è diventato immortale! I cerchi non si staccano e se resti
qui morirai anche a tu! Vai via! – disse Chichi piangendo.
- Non lo dire neanche per scherzo! Io non ti lascio!
– Goku cercò con tutto sé stesso di
allargare i cerchi magici, ma non vi fu modo di liberare la
donna.
- Ah!!! – Urlò di nuovo mentre un cerchio stava per
strangolarla.
- Vegeta! Cerca di non colpirlo o Chichi morirà! –
esclamò Goku; ma mentre Fordak stava per colpire Vegeta con un raggio di
energia, un fascio di luce lo deviò. Il principe dei sayan alzò la testa e vide
di fronte a se un guerriero trasformatosi in super sayan.
- Il ragazzo del futuro! – esclamò Vegeta, notando
che dopo l’arrivo del famigerato Trunks, arrivarono anche Crillin, Junior,
Yanco, Ten – Cing, il piccolo Riff e Gohan che si precipitò per aiutare il padre
a liberare Chichi.
- Papà ti aiuto io! – esclamò Gohan, ma Fordak
notando la presenza degl’altri guerrieri lanciò un fascio di luce multiplo che
colpì tutti compreso Goku, che per salvare sua moglie la protesse con il suo
corpo.
- No!!! Goku! No!!! – urlò Chichi nel vederlo
accasciare su di sé. Dopo essersi rialzato, Junior chiese: “Goku si può sapere
perché non ti occupi prima di questo mostro e poi di tua
moglie?!”
- Perché ogni qual volta che quel mostro viene
colpito i cerchi la stringono sempre di più! – rispose Vegeta, il quale
rialzandosi continuò: “Ma non possiamo più fare altrimenti se quel mostro non
viene eliminato ci rimettiamo la pelle prima dell’arrivo dei cyborg!”
- Che cosa hai intenzione di fare? – domandò Goku
preoccupato!
- E’ semplice! Toglierlo dalla faccia dell’universo!
– Goku si allarmò immediatamente, sapeva che Vegeta non avrebbe avuto molti
scrupoli, ma non poteva permettere di perdere sua moglie. Così avvolto dalla
rabbia e dall’immensa voglia di salvare le persone che amava, raccolse tutta
l’energia e improvvisamente trasformandosi in super sayan, acquistò talmente
tanto potere, che riuscì a spaccare in due i cerchi che bloccavano Chichi,
facendo cadere la donna tra le sue braccia.
- Oh no!!! Maledetto scimmione! … Ma come hai fatto!
Quei cerchi li ho creati io personalmente e non potevano assolutamente rompersi!
Come ci sei riuscito?! – strepitò Fordak fuori di sé. Nel frattempo Goku
abbracciò Chichi raccomandandole di nascondersi e promettendole che avrebbe
eliminato in un batter d’occhio il mostro che le aveva fatto del
male.
- Mamma! Mamma come stai? – chiese Gohan abbracciando
Chichi.
- Bene! Ora sto bene!
- Adesso nasconditi, penseremo noi a dargli una
lezione! – Così Chichi non se lo fece ripetere una terza volta e si allontanò un
po’ per proteggersi, ma volle cercare un posto dove poter anche guardare il
combattimento.
- Finalmente ti sei deciso a staccare quei cerchi! –
commentò Vegeta. Goku non rispose, ma ancora super sayan si limitò a guardare i
suoi amici dicendo che era arrivato il momento di distruggere
Fordak.
- Ah! Ah! Ah! Come potete pensare di distruggermi?!
Non ricordate che ora sono immortale! – ricordò il mostro incrociando le
braccia. Zibni gli andò accanto e sicuro di non rischiare nulla disse: “Adesso
per voi è finita! Siete solo delle nullità in confronto al mio
padrone!”
Vegeta stanco delle chiacchiere dello scagnozzo di
Fordak, aumentò sempre di più la sua aura, iniziando ad urlare. Improvvisamente
fu avvolto da una fiamma quasi solare e i suoi occhi divennero sempre più
chiari, poi azzurri. Anche i capelli cambiarono colore, fino a raggiungere un
biondo splendente. Poi scatenando parte della sua potenza, lanciò un siluro di
energia che raggiunse Fordak e Zibni, il quale non ebbe alcuna speranza di
sfuggire. Fu polverizzato.
Ormai non c’erano più dubbi, Vegeta era diventato un
super sayan con lo stupore di tutti i presenti.
- Accidenti Vegeta! Non credevo che anche tu… - cercò
di commentare Goku esterrefatto.
- Volevo risparmiarmi questa sorpresa per l’arrivo
dei cyborg, ma visto che non si è potuto fare altrimenti… - rispose Vegeta
soddisfatto di quanto era accaduto.
Dopo che l’accumulo di polvere scomparve, i nostri
amici notarono che purtroppo l’energia di Vegeta non era stata sufficiente per
distruggere Fordak.
- E’ inutile! Credevi che bastasse tanto per
eliminarmi?! – chiese il mostro sicuro di sé.
- Adesso la pagherai per aver fatto del male alla mia
mamma! – Gohan si scagliò contro Fordak sferrandogli calci e pugni senza
fermarsi un istante; ma senza rendersi conto che i suoi colpi non sfioravano
nemmeno il corpo dell’orribile creatura.
- Gohan! Arrivo!!! – Crillin cercò di aiutare il
giovane sayan ma senza successo.
- Quel mostro è più veloce di quanto pensassi –
commentò Junior osservando i veloci spostamenti di Fordak.
- Dobbiamo aiutarli! – esclamò Ten – Cing, così gli
altri guerrieri si lanciarono uno ad uno contro il mostro, cercando di colpirlo
con i loro colpi migliori.
Crillin e Gohan unirono le loro onde energetiche per
cercare almeno di scalfirlo; ma Fordak era terribilmente veloce considerando che
Scenron lo aveva fatto diventare il guerriero più potente dell’universo. I due
giovani combattenti furono messi a k. O. nel giro di pochi secondi. Nel
frattempo Ten – Cing provò con il suo cannone spirituale e Yanco con l’onda
energetica, ma anche per loro non ci fu nulla da fare. Furono messi al tappeto.
Vegeta, non potendone più, aumentò per la seconda volta la sua forza
scagliandosi contro Fordak.
- Sei un illuso! Non riuscirai mai a distruggermi!
Sono io l’essere più forte dell’universo! – disse Fordak per l’ennesima volta e
sorridendo fiero di sé.
- Piantala di dire chiacchiere e combatti! Se non
l’hai capito io sono il principe dei sayan! Non puoi battermi! Si tu l’illuso!!!
Vegeta scagliò contro il mostro tutte le bombe di
energia che possedeva e più lo colpiva più sentiva la necessità di colpirlo di
nuovo. Fordak lo aveva ferito nell’orgoglio, come gli era saltato in mente di
dire che lui era il guerriero più forte dell’universo? Già era abbastanza
difficile per lui accettare che Goku lo avesse superato, figuriamoci se era
disposto ad essere sottomesso da un essere come quello.
Al mostro però non importò nulla dell’orgoglio del
principe sayan e iniziò a colpirlo violentemente senza che l’avversario potesse
avere il tempo di bloccare i suoi attacchi. Tranks vedendo suo padre in pericolo
si lanciò contro sferrandogli una bomba di energia e liberando Vegeta dalle
grinfie del mostro.
- Lasciami stare! Come ti sei permesso di aiutarmi?!
– chiese Vegeta bruscamente e spingendo il figlio per
terra.
- Ma tu eri in pericolo… - si giustificò
Tranks.
- Io non ho bisogno di nessuno! Sono io il principe
dei sayan!!! – si arrabbiò talmente tanto da scatenare una seconda onda di
energia. Poi ritornò ad attaccare Fordak che dandogli una ginocchiata allo
stomaco e un colpo in testa lo fece precipitare a terra facendolo ritornare
normale.
Junior concentrandosi lanciò il suo cannone, ma anche
questo attacco risultò inutile; così Goku scatenando sempre di più la sua forza
si lanciò contro il mostro cercando di colpirlo. Con lo stupore di tutti, era
l’unico in grado di tener testa ai veloci spostamenti di Fordak che a sorpresa
gli lanciò un raggio esplosivo alle spalle facendo precipitare anche il nostro
amico.
Un po’ stordito, ma imperterrito, Goku si alzò e
anche se la sua tuta era a brandelli e il suo corpo mostrava varie ferite,
lanciò un’onda energetica verso Fordak che stanco dei continui tentativi di
distruggerlo, la rilanciò contro tutti mettendoli a
tappeto.
Chichi guardava da lontano lo scontro, era senza
parole… Suo marito, suo figli e i loro amici si trovavano in serio pericolo e
lei non poteva fare nulla per aiutarli… Temeva per la loro vita, ma più che
pregare non poteva fare altro.
Intanto il mostro notando con quanta facilità fosse
riuscito a mettere al tappeto tutti i guerrieri commentò divertito: “Non posso
crederci! Sono potentissimo!! Allora Vegeta? E tu Karoht!? Cosa ne pensate?! Non
sono io il guerriero più potente della galassia?! Ah! Ah!
Ah!”
- Maledetto… Me la pagherai… - parlottò Vegeta
nell’intento di rialzarsi, ma venne immediatamente messo fuori uso da un nuovo
attacco di Fordak.
Nel frattempo Goku cercò di alzarsi e di raccogliere
le poche energie rimaste per sferrare al nemico un triplo Kaio Can.
- Devo farcela… Triplo Kaio Can!!! – urlò il sayan
scagliandosi contro Fordak che sorpreso dalla determinazione dell’avversario non
ebbe tempo per evitare l’attacco di quest’ultimo che riuscì a colpirlo in pieno.
Dopodiché Goku cadde per terra privo di forze.
- L’ho colpito… - commentò sdraiandosi sul
terreno.
- Sei grande papà… - riuscì a dire Gohan senza però
potersi alzare a causa delle varie ferite. Tutti i guerrieri, compreso
l’orgoglioso principe dei sayan dovettero ammettere l’incredibile miglioramento
di Goku, che recuperando le forze necessarie per alzarsi, commentò: “Urca! E’
stata una faticaccia!”
- Uno scherzo, vero Goku? – scherzò Junior voltando
lo sguardo verso il nostro eroe, il quale gli rispose elevando il pollice come
segno di ok. Improvvisamente però il guerriero namecciano, sgranò gli occhi
urlando: “Goku attento alle spalle!!! Goku!!!”
Un potente raggio di energia colse Goku di sorpresa
facendolo cadere al suolo sempre più indebolito.
- Ma cosa…? Non è possibile, non ci credo… - commentò
Vegeta osservando l’ombra della creatura che aveva sferrato
l’attacco.
- Non ci credo, ma di cosa è fatto quello? – si
chiese Trunks quasi rilassandosi e temendo che fosse davvero giunta la fine.
- Papà… - provò a chiamare
Gohan.
- Goku, amico mio… - sibilò Crillin.
- Ah! Ah! Ah! – Una forte risata sciolse il temuto
dubbio che il mostro Fordak fosse ancora vivo. Goku a malapena riuscì ad alzarsi
e a guardarlo in faccia. Non riusciva a spiegarsi come, dopo un triplo Kaio can,
quel mostro potesse essere ancora vivo. Aveva cantato vittoria troppo presto, si
era distratto commettendo un errore imperdonabile…
- Sai Karoht? Ci è mancato davvero poco… Devo
ammetterlo… Sono stato davvero irresponsabile a sottovalutarti! Nonostante gli
immensi poteri che il drago mi ha donato! Ma non devi dimenticare che ormai sono
il guerriero più potente della galassia e che quindi nessuno potrà
sconfiggermi!!! – proferì Fordak ridendo con gusto e pronto per infliggere a
Goku il colpo di grazia. Il sayan era talmente debole che non aveva la forza di
rimettersi in piedi e anche lui pensò che fosse giunta la fine, anche se mai
avrebbe voluto finire così all’altro mondo. Dal palmo della mano di Fordak uscì
una sfera di energia pronta per essere scagliata addosso al povero
sayan.
- Sei pronto per andare all’altro mondo?! – ironizzò
Fordak estremamente divertito. Accadde però che nel momento in cui il mostro
scagliò la sua bomba di energia qualcuno protesse Goku con il proprio corpo. Il
giovane rimase pietrificato quando vide Chichi intromettersi nel duello e porre
il proprio corpo come scudo per salvare lui.
- Chichi!!! – urlò il giovane levando immediatamente
Chichi dalla sfera di energia prima che potesse finirla. La donna gli cadde tra
le braccia pronunciando debolmente il suo nome.
- Chichi! – frusciò Goku tremante nel vedere sua
moglie in pericolo di vita. – Perché? Perché ti sei intromessa? Perché?!! –
continuò stringendola a sé.
- Non avrei mai permesso che quel mostro ti portasse
via da me di nuovo… - enunciò Chichi con un filo di voce.
- Ti prego Chichi, tesoro mio… Resisti per favore!
- Mi sento così debole… - confessò la donna a fatica.
- Andrà tutto bene vedrai… - cercò di tranquillizzare
Goku prima sua moglie poi sé stesso.
- Mi dispiace per la scenata di ieri… - concluse la
donna chiudendo gli occhi e perdendo conoscenza.
- No Chichi! Chichi! Chichi!!! – urlò il sayan
disperato, poi appoggiando delicatamente la propria moglie sul suolo a qualche
metro di distanza sicuro di sé disse: “Ti vendicherò Chichi… Hai la mia parola!”
Poi voltò uno sguardo cattivo e minaccioso verso il mostro che aveva colpito
Chichi. Goku non sembrava più in sé, pian piano la rabbia e la collera
iniziarono ad impossessarsi della sua mente e del suo corpo cancellando la
minima ragione.
- Non dovevi farle del male… Non dovevi! Me la
pagherai!!! – urlò il sayan tirando fuori tutta la sua energia che sembrò essere
rinata e ritrasformandosi nuovamente in un super sayan.
- Pensi di spaventarmi?! – domandò Fordak non temendo
minimamente il proprio avversario che concentrando tutta l’energia tra le sue
mani era pronto per scagliare la sua potentissima onda
energetica.
- Sei finito!!! Onda e – ner – ge – ti – ca!!! –
Senza pensarci due volte, Goku scagliò un’onda energetica di proporzioni
cosmiche, sicuramente la più potente che avesse mai lanciato fino a quel
momento. Fordak sicuro di poter bloccare l’attacco del nemico scagliò a sua
volta una sfera di energia che non potette avere speranze contro l’onda
energetica di Goku che polverizzò Fordak in men che non si dica. Ci fu un forte
boato e dopo qualche secondo calò il silenzio.
Goku esausto cadde al suolo ma non volle chiudere gli
occhi. Ancora preoccupato per Chichi, si precipitò da lei per vedere come
stesse. Pian piano anche gli altri guerrieri ripresero conoscenza e Gohan
vedendo la madre moribonda corse ad abbracciarla dicendo: “Mamma! Mamma apri gli
occhi! Mamma!!!”
- Chichi mi senti tesoro? – bisbigliò Goku colpendo
delicatamente il viso della donna. Poi rivolgendosi verso Crillin chiese: “
Crillin presto! I fagioli di Balzar!”
- Subito! – rispose Crillin prendendo dei fagioli di
Balzar e dandoli a Goku, il quale senza pensarci due volte li fece masticare a
Chichi aspettando e pregando che facessero effetto.
Lentamente Chichi aprì gli occhi e guardando stordita
suo marito, bisbigliò: “Goku…”
- Oh Chichi! Urca! Ci è mancato davvero poco, ma stai
bene!!! – esultò Goku stringendo sua moglie a sé.
- Mamma! – enunciò Gohan buttandosi tra le braccia
della mamma.
Tutti i presenti, a parte Vegeta che mostrò
indifferenza, erano contenti di sapere Chichi ancora in vita. Quando tutti i
guerrieri si salutarono, ognuno intraprese la propria strada tornando alla vita
di sempre. Vegeta ritornò nella navicella dove poteva usufruire di un ottimo
allenamento grazie all’avanzata tecnologia della capsule corporation. Ten – cing
e il piccolo Rif tornarono alle loro cascate dove potevano concentrarsi
indisturbati negl’allenament. Yanco rientrò nella sua palestra, Crillin ritornò
sull’isola del genio, insomma andarono tutti quanti via tranne Gohan, Junior,
Chichi e Goku che voltandosi verso la moglie si scusò dicendo: “Dispiace tanto
anche a me per ieri…”
- Non fa nulla, forse eravamo entrambi un po’
nervosi… Piuttosto vorrei sapere chi diavolo era quella donna e cosa ci faceva
nella mia casa e soprattutto nel mio letto!!! – sbottò improvvisamente la donna
puntando l’indice contro il marito.
- Calmati tesoro, ti ho detto che non è come pensi… -
Prima però che i due ricominciassero a discutere, Gohan intervenne dicendo:
“Scusate… Possiamo andare a casa?”
Goku osservò suo figlio poi guardò Chichi e
voltandosi verso Junior chiese: “Junior potresti occuparti di Gohan per qualche
giorno?”
- Chi?! Io?!! – domandò Junior
incredulo.
- Ma papà…
- Chichi ha ragione, forse mi sono concentrato un po’
troppo sugli allenamenti trascurando anche i miei doveri di marito… - Chichi non
poteva credere alle sue orecchie. Goku che faceva questi discorsi? Anche a
Junior e Gohan la cosa apparve alquanto strana.
- Ci prenderemo una bella vacanza tesoro! – enunciò
il sayan sorridendo.
- Cosa? E poi come ti viene in mente di lasciare
Gohan nelle mani di questo scellerato! – commentò Chichi.
- Ma come ti permetti donna?!! – obiettò Junior quasi
perdendo le staffe.
- Ma no Junior scherza! Dai Chichi non farla lunga,
Gohan starà bene con Junior… E adesso vediamo se il tuo cuore è ancora puro…
Nuvola speady!!! – Goku chiamò la sua cara e vecchia nuvola che come sempre non
ci impiegò molto per raggiungere il suo padrone. Chichi sembrò quasi
incredula…
- Dai Sali! – la incoraggiò Goku. Inizialmente la
donna aveva paura di cadere in quanto non era più tanto sicura della purezza del
suo cuore, magari con gli anni le cose erano cambiate. Con suo stupore però la
nuvola non fece nulla per mandarla via e le concesse di sedersi su di
essa.
- Visto? Sapevo che non saresti caduta! – postillò
Goku alzandosi in volo insieme alla nuvola.
- Ma papà… - Gohan cercò delle spiegazioni, ma non
avendo risposte accennò un sospiro di resa poi finì in una lieve
risata.
- Non pensare di stere in vacanza anche tu con me! –
gli fece notare Junior quasi con un tono di rimprovero.
- Non capisco…
- Ti farò fare il doppio degli allenamenti che fai
con tuo padre e non ti riposerai fino a quando non ti vedrò privo di energia! –
spiegò meglio Junior con lo stesso timbro di voce.
- Va bene… - rispose Gohan temendo un po’ i giorni
successivi.
Nel frattempo Chichi e Goku salutarono loro figlio e
si alzarono in volo pronti per andare in un luogo che concedesse loro un po’ di
meritata vacanza.
Fine
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