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Autore: Artemisia_Amore    30/01/2014    4 recensioni
Queste erano le parole che avrebbe voluto pronunciare, ma una tosse crudele gli impose il silenzio: un minaccioso presagio di morte.
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~Oneshot dedicata all'evento RAINSWORTH WEEK (27/01 - 02/02), settimana di omaggio e celebrazione della casata dei Rainsworth indetta da defeat-the-buttons. Potete trovare i dettagli dell'evento su tumblr seguendo il tag #rainsworthweek ~
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Reim Lunettes, Sharon Ransworth, Xerxes Break
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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{Nota di Amore. Questa è la traduzione di una mia oneshot dedicata a Break, Reim e Sharon. Potete trovare l'originale qui.}


Le sue ultime parole
 

La lama gli aveva perforato un polmone. Annaspò nel disperato tentativo di aggrapparsi a quel flebile collegamento con la sua vita. Una vita che non sperava più di avvertire sotto forma di tiepidi raggi di sole sulla pelle nuda; di pane fragrante, appena sfornato, tra le labbra; di fresche, limpide gocce di pioggia sugli occhi chiusi; di un sorriso così dolce da lasciare il suo cuore stordito, e disorientato.
 
In quel luogo, in quel momento, sarebbe morto.
 
Sollevò la mano destra, le dita tremanti cercarono la guancia candida e morbida di Sharon. Lei comprese le sue intenzioni, e strinse la sua mano fredda tra le proprie, guidandola delicatamente verso le proprie labbra.
 
“Non… Lasciarmi… Ti prego… Non…”
 
Disperata, chiuse gli occhi e premette i polpastrelli di Break sulle proprie palpebre.
 
“T-temo…”
 
Temo che oggi sia il giorno in cui il mondo smetterà di girare per me, e il cielo perderà le sue luci. Il vento stesso smetterà di soffiare, e non proverò mai più il piacere di ascoltare la melodia della tua voce, che tanto amo. Queste erano le parole che avrebbe voluto pronunciare, ma una tosse crudele gli impose il silenzio: un minaccioso presagio di morte.
 
“Io… Non voglio perderti…”
 
Sharon premette delicatamente le labbra umide sulle sue nocche, e gli occhi grandi, spalancati, fissarono quel suo coraggioso, prezioso, sciocco Xerx-nii. Riusciva a intuire dal suo sguardo stanco che poche gocce ancora di energia erano rimaste in quel corpo spossato. E l’uomo le utilizzò per mormorare le sue ultime parole per lei.
 
“C’è… Qualcosa… Che desideravo… Che sapeste…”
 
“Ti prego! Ti prego, non parlare… R-risparmia le forze…”
 
“Non posso, mia dolce… signora… Voi… Voi dovete sapere… Che… Ho sempre amat—“
 
Tossì, chiudendo gli occhi e aggrappandosi alla manica di seta di Sharon, che premette la fronte sulla sua, e gli sussurrò piano di non parlare più, negando la sua morte imminente.
 
“Ho sempre amato… Quei biscotti al cioccolato che abbiamo mangiato a colazione. Non sono deliziosi?”
 
“STOP!”
 
Miss Sharon spinge il giovane di fronte a sé, un’espressione imbronciata e stizzita sul quel suo bel visino.
 
“Non sei affatto simpatico! Non dovevi morire così! Anzi, nessun cavaliere muore parlando di biscotti!”
 
“Davvero? Oh… E io che mi sono ritenuto un cavaliere fino a pochi istanti fa! Quanto ero ingenuo, che villano!”
 
“Smettila, Xerx-nii! Reim-kun, diglielo! Sir Flamer non muore così nel romanzo!”
 
Un ragazzino, nascosto sotto un vecchio tavolo di legno massiccio – un vero cimelio del casato dei Rainsworth che Reim stava utilizzando come botola del suggeritore, arrossì e si sistemò gli occhiali sul naso con un gesto nervoso e istintivo.
 
“I-in realtà… Xerxes-san… S-saresti… Saresti dovuto morire… Più… Beh… Ehm… Più… Cavallerescamente… V-voglio dire… Non—Non avevi quelle battute nel… Copione…”
 
Break rise, scrollando le spalle, e si alzò velocemente, offrendo la propria mano a Sharon, cosicché la bambina potesse aggrapparvisi per tirarsi su. E infatti così fece, il broncio ancora persistente sulle sue labbra.
 
“Credevo che alle principesse non fosse permesso fare certe smorfie, ojou-sama…”
 
“Tu non sai niente sulle principesse. Non sai niente di niente! Ti odio!”
 
Break sorrise, e accarezzò delicatamente i suoi capelli morbidi.
 
“Questo significa che non siete interessata al mio giuramento solenne?”
 
La bambina lo guardò, stupita e curiosa.
 
“Quale giuramento?”
 
Improvvisamente, Break si inginocchiò, i movimenti lenti e aggraziati grazie a quelle abitudini di cavalleria che non avrebbe mai dimenticato. Prese la mano destra della sua giovane signora e la baciò piano.
 
“Giuro solennemente che le mie ultime parole saranno per voi”.
   
 
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