Odiavo che tutti pensassero a Frank,
per me Gallagher non
era associato a quell’ubriacone, scansafatiche, che avrei
ucciso volentieri…
per me Gallagher, era Firecrotch, era il Rosso… era Ian e
basta.
Odiavo che mia sorella mi guardasse
così, colpevolizzandomi
per la sua partenza, anche se sapevo che era colpa mia.
Odiavo Terry per avermi fatto
ingoiare anche le palle quel
giorno.
Odiavo che la famiglia Gallagher
credesse che il soldatino
fosse scappato come un vigliacco: non erano i soldi a preoccuparlo, non
erano
mai stati problemi economici a fermarlo, ma c’ero riuscito
io! Cazzo, Gallagher
aveva abbandonato la sua famiglia per colpa mia, per colpa della mia
codardia e
ora… dov’era? Che faceva? Soprattutto era vivo?
Ferito? Morto?
“‘Fanculo”
mi dissi da solo, muovendosi a scatti sul letto.
Svetlana mormorò qualcosa in russo, poi tornò a
dormire. Mi alzai più stanco
che mai: ormai il sonno non arrivava che di rado e se decideva di farmi
visita
portava orribili incubi con sé. Mi appoggiai alla finestra,
con le spalle,
guardando mia moglie… cazzo! Qulla parola mi suonava
così sbagliata, beh forse
lo era. Le guardai il pancione: il bambino era l’unica cosa
fottutamente decente
di tutta sta merda di storia. Non sapevo se sperare se fosse maschio o
femmina,
speravo nascesse presto… sì, forse mi avrebbe
distratto, forse mi avrebbe
cambiato… mi avrebbe reso migliore, almeno lo speravo.
Presi una sigaretta, accendendola con
stizza. Il mio
cervello, beh… i due neuroni rimasti a dire il vero,
cominciarono a lavorare
come non aveva mai fatto: cercai di immaginarmi mio figlio.
Tirai una boccata, poi espirai.
Timothy: mi sarebbe piaciuto
chiamarlo così, se fosse stato
un maschio, li avrei insegnato a vivere come un Milkovich, a non temere
nulla,
almeno in apparenza… a non aver paura di me, né
di Terry, almeno avrei tentato
di tenerlo lontano dalle sue mani sudice e avide.
Mandy, esatto
come
mia sorella! L’unica di cui mi importi veramente qualcosa in
quella fottuta
famiglia di pazzi, avrei chiamato così mia figlia. Mi sarei
divertito a pestare
i ragazzi che la avvicinavano con cattive intenzioni e a far pisciar
sotto quelli
che ne avevano di serie; l’avrei protetta dal mondo in cui
viveva sua madre, l’avrei
salvata dalle angherie di suo nonno.
Mi sembrò quasi di vederli
davanti ai miei occhi, piccoli e
indifesi, con i capelli neri e le mani paffute, con la bocca senza
denti e gli
occhi azzurri.
Sospirai: avevo sentito in giro che
sembra tutto più reale,
quando inizi a immaginare come saranno e cazzo… avevano
ragione, non so bene
chi? Ma era nel giusto! Ed ebbi paura, di nuovo, di non essere adatto,
di farli
vivere nella merda, come avevo vissuto io… e no, non ci
stavo a una cosa del
genere!
‘Fanculo! Non
l’avevo deciso io! Non ne sentivo il bisogno.
Stavo bene, un po’… da quando c’era
Gallagher e mio padre aveva distrutto
tutto!
Digrignai i denti: sarebbe andata
diversamente, promisi a me
stesso. Doveva provarci, Terry, non papà, Terry! Solo
tentare di torcere un
capello a mio figlio e… lo avrei ucciso! O sarei morto nel
tentativo!
A.A
Se
mi chiedete da dove è uscita… la risposta
è BOOOOOOOH….
Fatto sta che si è scritta da sola, io ero n
ausilio da dita che premono tasti e basta nella stesura…
Forse
fa schifo, ma devo pubblicarla per Mickey, che mi fa soffrire in questo
avvio
di stagione.
Forse
è OOC, forse è irrealista, forse è
troppo magnanima nei suoi confronti… ma va
beh… è la prima che scrivo su
Shameless, siate clementi...
Se
via va recensite, se no… fate come volete.
Buon
“Firecrotch” a tutte!