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Autore: SilverEmperess001    30/01/2014    4 recensioni
La seconda parte dello stage comincia,all'insegna dell' avventura.
Si stringeranno nuove amicizie,si approfondiranno vechi rapporti e si incontreranno nuovi nemici.
E qualcosa di misterioso so risveglia,portando scompiglio nelle già dinamiche vite degli stagisti.
Siete curiosi? Bene, allora leggete!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

Nascita e morte di una stella




La fredda aria notturna entrava senza sosta dalla finestra aperta.La luna illuminava i profili dei grattacieli e della Golden School,creando giochi di ombre che parevano prender vita.

Le stelle splendevano come una moltitudine di cristalli,in quel cielo scuro e morbido come il più prezioso dei velluti.

Intanto,in una stanza in quella parte di scuola riservata ai demoni,qualcuno infagottato nelle proprie lenzuola era tormentato da un sonno senza pace.

Se qualcuno,in quell'instante,fosse entrato in quella camera,avrebbe potuto sentire una triste sinfonia composta da gemiti e respiri smorzati.

Improvvisamente,un urlo squarciò il silenzio.

Un giovane devil si alzò dal letto,madido di sudore,col cuore in gola e il respiro affannoso.

Ci mise qualche secondi per riprendere fiato e schiarirsi le idee:

doveva essere sicuro di trovarsi nella sua stanza; in quel cantuccio sicuro,lontano dalle fiamme,dalla cenere, dalla morte...

Sulfus fece un respiro profondo e si sdraiò sul suo letto.

L'aria gelata che entrava dalla finestra gli ghiacciava il sudore addosso.Fissò il soffitto per qualche istante,lasciando i suoi pensieri liberi di correre.

Perchè i miei ricordi hanno deciso di tormentarmi proprio ora? Perchè proprio QUEI ricordi? Perchè,perchè,perchè?! “

Avvicinò la mano chiusa a pugno alla propria bocca e si morse le nocche,per distrarsi.

Decise in quel momento che non poteva stare chiuso in camera.Quella immobilità lo agitava anche di più.

Scese dal letto,si infilò un paio di vecchie infradito e uscì silenziosamente.

Percorse tutto l'Incubatorio fino alla mensa e da lì si diresse verso l'atrio.

Camminò fino ad una rampa di scale e si fermò,chiedendosi se quella fosse stata davvero una buona idea.Scosse la testa e con ritrovata determinazione salì le scale,conoscendo già la sua destinazione.

Decise di volare radente il muro ,nell'ombra,per evitare di fare rumore.

Fece scorrere accanto a sé almeno una decina di stanze.Si fermò improvvisamente riconoscendo la sua meta.

Provò a forzare al porta per entrare,ma senza successo.Così provò col Body Fly,cercando di fare il meno rumore possibile.

Dopo almeno tre minuti buoni,riuscì nel suo intento.

Entrò di soppiatto e raggiunse un letto dove dormiva una giovane angel.

Sempre senza far rumore,si sdraiò vicino a lei e la strinse.In quell'istante,no gli importava di essere scoperto,di essere sospeso o espulso.

Voleva solo avere accanto il suo angelo,sentire il suo profumo,il suo calore.

Sulfus le sfiorò le labbra con le sue,poi la fronte,le guance e gli occhi chiusi.

Raf si strinse più forte e lui trattenne il fiato,sperando di riuscire a non svegliarla.

Invece ottenne l'effetto opposto.

Raf fece scorrere una mano sul suo petto,fino la collo,per accarezzarlo dolcemente.Aveva capito perfettamente che c'era qualcosa che non andava.

-Tutto bene?- sussurrò lei per non farsi sentire da Uriè,la sua compagna di stanza.

-Ora sì,grazie- rispose lui,stringendola ancora più forte a sé.

La preoccupazione di Raf si fece evidente,tanto che Sulfus,sospirando,decise raccontarle tutto:

-Da due mesi a questa parte,sono tormentato da... ricorsi-

- Ricordi? Di che genere?- chiese l'angel incuriosita.

Voleva cercare di alleviare ogni suo dolore,anche quello più profondo.

Sulfus si appoggiò sul gomito,in modo da poterla vedere in faccia,fece un respiro profondo e cominciò:

-Quando avevo sette anni,fui coinvolto in un “incidente”. Purtroppo i miei genitori e mio fratello morirono e io riportai gravi ustioni su tutto il corpo. Il trauma è stato tale che ci ho messo almeno quattro anni prima di riuscire ad usare di nuovo il mio Fire Fly...-

Fece una pausa: la voce gli tremava e sentiva un nodo alla gola.

Lo sguardo esterrefatto di Raf lo convinse a continuare:

-Da quel momento ho passato un' anno e mezzo in ospedale,fermo in un letto. Poi appena guarito mi hanno sbattuto in uno schifosissimo orfanotrofio,finchè non diedero il permesso a mio zio Max di portarmi via.E per molto tempo rimasi sono,chiuso in me stesso.

Concluse poi,non riuscendo a trovare la forza di continuare.

Raf annuì comprensiva e lo abbracciò:-Non deve essere stato facile.Mi dispiace moltissimo.-

-Ti dispiace? Per cosa? Non è colpa tua,quindi non scusarti, te ne prego.Così mi fai sentire peggio.-

Raf sorrise rassicurata e lo coprì con la coperta.

-Senti- disse lei – ma com'è che in pieno inverno dormi in pantaloncini e canotta?-

Sulfus rise a bassa voce e stese meglio la coperta per stare la caldo.

-Ora dormi piccola.Prometto che non ti disturberò più.- disse lui e posò un lieve bacio sulla fronte del suo angelo.

-Disturba pure quanto vuoi- rispose lei con la voce impastata dal sonno.Non ci volle molto tempo per permettere alla giovane coppia di addormentarsi.

La mattina dopo,alle prime luci dell'alba, Raf aprì gli occhi e si stupì di trovare il giovane devil ancora nel suo letto profondamente addormentato nel suo letto.

Hnon riusciva a resistere alla tentazione di toccarlo,così posò un dito sulle sue labbra socchiuse: erano morbide,calde e molto invitanti.

Scacciò immediatamente l'idea e proseguì con la sua esplorazione.Passò un dito sulla sua fronte,sul naso e poi,quasi presa da una piccola frenesia,mise la mano tra i suoi capelli:erano incredibilmente soffici e morbidi,come una nuvola nel cielo notturno e ad ogni carezza poteva sentirne il profumo.

Cercò di fare il più piano possibile per non svegliarlo,per poter godere ancora un po' di quella sensazione di pace.

Per sbaglio gli tirò un po' i capelli e una smorfia si disegnò sul viso di lui,quindi sbattè un po' le palpebre per abituarsi alla fioca luce dell'alba.Quando si rese conto di trovarsi ancora nel letto dell'angel,sorrise.Un magnifico,ampio e dolcissimo sorriso,che gli illuminò il volto.

Raf arrossì a quella visione così rara e stupenda,così gli prese la mano e gli sussurrò:- Hai dormito bene?-

Sulfus annuì con energia.Sembrava un bambino che dopo un terribile incubo veniva coccolato nel lettone della mamma.

Raf sorrise a sua volta e gli disse:- Non per sembrare cattiva,ma se non te ne vai entro...- si girò e guardò l'orologio sul suo comodino – dieci minuti,si accorgeranno di te.E non voglio che ti espellano.-

In risposta,Sulfus avvicinò il viso a quello della ragazza e strofinò il naso sul quello di lei.

-D'accordo,cercherò di fare piano.Ci vediamo dopo per fare colazione insieme?-

Sulfus le rivolse uno sguardo carico di aspettativa.Raf non poteva (e non voleva) rifiutare.

Si salutarono e Sulfus se ne uscì alla chetichella.

_-_-_-_-


Quando uscì dalla stanza,Sulfus trovò il corridoio del Sognatorio immerso in una tenue luce,il silenzio che lo circondava come un mantello di seta.

In quell' ambiente così pacifico,lasciò che la sua mente vagasse libera.

Ripensò ai momenti magici che aveva vissuto con il suo angelo,al tempo che passava velocemente e quanto poco gliene restava.

A quel pensiero si bloccò.

Non avevano ancora discusso di ciò che intendevano fare,se percorrere il sentiero della metamorfosi o no...

E poi dovevano ancora trovare la madre di Raf e aiutare Morgan.

Fece un respiro profondo e sospirò: dovevano parlare e sistemare le cose.

Una cosa alla volta” pensò.

Così si avviò,col cuore pesante,verso la sua stanza.

_-_-_-_-_-_-

Qualche ora dopo,la mensa della scuola era piena di giovani sempiterni in pigiama,che si davano battaglia per aggiudicarsi l'ultimo cornetto alla crema o la macedonia con più frutta o la cioccolata con più panna.

Uriè arrivò al proprio tavolo con una fetta di torta alla panna,quattro biscotti con gocce di cioccolato,un succo di frutta all'ananas ,un frappè alla fragola e altre leccornie.

-Hai preso la colazione anche per me? Ti ringrazio!-

Disse Dolce cercando di arraffare il frappè dal vassoio pericolosamente pieno.

Uriè lo sollevò sopra la sua testa e disse:- Mi dispiace cara mia,questa è la MIA colazione!- e sorrise posando il pasto sulla tavola.

Le altre angel la fissarono sgranando gli occhi e Urià,che non riuscì a trasttenere una risata,disse:- Ma pensate sul serio che sia solo la mia colazione?-

Le altre tirarono un sospiro di sollievo e Uriè distribuì il pasto a tutte.Chiaccherarono e mangiarono tranquille,fino a quando non arrivarono i devil a occupare glia latri posti al tavolo.

-Non vi smentite mai,vero?Sempre in ritardo.- Disse Miki,prestando però più attenzione alla sua fetta biscottata mezza imburrata che ai nuovi arrivati.

Kabalè,Cabiria,Sulfus e Morgan indicarono senza guardare Gas, dicendo: Colpa sua!

Kabalè iniziò a raccontare del tempo che Gas ci avevo messo per scegliere cosa mangare,visto che cambiava idea ogni cinque secondi.

Il gruppo scoppiò a ridere. Anche il povero Gas.

-Avete letto il giornale, questa mattina?- chiese Uriè allegramente.

-E perchè mai? Ho già i cavoli miei a cui pensare!- rispose Cabiria.

Uriè decise saggiamente di ignorarla e così continuò:- Hanno annunciato che questa notte,visto che non ci sono nuvole, potremo assistere all'esplosione di una stella!-

-A che ora,esattamente?- chiese Kabalè entusiasta.

-Verso mezzanotte,se non sbaglio... Allora,venite anche voi a vedere?-

Il gruppo si accordò che per le le 23.30 si sarebbero incontrati in forma terrena alla piazza principale della città e avrebbero trascorso lì il resto della serata.

-Certo,sembra un bel programma... Ma il coprifuoco non è alle 22.30?-

Disse Morgan di punto in bianco.

I devil si girarono verso di uli e gli lanciarono un occhiataccia.Morgan deglutì e cercò di dire:-Per me non è un problema!Cioè,lo sapete... Le regole sono fatte per essere infrante,no? Semmai,è da vedere se le angel sono disposte a violarle...- finì poi con una risatina nervosa.

Raf sospirò e disse:. Credo che per una volta possiamo violare le regole.

Guardò le sue compagne ,che ricambiarono il suo sguardo con un sorriso:-Allora è deciso!-

_-_-_-_-

Al suono della campanella , i sempiterni si alzarono dai tavoli e andarono verso le loro stanze per prepararsi.

Raf e Sulfus raggiunsero Morgan verso l'uscita e lo presero in disparte.

-è 'sta sera,vero?- chiese Sulfus senza troppi preamboli.

-Eh,già... Nonostante il vostro aiuto non sono riuscito a trovare l'altro Guardiano.Ma non vi preoccupate,troverò un altro modo.- rispose Morgan con un sorriso stampato in volto.Ma quando vide le facce dispiaciute della coppia,il suo sorriso andò via via sparendo.

-Avanti ragazzi , vi ho detto di non preoccuparvi... Avete già fatto molto per me. Nessuno mi avrebbe aiutato! Parola di devil!-

-Non so quanto sia affidabile la parola di un devil! Disse Sulfus.

I tre scoppiarono a ridere e Morgan decise di tornare in camera.Anche Raf decise di avviarsi,quando Sulfus la prese per meno e disse:- Senti,che ne dici se dopo le lezioni ci facciamo un giretto? Solo io e te.

Conosco un posto che ti piacerà.- Sulfus la guardò con aspettativa e Raf non potè far altro che accettare.

-Perfetto,ci vediamo nel cortile della scuola. In forma terrena,ok?-

-Va bene. Allora a dopo. E buona fortuna con la Temptel!-

-Altro che fortuna! Servirebbe una museruola! Comunque,buona fortuna anche a te!-

I ragazzi si separarono e tornarono alle proprie stanze per prepararsi ad un altra estenuante giornata di scuola.

-_-_-_-


Finite le lezioni,Raf si ritrovò in camera sua per prepararsi all'imminente uscita con Sulfus.

-E non ti ha detto dove andrete?-

-No Uriè,ha detto solo che mi piacerà.-

Uriè si picchiettò la labbra con un dito e cercò di riflettere:- Spero solo che non ti porti in uno di quei locali dove si beve e si gioca a poker!-

Raf si voltò di scatto verso l'amica con un espressione che diceva “ mi prendi in giro?”

-Forse è meglio se mi sbrigo.Appena torno ti racconto tutto. A più tardi!-

Raf uscì di corsa e raggiunse il cortile. Indossava un paio di leggings neri,con una gonna rosa confetto e un maglione a collo alto dello stesso colore,ai piedi portava un paio di hugs grigi.

Trovò il suo devil seduto su una panchina che gli dava le spalle: indossava dei jeans neri,un paio di anfibi e un pesante giaccone.

Allora si avvicinò piano e gli mise le mani sugli occhi:- Indovina chi c'è?- disse mentre cercava di reprimere un sorriso, con scarso successo.

-Mhh, fammi pensare... - Sulfus le prese una mano,staccandosela dagli occhi e se la portò alle labbra in modo da poterne baciare il palmo.

Il cuore di Raf iniziò a battere sempre più forte: adorava quando il suo piccolo tiranno di dimostrava dolce e le coccolava.

Quando Sulfus si alzò,la prese per mano e disse:- è l'ora di portarti in un bel posticino.-

_-_-_-_-_-_-


-Pasticceria “ Le nuvole d'oro” ?

Sulfus annuì e la portò dentro.Raf non riusciva proprio a capire perchè in una pasticceria; tra l'altro lui non era un tipo da dolci.

Si misero in fila al bancone e rimasero in silenzio per qualche minuto mentre la fila diminuiva.Dopo qualche istante ,Sulfus disse:- Dobbiamo parlare.-

Raf gelò sul posto : quel “Dobbiamo parlare” poteva significare un sacco di cose,sopratutto per la freddezza e la rapidità con cui aveva pronunciato quella frase...

Per esempio,poteva significare che lui si era stufato di lei.

L'ansia e lo sconforto l'assalirono e pesavano come un macigno sul suo petto. In quell'istante non riuscì a formulare un pensiero coerente.

Quando furono davanti al bancone,Sulfus ordinò un caffè e cercò di risvegliare la giovane angel dalla sua trance:-Ehi,a che stai pensando?-

Raf scosse la testa e ordinò una cioccolata con panna. Molta panna.

Ritirarono le ordinazioni e si sedettero ad una tavolo vicino ad una stufa per stare in disparte. “ Ecco,ci siamo” pensò Raf “ ora mi dirà che ne ha abbastanza di me... Beh,se pensa che mi metterò a fare una scenata,non gli darò questa soddisfazione!”

Sulfus bevve un sorso del suo caffè e cominciò a parlare:- Vedi Raf, ci sono alcune faccende da sistemare. Prima di tutto, dobbiamo cercare di sostenere Morgan.Mi sembrava molto giù di morale...-

Raf tirò un sospiro di sollievo:-Allora era di questo che mi volevi parlare!-

Sulfus la guardò confuso e incuriosito:-Non solo di questo,ci sono cose anche più importanti di cui volevo discutere. Ma a che diamine stavi pensando?-

Raf gli disse dei timori di poco prima,diventando ogni secondo sempre più rossa in volto.Sulfus sospirò:- Se ti avessi voluto lasciare,l'avrei fatto e basta.Ma non ti fidi proprio di me?- disse ferito.

-Certo che mi fido di te!Non è quello...- lui la interruppe e disse:- Allora non farti strani pensieri.-

Lui la guardò dolcemente e i suoi dubbi si dissolsero.

-Allora... Stavo dicendo,oltre a quel problema, ce ne è un altro più importante: tua madre.-

Raf piegò la testa,rattristata: erano mesi che pensava a dove potesse essere e a come trovarla e soprattutto a cosa sarebbe successo poi.

Ma non pensò di dar voce a quei pensieri e il fatto che la persona che più amava le offrisse il suo aiuto su un piatto d'argento,le fece venir voglia di piangere dalla gioia.

-Davvero i aiuteresti?- Sulfus annuì convinto e Raf non potè fare a meno di sorridergli:-Allora,ci penseremo domani?-

-Domani.- ripetè lui.

-E due problemi sono stati risolti. Ora veniamo a quello principale.-

Allungò la mano verso quella dell'angelo,per stringerla forte e accarezzarne le nocche col pollice.I due giovani sempiterni si guardarono intensamente negli occhi e Sulfus,senza interrompere quel contatto,le disse:-Saresti disposta a lasciarti alle spalle le tua vita da angel per..- esitò qualche istante e poi disse:- me?-

Raf lo guardò a bocca aperta: per lui non era ovvio cosa avrebbe scelto?

Con la voce tremante per l'emozione,Raf rispose semplicemente di sì.

-Allora sposami-

La cioccolata che Raf stava sorseggiando in quell'istante per poco non finì sul tavolo e sopra il suo bel maglione.

Vedendo la reazione della ragazza,Sulfus fece una risata:-Forse corro troppo e non è da me.Non dico di sposarci subito,ovvio.Pensavo l'avessi capito.-

-Scusa,non intendevo offenderti.-

-Lo so,tranquilla.Più che offeso,sono molto divertito.-

Finirono le loro bevande e rimasero a chiaccherare tranquilli,finchè il sole non iniziò a calare.

Decisero di ritornare a scuola insieme per vedersi più tardi.

_-_-_-_-_-


La sveglia sul comodino segnava le 22.55, quando le angel nei loro letti finsero di dormire per ingannare il giro di ronda. Sentendo il fruscio delle ali del custode lontano,Raf e Uriè si calarono in forma terrena dal balcone della loro stanza. Miki e Dolce le stavano aspettando in cortile,così le raggiunsero e insieme si diressero verso il centro della città.

_-_-_-_-_-


Quela sera la città era in fermento: erano state allestite bancarelle che offrivano cibo e bevande calde,banchetti che vendevano sciarpe,guanti e cappelli per ripararsi dal freddo e anche bancarelle dove ci si poteva divertire col tiro a segno e una pista da ballo con tanto di dj.

Quando le angel arrivarono,trovarono i devil vicino ad un piccolo falò,intenti a bere bevande calde: erano tutti imbacuccati come se dovessero sopportare il rigido inverno nella tundra siberiana.

Avvicinandosi,Miki disse:- Vedo proprio che non siete abituati al freddo. Sembrate dei ghiaccioli!-

Le angel ridacchiarono e i devil rivolsero loro un occhiataccia collettiva che avrebbe potuto incenerirle.O meglio,congelarle.

Morgan,che sembrava più un pupazzo di neve in nero,disse:-V-vi s-sembra divertente?!P-perchè -n-non ci state v-voi al posto nostro?!-

Gli altri devil annuirono con aria furibonda.

Raf alzò le mani in segno di resa e si scusò per il loro comportamento insensibile,senza però riuscire a mascherare una risata.

Così,per ingannare l'attesa, i ragazzi si divisero in gruppetti: Dolce e Cabiria discussero le ultime tendenze in fatto di moda, Miki, Gas e Morgan parlarono di pasti ipocalorici e attrezzi ginnici, Uriè,che aveva portato la sua macchina fotografica,immortalava glia altri ragazzi che si mettevano nelle pose più strane e intanto spiegava a Kabalè i vantaggi della fotocamera digitale.

Raf e Sulfus si allontanarono per avere un po' di privacy.

-Stanca,angelo?-

Raf lo guardò sorridente e rispose:- Non proprio. Anzi,dopo una giornata del genere sono piena di energie.-

Sulfus le accarezzò la guancia e disse :- Buon per te,piccola.-

Si goderono insieme quel momento tranquillo finchè le lancette dell'orologio del campanile segnarono le 23.59 .

La gente nella piazza iniziò il conto alla rovescia e poco a poco nel cielo si formò una sfera rossa,proprio vicino alla luna.

Allo scadere del tempo,la sfera esplose come un fuoco d'artificio e,per un istante, le stelle vicino e la luna si colorarono do rosso,per poi tornare alla normalità.

La folla proruppe in un applauso generale,ringraziando il cielo per avergli offerto uno spettacolo così stupefacente e irripetibile.

_-_-_-_-_-_-


Un' ora dopo, decisero tutti di ritornare alle loro case.

Sulfus si incamminò con gli altri devil,ma Morgan lo prese da parte e gli chiese se poteva rimanere lì con lui.Sulfus rispose che non c'era nessun problema e aspettarono che gli altri tornassero a scuola.Dieci minuti dopo,Morgan si trasformò in forma sempiterna.Sulfus non riuscì a capire perchè,ma decise di fare altrettanto: aveva un brutto presentimento. Morgan lo guardò furioso,come se lo avesse privato di qualcosa, così Sulfus ebbe un illuminazione.Sospirò e si preparò per una paternale con i fiocchi:-Senti,lo so che non sono riuscito ad aiutarti,ma mica sono onnipotente,sai?! Quindi non guardarmi così! Capisco cosa significa perdere qualcosa.-

O qualcuno” pensò amaramente.

Morgan lo guardò silenziosamente e sorrise: ma non era un sorriso amichevole.No, quello era un ghigno aspro e malvagio,pieno di rabbia cieca odio. Sulfus non riusciva proprio a capire cosa stava succedendo,quando Morgan iniziò a parlare:- Vedi,amico, il mio scopo non è mai stato quello di ottenere nuovi poteri. Oh,no. Il mio compito era quello di ingraziarmi i favori tuoi e di quella sciacquetta che ti porti dietro.-

Sulfus cercò di mantenere la calme per poter scoprire cosa nascondesse Morgan,così continuò:- Ti vedo confuso...Bene. Devi sapere che i miei superiori mi hanno scelto per questo incarico speciale perchè ero l'unico a conoscerti bene.Anche se sono anni che non ti vedo... Comunque,il mio compito è quello di far trasformare... te.-Morgan finì con un ghigno è una luce malvagia gli balenò negli occhi.

Sulfus si sentiva tradito e stupido,per il fatto di essersi fidato.Ma una domanda gli ronzava per la mente:-Aspetta,hai detto che noi due ci conosciamo da sempre.Ma allora- disse con sguardo minaccioso :- chi diamine sei?-

Morgan gettò la testa all'indietro e rise come se avesse ascoltato una barzelletta.

Quando smise,guardò Sulfus negli occhi e disse:-Non mi riconosci proprio,fratellone?-

Sulfus spalancò gli occhi ,iniziò a tremare e scosse la testa,quando gli sfuggi dalle labbra un tremante:-Impossibile...-

L'altro devil rise ancora di gusto e disse:-Invece è possibile!Alla fine,non sei riuscito a liberarti di me,lurido bastardo!-

-Cosa vuoi dire?! Ti ho creduto morto per anni e ho sempre sperato di sbagliarmi!Non ho mai voluto ucciderti,Flare!-

L'altro divenne improvvisamente serio,la faccia livida e gli occhi che lampeggiavano di rabbia e gridò con tutta la forza che aveva:-Bugiardo! Sei un ignobile bugiardo! Stai zitto!- E lanciò sfere di fuoco incandescenti. Sulfus schivò agilmente e si nascose dietro una fontana.Non poteva combattere, o almeno non ancora: aveva bisogno di spiegazioni,molte spiegazioni.

Ci fu un momento di calme,poi Flare raggiunse suo fratello dietro la fontana,lo immobilizzò con un calcio e gli strinse le mani al collo:-Ora ti farò subire le pene dell'inferno.-

Strinse ancora più forte la presa e scandì lentamente:- Nightmare Fly.-

Sulfus sentì il suo corpo irrigidirsi e la vista appannarsi,fino a non vedere più nulla.

Chiuse gli occhi e il suo corpo venne scosso dai brividi.Non sapeva cosa sarebbe successo.

L'ultima cosa che riuscì a sentire fu una risata e:- Buon divertimento,stronzo.


  
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