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Autore: imakiller    30/01/2014    1 recensioni
L'apparenza inganna e quant'è vero.
Lei lo ama nonostante lui abusa violentemente di lei.
#ScrittamentreascoltavoVestitaDiLivididiGionnyScandal.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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09 giugno 2020. Pozzallo, RG.
''Tu non hai perso, e lui che ha perso te''
Ah, questa frase quante cose in mente mi fa venire.
Mi chiamo Luana, e ai tempi (2013) studiavo al magistrale, 3° superiore. 16 anni.
Lui era tutto per me, Raffaele, 16 anni, alto, occhi castani e capelli castani, carnagione scura e sorriso raro.
Non sorrideva mai, o ameno quando parlava con me lo faceva. Il suo sorriso era qualcosa di unico, speciale, mi faceva sentire bene, ne ero innamorata, come dei suoi occhi scuri e lucidi e dei capelli sempre ordinati e morbidi.
Ci siamo conosciuti in prima media, eravamo in classe insieme, corso A. Ultima fila, a destra. Lui si avvicina in ricreazione e mi dice 'Ciao, Raffaele. Ma sei caduta dal cielo?'
Io a quei tempi ero la solita depressa, mio padre era morto da poco e gli dissi 'Luana. Sì, sono un meteorite: distruggo tutto con la mia bruttezza. Adesso levati, grazie voglio stare sola.'
La sua risposta mi fece pensare 'Senti baby, voglio fare amicizia con la più bella ragazza della classe, e non sei un meteorite! Sei una stella. Dai, vieni con me in cortile a fare una passeggiata?'. Visto che aveva insistito accettai. Mi fece ridere così tanto, forse era da anni che non ridevo così. Mi piaceva il suo modo di fare, mi piaceva la sua comicità, mi piaceva passare del tempo con lui. Passarono giorni, settimane, mesi e anni così. Ripresi il sorriso costante, e a piano a piano mi ci affezionavo sempre di più. Solo dopo tre anni capì di amarlo, ma c'ho perso le speranze eh sì, era arrivata Maria Francesca. La sua nuova ragazza. Dio mio quanto la odiavo..
Fino a quando non gli feci una domanda di un importanza enorme per me.
L- Baby, ma se Kikka ti chiede di scegliere fra me e lei, che rispondi? -
R- La lascio Baby, tu per me sei tutto, lei anche ma insomma tu sei la mia Baby, sei unica! Io tivibbi-
L- Oh, Baby. Mi ricordo il primo giorno di scuola quando mi hai detto di essere una stella caduta dal cielo-
R- Baby lo seeeeiiiiiii-
L- Bastaaaa, comunque mi sto conoscendo con un tipo.-
R- No!-
L- Cosa no?-
R- NO BABY NO!-
L- Non voi che io abbia relazioni? I miei sono morti, mi-mi farebbe comodo una figura maschile accanto-
R- Io non ti basto?-
L- Baby, non mi bastano gli abbracci amichevoli, io voglio i baci, le coccole, le serate passate sotto le coperte a guardare un film o magari a fare l'amore.-
R- Scusa Baby hai ragione-
Prof- Smith! Jefferson! Ma quanto parlate dio! FUORI!- imprecò
L- Di nuovo?- urlai
P- Smith non mi alzi la voce!-
L- Aaah, che palle! Lei è sempre il solito, ma io cambio scuola, non ce la faccio più! E' un professore di italiano ma ancora insiste sul fatto che 'qual è' si scrive con l'apostrofo in mezzo. Dio.- dissi nervosissima
P- Voglio parlare con i suoi genitori sig. Smith!-
Tutti- Oh, ooh.-
L- Vaffanculo, mi ritiro, ma ne vado fuori.- dissi ancora più nervosa.
R-Professor 'rovina adolescenza' colpisce ancora eh? MA SI RITIRI!- disse sbattendo la porta
Finalmente ero fuori da quella fottuta aula di italiano. Raffaele si mise vicino a me, mi guardò negli occhi e.. Smack. Mi baciò.
L-Finalmente-
R-Ti amo baby.-
L- Finalmente -
R- Da 4 anni baby -
L- 12 settembre 2009 baby-
R- La data in cui ho conosciuto la mia stella-
Questa fu la nostra ''dichiarazione''.
In pochi giorni lasciò Maria Francesca e ci misimo insieme, era una cosa seria. Io andavo a casa sua, lui a casa mia insieme ai miei fratelli, dormivamo insieme.
Fino a quando iniziò a picchiarmi. Ero piena di lividi. Dopo 2 anni di storia fra di noi e 6 anni di amicizia lui se ne andò e mi lasciò un vuoto dentro, io lo amavo ma lui non più, Lui era diventato pazzo dentro, mi picchiava, abusava di me, mi chiamava troia e diceva brutte parole ai miei genitori.
Avevo il cuore spezzato i 2000 pezzi, io l'ho aspettato per altri 3 anni ma non si fece vivo così decisi di farmi una vita anche se l'amavo ancora. Adesso stavo con Giovanni, il suo migliore amico. Ci sto soltanto per avere qualche notizia su di lui, lo so... sono una stronza ma lo amo. Mi piace Giovanni, è un bel ragazzo e credo che iniziero a dimenticare Raffaele.
Dopo altri 4 anni, stavo ancora con Giovanni e avevo totalmente cancellato Raffaele (amavo Giovanni), mi sentii suonare al campanello. Aspettavo Giovanni perchè doveva pranzare a casa mia.
Aprii felice e mi trovai davanti un viso bagnato da lacrim, occhi lucidi, capelli ordinati e morbidi, e bocca temolante. Rimasi di sasso, era lui. Quel lui che alle medie faceva di tutto per farmi sorridere, che faceva di tutto per non farmi stare male e lo stesso che all'ultimo anno di liceo mi picchiava e abusava di me. Lo stesso che cercai invano per più di 3 anni, lui era davanti a me che piangeva.
Scoppiai a piangere e fra noi ci fu un piccolo dialogo.
L- Che vuoi adesso?-
R- Scusami, scusami-
L- Ti dovrei scusare dopo 5 anni? Ti dovrei scusare dopo avermi fatta il corpo nero? Dopo aver abusato di me? Dopo averrmi fatto credere di aver trovato l'amore? Vai via, io amo Giovanni, il tuo 'migliore amico' e non voglio vederti, mi hai rovinato i miei anni migliori.-
R- Non sapevo quello che facevo, ti prego, baby-
Nel frattempo arrivò Giovanni, il quale gli slanciò un pugno.
*Flash back*
Adesso sono di nuovo nascosta qui, piena di lividi. Proprio come dice la canzone.
Ho paura e fra lacrime e singiozzo, lui mi sente e mi trova.
Dolore, la mia vita è solo un frammento di dolore, come quello che sto provando ora nella zone in cui mi ha dato un pugno con tutta la sua forza.
R- Troietta, che fai? Ti nascondi? Puttanella, ne oggi ne domani mangerai, e starai chiusa in camera tua.-
Che bello, un altra giornata chiusa 'in camera mia', più che camera era un sottoscala, un po come quell di Harry Potter a casa dei suoi zii, ma più buio.
*fine flash back*
L- Basta vi prego, così peggiorte la situazione.-
G- Vai via, stronzo. VIA!-
R- Vi prego, perdonatemi-
G- Amore, chiama la polizia-
L- Vai via, o la chiamo davvero- dissi piangendo
R- Luana, sappi che ti ho amata e ti amo ancora. Scusami di tutto, io non ero in me. Stavo passando un periodo economicamente brutto, avevo perso il lavoro e io non-
L- Vai via- Dissi con gli occhi sbarrati interrompendolo.
Adesso da questo accaduto sono passati 2 anni e ho due figli gemelli, Jacklyn e Harrison Morgan, a cui non deve assolutamente accadere nulla di tutto questo, sono i mei figli e i figli di Giovanni Ben Morgan, colui che non mi ha mai alzato un dito, che non mi ha mai chiamato puttanella, che non ha mai abusato di me. Che mi fa e coccole sotto le coperte e che guarda i telefilm con me.
Caro diario,
tua. Baby.
  
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