" Shannon !! Jared !! la merenda è pronta !!" urlò la madre affacciandosi dalla porta finestra della cucina.
Il maggiore dei suoi figli arrivò come un uragano pronto per assaporare il delizioso panino alla marmellata appena preparato.
Il ragazzino si sedette al tavolo e addento la fetta di pane sporcandosi completamente la faccia strappando un sorriso alla donna.
" è golto bbunno"
" shany non si parla con la bocca piena lo sai" gli disse benevola per poi chiedere dove fosse il fratello.

Nel frattempo un bambino dagli occhi azzurri come il cielo in primavera se ne stava sdraiato nel piccolo giardino della villetta.
Fissava il cielo usando le proprie braccia come cuscino.
Un uomo in avanti con l'età e con l'uniforme militare si avvicinò silenziosamente per poi entrare nel suo campo visivo.
" ciao Jared"
" ciao nonno!" esclamò mostrando un piccolo sorriso.

L'uomo si sdraiò accanto a lui, guardando prima verso la figlia per rassicurarla.
Si mise nella stessa posizione del nipote, guardò anche lui il cielo cercando di lasciarsi andare alla pace che quell'elemento poteva donare, quel senso di libertà vissuto da coloro che lo abitavano e così tanto cercato dalla figlia. D'un tratto senti Jared ridacchiare.
Quando gli chiese che cosa ci fosse di così divertente il piccolo rispose indicando una nuvola. Il nonno seguì il ditino ma dentro a quella nuvola non riusciva proprio a vederci niente.

Oppure no ?? era un naso quello ?? un muso ?? una corazza ?? 

Lasciandosi trasportare da quelle domande iniziò a ridacchiare anche lui.
Qualche secondo dopo notò che Jared teneva ancora il dito puntato al cielo e sembrava corrucciato.
" nonno?"
il diretto interessato si girò verso di lui.
" mi sembra di toccare il cielo, ma non lo sto facendo veramente" spiegò con la sua vocina flebile.
" sai Jared secondo me se salti abbastanza in alto puoi toccarlo il cielo !!" esclamò senza sapere anche lui perchè. Perchè alimentare le fantasie di quel bambino ?? lui, un militare, sempre criptico, sempre pratico, ligio al dovere. Eppure con il minore dei suoi nipoti riusciva a rintracciare la parte di se stesso che aveva dimenticato da tempo.
" davvero ?!?" domandò felice il piccolo di famiglia.
" si Jay !! Salta e tocca il cielo !!" rispose prendendo il bimbo in braccio e caricandoselo sulle spalle.
" va bene nonno io ci credo !!" rispose di rimando allungando le braccia verso la volta celeste.
  
Anni e anni dopo, su un palco in un altro stato le stesse parole vengono pronunciate dal nipote ormai adulto.
E tutti rispondono come fece lui anni e anni prima.