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Autore: iamwicked    31/01/2014    4 recensioni
Lo guardai e dopo cinque minuti gli dissi: - Adesso levati che devo andare su Tumblr a vedere le gif spaventose di Kim Kardashian.- mentre mi beai al suono della sua risata cristallina.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                         Hey, did I already see you somewhere else?




Sono le dieci e mezza.

Devo correre, prendere la metro ed arrivare in tempo per la lezione all'università.

Impossibile, sono Dan Howell conosciuto come il primo essere vivente a procrastinare dalla mattina fino alla sera.

O anche solo come costante ritardatario.

Mi metto una maglietta presa a casaccio dall'armadio completamente pieno di vestiti neri, un paio di pantaloni e mi infilo le scarpe.
Scatto fino alla cucina e prendo una manciata di Lucky Charms e me li ficco in bocca, dopodichè prendo la bottiglia di latte e mando giù un paio di sorsi.
Che colazione raffinata.
Afferro la mia tracolla con tutti i libri inutili, mando un bacio volante al mio amato laptop e corro giù per le scale.
Troppo esercizio fisico Dan, troppo esercizio.
Quando sono (finalmente) arrivato davanti alla metro, tiro un sospiro di sollievo e mi fiondo direttamente ai tornelli, strisciando la mia oyster card.
Il segnale non diventa verde perciò striscio di nuovo la carta per un paio di volte.

Negativo.
Provo a spostarla su e giù ma niente, sembra come se questo fottuto coso mi stesse prendendo per il culo.
-Fanculo- borbotto.
Una vecchietta accanto a me si gira e mi guarda storto.
-Beh, cosa vuole? Si faccia un po' i cazzi suoi.-
Lei indignata striscia la sua carta e si allontana a passo svelto.
Che fastidio che mi danno questi anziani.
Decido di cambiare tornello e striscio ma, magicamente, neanche qui si apre.
Ecco perchè preferisco stare chiuso a casa mia senza avere a che fare con il mondo esterno.

Da lontano vedo un tizio in divisa, mi avvicino per chiedere il perchè quella dannata carta non funziona.
-Ehm,scusi... la mia carta non funziona.- dico sventolandogli la oyster davanti al naso.

-Ha provato a ripassarla?-
-Beh,s- cerco di rispondere.
-Ha cambiato tornello?-
-Cer-
-Ha notato se la sua carta ha qualche difetto?-
-DIO SANTO, SI SI E NO! MI FACCIA PASSARE PER PIACERE!- sbotto tutto ad un tratto.
Beh, già faccio schifo a socializzare di mio se poi mi lasciano pure parlare con questo è la fine.
-Stia calmo però.- mi guarda, e poi spinge qualche pulsante strano facendo in modo di aprirmi il passaggio.
Dopo venti minuti che mi stavo avvelenando davanti a quel aggeggio metallico, riesco a passare, faccio un cenno con il capo al signore per ringraziarlo e come al solito ricomincio a correre, neanche fossi un fottuto cavallo da corsa (senza offesa per i cavalli ma preferisco i lama).
Arrivo davanti alla mia fermata e vedo che si stanno per chiudere le portiere.
Mhh... se aspetto il prossimo arriverò in ritardo, quindi meglio prendere questa sennò il Mr. Smith mi ucciderà appena arrivo.
Tiro la tracolla tra le portiere, faccio un salto enorme e riesco ad entrare...

praticamente schiacciato dalle portiere.
Una chiappa fuori e una dentro.
Bella mossa Dan, bella mossa.
Ci mancava la mia solita figura quotidiana da perfetto idiota, sennò non mi sarei chiamato Daniel James Howell.
Cerco di svincolarmi lentamente, con disinvoltura e piano piano mi ritrovo tutto intero dentro alla metro.
Yay, YOLO!
Mh, scusatemi l'ho detto ironicamente.
Sono alla ricerca di un posto a sedere, quando mi accorgo che siamo già arrivati alla seconda fermata e un ragazzo con i capelli neri entra tutto affannato.
La prima cosa che noto sono la sua espressione agitata e i suoi occhi color mare.
Wow, ci si potrebbe nuotare in quegl'occhi.
Smettila Dan, smettila.
Riesco a notare anche un piccolo leoncino di peluche che spunta dal suo zaino e non riesco a non farmi scappare un sorriso.
Si volta e di scatto mi volto anche io, per non dare nell'occhio.
Quando si volta di nuovo, vedo che nella sua mano sinistra ha una fedina argentata.
Peccato, è già fidanzato.

Torno a guardargli il viso e riconosco dei tratti molto familiari, come se fosse qualcuno che ho già visto prima e che probabilmente conoscevo bene.
Vedo che lui si avvicina a me e si siede, proprio nel posto accanto al mio, e si stringe al petto il suo zaino.
Adesso riesco a vederlo meglio: la sua pelle è molto pallida, a contrasto con i suoi capelli che sono molto più neri di quanto avevo potuto vedere prima, le guance rosee e delle labbra... niente male.

Sul lato del suo zaino intravedo due lettere: Ph.
Probabilemente l'inizio del suo nome.
Mh... Philibert, Phineas, Philo o Philip.
Il ragazzo si gira verso di me e mi dice: -E' Phil, mi chiamo Phil.- vedendo che stavo cercando di capire cosa ci fosse scritto.
Io imbarazzatissimo (figura da idiota numero 2) mi giro e cerco di guardare altrove.
-E tu come ti chiami?- mi domanda lui.
Ha una voce abbastanza dolce e profonda, quasi rilassante.
-Dan...- rispondo ancora da girato.
- Proprio come pensavo!-
Mi giro velocemente e lo fisso: - Come pensavi? S-sapevi già che mi chiamavo Dan?- rimango sbalordito.
O è un veggente oppure è un alieno che riesce a leggere i miei pensieri.
Vado per la seconda.
-Già, hai la faccia da Dan, o meglio Daniel.- si siede meglio nel suo posto e mi guarda attentamente.
Okay, questa cosa è inquietante.
Mooooooolto inquietante.
-Mh, se lo dici tu...- alzo lo sguardo e vedo che mancano quattro fermate da dove devo scendere io.
-Sei davvero molto carino quando fai così, lo sai?-
Scusatemi, cosa sta succedendo? E' vero quello che ha detto? O è il momento che mi chiuda dentro ad un ospedale psichiatrico con Evan Peters a ballare la macarena?
-Grazie...- vedo Phil che sorride.
Meno tre fermate.
Mi sto torturando le mani per cercare di non mostrare il mio più totale imbarazzo misto a un leggero senso di paura.
Perchè chi lo sa, potrebbe essere un maniaco pronto a stuprarmi qui davanti a tutti.
Meno due fermate.
Sento che Phil si alza e si avvicina alle portiere, pronto per uscire.
O glielo dico ora, o mai più.
-Hey, percaso io ti ho già visto da qualche parte?- gli chiedo leggermente imbarazzato.
Phil ridacchia e riesce solo a dirmi -Forse.- prima di scappare via.
Forse? Forse cosa? Probabilmente sarà l'ultima volta che gli parlerò nella mia vita e lui mi dice forse?

Io non capisco la gente, seriamente.
Scendo alla mia fermata e mi dirigo verso l'università.
Se stamattina ero almeno un po' contento, adesso mi servirebbe il fottuto sole dei teletubbies per farmi tornare il buonumore.
Forse, forse, forse.
Solo a quel forse potevo pensare.
E così passò la giornata, tra libri enormi quanto inutili e tra parole indecifrabili che ronzavano nella mia mente come delle mosche rompicoglioni.

 

 

 

 

 

Sentii delle labbra umide che si posarono sulle mie guance e che, ripetutamente, schioccavano mille baci.
-Hey amore, svegliati su...- disse una voce maschile.
Due braccia calde si avvolsero attorno a me e mi strinsero forte, dopodichè sentì un leggero peso sul mio stomaco.
Decisi di aprire gli occhi e davanti a me trovai il ragazzo dagli occhi color blu che avevo appena sognato, ovvero il mio fidanzato Phil.
Stava beatamente seduto sopra il mio stomaco con un sorriso stampato sulle sue labbra.

Infatti, adesso che ricordo bene, ieri gli avevo regalato una fedina argentata per il nostro secondo anno insieme ed era messa sul suo anulare.
-Oh, finalmente ti sei svegliato!- disse Phil baciandomi dolcemente.
- Buongiorno Phil, per tua informazione stavo facendo un sogno bellissimo e tu con il tuo pesante culo sulla mia pancia me lo hai fatto finire sul punto più bello.- bofonchiai, cercando di levarmelo di dosso.
-Cosa hai sognato?- e come se niente fosse, rimase fermo immobile su di me.
-Ho sognato il nostro primo incontro ma poi si è trasformato in una cosa inquietantissima del tipo che tu sapevi tutto di me mentre io al massimo sapevo le iniziali del tuo nome...-
- Che cosa dolceeeee!- sbottò lui, abracciandomi stretto stretto.
- Si certo, adorabile quanto la faccia di Miley Cyrus-
Lo guardai e dopo cinque minuti gli dissi: - Adesso levati che devo andare su Tumblr a vedere le gif spaventose di Kim Kardashian.- mentre mi beai al suono della sua risata cristallina.
Beh, questo sarà un altro nuovo giorno nella vita emozionante di Dan e Phil.



YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAY!
Salve a tutti, io sono Michela c:
Mi scuso innanzitutto perchè questa os non è molto decente, ma ho cercato di fare il mio meglio solo per voi.
Allora, per chi non avesse capito bene quello che ho scritto, la mia idea era quella di fare la prima parte come un sogno e la seconda dove lui si sveglia e si accorge che quello che ha sognato è la realtà (?).
Per chi invece non avesse capito la battuta su Evan Peters, lo potrete solo scoprire guardando la decima puntata di American Horror Story: Asylum lol
Dopo questo, ci tengo a dire che è la prima volta che scrivo una os e diciamo la prima volta che scrivo decentemente perchè una storia l'ho scritta nel 2012 ed è totalmente imbarazzante, quindi è come se fosse la mia prima vera volta.
Voglio ringraziare la mia adorata Sara aka Sia (rocketqueenx) che mi ha aiutato in alcuni pezzi della storia e soprattutto la voglio ringraziare per avermi sopportato tutte le volte che le ho rotto costantemente le palle.
Love you honey. 
Quiiiiiiindi, spero vi sia piaciuta la storia e se vi va lasciatemi una recensione (bella o brutta) che mi fa molto piacere e mi servirà soprattutto in futuro per poter migliorare :3
Vi invito a vedere American Horror Story (anche se non c'entra niente lol) per capire la battuta, e se già lo vedete sappiate che vi amo già.
E niente, ci vediamo la prossima volta ( se ci sarà una prossima volta) c:
See you soon,
Micky x
Ps: per chi non lo sapesse, la oyster card è una carta per metro tipo come le nostre solo che le loro si chiamano oyster lol

tumblr: shefeelslikebritish
twitterxjustinpanda


 

  
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