Partecipa alla Christmas Challenge indetta sul gruppo facebook Fiction Challenges II da Valerim Donanomi.

Steve poggiò lo scudo contro la gamba del tavolo, si sedette e batté le palpebre ripetutamente; le ferite pulsavano e i muscoli gli fremevano tremando, sentiva gli occhi rossi bruciare e sbadigliò.
“È un miracolo che non abbia tutto preso fuoco” sussurrò, con voce roca.
Thor lasciò cadere mjolnir a terra con un tonfo, si sedette e arcuò la schiena in avanti allargando le gambe.
“Spero che l'ira delle fiamme non si riversi mai sul mondo che amo” disse.
Tony gli passò dietro, gli diede una pacca sulla spalla e si sedette poggiando le spalle contro lo schienale; sogghignò arricciando le sopracciglia.
“L'importante è che tuo fratello non decida di rovinare la merenda della vittoria. Sai come si dice, chi attacca a Capodanno ...” ribatté, con tono scherzoso.
Clint e Natasha si sedettero, lei gli poggiò una mano sul ginocchio e lui sorrise annuendo lentamente; si piegò in avanti.
“Forse è meglio non dirgli che è il nome di Loki a significare fuoco” sussurrò.
Natasha accennò un sorriso, socchiuse gli occhi color ghiaccio e scosse il capo.
“Non voglio vedere nemmeno quelli d'artificio, quest'anno” mormorò.
Bruce avanzò trascinando i piedi dietro i due, si sedette sull'ultima sedia e guardò a destra e sinistra; socchiuse gli occhi incassando il capo tra le spalle.
“Siete sicuri che non ci spareranno?” domandò.
Tony allargò un braccio, si batté l'altro sulla gamba e scosse il capo.
“Abbiamo appena salvato la città! Per la quinta volta in meno di tre anni!” si lamentò.
Thor si voltò osservando due donne spazzare dei detriti in terra, un uomo dalla pelle scura stava mettendo in un vassoio dei resti di cibo dall'odore piccante. Thor grugnì, si massaggiò il fianco e annuì più volte.
“Nessuno farebbe fuoco su prodi guerrieri che portano la vittoria!”.
Steve sbadigliò sonoramente, batté le palpebre e deglutì mugugnando.
“Prima o poi lo faranno. Comincia a essere difficile lasciar andare tuo fratello senza destare sospetti”.
Clint rizzò la schiena, si sfiorò l'arco alla vita e arricciò le sopracciglia verso l'alto.
“Una volta di queste potremmo anche tenerlo”.
Bruce scosse il capo, strinse le ginocchia tra loro arcuandosi maggiormente con la schiena in avanti.
“Ma Loki ogni volta che il fuoco è su di noi ci ha aiutati” disse.
Natasha sospirò, si tolse una ciocca di capelli rossi sporchi di terra e fango da davanti il volto candido.
“Forse è il periodo di Natale a fargli quest'effetto”.
Tony sogghignò, allargò le braccia e batté le mani davanti a sé scuotendo il capo.
“Io non ci spererei. In fondo ci ha attaccati in pieno Capodanno”.
Arricciò il labbro, le iridi castano scuro brillarono.
“Tra l'altro, sul serio. Feste cristiane che fanno rinsavire una divinità nordica?”.
Thor grugnì, aggrottò le sopracciglia e sfiorò il manico del martello. Steve sospirò, gli sfiorò il braccio e scosse il capo.
“Mangiamo questo cibo messicano e andiamo. Dobbiamo incatenare tuo fratello”.
Tony ghignò, fece l'occhiolino.
“Non prima che finisca di aggiustarmi la casa”.