- Ciao.
- Ciao.
- Facciamo un giro.
- Come?
- Un giro tondo.
- Dove?
- Intorno al mondo.
- Quando?
- Appena vuoi.
- Non posso.
- Appena puoi.
- Non voglio.
- Appena voglio allora.
- Ovvero quando?
- Sempre.
- Ovvero quanto?
- Tanto.
- Ma cosa dici?
- Tanto.
- Ma non ti seguo.
- Fallo.
- A me va bene, andiamo.
- Ma grazie, anch'io ti amo.
- Che cosa hai detto? Cosa?
- E' che son sordo, scusa.
- Non ti scusar di niente.
- Scusa per tutto allora.
- Non ti scusar per niente.
- Ok, ma allora che faccio?
- Che ce lo diamo un bacio?
- No, non me l'aspettavo.
- Va bene, ci abbracciamo?
- Solo se senti freddo.
- Non sento freddo. Gelo.
- E come mai non tremi?
- Lo fai giā tu al mio posto.
- Ah vero, fammi spazio.
- Dove?
- Tra le tue braccia.
- Ma certo, entra pure.
- Giā vado a fuoco e fiamme.
- E allora guarda e impara.
- Cosa devo guardare?
- Il mondo, guarda, scemo!
Non vedi quanto č freddo?
Lo vedi? E' brutto! E' nero!
- Ma io lo amo il nero...
- E allora io amo il mondo.
- Baciami, sono pronto.
- Aspetta ancora un secondo.
- Che cosa devo aspettare?
- Aspetta l'attimo giusto.
- Eccolo qui arrivare.
- Baciami appena l'hai perso.
- E se si ferma qui?
Come volesse guardare?
- Tu dagli un calcio in culo.
- Ma allora sei volgare?
- Che importa, tu sei solo.
Sei solo troppo attento.
Sei solo troppo sveglio.
E temi tutto... fermo!
- Cos'č successo? Cosa?
- Niente, e che ho un po' paura.
- Di che? Di me? Di me?
- E' che sei troppo romantico.
- Allora chiudi gli occhi.
- Solo se chiudi la bocca.
- Ma come? E i nostri baci?
- Volevo dire: taci.
- Ciao.
- Facciamo un giro.
- Come?
- Un giro tondo.
- Dove?
- Intorno al mondo.
- Quando?
- Appena vuoi.
- Non posso.
- Appena puoi.
- Non voglio.
- Appena voglio allora.
- Ovvero quando?
- Sempre.
- Ovvero quanto?
- Tanto.
- Ma cosa dici?
- Tanto.
- Ma non ti seguo.
- Fallo.
- A me va bene, andiamo.
- Ma grazie, anch'io ti amo.
- Che cosa hai detto? Cosa?
- E' che son sordo, scusa.
- Non ti scusar di niente.
- Scusa per tutto allora.
- Non ti scusar per niente.
- Ok, ma allora che faccio?
- Che ce lo diamo un bacio?
- No, non me l'aspettavo.
- Va bene, ci abbracciamo?
- Solo se senti freddo.
- Non sento freddo. Gelo.
- E come mai non tremi?
- Lo fai giā tu al mio posto.
- Ah vero, fammi spazio.
- Dove?
- Tra le tue braccia.
- Ma certo, entra pure.
- Giā vado a fuoco e fiamme.
- E allora guarda e impara.
- Cosa devo guardare?
- Il mondo, guarda, scemo!
Non vedi quanto č freddo?
Lo vedi? E' brutto! E' nero!
- Ma io lo amo il nero...
- E allora io amo il mondo.
- Baciami, sono pronto.
- Aspetta ancora un secondo.
- Che cosa devo aspettare?
- Aspetta l'attimo giusto.
- Eccolo qui arrivare.
- Baciami appena l'hai perso.
- E se si ferma qui?
Come volesse guardare?
- Tu dagli un calcio in culo.
- Ma allora sei volgare?
- Che importa, tu sei solo.
Sei solo troppo attento.
Sei solo troppo sveglio.
E temi tutto... fermo!
- Cos'č successo? Cosa?
- Niente, e che ho un po' paura.
- Di che? Di me? Di me?
- E' che sei troppo romantico.
- Allora chiudi gli occhi.
- Solo se chiudi la bocca.
- Ma come? E i nostri baci?
- Volevo dire: taci.