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Autore: trilliastra    01/02/2014    5 recensioni
Derek finge di mordere il dito di suo nipote, facendolo ridere e Stiles vorrebbe fare una piccola danza-della-vittoria. "Se io sono strano, sei strano anche tu."
"'N'è vero!" il bimbo strilla.
"Ma siamo una famiglia!" Derek ammicca a Stiles, guardandolo come se stessero condividendo un segreto.
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Dove Stiles e Scott hanno un furgoncino del gelato ed il ragazzo che viene a comprare del gelato per suo nipote è più bello del sole.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Laura Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sterek with kids'
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Popsicle love.
trilliastra.
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Stiles inizialmente comprò il furgoncino per gioco. Aveva l'assicurazione di sua madre e pensò che sarebbe stato divertente vedere la faccia di suo padre ogni volta che guidava quella mostruosità per il vicinato. Poi però Scott imparò davvero come fare il gelato e convinse Stiles ad ottenere una licenza per lavorare, quindi ora, dopo tre anni, hanno un vero e proprio negozio in città ma niente si può paragonare a guidare il furgoncino (sempre quello giallo e che suo padre odia) in giro per la città ogni fine settimana e vendere ghiaccioli e frullati ai bambini piccoli.
La prima volta una bambina di sei anni chiese loro un ghiacciolo alla fragola, sorridendogli coi suoi denti storti, Stiles pensava che Scott stesse per piangere. Era la cosa più dolce del mondo e quel giorno Stiles seppe che il furgoncino giallo sarebbe stato per sempre una parte di lui.
-
"Signor S.! Signor S.!" Jessica li chiama, saltellando allegramente. "Vorrei quello con cioccolato e fragola, per favore!"
"Arriva subito!" risponde con un sorriso. Jessica è la loro più grande cliente, sempre vestiti con tutù rosa - ama il gelato. Anche se sua madre cerca di farle smettere di mangiare gelato ogni sabato, suo zio - che era il suo eroe e Stiles non può biasimarla - le da sempre qualche soldo per poter comprare quello che vuole. "Ecco qua, Jess!" le da il gelato mentre Scott serve un un altro ragazzo.
"Amico - " Scott gli sorride "sono io o questi bambini diventano sempre più carini?"
Stiles ride, dando pacche sulle spalle di Scott "Ne vuoi uno, Scotty?"
"Sì" dice senza pensarci due volte e Stiles si ferma con il viso ancora bloccato dentro il freezer e sbatte le ciglia.
"Cosa?"
"Ne vorrei uno - o due. Forse tre" Scott risponde, indossando la sua faccia-da-Allison.
Stiles inghiottisce e annuisce lentamente. Non è che non è contento per Scott, ma - bambini. Giusto ieri, Scott ha dimenticato di spegnere il forno ed ha quasi appiccato un fuoco alla loro casa - di Scott e di Allison - ed ora sta pensando ad avere dei bambini.
"E'... è roba grossa, amico." dice Stiles, cercando di apparire il più casuale possibile ma sa che Scott non abboccherà.
"Pensi che non ne saremo capaci."
Stiles indietreggia al modo in cui la voce di Scott suona, accusatoria e fredda, ed anche se sta pensando di mentire, sa che non porterà a nulla. "Penso tu sia ancora giovane" la butta lì e Scott aggrotta le sopracciglia, guardandolo. "E' una tua decisione alla fine, amico, ed io ti supporterò comunque ma - ma siamo siamo ventidue-enni."
"Non vogliamo averli domani." Scott scuote la mano. "Ma se Allison rimanesse incinta, noi - noi lo porteremo avanti, questo bambino."
Hai tutta la tua vita pe avere dei figli, Stiles pensa ma si morde la lingua ed annuisce. Sa che Allison e Scott sono fatto l'un per l'altra, la loro epica storia d'amore non finirà presto - o quanto meno, mai. "Sono felice per te." dice invece "Ti voglio bene, amico. Lo sai!"
Scott gli sorride - con lo stesso sorride che ricorda a Stiles un cagnolino - e lo coinvolge in un-braccio-abbraccio. Stiles ride sulla sua spalla e gli da pacche sulla schiena.
"Interrompiamo qualcosa?" qualcuno dice e Stiles scatta subito lontano da Scott, facendo cadere alcuni tovaglioli.
"Nah, solo noi agendo come - beh, noi." Scott sorride e Stiles sta per concordare-
Porca puttana.
Alto, stile bello-e-dannato, coi più bei occhi verdi che Stiles abbia mai visto. Ed ha un bambino tra le braccia.
Non ci sono parole per descrivere la perfezione di questo ragazzo.
Stiles sente i suoi pantaloni stringere e maledice mentalmente per essersi eccitato per un ragazzo che porta in braccio un bambino. Sta per andare all'inferno.
"Cosa posso portarvi?" Scott lancia uno sguardo a Stile come per avvertirlo che dopo sarà preso in giro.
"Voglio un ghia- ghia" il bimbo si concentra, ottedendo uno sguardo di determinazione sul suo visino mentre cerca di ricordare come dire la parola correttamente. Scott non è l'unico ad avere un debole per i bambini - anche Stiles li ama, il modo in cui sorridono e le loro manine - impossibile non amarli.
"Un ghiacciolo alla fragola" il padre figo dice - il dilf pensa Stiles - toccando il fianco del bambino facendolo ridere.
"Okay!" Scott dice mentre saluta allegramente il bambino.
Scott sarà il miglior padre di sempre e Stiles il miglior padrino che riempirà i bambini di gelato e giocattoli. Sarà fantastico.
"Vuoi-" Stiles tossisce e diventa rosso quando il dilf lo guarda. "Vuoi qualcosa anche tu?"
Dilf scuote la testa. "Non mi piace particolarmente il gelato"
"Cosa?" Stiles ansima. Non è così perfetto, alla fine. "A chi non piacciono i gelati?" guarda il bambino, puntando un dito accusatore al ragazzo più grande. "Non gli piacciono i gelati!" dice, fingendosi offeso ed il ragazzo ride.
"Zio Derek è strano" dice, accarezzando il viso ispido di suo zio.
Zio.
Derek finge di mordere il dito di suo nipote, facendolo ridere e Stiles vorrebbe fare una piccola danza-della-vittoria. "Se io sono strano, sei strano anche tu."
"'N'è vero!" il bimbo strilla.
"Ma siamo una famiglia!" Derek ammicca a Stiles, guardandolo come se stessero condividendo un segreto.
Come uno dei loro gelati sotto un sole caldo, Stiles si scioglie, afferrando il contatore per evitare di cadere piatto sul suo culo perché le sue gambe non sembrano più in grado di tenere il suo peso.
Stiles non può far a meno di pensare che sì, mentre Derek lo guarda ancora con quel misterioso sguardo, vorrebbe condividere con lui molti segreto. Segreti sconti, non proprio appropriati alle orecchie dei bambini.
"Zia Cora dice che sei stato adottato" il bambino annuisce a se stesso, contento di potersene uscire con quella risposta e Stiles non può far altro che ridere.
Derek lo guarda anche in modo strano e dice al nipote "A zia Cora piace scherzare. Dovremmo colorarle i capelli di blu, che ne pensi?"
Il bambino batte le mani allegramente e Derek ride.
Merda, Stiles potrebbe innamorarsi ed è tutta colpa di Scott che l'ha convinto a tenere questo stupido furgoncino. "Scott?" decide di chiamarlo prima che possa chiedere a Derek si sposarlo. "Allora?"
"Eccomi." arriva Scott con un ghiacciolo alla fragola in mano. "E' stato difficile trovarli."
Bugiardo, bugiardo.
"Va tutto bene." Derek paga anche se Stiles vorrebbe dire che è gratis per tutti i ragazzi fighi con bei bambini fra le braccia, però non pensa che Derek non apprezzerebbe questo commento proprio ora. "Ecco qua, Josh".
"Grazie" il bimbo sorride a Scott, poi a Stiles e lascia un bacio sulla guancia di Derek.
Derek li saluta con un cenno della testa mentre Josh li saluta con la mano, già assaggiando il suo ghiacciolo. Stiles lo risaluta e guarda Derek finché non girano l'angolo.
"Amico." Scott urla e comincia a ridere. "E' stato imbarazzante"
"Sta' zitto." Stiles lo zittisce mentre prende la testa fra le mani.
Imbarazzante non è il giusto aggettivo.
-
"Merda!" Stiles impreca quando fa cadere il piatto sui suoi piedi "Questa cosa è maledetta!"
Sulla porta Scott ridere e sussurra qualcosa ad Allison che sembra tipo 'ragazzo figo' e 'ossessionato'. Stiles li fissa e collassa sulla prima sedia più vicina.
"Su, su" Allison gli accarezza i capelli, maternamente e Stiles si chiede se si stanno fingendo genitori per una specie di training. "Dovresti prenderti una pausa, oggi, posso coprirti io."
Stiles sbuffa. L'ultima volta che Allison l'ha coperto, lei e Scott hanno chiuso il negozio mezz'ora prima e Stiles li ha beccato fare sesso nel suo ufficio. Ci sono alcune cose che Stiles non vorrebbe sapere riguardo i suoi amici e il modo in cui Scott geme il nome di Allison ero una di quelle.
"Basta!" Scott urla, diventando rosso mentre Allison guarda da un'altra parte. "Non faremo sesso nel tuo ufficio di nuovo. Promesso!"
"Si, si" Stiles agita la mano assentemente "Non fa niente, non ho bisogno di una pausa."
E' il turno di Allison di fissarlo, colpendolo sulle spalle e costringerlo ad alzarsi. "O vai o te lo farò fare io" Lo spinge vicino la porta e comincia a sciogliergli il grembiule. "Vai alla libreria, leggi qualcosa e torna domani."
"Scott, dì alla tua donna di smetterla di spogliarmi!" Stiles si lamenta, si ferma sulla porta e si gira. Le istruzioni di Allison erano molto specifiche, stranamente. "Perché la libreria? Avresti potuto dire casa o al forno, ma hai detto la libreria."
Lei diventa rossa e lui geme. "Ti fidi di noi?"
"No!" urla Stiles. E' una bugia e Scott lo sa, ma è una trappola e Stiles la sa riconoscere.
Allison si massaggia le tempie lentamente, un segno di pericolo, e passa una mano tra i capelli prima di guardare Stiles. "Stiles, va alla stupida libreria. Ora."
"Vorrei dire che rimpiango esse diventato amico di Scott." Indica il suo migliore amico, e sospira nella sconfitta. Suo padre gli ha sempre detto la sua curiosità lo avrebbe messo nei guai e Stiles aveva sempre acconsentito. Non può più tirarsi indietro ora - deve sapere cosa sta per accader alla maledetta libreria. "E se ne futuro, qualcuno dovesse inventare una macchina per tornare indietro nel tempo, la userò per dice al diciannovenne me di non aiutarvi mai a mettervi insieme"
"Bugia." Scott rovescia i suoi occhi.
Già, pensa Stiles mentre sale sulla sua Jeep, bugia.
-
Mentre guida, Stiles si chiede cosa possa aspettarlo alla libreria. Forse stanno facendo una festa con cibo e drink che Stiles in qualche modo ha dimenticato o una convention sulla storia di cui lui non ne sapeva nulla.
Questa settimana non può essere più strana.
Inizia con lui che incontra l'amore della sua vita e non vederlo mai più, e sta per finire con Stiles che va alla libreria per la prima volta dopo tre anni per fare chissà chi cosa-
"Figli di puttana." dice. Qualche persone si girano a guardarlo mentre altri alzano gli occhi, abituati alle uscite di Stiles - riesce a riconoscere un vecchio poliziotto e la sua insegnante di inglese delle superiori - ma non gli presta molte attenzioni. Non quando Derek indossa un maglione e degli occhiali proprio davanti a lui. Occhiali.
Stiles pensava che Derek non potesse essere più figo di quando indossa vestiti casual e compra del gelato a suo nipote, ma no, Stiles si sbagliava, e pure di grosso.
Non sa se dovrebbe ringraziare o uccidere i suoi amici per fargli sopportare una tale visione.
"Posso aiutarti?" Derek chiede, alzando il sopracciglio e guardando divertito da Stiles, che ha l'espressione di un pesce a bocca aperta.
"Non- lo so." dice Stiles, stupidamente. Derek si acciglia e, proprio quando sta per dire qualcosa, suo nipote arriva correndo con un libro nelle sue manine e Stiles geme silenziosamente. Non il nipote ancora.
Non sopravviverà per la dolcezza.
"Zio Derek! Questo libro è bello?" Josh mostra il libro a Derek e sorride.
"Non lo so." Si inginocchia Derek davanti a lui. "Potresti leggerlo e dirmelo dopo?"
"Lo è." Stiles sbotta e due paia di occhi verdi si girano a guardarlo. "Mia madre me lo leggeva" sorride quando Josh guarda di nuovo il libro e considera le parole di Stiles e poi annuisce a se stesso.
"Potresti sederti lì su quella sedia e cominciare a leggerlo" dice Derek gentilmente. Josh sorride eccitato e corre sulla sedia che lo zio gli ha indicato. "Grazie"
"Va bene. Piuttosto sono deluso dalla tua mancanza di cultura" Derek ride e Stiles rabbrividisce.
"Chiedo scusa." scherza "Altri libri che dovrei leggere?" Stiles non è mai stato bravo a riconoscere quando qualcuno flirtava con lui - ecco perché perse la sua verginità quando era ventenne - ma ora è sicuro al 90% che Derek ci stava provando con lui.
Forse 95% se considera il fatto che Derek si è avvicinato quando Stiles si è leccato le labbra. "Ho una lista. Potremmo andare a cena insieme e te la potrei dare."
"Dipende." Derek guarda la bocca di Stiles e sorride maliziosamente. Maledizione, sembra pure ancora più figo che normalmente - è possibile? "I tuoi amici vengono con noi?"
Stiles si acciglia. "Cosa?"
"La coppia? Erano qui questa mattina." Derek si stringe nelle spalle, battendo le dita sul tavolo e sorride di nuovo. "Hanno fatto qualche domande su di me e la mia situazione sentimentale. Pensavo stessero per inviarmi per un qualcosa a tre."
"Oh mio dio." Stiles diventa rosso, nascondendo la sua faccia dietro le sue mani mentre Derek ride. "Giuro che non sono così, normalmente" Li ucciderà. Li ucciderà.
Stiles sa che ha parlato perennemente di Derek ed anche se non ne parlava, pensava comunque a lui, ma Scott era il male. Ma questo non significa che doveva far sentir a disagio anche Derek.
"Guarda, mi dispiace" passa una mano tra i capelli. "Non ti sto stalkerando o qualcosa del genere - non sapevo neanche che lavorassi qui! Io -" Prima che possa continuare Derek alza la mano, un gesto che probabilmente usa un sacco intorno al suo nipote e si avvicina ancora di più.
"Lo so" sorride. "Ho chiesto il loro aiuto per portarti qui." Stiles si acciglia di nuovo, confuso e pensa che potrebbe impazzire perché quello che Derek dice non ha senso. "Non riuscivo a smettere di guardarti sabato - le tue labbra e le tue mani" Derek dice mentre prende le sue mani e sorride quando Stiles cerca di dire qualcosa ma fallisce miseramente. "E il modo in cui ti comporti con mio nipote e mia nipote. Mi hai fatto impazzire."
"Oh dio" Stiles dice finalmente, mandando la testa indietro mentre ride. "Questa è la cosa migliore del mondo."
Derek ride, quella risata perfetta che Stiles vorrebbe registrare e sentirla gni volta prima di andare a letto come uno stalker prima che possa realizzare di esserlo. "Aspetta, hai detto tua nipote?" Derek si ferma, sollevandole sopracciglia. A volte Stile dimentica che qualcuno non si è ancora abituato a come la sua mente funziona, ma Derek avrà tempo, non che Stiles voglia allontanarlo ora - o mai. "Ho l'ADHD" dice semplicemente e Derek scuote la testa e parla con tono esasperato.
"Jessica? Quella bambina che ama il tutù rosa?" Derek fa questa faccia che Stiles vorrebbe baciare tutta.
"Ah. Ah!" ride Stiles. Ora ha tutto senso. "Sei il fantastico zio che le da sempre i soldi per comprare il gelato!"
Derek arrossisce. E' adorabile. "Già."
"Sai che tua sorella sa tutto, vero?" sentiva di doverglielo chiedere, perché Laura una volta minaccio di fargli il culo se avesse scoperto che Stiles dava a sua figlia più di un ghiacciolo nel fine settimana.
Derek ingoia e Stiles sente un moto di compassione. "Sì."
Stiles non può far altro che compatirlo. "Lo so." da una pacca al suo braccia - wow. Che braccio... Quando Stiles era alle scuola superiori, i bibliotecai erano vecchi e brutti, Derek è una bella sorpresa - non riesce a credere che qualcuno come voglia uscire con, beh, Stiles. "Non si resiste alle loro faccette."
Derek annuisce, guardando Stiles direttamente negli occhi. E' come se stessero avendo un loro momento proprio in quel momento ed è stranamente dolce. Gli occhi di Derek sono bellissimi da guardare, Stiles vorrebbe star lì per sempre e realizza che è troppo presto - anche per lui - per pensare in questo modo ma dopo Derek circonda un suo polso con la sua mano lo tira più vicino e posare le loro labbra insieme - e Stiles dimentica cosa stava pensando.
Le labbra di Derek erano soffici e baciano Stiles lentamente, ma con decisione. Stiles porta immediatamente una mano tra i capelli di Derek e l'altra ad aggrapparsi alla maglia di Derek disperatamente. Non è proprio un bel posto per il loro primo bacio, al lavoro di Derek e con l'ex insegnante di Stiles lì vicino, nessun dubbio che li stesse guardando, ma non importa quando Derek sta baciando Stiles così lentamente, posando una mano sul suo viso.
Rabbrividisce quando Derek infila una mano sotto la camicia di Stiles mentre cerca di ricordarsi perché è sbagliato armeggiare con i pantaloni di Derek quando sembra la cosa giusta da fare al momento -
"Zio Derek?" Josh lo chiama, facendo saltare indietro Stiles. "Mamma dice non dovresti baciare Mr S. qui"
Stiles guarda in giro e trova Laura Hale ridere dietro la porta.
Derek geme e poggia la testa sulla spalla di Stiles "Dì a tua madre che lo farò nella sua camera da letto se non se ne va a casa."
Josh guarda Stiles e Derek confuso, poi scatta verso la madre a riferire il messaggio.
"Non dovresti usare tuo nipote così" ride Stiles e posa un bacio sulla guancia di Derek perché, beh, ora può.
"Lo so" geme Derek "E la cosa peggiore è che Laura ha ragione. Non dovrei fare questo sul lavoro ma tu mi distrai."
"Beh -" fa spallucce Stiles "abbiamo ancora un cena da fare. Se vuoi, ecco. E possiamo rifare questo a casa mia, dove vivo da solo. Solo soletto."
Derek sghinazza. "Finisco il turno alle sette."
Stiles sorride e sta per baciare Derek di nuovo-
"Mamma ha detto che ha chiamato lo Sceriffo!" dice Josh eccitato da dietro loro, picchiettando con i suoi piedi. "Non è fantastico? Incontrerò un vero poliziotto!"
Merda, ha sottovalutato Laura.
"Già." dice Derek distrattamente. "Davvero bello."
"Non lo è!" scuote la testa freneticamente Stile, sollecitando Derek a capirlo. "Lo Sceriffo è mio padre!"
Gli occhi di Derek si allargano in realizzazione, mentre Laura ride ancora più forte.
"Lo Sceriffo è tuo padre?" Josh batte le mani felice. "Bello!"


Note Traduttice: Ah, faccio schifo a tradurre ♥ Certe espressioni sono completamente differenti, scusatemi.
L'ADHD è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Dilf, anche se penso che l'avete capita tutti, mi sembra doveroso spiegarlo. In pratica sarebbe la versione al maschile di milf (Mother I'd Like to Fuck, in questo caso Dad)
Spero vi sia piaciuta, perché io l'ho amata. Quando le ho scritto le ho chiesto se avesse intenzione di scrivere un sequel ed ha detto che ci sta pensando, visto che in tanti glielo abbiamo chiesto! Fatemi fapere :)
  
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