A volte la gente sostiene che il trascorrere del tempo sia una sorta di cura per il dolore, che sia possibile dimenticare, ma è tutta una bugia. Ogni giorno che passa, ogni secondo, è sempre peggio, è come riascoltare continuamente la voce di Peeta che mi sussurra che non ce l’hai fatta e risentire le mie urla, insieme a quel vuoto che mi stava penetrando l’anima.
Non volevo crederci all’inizio. Non potevo. Mi chiedevo il motivo per il quale l’avessi fatto, per il quale avessi permesso che ci separassero di nuovo. Continuo a chiedermelo ogni notte mentre le lacrime mi rigano le guance. Continuo a chiedermelo mentre guardo quel mare, che sembra così pericoloso adesso che non sei qui a proteggermi. Continuo a chiedermelo quando gli occhi verdemare di nostro figlio, così simili ai tuoi, incontrano i miei e mi fanno sentire davvero a casa.
Me lo avevi promesso, Finn. Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciata, che con me ci credevi davvero nel per sempre. E io mi fidavo di te, pensavo davvero che un giorno saremmo riusciti ad amarci liberamente, senza pericoli, senza lacrime.
Invece, te ne sei andato, sei scivolato via dalle mie mani come i granelli della sabbia del nostro Distretto.
E adesso non posso fare altro che ricordare il tuo sorriso dolce e il modo in cui mi faceva sentire, come fossi l’unica al mondo per te, la stretta della tua mano forte e rassicurante, quegli occhi, gli unici capaci di leggermi dentro e che mi davano la forza per andare avanti, per non cedere agli incubi.
A volte gli incubi tornano, sai? Mi sembra di impazzire, di essere di nuovo nell'Arena o nella prigione di Capitol City. E non ci sono più le tue braccia a stringermi, adesso ci sono le piccole mani di nostro figlio che mi tengono ancorata alla realtà.
Volevo dirtelo. Lo avrei fatto non appena fossi tornato da Capitol City. Volevo dirti che aspettavo un bambino. Che era il nostro e che avremmo potuto essere una vera famiglia.
L'ho chiamato come te, così tu rimarrai sempre nel mio cuore e non te ne andrai mai davvero da me.
Quando mi chiederà di te, gli racconterò che sei il nostro eroe. Perché hai lottato per me, per noi, per rendere questo mondo migliore.
Mangia così tante zollette, che sono stata costretta a dire che gli sarebbe venuta una carie. Ma non gli importa.
È testardo come te.
È la stessa testardaggine che ti ha portato via da me. Ma è la stessa che mi ha salvata.
Senza te non ce l'avrei mai fatta ad affrontare il mondo. Senza il tuo coraggio e il tuo sorriso. Quindi grazie, Finnick. Grazie per avermi consentito di amarti, per avermi fatta sentire tua.
Sei sempre stato tu, quella persona talmente importante da togliere il respiro. Non potrei mai dimenticarti.
Ah, ora il caffè lo bevo nero. Senza zucchero.
Ti amo, Finnick Odair.
E sarà così per sempre.
Sempre tua,
Annie.
Annie.
Nda:
E rieccomi con l'ennessima ff Fannie :D
Ho scritto questa ff di getto mentre ascoltavo Demons, degli Imagine Dragons (anche se probabilmente non ci azzecca molto). Era come se Annie mi stesse dettando le parole da scrivere. L’avrò riletta un milione di volte per cercare di eliminare eventuali errori e mi scuso se appare un po’ troppo sdolcinata lol. La Fannie è la mia OTP, non perdonerò mai Suzanne per aver ucciso Finnick, è stato un vero e proprio trauma.
Sarei davvero felice di sapere cosa ne pensate e se può interessarvi ho scritto altre fan fiction Fannie uu
Alla prossima <3