Uno strano
inconveniente
Capitolo
1 – Che casino!! –
Il
primo giorno di scuola è sempre difficile. Questo lo sa bene Apollo David Solar,
19 anni e iscritto alla facoltà di Scienze Umanistiche all’università Deava.
Apollo era un ragazzo molto solare, ma anche molto scontroso a volte. Aveva
capelli rossi corti e perennemente spettinati, occhi dorati e una cicatrice a X
gli sfregiava la guancia destra. Il suo fisico, atletico e abbronzato, era
coperto da una felpa blu col cappuccio e da jeans blu scuri, mentre ai piedi
portava scarpe da ginnastica bianche con strisce nere. Controllò il foglio col
numero della sua stanza: 401 Blocco A. Aveva chiesto una camera singola e per
fortuna l’aveva ottenuta. Non che non gli piacesse un po’ di compagnia, ma
si era deciso a studiare sodo e non voleva distrazioni di possibili compagni di
stanza troppo movimentati.
Blocco
A.
Era
arrivato. Doveva solo cercare la stanza. Ricontrollò sul foglietto per non
sbagliare chiedendosi come mai invece che il suo nome ci fossero solo le sue
iniziali. Non ci diede molto peso e finalmente trovò la sua stanza.
401
Entrò
e spalancò gli occhi arrossendo. Una ragazza dai lunghi capelli biondi gli dava
le spalle con addosso solo un ridottissimo asciugamano. Cazzo! Aveva sbagliato
camera! Ritornò sui suoi passi ricontrollando il numero fuori dalla porta: 401.
Guardò il numero sul foglietto: 401. Allora era la biondina che si era
sbagliata! Era per forza così! Rientrò cercando di non fissare troppo a lungo
lo splendido panorama che la ragazza, involontariamente, gli stava mostrando.
Sorrise, certo che c’aveva proprio un gran bel cu…
-
AHHHHH!!! E TU CHI SEI? FUORIII!!! – strillò la biondina accorgendosi di lui
-
Ehi calma… - Apollo tentò di spiegarsi muovendo alcuni passi verso di lei.
-
Fermo!! Non ti avvicinare MANIACO! Fuori dalla mia stanza! –
-
La TUA stanza? – chiese dubbioso il rosso: - Ci deve essere un errore! Questa
è la mia stanza! –
-
Ti sbagli! – sbottò la bionda incrociando le braccia al petto.
-
Senti che ne dici di rivestirti e poi di risolvere questa cosa? –
La
bionda arrossì e si catapultò in bagno uscendone poco dopo con un paio di
jeans, una maglietta celeste e una felpa blu con la zip.
-
così va meglio! – decretò il rosso, anche se in realtà la preferiva
prima…
-
Allora genio fammi vedere il foglio con il numero della stanza. – sbottò
irata.
-
Tieni. –
Spalancò
gli occhi rileggendo il foglietto: - Ma… ma non è possibile! – esclamò
stupita rovistando nella borsa rossa sul letto e tirando fuori: - Anche sul mio
c’è scritto Blocco A stanza 401. Ecco lo sapevo! Ci hanno fregati. –
-
Io invece credo che ci sia stato un errore. Guarda! – disse confrontando i due
foglietti: - Come ti chiami? Il tuo nome intero. –
L’altra
lo guardò dubbiosa ma rispose: - Silvia De Alisia. –
-
S. D. A. – ripetè meccanicamente il ragazzo: - C’è stato un malinteso con
le nostre iniziali. –
-
COSA?!? –
-
Il mio nome completo è Apollo David Solar. –
-
Oh merda! Che facciamo ora? –
-
Andiamo dal rettore e risolviamo questo malinteso. –
-
Benvenuti ragazzi! Io sono Gen Fudo! –
Apollo
e Silvia osservarono il bizzarro uomo davanti a loro. Indossava abiti tipici
giapponesi e stava bevendo per terra un thè.
-
così mi state dicendo che c’è stato un errore con l’assegnazione delle
camere… - tirò fuori un computer portatile, aprendolo. Aggrottò le
sopraciglia: - In effetti avete ragione! –
-
Certo che abbiamo ragione! – sbottò Apollo.
-
Purtroppo non abbiamo altre camere libere quindi temo vi dovrete adattare finchè
non si libera un posto. – esclamò giulivo Fudo come se quella fosse la cosa
più normale del mondo
I
due ragazzi erano rimasti immobili: - COSAAAA?!!!? MA LEI STA SCHERZANDO! IO NON
STO CON QUESTO/A QUI’ !! – si indicarono a vicenda
-
O convivete o rinunciate all’università. A voi la scelta. –
Apollo
e Silvia si guardarono.
-
Io non posso rinunciare. – decretò il rosso
-
Nemmeno io se è per questo. –
-
Bene! – esclamò Fudo congiungendo i palmi delle mani: - Visto che il letto è
a due piazze non c’è bisogno di aggiungerne un altro. –
-
COSA?! Dobbiamo dormire insieme? – chiesero sconvolti i due
-
Esatto! Le tre frecce hanno deciso così! –
Ad
Apollo e Silvia non restò altro che rassegnarsi e sperare che si liberasse un
posto letto.
Fine
1° capitolo