Salve a tutti ❤
Eccomi qui con un altro scarabocchio...
Spero vi piaccia ❤

Era da giorni che Dean, Bobby e Sam brancolavano nel buio per colpa di quel dannato Castiel.
Dean non poteva fare a meno di sentirsi affascinato e intimorito allo stesso tempo da quella creatura.
Affascinato. Perchč, poi?
A pensarci bene era pių stupito da tutto quel potere e dal fatto che un demone -o qualunque altra cosa fosse- lo avesse salvato.
Lui. Proprio lui.
Non riusciva a capacitarsene.
E intimorito... Beh, i motivi sembravano ovvi.
Aveva visto tutto quello che Castiel avrebbe potuto fare.
Uccidere, distruggere.
No, di sicuro non era un angelo. O almeno non amorevole.
Lui non meritava un angelo.
Non meritava un tenero culo piumato che lo vegliasse da lassų.
E la sua anima non aveva di sicuro attrattive che potessero far nascere il desiderio in qualcuno di salvarla.
Era orrendamente lacerata e martoriata. In alcuni punti ricucita malamente.
Ma di sicuro non era bella.
Dean non si sentiva neanche umano, a volte.
La conclusione del suo essere era che la sofferenza non potesse avere limite.
Anche quando pensava di aver raggiunto il culmine, succedeva qualcosa di peggio, molto peggio, che lo faceva inesorabilmente crollare.
Era sempre stato cosė nella sua misera esistenza.
Ma aveva ancora dei valori per cui lottare.
Lui era vivo, ora.
Aveva comunque quella donna mestruata di Samantha e quel cazzone di Bobby da amare e tutta quella gente -troppa- da salvare da quel -troppo- dolore tenebroso presente su quella schifosa creazione di Dio che era la Terra.
Dean non si era mai posto il problema della sua esistenza.
Dio semplicemente non c'era mai stato nella sua testa. Mai.
Non aveva mai avuto qualcuno che lo aiutasse durante le sue disgrazie.
Aveva sempre dovuto farsi forza da solo, eventualmente con la sua famiglia.
Cosė, mentre quel momento accadeva, Dean semplicemente non poteva crederci.
Le ali di Castiel si stagliarono sulla parete del capanno, bellissime e vivide. Vere, reali. Anche se invisibili e impalpabili.
Distolse lo sguardo, confuso, tornandosi a concentrare sul volto limpido di quell'uomo. O angelo che fosse.
Annegō nei suoi occhi blu, trovandoci molta dignitā mista ad un pizzico di angelica soddisfazione e gelida stizza.
Dean lo capė. Era un angelo.
E magari, un giorno, sarebbe stato il suo.