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Autore: Ino chan    01/02/2014    2 recensioni
[Missing moment della serie "Ragnarök" ]La moto compie una brusca inversione di marcia. Noelle si rende a malapena conto che Clint sta andando incontro al loro inseguitore, gli spari la fanno gridare e il sussulto che sente venire dal corpo contro il suo le gela il sangue nelle vene.
-CLINT?-
-Sto bene. Sto bene.-
[Noelle/Clint]
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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Questo Missing moment è ambientato un anno dopo First Mission.

 

 

SHIELD
-Il vostro nome è  Riley e Julian O’Bennon, siete sposati  da quattro settimane.-
Anche se non lo sta guardando Noelle è certa che Clint stia lottando per non sbottare a ridere.  Stringe i pugni, preme le labbra una contro l’altra e lo sguardo di Fury si fa più pericoloso. Di certo si sta già pentendo di aver pensato a loro due per la missione.
-Avete capito?-
-Certo, dobbiamo far finta di essere sposati.-
-DI NON FARVI SCOPRIRE IDIOTI!-  La voce di Fury sale di un ottava e la vena sulla sua fronte, quella della rabbia come l’ha ribattezzata Noelle, si gonfia e freme tirando la pelle sottile - E’ una missione molto importante.-
-Certo signore.-
Noelle passa il palmo della mano sotto la punta del naso. E’ passato un anno da quando è stata costretta, a forza praticamente, ad entrare nello SHIELD come agente e il suo livello è poco più alto di quello di una normale segretaria. Anzi, Darcy ha permessi di accesso che lei nemmeno pensava esistessero.
-Perché io?- chiede dopo qualche secondo.
L’occhio buono di Fury si appunta immediatamente sul suo viso.
-Non sarebbe meglio Natasha per un lavoro da spia come questo?-
-Ce la vedi l'agente Romanoff a fare la mogliettina devota e innamorata di Barton?-
Noelle osserva il livido che sembra storcere la bocca di Clint che la guarda con la coda dell’occhio -No, effettivamente no.-

 

 

Bethesda (Maryland)
(prima settimana)

E’ un tic che hanno un po’ tutti gli sposi novelli gli hanno detto. Girarsi la fede attorno al dito, giocarci, per prenderci confidenza. Clint on ricorda che fine abbia fatto la sua di fede nuziale, quella con l’incisione Clint e Barbara seguita dalla data del loro matrimonio, potrebbe averla buttata o potrebbe essere sul fondo di qualche cassetto.
Scrolla la testa, scacciando il pensiero, rilegandolo in quel posticino del suo cervello in cui non guarda mai e si china per abbracciare lo scatolone e tirarlo a sé da cassone del camion.  Si volta e Noelle,  sulla porta di casa, i capelli color miele freschi di parrucchiere che risaltano agli ultimi raggi del sole che muore  soffocato dal
Fimbulvetr, soffia un bacio  verso di lui sulle punta delle dita.
Sono una coppietta giovane e innamorata, è quella la loro  copertura, ma non può sentire un certo nodo di imbarazzo stringergli la bocca dello stomaco. Non è più abituato a certe dolcezze.
-Ti ho imbarazzato pasticcino?- 
-Fottiti Stark.-

 

Noelle osserva il camion dei traslochi borbottare lungo la salita e poi sparire dietro l’ultima casa della via. Sospira e si volta chiudendosi la porta alle spalle. Clint è chino su uno degli scatoloni che a turno hanno portato in casa e  dopo un momento di ricerca, tira fuori una maglietta e un pantalone di tuta.
-Che fai?- gli chiede.
-Mi cambio.-
Noelle si gratta il mento dubbiosa mentre Clint si tira su dai calcagni. Ora che ci pensa è la prima volta che vive sola con un uomo .
-Che c’è?- le chiede Clint sbottonandosi la camicia a occhi bassi.
-Siamo sposati.-
Clint alza il capo.
-Questo comporta che fuori di casa ci comportiamo in un certo modo.-
Clint sorride divertito e Noelle è convinta di stare arrossendo -Che c’è? Ti imbarazza l’idea di dovermi dare qualche bacetto?-
Noelle non lo ammetterà mai, ma Clint ha colpito nel centro. Storce il naso, voltando la testa mentre Clint la osserva a occhi socchiusi - Beh, spera che non ci mettano delle cimici in casa per assicurarsi che siamo davvero una coppia di sposini novelli.-
Noelle corruga la fronte - Perché?-
Clint ridacchia infilando la maglietta - Perché saresti costretta a darmi altro per mantenere la copertura.-
Noelle ci mette qualche secondo per capire a cosa Clint si riferisca -NEANCHE MORTA!-

 

 

-Non hai freddo?-
Noelle raccoglie le gambe al petto e cerca di avvolgersi il più possibile nelle coperte. Ostinata scrolla la testa - No affatto.-
-Domani ci attaccheranno i riscaldamenti.-
Il materasso, poggiato a terra nel bel mezzo della stanza ingombra di scatoloni, pende leggermente dalla parte di Clint. Noelle cerca di spingersi ancora di più verso il bordo, per mettere più spazio possibile fra di loro
-Ti assicuro che se ti avvicini un po’ non ti faccio la mano morta, e poi stai più calda.-
-Ti dico che sto bene così, grazie.-
-Non ti facevo così delicata.-
Noelle borbotta a fargli il verso contro i pugni che ha portato di fronte alla bocca.
- E nemmeno così infantile.-
-Dormi Barton.-
Clint sbuffa girandosi. A pancia all’aria, infila le mani sotto al cuscino e chiude gli occhi. Noelle è convinta che stia dormendo da parecchio quando  si volta finalmente verso di lui e gli si avvicina piano per non svegliarlo. Gli appoggia la testa sul petto, e chiude gli occhi, sospirando grata per il calore che emana.
Clint sorride al pizzicore dei capelli della ragazza sul collo e sul mento.
E’ strano, ma potrebbe abituarsi.

 

 

(seconda settimana)
-Sei nudo!-
-La doccia non si fa vestiti.-
-Sei nudo,cazzo!-
Clint ridacchia mentre Noelle  cerca di trovare a tentoni la porta del bagno - Hai già visto Bruce. Ti mancano Steve, Thor e Natasha per finire la pagina dei Vendicatori.-
-Sei uno stronzo, perché mi hai detto che potevo entrare?-
-Perché non mi imbarazzo facilme… Attenta allo stipite!-
Noelle  si porta entrambe le mani alla fronte dolorante e Clint sbotta a ridere voltando la testa.
-Fatta male?- le chiede
-Ti ucciderò nel sonno Barton, quando è vero Dio.-
-Non fare tanta scena, ho visto come mi hai guardato.-
-Come ti avrei guardato?- Noelle si gira verso di lui tenendo il palmo della mano destra premuto sulla fronte e gli occhi ben chiusi.
-Come  una a cui si sono appena allagate le mutande.-
-SEI UN PORCO!-

 

-Che coppietta deliziosa.-
Noelle sorride stringendo le braccia attorno ai fianchi di Clint e questo le passa un braccio attorno alla vita. Nessuno dei due ha idea quando finirà la processione di vicini felici di dare loro il benvenuto nel quartiere, ma entrambi sono più che lieti di avere roba da mangiare per almeno una settimana.
-E ditemi ragazzi, da quanto siete sposati?-
-Da poco.- risponde Noelle - Quattro settimane.-
-Siamo freschi di Luna di Miele.- conferma Clint poggiandole un bacio fra i capelli.
La vecchietta  stritola quasi il vassoio  che ha fra le mani mentre squittisce in preda ad un eccesso di adorabilità. Grassottella,  bassina e con gli occhiali, a Noelle ricorda un casino a Nonna Papera -Sono proprio contenta.- allunga il vassoio verso Noelle  - Dovete venire a prendere un tea, io  e a mio marito Rupert saremmo felici di avere la vostra compagnia.-
-Che idea carina,verremo di sicuro non è vero Julian?-
-Certo Riley.-
La porta si chiude e Noelle si volta come una vipera verso Clint -Mi hai toccato il culo per tutto il tempo.-
Clint incrocia le braccia dietro la testa mentre torna alla televisione -Non ho resistito, è così paffuto.-
-Sei un porco!-
-Me lo hai già detto.-

 

 

-Lavori lì.-
-Già.-
Clint abbassa gli occhiali da sole sul naso mentre Noelle  allunga il collo come se cercasse di vedere oltre le mura della fabbrica a picco sul fiume -Non è un po’ troppo un lavoro di spionaggio come il nostro per una fabbrica che conterà un centinaio di operai?-
-Non è la fabbrica in sé per sé ad essere importante Noelle, ma il suo proprietario.-
Noelle si volta verso Clint mentre il semaforo sopra di loro finalmente scatta passando dal rosso al verde.
-Chi è?-
-Kingpin.-
-Perché a me Fury non l’ha detto?-
Clint nota con la coda dell’occhio la posa offesa di Noelle, sorride cambiando marcia - Sei un ingegnere, non  una spia.-
-E allora perché mi ha mandato qui con te? Non poteva mandarci con qualcun’altra a far la parte di tua moglie?-
-Non sarei stato credibile con qualcun’altra.-

 

 

(terza settimana)

-Che diavolo stai facendo?-
-Guardo un film.-
Clint storce la bocca alla vista della scena truculenta che si sta consumando sullo schermo della tv. Scavalca la spalliera del divano e piomba seduto accanto a Noelle - Sì, ma che senso ha vedersi un horror se ti tappi gli occhi alla prima goccia di sangue?-
Noelle infila la testa fra la spalliera del divano e il braccio sinistro di Clint, appendendosi con entrambe le mani alla sua felpa. Clint non riesce a non ridere mentre allunga i piedi sul tavolinetto di fronte al divano.
Non ricorda quando è stata l’ultima volta che ha passato una serata con qualcuno a guardare semplicemente la televisione.

 

 

 
-Ti dai al giardinaggio?-
Noelle alza il viso  dal cespuglio di lavanda con cui sta combattendo da tutta la mattina e sbuffa, passando il dorso della mano sulla fronte. E’ passato quasi un mese che va avanti quella falsa vita matrimoniale e senza armature da sistemare o da collaudare, sta rapidamente scivolando verso uno stato di follia che l’ha resa quello che ha sempre odiato: Una perfetta donnina di casa superefficiente tutta votata al bene della casa e del marito.
Dopo aver svolto ogni tipo di lavoretto possibile in casa, dal lavare le tende al lucidare l’argenteria, si è ritrovata, senza sapere come , intenta a cercare di dare una sistemata al giardino.
Il  fatto che non rimarrà ancora per molto in quella casa è secondario.
-Non so che fare per passare il tempo.-
Clint si siede sui calcagni accanto a lei - Potresti fare come tutte le donne sposate di certo medio-alto della periferia americana.-
-Ovvero?-
-Ubriacarti dalla mattina alla sera.-
Noelle si alza per seguire Clint in casa, e sorpresa osserva il pacchetto che quello le porge dopo essersi liberato dalla giacca. Allunga entrambe le mani e curiosa ci guarda dentro.
-Meringhe.-
-Ho notato che ti piacciono.-
Noelle ne tira su una felice e se la porta alla bocca. Ne stacca un morso e lo lascia sciogliere sotto la lingua  -Mia madre me le comprava sempre la domenica.-
Clint sorride a quell’espressione allegra e senza rendersene conto porta una mano sul viso di Noelle e con il pollice sfrega il baffo di terra che lo sporca. La ragazza gli lancia uno sguardo da sotto in su a bocca piena e Clint ritira immediatamente il braccio  arricciando il naso.
Per qualche strana ragione, ha avuto la sensazione di aver appena vissuto un momento un po’ troppo intimo. 

 

(quarta settimana)
Nell’ultimo mese Clint ha dormito poco e male. Spaventato dall’idea di avere  qualche incubo con Noelle accanto ha cercato di addormentarsi sempre dopo di lei e di svegliarsi prima.
Per questa ragione Noelle sussulta terrorizzata sotto le coperte alla presa  ferrea attorno al suo braccio sinistro. La sveglia sul comodino batte le quattro del mattino e per un momento, intontita dal sonno com’è, il primo pensiero che le attraversa la testa è che qualcuno sia penetrato in casa per ucciderli nel sonno.
La luce dei lampioni filtra dalle serrande lasciate lasche
 e Noelle, dopo aver preso coraggio , deve sforzarsi poco per capire che è Clint quello che le ha afferrato il braccio e sta stringendo così forte da farle male.
-Clint?- sussurra.
Clint affonda con più forza le dita nella sua carne e Noelle morde un labbro per soffocare un gemito di dolore - Clint.-
Si gira verso di lui, alza una mano come per svegliarlo, ma  quando arriva a stringergli la spalla, invece di scrollarlo, lo spinge verso di sé per fargli appoggiare la testa sul suo petto.
-Sssh, è un brutto sogno. Un brutto sogno.- mormora carezzandogli la nuca.
La presa sul suo braccio si allenta gradatamente, Clint sospira contento sfregando il viso contro il suo collo e Noelle chiude gli occhi appoggiando  il mento fra i suoi capelli. Quando la mattina dopo Clint si sveglia sono ancora abbracciati, non ha idea di cosa sia successo, ma nota che Noelle sembra sentire dolore a usare il braccio sinistro.
-Che hai fatto?- le chiede.
-Niente ho sbattuto.-

 

Noelle è appena uscita dal supermercato quando, con la coda nell’occhio, nota  un uomo saltare in sella ad una motocicletta posteggiata poco lontano e incurante delle urla dei ragazzi radunati poco lontano partire a tutto gas verso di lei.
-Sai andare in moto?-
-Barton ho la faccia di una che ha mai visto una moto?-
-Ovviamente no. Metti il casco.-
Noelle solleva la gamba sinistra oltre il sellino della motocicletta e passa le braccia attorno ai fianchi di Clint dopo aver stretto la cinghia sotto al mento. Non è mai andata in moto e non riesce a trattenere un urlo quando  la sente scattare sotto il sedere con talmente tanta forza da rischiare di farla finire per terra.
-Mi hanno scoperto.-
-Come hanno fatto?-
-Sai com’è,  non sono riuscito a inventarmi una balla valida da giustificare la mia presenza nell’ufficio del capo con le mani nella sua cassaforte.-
Noelle volta il capo per guardarsi alle spalle. Un uomo su una motocicletta li sta inseguendo con un espressione di furiosa determinazione dipinta sul viso.
-E quello?-
-E’ qui per ucciderci, tieni giù la testa.-
Noelle  non ricorda di aver mai avuto così paura in tutta la sua vita. La moto sfreccia fra le auto incurante di ogni  norma stradale. Si infila  negli spazi fra un auto all’altra, sgusciando agile. Noelle non hai mai visto nessuno andare in moto come Clint, di questo ne è sicura.
-Dove hai imparato?- urla.
-Talento naturale.-
La moto salta e scivola di traverso lungo la balaustra di una ampia scalinata in pietra che collega i due piani della piazza principale. Noelle strizza gli occhi e prega ardentemente che qualcuno li stia riprendendo perché deve essere una scena epica a guardarla dal di fuori.
-CLINT!-
-Sta tranquilla.-


La  moto compie una brusca inversione di marcia. Noelle si rende a malapena conto che Clint sta andando incontro al loro inseguitore, gli spari la fanno gridare e il sussulto che sente venire dal corpo contro il suo le gela il sangue nelle vene.
-CLINT?-
-Sto bene. Sto bene.-
Noelle si sposta di lato per guardarlo in viso, gli appoggia per istinto una mano sulla coscia e  la ritira immediatamente - Sanguini.-
-Un colpo di striscio.-
-Ferma la moto.-
-No.-
-FERMA. LA . MOTO.-

 

Noelle si sfila la giacca a strattoni,  poi la felpa e con i denti  strappa una manica. La gira attorno alla coscia di Clint che serra la mascella infastidito.
-Possibile che tu ti faccia sempre male?- gli chiede.
Clint corruga la fronte,  solleva la manica sinistra della maglietta di Noelle e costernato osserva i lividi  violacei sulla pelle chiara. Sono impronte di dita. Le sue dita.
-Che…-
-Non mi fa male.-
-Te l’ho fatto io.-
-No.-
-Noelle, e successo l’altra notte, vero?-
-Sì, ma non fa nulla.-
-E’ per questo che eravamo abbracciati… Ho avuto un incubo. Mi stavi consolando.-
-Ne avevi bisogno.- Lo sguardo di Noelle indugia sul viso di Clint –Sembravi così spaventato. Ho sentito il bisogno di consolarti.-
Si tira indietro imbarazzata e torna a stringere la manica della felpa sopra alla ferita, Clint preme le labbra una contro l’altra, afferra il viso della ragazza fra le mani e lo solleva.
Sarebbe così facile amarla. Così semplice.
-Grazie.- mormora - Non mi ricordo quando è stato l’ultima volta che qualcuno ha fatto una cosa così carina per me.-
Noelle abbassa lo sguardo, imbarazzata e Clint la lascia andare.
Sarebbe facile, ma non giusto.
-Chiamiamo gli altri, facciamoci venire a prendere.-
-Hai trovato quello per cui ci  hanno mandato qui?-
Clint apre la giacca e sfila  un  cartellina ripiegata - Voilà.-
Passa un braccio attorno alle spalle di Noelle che si sobbarca buona parte del suo peso per tirarlo su.
-Spero che ci manderanno altre volte in missione assieme.-
Clint sorride - Anche io.-

 

FINE CAPITOLO:

Può esserci amore senza esserci una coppia. Clint a modo suo è innamorato di Noelle, ma  nel modo  in cui si ama la donna che si vorrebbe a fianco per la vita come compagna e madre dei propri figli e per Noelle è lo stesso, ma lo si vedrà in un altro missing moment della serie. E’ un amore diverso, ma allo stesso  bello e onesto.
Spero che questo Missing Moment vi sia piaciuto, Ino chan.

 

 

 

DISCLAMERS:

L’inseguimento in moto è ispirato al film The Bourne Legacy.

 

NOTE:

Kingpin, è un supercriminale tra i più feroci e pericolosi dell'universo Marvel, che spesso si è scontrato con dei supereroi, in particolare l'Uomo Ragno, Devil e Punisher.

 

 

 

 

 

 

   
 
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