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Autore: arrylove    01/02/2014    0 recensioni
Due ragazzi all'apparenza perfettamente normali sono destinati a incontrarsi, a conoscersi e ad amarsi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La svolta La vacanza stava prendendo una brutta piega. Mentre mangiava il salmone affumicato Serena ripercorse gli eventi della giornata. Quella mattina si era svegliata di buon umore mentre il padre usciva per comprare il giornale. Aveva trovato il libro che leggeva la sera, lo stesso di sempre, e l’aveva preso sfogliandolo per una buona mezzora prima di decidersi ad alzarsi e fare colazione sempre leggendo. Poi invitata dai genitori si era lavata e preparata per andare in spiaggia; non appena arrivata e aver poggiato i piedi nudi sulla sabbia bollente si era tolta il leggero abitino da mare bianco e si era fiondata in acqua giustificandosi dicendo che non sopportava il caldo terribile. Ma oltre al caldo il vero motivo dell’impellente bisogno di sentire l’acqua scivolarle sul corpo era che lei ,volteggiando sul fondo del mare, riusciva a capire tante cose della sua vita per esempio si convinceva delle scelte aveva fatto e stava per fare o cercava di capire cosa avessero di strano le sue amiche che da un po’ di tempo a questa parte scoppiavano in sciocche risatine appena la vedevano arrivare oppure come in quella mattina di luglio si ripeteva in testa la storia che stava leggendo chiedendosi se sarebbe andata a finire come sperava. Dopo vari bagni, un bel po’ di lettura e tanto sole erano tornati nella piccola casetta in paese per riposarsi nel primo pomeriggio e Serena era di nuovo immersa nel suo libro che le pareva di essersi appena svegliata da un piacevole sonno quando la madre le aveva intimato di “scollarsi” da quel libro e andarsi a fare una doccia. Ora che erano a cena sembrava finalmente andare bene(dopotutto erano più di due ore da quando non veniva accusata di leggere troppo) che la madre, Elena, le chiese di sistemare la cucina e di seguirla poi alla tavola del soggiorno. Quando si sedette Serena capì che da quella chiacchierata non ne sarebbe uscita bene. Finalmente, dopo un lungo silenzio, sua madre parlò “Io e tuo padre abbiamo parlato di te e del fatto che non fai altro che leggere e chiuderti in te stessa: noi pensiamo che leggere ti faccia bene per conoscere cose nuove per aiutarti a studiare eccetera però abbiamo pensato che forse è meglio che tu metta da parte i libri per il tempo che passeremo qui. Credimi lo facciamo perché tu possa divertirti di più non intendo che non dovrai mai leggere ti chiedo solo di limitare il tempo ad un’ora” Serena scattò in piedi ,si fiondò fuori cercando di trattenere le lacrime di rabbia e di tristezza ignorando la madre che la chiamava. Serena non riusciva a crederci. Possibile che non capissero che i libri non erano solo tomi di carta ma per lei erano come grandi amici a cui non poteva rinunciare pensò mentre si asciugava le lacrime che le stavano rigando il volto e cominciava a camminare verso la piazzetta del paese da cui proveniva delle voci e della musica. Arrivata notò un eccentrico presentatore sul palco ,in cravatta verde fluo e un altrettanto appariscente giacca rosa ,gridare al microfono “Va bene ragazzi adesso andiamo con Everytime we touch di Cascada a duetto” A Serena prese un colpo : quella canzone la conosceva a memoria non perché seguisse la cantante ma perché l’aveva trovata su internet e dopo averla ascoltata una volta se ne era innamorata. “Io” una voce di cui non capiva da dove fosse venuta fu seguita da un ragazzo dalla pelle diafana, i capelli biondi quasi bianchi e gli occhi blu salì sul palco. Serena rimase a bocca aperta di fronte a quella visione meravigliosa che senza neanche rendersene conto era salita anche lei sul palco. Quanto la musica iniziò quasi non si accorse di aver cominciato a cantare. Quando sentì la voce angelica del ragazzo dimenticò completamente la precedente discussione con i genitori e si limitò a cantare e a lasciarsi andare continuando a guardare quegli occhi profondi che ricambiavano lo sguardo. Distolse lo sguardo solo quando sentì scoppiare il fragore della folla e lui fece lo stesso qualche secondo dopo. Poco dopo il presentatore fece cenno a entrambi di seguirlo dietro la tenda del palcoscenico. “Mi chiamo Mike Ride. Sentite ragazzi abbiamo organizzato questo karaoke per trovare due cantanti degni di coprire uno spettacolo di musica e danza alla grande festa fra un mese. Dopo faremo i provini anche per alcuni ballerini. Allora che ne dite siete dei nostri ?” Entrambi i ragazzi annuirono con sicurezza e poi il presentatore riprese a parlare” Siete entrambi liberi domani sera così sceglieremo gli orari delle prove e vi spiegheremo i dettagli?” Di nuovo entrambi annuirono. “Perfetto ci vediamo qui domani sera alle otto”. Il presentatore li lasciò da soli per andare sul palco a dare il grande annuncio. I due si scrutarono per un po’ e poi il ragazzo tese la mano dicendo con un leggero accento inglese ”Ciao io sono Dray” Serena che si era quasi incantata davanti a quel bellissimo ragazzo si riscosse e strinse la mano dicendo ”Mi chiamo Serena, hai una voce davvero fantastica!” Lui sorrise e disse ”Ti ringrazio e comunque anche tu sei molto brava, Hai studiato canto?” Lei arrossì e mormorò un flebile “No” Dray annuì ”Lo immaginavo se avessi studiato canto non avresti avuto quella passione mentre cantavi ma saresti sembrata un robot” Lei non rispose e distolse lo sguardo imbarazzata, sempre sorridendo. Dopo poco Dray spezzò nuovamente il ghiaccio chiedendole dove andava solitamente in spiaggia “Alla Laguna Blu” rispose acquistando un po’ più sicurezza. Il sorriso del ragazzo si fece più ampio “Fantastico anch’io, sei mai stata oltre la punta dove c’è quella caverna che poi sbuca nella piscina naturale?” Serena ricordò la leggenda che aveva sentito da un anziano marinaio qualche giorno prima riguardo a quel posto e rispose “Parli di quella della leggenda? No, non ci sono mai stata ma mi piacerebbe solo che i miei non mi lascerebbero andare da sola” Negli occhi del ragazzo si accese una scintilla “Ti va se domattina ti ci accompagno? Potremmo raggiungere la punta con un pedalò, ancorarlo e poi andare a nuoto. Sarebbe un modo fantastico per conoscerci meglio!” Serena si trattene dal fare un salto a quelle parole “Mi piacerebbe moltissimo i miei mi lasceranno andare di certo! Dove ci incontriamo?” Dray rise all’entusiasmo della ragazza “Potremmo vederci al parcheggio alle 9:30 scendere giù in spiaggia e poi andare, ti va?” “Perfetto” rispose lei. Lo sguardo le cadde sul l’orologio al campanile che segnava le 10:45!!!!! Serena sbiancò a quella vista ,il suo unico pensiero in quel momento era che era un’ora in ritardo con il coprifuoco deciso dai suoi. “Scusami sono in un terribile ritardo sarà meglio che vada a domani!” salutò Dray che rispose con un sorriso e un cenno della mano. Serena cominciò una corsa a perdifiato e appena arrivò alla porta si fiondò dentro e la prima cosa che disse appena entrata in salotto fu “Scusate” e poi si lasciò cadere su una sedia per riprendere fiato. Sua madre sorrise e le disse calma “Tranquilla, solo dimmi dove sei stata” Serena iniziò a raccontare “…e poi mi ha proposto insieme al ragazzo con cui ho cantato di fare uno spettacolo fra un mese!” “Tesoro sono contenta per te e penso che sarà una bellissima esperienza” rispose la madre e le due si abbracciarono. “Bene io vado a letto!” disse Serena sciogliendo l’abbraccio e avviandosi verso la sua camera. Quando si sdraiò sul materasso ripensò un ultima volta a Dray e ai suoi meravigliosi occhi blu prima cadere fra le braccia calde di Morfeo.




Premessa: è la prima storia che scrivo quindi non uccidetemi con recensioni eccessivamente cattive. Comunque recensite con critica o no non importa bacia alla prossima settimana
  
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