Why have I been
Born into this world?
(Boku no Hana)
Freddo. Byun Baekhyun attende
pazientemente all'entrata di un piccolo locale dall'aria trasandata
situato nella periferia della città ed ha maledettamente freddo. "È il luogo
più sicuro. Potremo parlare liberamente visto che non ci va mai
nessuno.". Calcia la
neve depositatasi sul marciapiede dopo la nevicata di quella mattina,
mentre dalla sua bocca escono nuvolette di fumo.
Sta ormai per andarsene quando Do Kyung Soo e Kim Jong In lo raggiungono. "Uhm... Ciao, Baek."
L'aspetto del locale all'interno non è molto diverso da quello esteriore. I tavoli sporchi, illuminati dalla fioca luce delle uniche lampadine non fulminate, sono disposti nella stanza in ordine assolutamente casuale, il che fa in modo che parti dello spazio rimangano completamente inutilizzate mentre altri sono pericolosamente sovradotate. Un uomo di mezza età, che Baekhyun presto identifica come proprietario e ed unico dipendente di quella bettola, se ne sta poggiato al bancone fumando un pacchetto di Marlboro rosse.
In un angolo della stanza tre dei tavoli sono stati uniti e ad essi vi siedono i restanti membri del gruppo di amici. O quasi. Baekhyun scruta uno dopo l'altro i presenti, mentre in silenzio prende posto al fianco di Park Chanyeol. Joon Myun e Yixing non sono venuti. Bhè, c'era da aspettarselo. Ad essere onesti nemmeno lui voleva andarci a quell'incontro.
Il sottile silenzio che si è creato dopo l'arrivo dei tre viene spezzato da Kris Wu Yifan "Ora che ci siamo tutti, credo dovremmo parlare di ciò che è accaduto questo pomeriggio..." ma Baekhyun non lo ascolta. Non vuole farlo. Si aggrappa alla manica di Chanyeol e abbassa lo sguardo. La sporcizia che c'è sul tavolo è improvvisamente diventata molto più interessante di qualsiasi altra cosa.
Eppure non riesce a fermare il flusso di ricordi che lo travolgono.
♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦
Sta ormai per andarsene quando Do Kyung Soo e Kim Jong In lo raggiungono. "Uhm... Ciao, Baek."
L'aspetto del locale all'interno non è molto diverso da quello esteriore. I tavoli sporchi, illuminati dalla fioca luce delle uniche lampadine non fulminate, sono disposti nella stanza in ordine assolutamente casuale, il che fa in modo che parti dello spazio rimangano completamente inutilizzate mentre altri sono pericolosamente sovradotate. Un uomo di mezza età, che Baekhyun presto identifica come proprietario e ed unico dipendente di quella bettola, se ne sta poggiato al bancone fumando un pacchetto di Marlboro rosse.
In un angolo della stanza tre dei tavoli sono stati uniti e ad essi vi siedono i restanti membri del gruppo di amici. O quasi. Baekhyun scruta uno dopo l'altro i presenti, mentre in silenzio prende posto al fianco di Park Chanyeol. Joon Myun e Yixing non sono venuti. Bhè, c'era da aspettarselo. Ad essere onesti nemmeno lui voleva andarci a quell'incontro.
Il sottile silenzio che si è creato dopo l'arrivo dei tre viene spezzato da Kris Wu Yifan "Ora che ci siamo tutti, credo dovremmo parlare di ciò che è accaduto questo pomeriggio..." ma Baekhyun non lo ascolta. Non vuole farlo. Si aggrappa alla manica di Chanyeol e abbassa lo sguardo. La sporcizia che c'è sul tavolo è improvvisamente diventata molto più interessante di qualsiasi altra cosa.
Eppure non riesce a fermare il flusso di ricordi che lo travolgono.
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Il suono
della campanella che segna la fine delle lezioni pomeridiane porta con
sè un gran vociare per i corridoi dell'istituto. Alcuni studenti si
affrettano a raggiungere l'uscita mentre altri si dirigono nelle
rispettive aule per i club doposcuola: Byun Baekhyun e la sua
combriccola di amici sono fra questi.
L'aula utilizzata dal club di musica è situata al terzo piano, nell'ala ovest dell'edificio, quella del club di letteratura è invece nell'ala est al primo piano; Baekhyun, il più veloce, impiega esattamente 1 minuto e 47 secondi per andare da un'aula all'altra, ed è per questo che, quando Kyung Soo gli chiede di portare "questo libro a Xiumin perchè l'ha dimenticato in mensa e per domani ci sono compiti", non esita nemmeno per un secondo ad uscire per catapultarsi a perdifiato tra corridoi e piani di scale, ignaro di ciò che sarebbe successo di lì a poco.
L'aula utilizzata dal club di musica è situata al terzo piano, nell'ala ovest dell'edificio, quella del club di letteratura è invece nell'ala est al primo piano; Baekhyun, il più veloce, impiega esattamente 1 minuto e 47 secondi per andare da un'aula all'altra, ed è per questo che, quando Kyung Soo gli chiede di portare "questo libro a Xiumin perchè l'ha dimenticato in mensa e per domani ci sono compiti", non esita nemmeno per un secondo ad uscire per catapultarsi a perdifiato tra corridoi e piani di scale, ignaro di ciò che sarebbe successo di lì a poco.
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Baekhyun
raggiunge l'aula del club di letteratura stremato. Solo Joon
Myun e Yixing si presentano però alla sua vista una volta aperta la
porta. I due sono
intenti a leggere ed analizzare un "chissà che libro di chissà quale
autore a lui sconosciuto" e paiono non essersi minimamente accorti
della sua presenza.
"Scusate," chiede ansante "sapete dov'è Xiumin?" Joon Myun alza allora lo sguardo dalla lettura per degnare finalmente l'altro di un po' d'attenzione. Yixing continua a leggere in silenzio. "In classe. Ha detto di aver dimenticato lì un libro che gli serve per i compiti di domani.".
Baekhyun ringrazia velocemente; esce richiudendo la porta dietro di sé per poi recarsi mollemente in direzione della propria classe, ancora affaticato dalla precedente corsa. Sta abbassando la maniglia quando sente una strana sensazione farsi strada in lui. Eppure Kyung Soo aveva detto che il libro era stato dimenticato in mensa.
"Scusate," chiede ansante "sapete dov'è Xiumin?" Joon Myun alza allora lo sguardo dalla lettura per degnare finalmente l'altro di un po' d'attenzione. Yixing continua a leggere in silenzio. "In classe. Ha detto di aver dimenticato lì un libro che gli serve per i compiti di domani.".
Baekhyun ringrazia velocemente; esce richiudendo la porta dietro di sé per poi recarsi mollemente in direzione della propria classe, ancora affaticato dalla precedente corsa. Sta abbassando la maniglia quando sente una strana sensazione farsi strada in lui. Eppure Kyung Soo aveva detto che il libro era stato dimenticato in mensa.
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La luce del
tramonto illumina la stanza, purifica quel luogo colmo di ansie e paure
donandogli un aspetto pacifico. Kim Minseok è seduto in uno dei banchi
della terza fila, vicino alla finestra. Sta seduto composto e guarda
dritto davanti a sé, canticchiando un dolce motivetto nel silenzio
della stanza. È una visione talmente inusuale per Baekhyun, abituato
alla vivacità e alle rumorose chiacchiere dell'amico , che quando gli
si avvicina per consegnargli il libro ha come il timore di star
compiendo qualcosa di terribilmente ingiusto, distruggendo quel fragile
momento di calma quiete.
Near my
house there delicately
Bloomed a small flower
Even though nobody noticed it
In this way only I watched it
Bloomed a small flower
Even though nobody noticed it
In this way only I watched it
Quando la
distanza fra i due non si riduce che ad una manciata di decimentri,
Xiumin smette di canticchiare. Si alza tranquillamente e una volta
voltatosi per guardare l'altro negli occhi, gli sorride.
Xiumin sorride, mentre Baekhyun nota per la prima volta il coltello tra le sue mani. Xiumin sorride, mentre gli chiede di perdonarlo per quello che sta per fare. Una lacrima. Xiumin smette di sorridere quando il coltello gli taglia la gola e la bianca camicia della sua divisa inizia a tingersi di vermiglio, mentre il suo corpo senza vita si accascia al suolo.
Xiumin sorride, mentre Baekhyun nota per la prima volta il coltello tra le sue mani. Xiumin sorride, mentre gli chiede di perdonarlo per quello che sta per fare. Una lacrima. Xiumin smette di sorridere quando il coltello gli taglia la gola e la bianca camicia della sua divisa inizia a tingersi di vermiglio, mentre il suo corpo senza vita si accascia al suolo.
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"La situazione è grave. Non è
stato un incidente, lo sapete bene anche voi. Non è che è scivolato e 'Oh, guarda
sono scivolato ed un coltello mi si è piantato nel collo. Cose che
succedono tutti i giorni, no?' Cristo, stiamo parlando di
suicidio. Se solo Baekhyun la finisse di fare il muto e ci dicesse
qualcosa, forse me lo farebbe odiare leggermente di meno e riusciremmo a
capisrci qualcosa.". Sentitosi chiamare in causa, il giovane alza
finalmente lo sguardo dalla sporcizia sul tavolo per farlo scontrare
con quello colmo di rabbia del più alto. Non parla, non ci riesce.
Decide quindi di riabbassare gli occhi.
"Stai dando la colpa a lui, Kris? Sai benissimo che non c'entra niente."
"E tu cosa sei Chanyeol, la sua mammina?"
"La verità è che non riesci ad accettare l'accaduto e devi per forza incolpare qualcuno."
"La verità è che te lo sei scopato talmente tanto che, anche se lo vedessi coi tuoi occhi uccidere qualcuno, avresti il coraggio di dichiararlo innocente. La verità è che te ne vai in giro vantandoti tanto di questo presunto 'profondo e sconfinato amore' che provi nei suoi confronti senza nemmeno conoscerlo, il reale significato di amore, e la cosa mi fa davvero venir voglia di vomitare. Perchè la verità, mio caro Park Chanyeol, è che sei solo un emerito coglione succube di un amore che non esiste."
Kris si alza e senza aggiungere altro sbatte con forza la porta del locale dopo essersene andato. Un silenzio opprimente torna a regnare nella stanza. Intanto il vecchio propietario dietro al bancone ha finito di fumare tutte le sigarette del pacchetto e si sta ora scolando una lattina di birra.
Passano quelli che sembrano essere una decina di minuti. La lattina vuota viene gettata nella spazzatura e nel locale inizia a diffondersi una triste melodia.
"Stai dando la colpa a lui, Kris? Sai benissimo che non c'entra niente."
"E tu cosa sei Chanyeol, la sua mammina?"
"La verità è che non riesci ad accettare l'accaduto e devi per forza incolpare qualcuno."
"La verità è che te lo sei scopato talmente tanto che, anche se lo vedessi coi tuoi occhi uccidere qualcuno, avresti il coraggio di dichiararlo innocente. La verità è che te ne vai in giro vantandoti tanto di questo presunto 'profondo e sconfinato amore' che provi nei suoi confronti senza nemmeno conoscerlo, il reale significato di amore, e la cosa mi fa davvero venir voglia di vomitare. Perchè la verità, mio caro Park Chanyeol, è che sei solo un emerito coglione succube di un amore che non esiste."
Kris si alza e senza aggiungere altro sbatte con forza la porta del locale dopo essersene andato. Un silenzio opprimente torna a regnare nella stanza. Intanto il vecchio propietario dietro al bancone ha finito di fumare tutte le sigarette del pacchetto e si sta ora scolando una lattina di birra.
Passano quelli che sembrano essere una decina di minuti. La lattina vuota viene gettata nella spazzatura e nel locale inizia a diffondersi una triste melodia.
Near my
house there delicately
Bloomed a small flower
In the shade it drooped its head
As no one noticed it
Why, oh why has it become helpless?
Why, oh why does it all seem so fleeting?
Why have I been
Born into this world?
Bloomed a small flower
In the shade it drooped its head
As no one noticed it
Why, oh why has it become helpless?
Why, oh why does it all seem so fleeting?
Why have I been
Born into this world?
Baekhyun gela sul posto. "Questa
canzone..."
"Canzone del suicidio" la voce roca e calma del vecchio proprietario coglie tutti di sorpresa, facendoli voltare verso quest'ultimo "o meglio, lo è per chi ci vuole credere."
"Temo si sbagli. Quella a cui si riferisce è la canzone ungherese del suicidio*, questa invece è in lingua giapponese." E bravo Jongdae. Non pensavo fosse così acculturato.
Il proprietario annuisce piano. "Dicerie. Sono tutte dicerie. Eppure chi può dire che tra il falso non si possa nascondere anche del vero?" il tono della sua voce è cambiato, ora freddo e tagliente. "Ma..." Baekhyun vorrebbe sapere di più, ma a quanto pare il vecchio signore non è dello stesso parere "Forza. Ora andatevene. È tardi ed io devo chiudere."
"Canzone del suicidio" la voce roca e calma del vecchio proprietario coglie tutti di sorpresa, facendoli voltare verso quest'ultimo "o meglio, lo è per chi ci vuole credere."
"Temo si sbagli. Quella a cui si riferisce è la canzone ungherese del suicidio*, questa invece è in lingua giapponese." E bravo Jongdae. Non pensavo fosse così acculturato.
Il proprietario annuisce piano. "Dicerie. Sono tutte dicerie. Eppure chi può dire che tra il falso non si possa nascondere anche del vero?" il tono della sua voce è cambiato, ora freddo e tagliente. "Ma..." Baekhyun vorrebbe sapere di più, ma a quanto pare il vecchio signore non è dello stesso parere "Forza. Ora andatevene. È tardi ed io devo chiudere."
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La fredda aria invernale investe
Baekhyun facendolo rabbrividire; Chanyeol lo abbraccia piano per
riscaldarlo. Il gruppo di amici si divide, augurandosi la buona notte e
promettendosi di rivedersi l'indomani per parlare nuovamente e chiarire
con Kris.
Baekhyun e Chanyeol camminano lentamente in direzione delle rispettive case, facendo attenzione a non scivolare a causa del ghiaccio sul marciapiede.
"Chanyeol..."
"Uhm"
"Tu ci credi?"
"A cosa?"
"Alla leggenda. Dicono che chiunque ascolti quella canzone poi si suicidi."
"Baek, non crederai a queste stronzate."
"Prima di morire. Lui, Xiumin. L'ho sentito con le mie orecchie era quella canzone."
"No Baek, è solo una leggenda. Non preoccuparti. In ogni caso ci sono qui io a proteggerti... e anche lei" dice riferito all'arma che la madre obbliga a far portare con sé ogni volta che, per un motivo o per l'altro, si ritrova a gironzolare la sera nelle buie periferie.
Il più basso riflette un po' e pensa che vorrebbe avere anche lui una madre così protettiva.
"Lo sai che ti amo più di qualsiasi altra cosa."
Baekhyun non risponde. Si limita a sorridergli dolcemente per poi correre avanti e scoppiare in una risata cristallina, mentre cerca di acchiappare i fiocchi di neve che lenti scendono dal cielo. Ha ripreso a nevicare.
Chanyeol osserva le auto correre lungo la strada, la luce dei lampioni spezza l'oscurità altrimenti totale. Il suo cellulare vibra piano.
Baekhyun e Chanyeol camminano lentamente in direzione delle rispettive case, facendo attenzione a non scivolare a causa del ghiaccio sul marciapiede.
"Chanyeol..."
"Uhm"
"Tu ci credi?"
"A cosa?"
"Alla leggenda. Dicono che chiunque ascolti quella canzone poi si suicidi."
"Baek, non crederai a queste stronzate."
"Prima di morire. Lui, Xiumin. L'ho sentito con le mie orecchie era quella canzone."
"No Baek, è solo una leggenda. Non preoccuparti. In ogni caso ci sono qui io a proteggerti... e anche lei" dice riferito all'arma che la madre obbliga a far portare con sé ogni volta che, per un motivo o per l'altro, si ritrova a gironzolare la sera nelle buie periferie.
Il più basso riflette un po' e pensa che vorrebbe avere anche lui una madre così protettiva.
"Lo sai che ti amo più di qualsiasi altra cosa."
Baekhyun non risponde. Si limita a sorridergli dolcemente per poi correre avanti e scoppiare in una risata cristallina, mentre cerca di acchiappare i fiocchi di neve che lenti scendono dal cielo. Ha ripreso a nevicare.
Chanyeol osserva le auto correre lungo la strada, la luce dei lampioni spezza l'oscurità altrimenti totale. Il suo cellulare vibra piano.
Why, oh
why has it become helpless?
Why, oh why does it all seem so fleeting?
Why have I been
Born into this world?
Why, oh why does it all seem so fleeting?
Why have I been
Born into this world?
Estrae la pistola dal suo
giubbotto e se la porta alla testa. Si ferma per pochi istanti
guardandosi attorno, poi con un sorriso stampato sulle labbra fa
ricadere il braccio lungo il corpo.
Baekhyun cammina serenamente qualche metro più avanti.
Baekhyun cammina serenamente qualche metro più avanti.
Near my
house there delicately
Bloomed a small flower
Even though nobody noticed it
In this way only I watched it
Bloomed a small flower
Even though nobody noticed it
In this way only I watched it
"Perchè dovrei uccidermi, quando
c'è qualcun'altro che potrei uccidere al posto mio?"
♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦
♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦ ♠ ♦ ♣ ♦
◘ To: Chanyeol
Sono Jongdae, stronzo rispondi al più presto. Merda è successo un casino, dovete subito venire in ospedale e vedete di fare attenzione. Ad un certo punto Sehun ha iniziato a dare di matto. Diceva cose assurde su un certo fiore e altre cazzate simili che non ho ben capito. Poi senza che potessimo lontanamente immaginarcelo, s'è buttato sotto un camion trascinando Luhan con sé.
Quella canzone, c'è qualcosa che non quadra.
Sono Jongdae, stronzo rispondi al più presto. Merda è successo un casino, dovete subito venire in ospedale e vedete di fare attenzione. Ad un certo punto Sehun ha iniziato a dare di matto. Diceva cose assurde su un certo fiore e altre cazzate simili che non ho ben capito. Poi senza che potessimo lontanamente immaginarcelo, s'è buttato sotto un camion trascinando Luhan con sé.
Quella canzone, c'è qualcosa che non quadra.
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Account Twitter
Boku no Hana: https://www.youtube.com/watch?v=6OhC81_ih5A
*Canzone ungherese del suicidio: è una canzone scritta nel 1933 intitolata "Gloomy Sunday". La canzone ebbe inizialmente successo, fino a quando non iniziarono a verificarsi eventi tragici ad essa ricollegati.
Il compositore stesso di quest'ultima, Reszo Seress, si suicidò nel 1968 gettandosi dalla finestra del suo appartamento a Budapest; il testo originale è caratterizzato da una melodia molto malinconica e deprimente, che ha una cadenza quasi da marcia funebre. Racconta la storia di una amore che è ormai morto, e di come solo la morte possa far ricongiungere alla persona amata.
Boku no Hana: https://www.youtube.com/watch?v=6OhC81_ih5A
*Canzone ungherese del suicidio: è una canzone scritta nel 1933 intitolata "Gloomy Sunday". La canzone ebbe inizialmente successo, fino a quando non iniziarono a verificarsi eventi tragici ad essa ricollegati.
Il compositore stesso di quest'ultima, Reszo Seress, si suicidò nel 1968 gettandosi dalla finestra del suo appartamento a Budapest; il testo originale è caratterizzato da una melodia molto malinconica e deprimente, che ha una cadenza quasi da marcia funebre. Racconta la storia di una amore che è ormai morto, e di come solo la morte possa far ricongiungere alla persona amata.