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Autore: Fiamma Erin Gaunt    02/02/2014    4 recensioni
Un liceo come tanti altri, con le sue storie di amori, tradimenti e amicizie. Thor nei panni di quarterback e Loki in quelli dello studente prodigio. Due fratellastri diversi sotto molto punti di vista. Una ragazza, la nuova arrivata, che sconvolgerà le vite di entrambi.
*****
Dal testo:
Non era nulla di speciale: capelli di un biondo scialbo, viso un po’ più affilato di quanto richiedessero i canoni di bellezza, nascosta sotto abiti troppo grandi per lei e dietro un paio di occhiali squadrati. Nulla di speciale, come aveva detto, almeno finchè lo sguardo non si perdeva in quelle iridi celesti come il cielo primaverile.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fandral, Loki, Nuovo personaggio, Sif, Thor
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Triangolo
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Alcune info prima di leggere: I personaggi di cui scrivo non mi appartengono, purtroppo, a eccezione degli OC che sono di mia invenzione e di cui detengo tutti i diritti. Quanto scrivo non è a scopo di lucro. Le mie sono opere di fantasia e rivendico i miei diritti su esse solo in quanto sono state partorite dalla mia immaginazione. I miei scritti potrebbero contenere scene di sesso e/o erotiche. Se certi contenuti ti possono offendere, non leggerli. Qualche piccola precisazione:

1.      I capitoli vengono scritti di volta in volta, quindi gli aggiornamenti saranno all’incirca una volta a settimana o ogni dieci giorni (salvo imprevisti);

2.      È la prima AU che scrivo, quindi spero che non faccia eccessivamente schifo;

3.      Non comparirà Jane, perché mi sta allegramente sulle balls xD;

4.      Il rating per il momento è sull’arancione, ma c’è la possibilità che venga innalzato a rosso nel corso della storia.

Legenda:

In corsivo sono i pensieri;

“…” le citazioni;

– … – i dialoghi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prologo

 

 

 

Quella mattina alla Midgard High School si respirava un clima di caos allo stato puro. Gruppi di ragazze chiacchieravano a voce alta, esprimendo le loro ipotesi sul misterioso nuovo studente che sarebbe entrato a far parte della loro classe; mentre i ragazzi pregavano affinchè si trattasse di una ragazza, fantasticando sul genere di bellezza mozzafiato che avrebbero voluto.

Loki Odinson, seduto al suo solito banco nell’angolo più remoto dell’aula, alzò gli occhi al cielo. Come se a lui interessasse qualcosa dell’ennesimo idiota tutto muscoli o gallina isterica che avrebbe tormentato le sue mattinate.

- A quanto pare, si tratta di uno studente straniero. – commentò Sigrid, la pettegola della classe, a voce abbastanza alta perché tutti potessero venire a conoscenza della notizia.

Che emozione, uno studente straniero, sono tutto un tremito.

- Gli stranieri sono così affascinanti. – sospirò un’altra ragazza, provocandogli un conato di disgusto.

Non aveva la minima idea di come fosse potuto capitare in quel luogo di decerebrati e menomati mentali. Forse, in una delle sue vite precedenti, era stato un pazzo omicida, un tiranno, o magari uno sterminatore di cuccioli. Sì, non c’era altra spiegazione. Perché altrimenti il cosmo avrebbe dovuto punirlo con un fratellastro come il suo e una vita passata in compagnia di gente fondamentalmente inutile?

Un rumore di passi frenetici lo riscosse dalle sue considerazioni. A quanto pareva, il professor Rohl era in arrivo. Gli piaceva quell’uomo, era uno che sapeva incutere un senso di timore e rispetto in tutti i suoi studenti. E poi insegnava chimica, la sua materia preferita.

- Prendete posto, coraggio, non abbiamo tutto il giorno. – esclamò Rohl, un uomo sul metro e novanta, con cortissimi capelli brizzolati e un’aria marziale.

- E state zitti. – aggiunse, scoccando un’occhiataccia al gruppo di Sigrid che aveva continuato a chiacchierare mentre si dirigeva verso i propri banchi.

Accontentato, prese a far scorrere il dito lungo il registro, in un silenzioso appello mentale.

- Odinson, dov’è tuo fratello? – domandò, fissandolo con i suoi penetranti occhi azzurri.

- Sarebbe troppo ottimista da parte mia dire che magari si è trasferito nell’emisfero opposto, signore? – replicò, sfoggiando il suo consueto sarcasmo.

Sigrid emise un verso seccato, ma impallidì quando si voltò a rivolgerle uno sguardo glaciale.

Rohl scosse la testa, sorvolando, - Digli che se non si presenta a lezione lo boccerò anche quest’anno. –

Come se la sua presenza a lezione bastasse a fare entrare qualcosa in quella testa dura.

- Riferirò. –

Terminato l’appello, Rohl intimò alla classe di stare in silenzio e uscì dall’aula. Fece ritorno una decina di minuti più tardi, scortato da una ragazza. Sì, perché il nuovo arrivato era una lei, lo si capiva chiaramente dalla voce femminile che giungeva da dietro la porta.

Fantastico, l’ennesima ragazzina incapace di pensare ad altro se non ai trucchi e ai vestiti.

- Abbiamo una nuova studentessa, mi aspetto che tutti voi le mostriate un’accoglienza degna e non vi comportiate come degli zulù. –

Loki sentì le labbra incresparglisi in un sorrisetto sarcastico. Come se il tono di Rohl lasciasse spazio a un comportamento diverso; quell’uomo aveva l’abilità di riuscire a far suonare come un ordine tassativo qualsiasi cosa uscisse dalla sua bocca.

- Coraggio, Eva, entra pure. – aggiunse, mentre sul volto gli si dipingeva quello che doveva sembrare un’espressione accogliente.

I ragazzi si sporsero leggermente dalle sedie, incuriositi dalla nuova presenza femminile, mentre le ragazze erano già entrate in quella modalità di giudizio ipercritico che riservavano esclusivamente alle appartenenti al loro sesso.

La ragazza che entrò in aula riuscì in un solo istante a gelare l’euforia maschile e a rassicurare le ragazze. Non sarebbe mai venuto nessun pericolo da quella lì. Era questo che Loki riusciva a leggere nelle espressioni di Sigrid e delle sue amiche.

In effetti non era nulla di speciale: capelli di un biondo scialbo, viso un po’ più affilato di quanto richiedessero i canoni di bellezza, nascosta sotto abiti troppo grandi per lei e dietro un paio di occhiali squadrati. Il volto era truccato in modo quasi impercettibile e la treccia in cui aveva stretto i capelli la faceva sembrare più giovane di almeno un paio d’anni. Guardava risolutamente il pavimento, ma non sembrava che fosse un gesto spontaneo. Si stava sforzando di non guardare in faccia nessuno, eppure non aveva l’aria di una persona a disagio.

Chissà perché lo fa, se non si sente in imbarazzo.

Scosse la testa, scacciando quel pensiero. A lui non interessava niente delle altre persone, o avrebbe stretto amicizia con qualcuno in tutti quegli anni, no? Quindi non aveva senso interessarsi di una perfetta sconosciuta.

- Eva, perché non prendi posto? – la invitò Rohl, fissando accigliato i suoi studenti. Di solito l’arrivo di un nuovo studente non li lasciava così di sasso. Le indicò il posto vuoto accanto a quello di Loki, - Lì, vicino a Odinson. –

Già, come se lui avesse mai voluto un compagno di banco, per di più una ragazza.

Eva gli si avvicinò continuando a guardare risolutamente verso il basso. Gli sedette accanto e disse, con una voce che suonò stranamente melodiosa nonostante l’accento, - Eva Glücksburg. Tu sei? –

- Loki Odinson. –

Accettò la mano che gli porgeva, sorprendendosi di come la sua pelle fosse liscia e contrastasse con la forza con cui gli strinse la mano.

La lezione cominciò poco dopo. Con un gesto automatico, spostò il libro di chimica al centro, visto che l’unica cosa di cui sembrava provvista erano un paio di quaderni a spirale e un astuccio carico di penne e matite.

- Grazie. – sussurrò, alzando finalmente lo sguardo.

Nulla di speciale, come aveva detto, almeno finchè non si perse nei suoi occhi. Nessuno avrebbe dovuto avere occhi come quelli, di un azzurro talmente carico e perfetto da ricordare il cielo primaverile.

- Figurati. – borbottò, scoprendosi fastidiosamente colpito da quella scoperta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ecco il primo capitolo, spero che vi piaccia e che vi abbia incuriosito. Scusate la fretta, ma devo correre a finire di scrivere il nuovo capitolo di “Never let me go” o rischierò di non riuscire a pubblicarlo neanche questa sera. Fatemi sapere che ne pensate, come sempre ci tengo al vostro giudizio. Alla prossima.

Baci baci,

                Fiamma Erin Gaunt

  
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