(Santana)
Siamo  15 persone,tutte dirette nella villa Pierce.Siamo stati condannati al lavoro nei campi di cotone perché,visto che non siamo bianchi,dobbiamo esser sottomessi:che civiltà da schifo!perchè non possiamo aver gli stessi diritti?!
Arrivati ai piedi della villa rimaniamo tutti ammaliati dalla sua imponenza.
-"ehi muoviti rifiuto umano!"
Una delle guardie del cancello mi butta a terra e sbatto la testa,l'odore della terra bagnata mi da alla testa e cerco di alzarmi aiutata da un altro ragazzo buttato a terra.
Ci ammassano dentro delle baracche,siamo in gruppi da 8 e a malapena si riesce a respirare dios!
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(Brittany)
Sento gli schiavi arrivare e sbuffo,mio padre è l'uomo più buono del mondo ma ha una mentalità da idiota:non possiamo metter in schiavitù delle persone solo perché non sono bianche !
-:"Cara scendi,tuo padre ti deve parlare"
Seguo mia madre e scendo,vedo mio padre che parla con due agenti e io saluto lievemente
B:"mi voleva parlare?"
-:"si Brittany,domani vieni a controllare i lavoro nel il campo?guardiamo come va il lavoro"
B:"mm..se devo..va bene signore"
Che bello!andiamo a vedere dei poveri esseri umani che sgobbano come animali!-.-
Vado a dormire con questo disgustoso pensiero.
(Santana)
Sono appena le 6 di mattina e stiamo già lavorando,dopo varie imprecazioni in spagnolo son riuscita a imparare questo lavoraccio..passano le ore e,alle 8,sentiamo dei cavalli arrivare:il signor Pierce con alcune persone sta arrivando a controllare il lavoro.
S.P:"salve gentaglia,il lavoro vi renderà migliori internamente"
Mentre parla smetto di lavorare per ascoltarlo ma un controllore mi tira un calcio nelle costole,il sesto da quando sono qui,e io stringo i denti riprendendo il lavoro

Una ragazza stupenda,capelli biondi e dagli occhi blu,scende dal cavallo e mi osserva tristemente.
B:"stai bene?" Mi guarda ma io abbasso lo sguardo annuendo lievemente e poi pronuncia QUELLE PAROLE
(Brittany)
B:"Padre,possiamo portarla al lavoro domestico?"
-:"oh,ehm..va bene .Sicura di volerlo?"
B:"si,padre,son sicura"
Le faccio cenno di seguirci:è davvero bella,ha gli occhi neri come il petrolio,la pelle caffellatte e dei meravigliosi tratti ispanici.
B:"qual'è il tuo nome?Quanti anni hai?"
S:"io..io sono Santana Lopez signorina,17 anni.."
B:"Va bene,grazie,io ne ho 18"
Non ne sono sicura,forse ha sorriso.
La conduco dentro in casa e le mostro la sua camera che anche se è nella parte della servitù ha il minimo indispendabile ed è meglio delle baracche poste nel campo.Lei entra in camera e,dopo essersi lavata nella piccola tinozza,esce con i vestiti che idossa tutta la nostra servitù:
senza lo sporco è ancora più bella e poi con quei vestiti si intravede il suo bellissimo corpo.
S:"S..scusa la..la libertà ma,che..che devo fare come serva?"
B:"uhm bhe,ti affiderò alla serva che è qui da più tempo e ti farà imparare"
S:"io,ehm va bene signorina"
Annuisce e abbassa lo sguardo
B:"sai,Santana,sei una ragazza stupenda"
La vedo sorridere e le poso una mano sulla spalla per poi condurla da Quinn.. (Santana) B:"ora è meglio andare a pranzo,la cucina è li a sinistra e al suo interno c'è Quinn..ti spiegherà lei"
S:"Va bene signorina"
Annuisco ,appena entro in cucina una ragazza bionda dagli occhi verdi mi accoglie sorridendo
Q:"Tu devi esser Santana,giusto?"
Annuisco 
Q:""Piacere sono Quinn,allora per prima cosa chiama tutti signore,signora e signorina!"Appunto nella mente tutto ciò che mi dice"Poi solitamente la nostra sveglia è alle 6,prepariamo la colazione per i signori e sparecchiamo ed infine mangiamo pure noi ciò che avanza,per la mattinata o puliamo o assistiamo i membri della famiglia,alle 11 si inizia a cucinare il pranzo e si serve ed infine mangiamo pure noi ciò che avanza,poi si sparecchia e si pulisce.Durante il pomeriggio assistiamo i membri della famiglia poi si prepara la cena,si sparecchia,mangiamo ciò che avanza e si dorme."
S:"oh,va..vabene..certo che si fanno sempre le stesse cose.."
Q:"Lo so,ma io mi dico sempre -meglio qui che nei campi!-"
In effetti ha molta ragione..
Aiuto a servire e noto che,durante il pranzo,Brittany non toglie gli occhi da me..che strano.
Il pranzo finisce e i signori Pierce vanno in città lasciando Brittany a casa da sola che mi chiama.
Indugio per 3 minuti sulla porta prima di bussare leggermente
B:"Entra Santana"
Entro nella modesta camera e Brittany mi fa cenno di avvicinarmi
S:"ha..ha chiesto il mio aiuto signorina?"
B:"Si,vorrei saper più di te..raccontami la tua storia"
Deglutisco a vuoto ed inizio a raccontare anche se il mio cuore cade in pezzi ripensando alla mia vita.. Ehi :) come vi sembra?oggi a scuola abbiamo parlato delle leggi razziali e mi sembra un'idea carina! Fatemi sapere,a 3 recensioni continuo! L'ho modificata,ho dato del mio meglio..spero che ora vada bene :/