Questa Flashfic la dedico alla mia Klorella, al Kurt del mio Blaine, al JD del mio Turk, a colei che c’è e ci sarà sempre. Oggi è un anno preciso da quando ci siamo conosciute per caso. Love you my Kurt, questa CrissColfer è per te.
 
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"CHRISTOPHER! SONO A CASA!" Karyn Colfer, appena rientrata dall'ultimo giorno settimanale di lavoro, stanca morta chiamò il figlio.

"Oh cazzo... Darr-AAAH! Sei scemo! E' arrivata mia madre.. Vestiti in fretta ed esci dalla finestra!"

"Ma.. Chris come diavolo faccio? Saranno si e no tre metri di altezza, io sono basso, è Dicembre, nevica e poi mi fac-"

"Niente 'Ma'... Vogliamo farci scoprire? Lo sai che se mia madre scopre cosa facciamo qua tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e sabato pomeriggio mi uccide? Mi ha proibito di portare ragazzi in casa per fare certe cose e.. e..."

"CHRIS, TESORO SCENDI PER FAVORE? CHRIS!"

"Oh merda... Dar esci subito ti prego" Chris gli stampò un bacio veloce prima di aprire la finestra di fretta e furia, vestirsi mentre il suo ragazzo usciva dalla finestra crcando di non farsi beccare dalla signora Colfer, per poi mettersi le cuffiette sentendo dua madre arrivare. Appena il riccio toccò terra - fortunatamente senza altri gravi danni fisici e mentali - Karyn aprì la porta della stanza del figlio maggiore.

"Christopher! E' da diversi minuti che ti chiamo"

"Oh, scusami mamma, stavo ascoltando la musica e non ho sentit..ooh!" L'espressione del ragazzò mutò da finto tranquillo a super agitato appena vide le mutande di Darren buttate per terra. Non avrebbe nemmeno potuto dire che erano sue data la fantasia a tema Harry potter - e lui odiava le mutande a fantasia. Si lanciò per prenderle dimenticando completamente la figura di sua madre, che lo guardava stranito fare quella scenetta anche abbastanza ridicola, che nemmeno si era accorta delle mutande buttate per terra.

"Chris, che cosa stai facendo?" chiese infatti lei stranita.

"N-niente! Ho visto q-queste per terra e le ho raccolte... Sai quanto odio il disordine e la mia biancheria in giro!" replicò Chris, preso dal panico.

"Ma... Tu non hai mai avuto mutande di Harry Potter, caro. Le odi!" per fortuna che Chris era abbastanza intelligente da inventarsi la scusa di una scommessa con degli amici al momento per non far insospettire sua madre, ma a pensarci ci pensò Darren, che spuntò dalla finestra, con il suo ammasso di ricci spettinati.

"Ehi, psst, Chris, ho dimenticato le mutande, potresti mica lanciarmele per favore, le hia proprio in man-oh, Signora Colfer" Chris sbiancò di colpo, più di quanto gli fosse ancora possibile.

"Che.. Da-Darren?" Karyn era rimasta a bocca aperta da quell'apparsa, e non riuscì a dire altro se non confabulare parole senza senso tra se e se per quanto era rimasta sconvolta.

Ci fu un lungo minuto di silenzio imbarazzante tra i tre nella stanza fino a quando non fu Chris  a parlare.

"O-ok.. Dar, entra. Mamma, senti..." il ragazzo sospirò pesantemente e poi continuò affiancato dal suo ragazzo "Ok, lo so.. Senti lui è Darren.. Beh, lo conosci, viene a studiare qua tutte le settimane oramai... comunque, ecco beh.. Luièilmioragazzoequeirumorichesonosicurotusentaproveniredallamiastanzatuttelevoltesonoinostri."

"C-chris puoi ripetere per favore?" chiese lei con più calma, vedendo il figlio agitato e in ansia.

"Ok... Lui è il mio ragazzo, e quei rumori che senti provenire dalla mia stanza tutte le volte, beh, siamo noi!"
 
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