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Autore: Neverland98    03/02/2014    2 recensioni
Strane ed improvvise morti iniziano a colpire Gotham City, a partire dalla sera di San Valentino. La cosa strana, però, è che tutte le persone uccise sembrano essere state avvelenate e le loro pelli sono tinte di verde. Batman incentrerà allora le sue indagini su Poison Ivy, ma lungo la sua strada s'imbatterà in Talia al Ghul, Joker, il Pinguino e, per finire, Catwoman.
Tra un susseguirsi di colpi di scena, omicidi, gelosie e invidie; mentre su Gotham incombe una terribile minaccia, il Cavaliere Oscuro dovrà trovare anche il tempo per riflettere sui suoi veri sentimenti...
[Batman, Nightwing, Catwoman, Talia al Ghul, Joker, Harley Queen, il Pinguino]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Batman'
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Selina entrò nella Serra di Ivy attraverso una finestra lasciata ingenuamente aperta. Bruce era tornato verso mezzanotte, l'aveva avvisata di indossare il suo costume da Gatta e l'aveva scortata fino al balcone principale del Manor, dopodichè Selina era saltata giù ed era andata incontro alla sua prima missione da 'supereroe'.
La Gatta strisciava silenziosa attraverso le piante. Si nascose dietro una palma quando riconobbe le voci di Joker e Pamela discutere animatamente.
“Allora che si fa?” chiedeva lei agitata.
“Dobbiamo trovarla il più presto possibile! Lei sa chi è, è il modo più veloce per arrivare al Pipistrello!”
Selina sentì l'adrenalina scorrerle nelle vene: non doveva farsi scoprire. Si arrampicò sulla palma e si nascose tra le lunghe fronde. Non era proprio comodissima, ma di lì poteva tenere sotto controllo la situazione e sentire cosa si dicevano quei due matti.
“Ma se fosse così Batman avrebbe intuito che rischia la vita e l'avrebbe nascosta da qualche parte introvabile” spiegò Ivy.
“No, io non credo” Joker sorrise sornione e si voltò nella direzione della palma di Selina. La Gatta trattenne il fiato. Se l'avessero scoperta, sarebbe stata la sua fine. L'avrebbero torturata per farsi dire la vera identità di Batman e poi, sia se gliel'avesse detta sia se avesse taciuto, l'avrebbero uccisa. No, decisamente per lei non c'era destino peggiore.
“E cosa credi?” Ivy reclinò il capo, curiosa.
“Secondo me la sta solo usando. Voglio dire, credi davvero che il Pipistrello, ligio alle regole e con un invidiabile senso del dovere, rischi tutto per proteggere una Gattina? E' carina, certo, ma non vale quanto gli abitanti di Gotham!” rise cattivo.
“In che senso 'rischierebbe tutto proteggendola'?”
“Beh, lui potrebbe benissimo usarla come esca per arrivare a noi e catturarci. Ora come ora è la sua unica possibilità. Mettiamo il caso che l'abbia mandata qui, stanotte, dicendole di parlare con te. Sicuramente il Pipistrello sa che ci sarei anch'io a parlare con te, visto che è certo della tua colpevolezza e, dopo aver parlato con la Gatta, anche della mia.”
“Quindi tu credi che l'abbia mandata qui con una scusa, pur sapendo che rischia la vita, solo per coglierci in flagrante ed arrestarci?”
“Esatto”
“Che bastardo! Come tutti gli uomini del resto!” sputò Pamela: “Però questo vuol dire anche un'altra
cosa, non è vero? Vuol dire anche che la Gatta potrebbe essere qui, adesso, da qualche parte...” si guardò intorno furtiva.
Selina cercò di non fare il minimo rumore, ma dopo quanto aveva sentito il corpo non rispondeva più ai segnali che gli mandava. Davvero lei valeva così poco per Bruce? Si sentiva come pugnalata alle spalle, e proprio da lui del quale non avrebbe mai sospettato. Giurò a se stessa che se sarebbe uscita viva di lì, lo avrebbe ucciso con le sue mani.
“Shh!” Joker si portò un dito davanti alle labbra: “Dobbiamo cogliere anche il più piccolo rumore...”
Selina sentiva i palmi delle mani sudarle sotto la tuta di pelle. Cedette la presa che aveva sul ramo e le partì un calcio contro il grande tronco.
Stoc.
Ma perchè portava i tacchi?!
“Là!” esclamò Ivy. Puntò il dito verso di lei e contemporaneamente le fronde della palma si attorcigliarono intorno al corpo di Selina, bloccandola in una morsa micidiale. Ivy poteva controllare le piante e così Selina fu buttata a terra da qualche fogliolina. La palma era molto alta e l'impatto col pavimento non fu poco doloroso. Tuttavia la Gatta non urlò e si rimise in piedi, era furiosa con tutti, se stessa per prima, e sentiva una uova energia provenirle da dentro le ossa. “Bene, bene. Guarda chi c'è” Joker ghignò. Ivy era accanto a lui, indossava la sua solita tutina di foglie verdi come la sua pelle e i capelli lunghi e voluminosi ondeggiavano come lingue di fuoco.
Selina si tirò su facendo leva sui gomiti. Doveva fuggire o sarebbe morta.
“Sai che stavamo parlando proprio di te?” continuò il clown. Selina gli diede le spalle e iniziò a correre verso la finestra dalla quale era entrata. Stava per saltare giù, ma l'edera che decorava le pareti si mosse per formare una grata fittissima che le impedì di uscire. La Gatta si voltò fulminea cercando di calcolare le vie d'uscita nel minor tempo possibile. Non fu abbastanza veloce. La radice di una dei tanti alberi le si attorcigliò alla caviglia e la appese a testa in giù. Selina dimenò le bracciain avanti per evitare che Joker e Ivy le si avvicinassero, ma come prevedibile fu inutile. Il clown estrasse il suo fedele coltellino e le strinse il volto con una mano: “Chi non muore si rivede”.
Poi le accarezzò una guancia con la lama e Selina sentì il sangue gelarle nelle vene. Avrebbe voluto reagire, ma altre due liane le avevano bloccato i polsi dietro la schiena, come manette. In più, sentiva il sangue che iniziava ad incanalarsi verso il cervello. “Allora, Gatta, ce lo dici chi è o no?”
Selina riflettè. Era furiosa con Bruce, perchè l'aveva usata come esca e adesso lei si trovava in quella situazione solo per colpa sua. Sì, in fondo rivelare la sua identità sarebbe stata una bella vendetta. Ma poi ripensò a quanto fosse stata felice nel momento in cui lui si era fidato di lei nonostante i suoi trascorsi. Le aveva dato un'altra possibilità come nessuno prima di allora.
“Non lo so!” sbottò decisa.
“Tu le credi, Ivy?” Joker ampliò il suo sorriso.
“Secondo me dovremmo passare alle maniere forti!” replicò Pamela.
Selina sentì la pelle iniziare a sudare.
“Sono d'accordo!” e detto questo, con un gesto fulmineo, il clown conficcò il coltello nell'avambraccio di Selina. La Gatta si morse il labbro per non urlare e sentì un liquido caldo espandersi sotto il tessuto della sua tuta da gatta.
“Allora?” ripetè il clown.
“Non capisci che anche se mi torturi non vi servirà a niente? Io non so la sua cazzo di identità segreta!” il dolore era atroce, il coltello era affondato in profondità fin quasi a toccare l'osso. Stare a testa in giù non aiutava.
“A no? Però hai ammesso di sapere come 'chiamarlo'!” Joker mimò le virgolette, in una mano brandiva il coltellino insanguinato.
“Certo, basta accendere il Bat Segnale!”
“Ci credi degli stupidi?” ringhiò e le conficcò il coltello nell'altro braccio, per poi riestrarlo rapidamente. Selina sentiva le forze venirle meno, aveva due emorraggie che dovevano essere bloccate, se non voleva morire dissanguata.
“Vaffanculo!” sputò Selina: “Non so chi è, porca puttana! Non lo so!”
“E perchè sei venuta qui, stanotte?” strillò il clown.
“Per parlare con Ivy!”
“Che dovevi dirmi?” s'intromise Pamela.
“Volevo proporti di fare un colpo, insieme. Come ai vecchi tempi!” Selina sfoderò un sorrisetto stanco.
“Bugiarda!” Joker le mollò un ceffone che le spaccò il labro inferiore. La Gatta annaspò, non voleva far vedere quanto stesse soffrendo. Ma dove cazzo era Batman quando avevi bisogno di lui?
“Aspetta” intervenne Ivy “Che colpo?”
“Il diadema della zarina... In esposizione al museo centrale di Gotham per una settimana... L'antifurto consiste nel liberare un gas tossico alle erbe. Tu sei l'unica criminale ad esserne immune, volevo il tuo aiuto. Dicono che filtri attraverso qualunque maschera antigas” Selina ringraziò il cielo perchè nonostante tutto, la sua mente era lucida abbastanza da formulare una bugia credibile.
Pamela sembrò confusa, si stava chiedendo se la Gatta fosse davvero innocente.
“Sveglia!! Ivy...” il Joker agitò le mani davanti agli occhi pensosi di Pam “Non capisci che ti sta prendendo per il culo?? Non c'è nessun diadema della Zarina!!”
Ivy guardò Selina con odio: “Brutta stronza!”
“Molto bene, Gatta! Visto che non ci vuoi dire chi è, sei completamente inutile!” Joker riprese in mano la situazione e si apprestò a conficcare il coltello nel cuore di Selina. Ma qualcosa colpì il polso del clown, facendogli cadere la lama. Qualcosa di piccolo a forma di pipistrello. Un Bat-bumerang. Selina vide Batman piombare nella stanza e iniziare una lotta cruenta contro Ivy e Joker, ma non riuscì a sapere come andò a finire perchè la vista le si appannò e la testa cominciò a girarle. Aveva perso troppo sangue, chiuse gli occhi.




Ultimo capitolo, il prossimo è l'epilogo! Nel frattempo vi mando su questa nuova storia che ho appena iniziato a scrivere: CATWOMAN BEGINS, potete dare un'occhiata! ;)
Bacii

   
 
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