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Autore: Antonella84    03/02/2014    14 recensioni
Eccomi tornata con una nuova idea!
La storia ha come protagonisti Akane e Ranma e, come si può intuire dal titolo, si troveranno ad affrontare la loro solita vita, il loro quotidiano "dal punto di vista" dell'altro..Che cosa accadrà? Sarà l'occasione per conoscersi meglio o peggiorerà le cose?
A voi scoprirlo ;)
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sento la testa pesante.
È come se qualcuno mi avesse tirato un tavolo addosso. 
Tento di aprire gli occhi, ma il senso di stordimento mi permette soltanto di socchiuderli.
Capisco di essere sdraiata a terra perchè ciò che mi vedo di fronte, sono le travi del soffitto della palestra.
"Che è successo...?". Persino la mia voce arriva ovattata alle mie stesse orecchie. Devo aver preso una bella botta. 
Mi alzo col busto.
Che strano..sento il mio corpo come pizzicare.
Con un movimento involontario della mano, sfioro qualcosa di morbido e liscio. 
Stropicciandomi gli occhi mi volto e cerco di mettere a fuoco l'immagine che ho davanti.
"Oh Santi Kami...". Riesco a dire solo questo.
Accanto a me, sdraiato in modo scomposto, braccia, bocca e gambe spalancate c'è il corpo di una ragazza.
Quella ragazza sono io.
La sensazione che provo è come quella di un sogno.
Ho letto che quando sognamo la nostra anima si separa dal corpo e viaggia..magari in altre dimensioni..e da lì nascono i sogni.
"Quindi questa sarei io mentre dormo..Che spettacolo..".
Mi alzo in piedi.
La prima sensazione che sento è quella di essere piu alta e più...forte.
Guardando in basso, i miei occhi si spostano sui miei piedi nudi.
"Da spirito crescono i piedi per caso?".
La mia voce rimbomba nel dojo.
Se fossi un'entità immateriale ciò non potrebbe accadere..ed essendo incorporea non avrei potuto toccare la mano della me stessa addormentata..
Un dubbio si insinua nella mia testa.
Poggio le mie mani sul viso, studiandone i dettagli.
Tratti marcati.
Socchiudo le labbra e continuo ad esplorare il mio corpo.
Non ho il coraggio di guardare e tengo gli occhi serrati. 
Le mani scendono sul mio collo.
Poi sulle spalle muscolose, troppo muscolose per una ragazza.
"Oh no..".
Percepisco chiaramente la mia voce.
Non è la mia..
Ad un tratto mi tocco il petto.
Piatto.
Scolpito, duro e terribilmente liscio.
Apro gli occhi.
Finalmente ho il coraggio di guardarmi.
Le mani sono grandi, le braccia muscolose.
Indosso una canottiera bianca. La alzo e osservo i miei addominali. 
Degluttisco rumorosamente.
Sposto con entrambe le mani tremanti, l'elastico dei pantaloni della tuta e ci spio dentro. 
Sento il sangue affluire tutto sulla faccia.
Arrossisco e finalmente urlo.
"Aaaaaahhhhh!!!!". 
Sono nel corpo di Ranma!!!
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Un sogno bellissimo.
Stavo facendo un sogno stupendo.
Ero a Jusen ed avevo sconfitto la mia maledizione.
Un momento di gioia infinita interrotto da un urlo da uomo delle caverne.
"Ma che succede!" Grido alzando il busto di colpo.
Ancora assonnato mi stiracchio un pò le braccia e noto con mio sommo dispiacere, di essermi trasformato in ragazza prima di addormentarmi. "Accidenti...ma quando è accaduto?".
Mi alzo in piedi e noto la mia bassezza.
Non indosso la mia canottiera e la mia tuta, ma una maglietta gialla con un pantaloncino verde.
"Questa è opera di Nabiki e della sua mania di fare foto! Dannata!".
Stranamente anche la mia voce non mi sembra la solita.
Non ricordo lo strano motivo per il quale mi sono addormentato in palestra.
Esco dal dojo e mi dirigo verso il bagno.
Ho bisogno di acqua calda.
Mi spoglio come mio solito nell'antibagno ed apro la porta.
Avvolta in un asciugamano bianco una sconosciuta dai capelli rossi mi da le spalle. 
"Ehi chi sei?"
Si volta verso di me e ciò che vedo mi paralizza.
"Ma che diavolo..".
Sono nudo di fronte alla mia parte femminile che mi guarda in lacrime.
"Ahhh Ranma accidenti! Coprimi! Cioè copriti!" Mi urla addosso la rossa lanciandomi un asciugamano. 
"E tu chi accidenti sei?" le chiedo.
"Sono io...Akane.". La sua risposta mi lascia di stucco.
"Non-non capisco.." riesco solamente a dire.
La ragazza mi prende per le spalle e senza dir nulla mi accompagna di fronte lo specchio dell'antibagno.
Ciò che vedo mi terrorizza. 
I miei occhi blu sono sostituiti da un paio color nocciola, i capelli raccolti nel codino rosso, sono ora color dell'ebano a caschetto.
La bocca è carnosa e le mie forme sono piu morbide.
"Santo cielo...Sono Akane!". 
"Che cosa ci è capitato Ranma?" Mi chiede la rossa accanto a me.
"N-non lo so...Ma tu sei me..cioè tu...sei davvero Akane?" Chiedo confuso più che mai.
La ragazza in lacrime mi fa cenno di si con la testa.
Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo.
In questo bagno, qualche anno fa, io e Akane ci siamo incontrati...Entrambi nudi  entrambe donne.
Il ricordo del dolore causato da quel ceffone mi fa ancora rabbrividire.
Ma adesso è tutto diverso.
Io sono lei..e lei è me. 
"Akane..voglio provare una cosa!".
La prendo per mano e senza lasciarle il tempo di aprir bocca, ci lanciamo nella vasca piena di acqua calda. 
Di fronte a me vedo Akane assumere il mio aspetto maschile...Mentre il mio corpo resta esattamente lo stesso.
Quello della mia fidanzata.
Forse mi fermo un pò troppo a guardarmi, perchè un rivolo di sangue tenta di schizzare fuori dal mio naso.
Akane-uomo se ne accorge e mi bacchetta.
"Maniaco vuoi smetterla di fissarmi in questo modo?" Mi urla un ragazzo col codino con vocetta ridicola.
"Veramente sto guardando me stesso.." Gli rispondo senza troppa attenzione.
"Quello che stai osservando con aria perversa è il MIO corpo idiota! E perchè diavolo mi hai fatto tornare uomo!".
Si vede lontano un miglio che oltre ad essere arrabbiata è anche imbarrazzata.
"Tranquilla Akane..vivo con un corpo femminile migliore del tuo da tanto tempo oramai..quindi non mi sento affatto turbato..Tu piuttosto..sembri in imbarazzo o sbaglio?".
Touchè.
La vedo avvampare come non mai. 
"Stupido..certo che sono in imbarazzo..Non è bello vedere il tuo corpo così...così..diverso!" Mi urla in faccia la copia di me stesso.
Che strano il destino.
In un certo senso Akane sta vivendo lo stesso trauma che ho vissuto io cadendo in quella dannata sorgente...sara meglio sdrammatizzare un pò.
"Ehi di cosa ti lamenti! Il tuo corpo adesso rispecchia la tua natura..Maschiaccio dentro e maschione fuori!
Sono io che sono regredito in un corpo così non armonico e debole!".
Vedo la sua espressione cambiare.
Ah così è questa la faccia che ho quando mi arrabbio?
Affascinante!
Mi accorgo che l'altro me sta per alzare la mano in aria ben spalancata.
"Akane calmati! Ricordati che quella che ho adesso è la tua faccia!".
Si è fermata appena in tempo.
"Idiota..ringrazia che sei una donna e non posso picchiarti..". Mi dice con aria di superiorità.
"Veramente tutte le volte che mi trasformavo in Ranko, non mi sembra tu ti sia fatta troppi problemi a malmenarmi..".Le dico convinto.
"Ma ora è diverso..Sono più uomo di te..e nonostante i pensieri sconci che puoi farti..non mi piace.".
La vedo rattristirsi.
Anche triste il mio viso ha un suo perchè.
Decido che è arrivato il momento di reagire.
"Akane..qualcuno ci ha giocato un bello scherzetto..e forse ho capito di chi si tratta..".
Osservo due occhi blu che mi fissano spaventati.
"Ho un piano..ma nessuno deve sapere cosa ci è successo..". Poi continuo.
"Te la senti di essere me per un pò di tempo, Akane?".
La mia fidanzata con le mie sembianze ed il volto ancora arrossato mi dice:
"E tu Ranma? Te la senti di essere me?".  
Entrambi annuiamo con convinzione.
Usciamo dalla vasca.
E mentre Akane in forma maschile mi benda per evitare di guardare il suo corpo nudo ora in mio possesso, ci rivestiamo per cercare la nostra famiglia. Nella mia testa un solo ed unico pensiero:
*Maledetto vecchiaccio..me la pagherai!*
******************************************************************************************

Non ci credo, sono nel corpo di Ranma.
Devo dire che vivere queste situazioni nuove non mi dispiace poi così tanto...a parte quando mi toccherà andare in bagno.
Aahh al solo pensiero rabbrividisco.
Per fortuna ho preso anche la sua maledizione..
E poi parliamoci chiaro.
Avere un corpo maschile non è per niente comodo!
Poco fa stavo accavallando le gambe e per poco non ci rimettevo..Vabbè dai Akane dillo..E' con la tua testa che stai parlando..
Diciamo che avrei ottenuto un effetto schiaccianoci!
Mi viene da ridere e non mi accorgo che tutti mi stanno osservando..in particolare Ranma..o meglio Ranma nel mio corpo. 
"Ehi figliolo che diavolo hai da ridere da solo?" Mi chiede il Signor Genma.
"Oh niente Signor Saotome..". Il padre di Ranma per poco non soffoca col riso, mentre il mio fidanzato mi da una gomitata, a dir il vero poco dolorosa..Possibile che sia così debole?
Decido di rimediare.
"Ehm ehm...Volevo dire cosa te ne importa stupido di un panda!" Urlo facendo la voce grossa.
Il signor Genma a quelle parole sembra rasserenarsi.
"Menomale figliolo..credevo fossi diventato una signorinella educata! Ahahahah!".
Trattengo a stento le risate quando vedo Ranma versione me salire con un piede sul tavolo:
"Come ti permetti idiota! Sarai tu la femminuccia pelosa!".
Tutti mi osservano, o meglio stanno osservando quel baka, dopo la mega sparata appena fatta.
Mio padre prende la parola:
"Bambina mia! Che gioia sentirti difendere il tuo fidanzato in questo modo! Certo è un pò colorito, ma è la prova evidente di  quanto tu ci tenga a lui! Sono felice buahhhh!".
Ok, la situazione mi sta sfuggendo di mano.
"Non dici nulla Ranma?" mi chiede Nabiki con aria sospetta.
"Su Akane è stata così dolce..potresti ringraziarla..".
Ci mancavi solo tu Kasumi.
"Avanti Ranma caro..non essere timido..Dimmi grazieee".
Tu stupido che non sei altro...ah è così? Vuoi la guerra?
Farmi passare per una mocciosetta innamorata..ora vedrai!
"Avete ragione. Sono spesso duro con Akane..ma la verità è che sono solo uno stupido che non vuole ammettere i suoi sentimenti..".
Mi fissano tutti a bocca aperta.
Sono un genio della vendetta.
"Vedete..la verità è che Akane io la..". Ad un tratto due mani piccole mi tappano la bocca.
"Ah ah ah Ranma stupidone ma cosa dici..Andiamo di là!". 
Vengo strattonata via dal colletto della mia blusa rossa a velocità supersonica. 
"Dì un pò ma ti è andato di volta il cervello???"
Mi urla in faccia con occhi castani in fiamme il mio fidanzato.
"Sei tu che hai iniziato stupido! Mi hai messo in imbarazzo! Tutti pensavano avessi preso le tue difese!".
Il Ranma me, mi guarda con aria di sufficienza.
"E anche se fosse Akane? Cosa ci sarebbe di sbagliato nel dimostrarsi carine ogni tanto?".
La sua domanda mi spiazza.
Nonostante mi sembri di trovarmi di fronte uno specchio, non posso fare a meno di arrossire sapendo che nel mio corpo ora non ci sono io, ma Ranma. "Bravo, così poi i nostri genitori non aspetterebbero neanche un minuto per farci sposare!".
Una scusa degna di un maestro, brava Akane. 
"Veramente quella che ci stava facendo finire nei guai prima eri tu stupida!".
Che?Cosa ha detto?
"Che intendi dire?" gli chiedo.
"Che poco fa stavi per farmi dire, anzi far dire al mio corpo, che io sono innamorato di te! Ti rendi conto! Io Akane la amo! Ma neanche sotto tortura!". Questo è troppo.
"Senti un pò bamboccio, io non stavo dicendo che tu mi amassi..mi vengono i brividi solo a pensarci! Se mi avessi fatto finire la frase avresti sentito: Io ad Akane la ringrazio tanto! Chissà perchè hai pensato subito a quello..".
Mi vedo arrossire.
Anzi è lui attraverso il mio corpo che sta arrossendo.
Ed ora che mi vedo dall'esterno, alla fine non sembro così da buttare..anzi sono quasi carina!
Se solo Ranma pensasse realmente queste cose di me..
"Ehi Akane..preparati..Dobbiamo andare a trovare una persona..".
Lo vedo salire le scale.
"Idiota! E' nella mia stanza che devi entrare..non nella tua!" Urlo sapendo che avrebbe sbagliato di sicuro.
"Guarda che lo so...stupida!".
Gentile come sempre. Salgo le scale e decido di entrare anch'io nella mia stanza, quella vera però.
Non vorrei che Ranma mi facesse uscire da casa conciata come un pagliaccio. 
"Akane i tuoi vestiti fanno schifo!".
Appunto.
Speriamo che questa storia si risolva al più presto.
Priva di speranza ed entusiasmo, chiudo la porta con la paperella di legno alle mie spalle.
  
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