Titolo: Nothing Left To Say
Personaggi: Daniel "Danny" Torrance
Rating: Verde
Genere: Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: one-shot, spoilers.
Note: Prima shot su uno dei miei personaggi preferiti di sempre. Purtroppo non sono il Re e nemmeno mi ci avvicino, ma spero di avergli dato giustizia.
Disclaimer: Shining e Doctor Sleep NON sono miei. Purtroppo.

Nothing Left To Say

19 Aprile 2015.
Tetto del Mondo, New Hampshire.

In mezzo alla distesa dove un tempo si trovava l'Overlook Hotel c'era un solo uomo; dimostrava meno dei quarantaquattro anni che gli pesavano sulle spalle come sacchi pieni di ricordi.
Dan guardò lo spiazzo, inespressivo.  La terra era nera, impraticabile, come se uccisa anche essa dall'incendio.
Il vento gli scompigliava i capelli scuri che iniziavano ad avere fili argentei, una delle poche prove della sua età.
Abra lo aveva convinto ad andare là, per "confrontare i suoi demoni interiori", aveva detto.
Ma Doctor Sleep non aveva bisogno di confrontarli: erano perfettamente custoditi nelle cassette mentali che Dick Halloran gli aveva "regalato".
Lo perseguitavano il giorno, nella clinica, quando aiutava i pazienti a raggiungere l'estremo sonno.
Lo perseguitavano la notte, con i loro sibili inquieti e l'eco lontano di parole perdute di un padre.
Oramai erano parte di quello che era Daniel Anthony Torrance e non sempre era un male. I fantasmi del passato sono potenti ammonimenti.
Nonostante avesse seguito per molta parte della sua vita il sentiero di suo padre poi aveva capito.
Non serviva a nulla bere e cercare di nasconderli ai suoi occhi. La luccicanza, The Shining, c'era e ci sarebbe sempre stata.
Ma lì, oh lì, era tutta un'altra cosa.  Lì poteva vederli. Li vedeva tutti.
E per un attimo, Dan ritornò Danny e Doctor Sleep tornò ad essere semplicemente doc; i capelli biondo chiaro gli arrivavano quasi a coprire i suoi grandi occhi verdi da bambino, le ginocchia graffiate per le cadute dalla sua prima bicicletta.
Poteva vedere il padre che gli veniva incontro, con occhi brillanti, ma non per l'alcol, no. E vide anche Wendy, bellissima nel suo vestito elegante, che sorrideva ad entrambi.
Poteva sentire le parole che Jack Torrance gli aveva rivolto l'ultima volta che lo aveva visto. Ma anche quelle prima.
Vedeva gli orrori e la bellezza della sua famiglia, come un quadro a doppia faccia. Sapeva però che per lui la sua famiglia sarebbe sempre stata la sua cosa più cara. Oltre tutto.
E lì era a casa.
Sentì il padre dire "È ora della nanna, Doc. Dormi bene. Sogna un drago e domani mattina raccontami tutto".
Danny chiuse gli occhi, lasciando che le lacrime uscissero dai suoi occhi.
Ma, come disse una volta Dick, sparì tutto quando riaprì gli occhi.
Solo la desolazione intorno a lui, nessun anima viva o morta.
Rieccheggiava nel silenzio, però, un addio sussurrato al vento.
Dan diede le spalle allo spiazzo e si incamminò verso la sua macchina, per far ritorno a casa.
Anche lui sentì.
"Addio, doc."



A casa, Abra sorrise.