WAKE ME UP WHEN SEPTEMBER ENDS, PLEASE.

 
“Hai rovinato tutto Billie!Fanculo, fanculo!”

Rovisti furiosamente fra la biancheria che contiene i tuoi cassetti di legno. La trovi.

“Hai deluso tutti! Cosa cazzo ti è preso?!”

Guardi di sfuggita il calendario: 16 settembre. Una lacrima minaccia di sfuggire dai tuoi occhi spenti ma la ricacci indietro a forza.

“Cosa penserebbe tuo padre di te?! Credi che sarebbe orgoglioso?!”

No, no, non lo sarebbe di certo. Ti siedi lentamente sul pavimento freddo, le mani che tremano, che impugnano qualcosa di troppo per te. Troppo per tutti. Sono passati 30 anni ormai, eppure non è cambiato nulla. Non sei diventato più forte,sei solo ancora più debole. Più il tempo passa più le ferite sulla tua pelle aumentano, e quelle che credevi di aver guarito si riaprono, ancora più dolorose di prima. Per te non c’era nessuno, e così hai trovato sollievo – un sollievo apparente – in quella che è l’amica dei deboli : la droga. Quell’ amica che ti  stordiva, ti permetteva di sorridere quando il pianto si faceva strada, quando arrivava settembre e tu eri perso. Un’ amica che ti ha allontanato dagli amici, dalla famiglia, da tutto …

“Che cos’hai fatto Billie?Cos’hai combinato …”

La pistola è fredda, puntata sulla tua tempia, il viso bollente e bagnato di lacrime dolorose. Un singhiozzo disperatoti sfugge dalla gola, squarciando per un secondo il silenzio assordane che regna nella tua camera da letto. Alzi lo sguardo e vedi la foto di Mike appesa al muro: sorrida, gli occhi chiusi e un braccio allacciato al tuo collo. Gli mancherai.  Lo so.  Lo farai soffrire.  Lo so . Fermati.  No. “Scusa Mikey”,Scusa Adie, Scusa Jakob, scusa Joseph, scusa mamma, scusami papà.”  “Svegliatemi quando finisce settembre, vi prego”. Concludi infine prendendo un profondo respiro, mozzando un singhiozzo. Poi premi il grilletto e semplicemente è tutto finito.