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Autore: mughetto nella neve    04/02/2014    2 recensioni
" [...] Non sapeva cos’era il caffè istantaneo? Sul serio? I suoi occhi si assottigliarono improvvisamente in preda ad una serie di ipotesi che cominciavano ad affollarsi nel cervello. Era ovvio che non conoscesse il caffè istantaneo! Era pur sempre figlia di un membro della CEO! Kouko si era sempre chiesta da bambina come fosse vivere nell’agiatezza, coccolata e vezzeggiata da tutti. Inizialmente aveva un po’ invidiato Akashi per quella sua vita trascorsa nel lusso; ora, invece, si domandava come fosse possibile che in quella casa non fosse arrivato il caffè istantaneo. [...] "
[ Fem!AU | Fem!AkaFuri ]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Kouki Furihata, Seijuro Akashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You know I've seen her in her uptown world 
She's getting tired of her high class toys 
And all her presents from her uptown boys 
She's got a choice 
Uptown Girl
 

Furihata, quella mattina, si svegliò leggermente intontita sul divano di casa. Indossava ancora la divisa scolastica, sebbene i primi bottoni della camicia fossero sbottonati, e le gambe le tremavano indolenzite – come le spalle e il collo, del resto. Cercò di sistemarsi quanto più possibile nonostante l’assenza di uno specchio. La testa le doleva leggermente, preferì non effettuare dei movimenti bruschi per rendere quel mal di testa ancora più pesante e fastidioso; tuttavia, le venne quasi naturale portarsi i capelli su un lato nel tentativo di riordinarseli.
Le ci vollero vari minuti prima di ricostruire la vicenda che l’aveva portata a trovarsi lì. Non ricordava un granché della notte precedente, tuttavia scartò immediatamente l’opzione dell’alcool; il suo allenatore, Aida, gli aveva proibito qualsiasi consumo di quel genere – pena, allentamento triplicato. La ragazza sbadigliò stanca; ma fu proprio quel movimento a farla rendere conto della presenza di un altro essere sul divano.
Akashi dormiva tranquilla sulla sua spalla, stringendo delicatamente i lembi della sua camicia.
Il suo sonno non sembrava aver vacillato nonostante i movimenti di Furihata. Questa sbatté le palpebre un paio di volte, cercando di capire se quello davanti a sé fosse un’allucinazione ottica o meno. Il respiro regolare e le labbra rossastre leggermente dischiuse la indussero a credere che, quella davanti a sé era effettivamente Akashi Seika, capitano del Rakuzan e membro della Generazione dei Miracoli.
Cosa ci faceva a casa sua? Ah già. L’aveva invitata per guardare un film assieme. Si era fermata a dormire lì? A quanto pareva, sì. Probabilmente il sonno aveva sorpreso entrambe e le aveva costrette ad interrompere quella visione cinematografica. Sarebbe rimasta anche per la colazione? Furihata si diede della stupida da sola e, con movimenti cauti e ragionati, abbandonò il divano per recarsi in cucina.
Questa non era molto grande tuttavia era stata arredata in modo da sembrare molto calda e confortante.  La giovane non ebbe problemi a trovare le tazze nella lavastoviglie e così anche i vari cucchiai e contenitori per lo zucchero; ben presto, però, un terribile dubbio l’assalì. Akashi come faceva colazione? Consumava quotidianamente riso e quant’altro? Oppure, come lei, preferiva il latte e il caffè? Si strofinò gli occhi confusa. E ora che cosa doveva fare? L’idea di svegliare Seika per domandarle cosa effettivamente preferisse non la sfiorò nemmeno un secondo – temeva seriamente di sfidare la sorte in quel caso.
« Kouko »
Sussultò visibilmente spaventata nel sentirsi chiamare e si voltò verso l’uscio dalla porta. Seika era lì. I capelli rossicci contornavano il suo viso dai lineamenti delicati ed eleganti; al contrario dei suoi, questi apparivano in perfetto ordine – tanto che Akashi li lasciava scorrere liberi lungo il suo corpo.
« Che cosa stai facendo? » domandò questa avvicinandosi con passo lento ed inesorabile; le dedicò un veloce sorriso per poi prendere ad osservare con curiosità ciò che teneva in mano.
« Caffè istantaneo » balbettò imbarazzata Furihata mostrando la vaschetta con un certo nervosismo. Dentro di sé si domandava cosa l’avesse svegliata e, dandosi mentalmente della stupida, si riprometteva di essere più attenta la prossima volta.
Akashi si accigliò confusa, fermando il suo passo a pochi centimetri dal corpo dell’altra.
« Non l’ho mai visto prima » rivelò con tono grave la ragazza prendendo quel vasetto di plastica quasi fosse un oggetto dal valore inestimabile. Lo girò fra le sue mani con curiosità, studiando la sua forma e leggendo perfino la composizione chimica di quella misteriosa polverina bruna « Kouko, in che senso è istantaneo? »
Furihata batté un paio di volte le proprie palpebre, ragionando su quello a cui stava assistendo. Non sapeva cos’era il caffè istantaneo? Sul serio? I suoi occhi si assottigliarono improvvisamente in preda ad una serie di ipotesi che cominciavano ad affollarsi nel cervello. Era ovvio che non conoscesse il caffè istantaneo! Era pur sempre figlia di un membro della CEO! Kouko si era sempre chiesta da bambina come fosse vivere nell’agiatezza, coccolata e vezzeggiata da tutti. Inizialmente aveva un po’ invidiato Akashi per quella sua vita trascorsa nel lusso; ora, invece, si domandava come fosse possibile che in quella casa non fosse arrivato il caffè istantaneo.
« Credo voglia fare riferimento al fatto che è solubile nell’acqua, Akashi-san » mormorò titubante riprendendo fra le sue mani il contenitore per poi avvicinarsi alle tazze lasciate vicino all’angolo cottura « Se vuoi ti faccio vedere »
Akashi osservava i procedimenti in silenzio. Studiò il modo in cui Furihata versava l’acqua calda nelle tazze e come, successivamente, attraverso un cucchiaino, mischiasse il contenuto del liquido con la polvere del caffè. Rimase sinceramente stupita nello scoprire come l’acqua, in poco tempo, avesse assunto le tonalità nerastre del cielo notturno.
« Affascinante » decretò infine lasciando che un’espressione sorpresa le si dipingesse in volto. Kouko le porse titubante la tazza, sperando che l’altra l’accettasse di buon grado. Il contatto con le mani fu immediato, eppure si rivelò incredibilmente piacevole. Kouko la vide accarezzare con la punta delle dita la tazza, quasi cercasse di assorbire quanto possibile quel calore che emanava.
Furihata sorrise leggermente nell’osservare i movimenti cauti di Akashi nel bere quella magica pozione – in quel momento le sembrava tanto una bambina. Perfino il suo volto, generalmente stoico e trattenuto, si era addolcito un’espressione rilassata e serena; era un piacere scoprirla così lieta di prima mattina. Quasi temeva di saperla di cattivo umore a causa di quella serata passata in sua compagnia: il film che aveva scelto non era certamente il migliore, temeva perfino di averla annoiata con le sue chiacchiere.
« È semplice ma è molto buono » commentò improvvisamente Seika allontanando la bocca da quella bevanda incandescente. Un sorriso sereno si dipinse dolcemente sul volto dell’Imperatrice non appena tornò a fissare la sua fidanzata. « Mi ricorda te »
 
« Sei arrossita, Kouko »
« Di chi credi sia la colpa? »
 
 
 
~Il Mughetto dice~
Questa coppia merita tanto amore – è così poco calcolata in questo fandom, eppure emana così tanto fluff! Io l’ho scoperta di recente e me ne sono scoperta innamorata.
Adoro il modo in cui il carattere di Akashi si addolcisca in presenza di Furihata; questi sembra diventare improvvisamente più consapevole di sé stesso. Più dolce. Più attento. E, nonostante faccia sempre paura, in questa coppia, la sua figura di leader assume forme e toni del tutto nuovo ed adorabili. Da parte sua Furihata, rivela lentamente il suo carattere. Pur essendo un personaggio secondario, la sua personalità è ben delineata e precisa. Personalmente, lo ritengo adorabile.
Ho deciso di scrivere di loro in versione yuri perché le ritengo ugualmente adorabili assieme. Purtroppo, in questa shot, non ho avuto modo di delineare il loro aspetto fisico: tuttavia posso dire che Furihata, in versione femminile, ha i capelli lunghi mentre ad Akashi arrivano alle spalle. Ho deciso di cambiare i loro nomi in Kouko e Seika e spero di non aver mandato in confusione nessuno anche perché, a mio parere, le associazioni non dovrebbero richiedere un grande impegno.
La storiella del caffè istantaneo è ispirata al primo episodio della serie Ouran Host Club, dove appunto i "ricchi" entravano in contatto con il "caffè delle persone normali". Lo stavo appunto rivedendo e sono rimasta folgorata dall'idea di Akashi, cresciuto nel lusso e nella ricchezza, non avesse nemmeno idea di cosa fosse.
Dedico questa storia a Milady Ophelia perché è stata lei ad avermi fatto scoprire questa coppia. Gliene sono molto grata e spero che presto potrà pubblicare altro su di loro.
Spero che questa shot vi sia piaciuta. Grazie per aver letto.
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