La prima volta che Shion aveva sentito Nezumi cantare, ne era rimasto affascinato. Si era fermato, come inebetito, e si era accostato alla porta. Il suo cuore batteva a ritmo con le note di quella melodia sconosciuta, e si riscoprí a desiderare che non finisse mai.
Sentí appena in tempo la serratura, e scattó via dalla porta, verso il letto. Con il cuore ancora a mille, chiuse gli occhi e finse di dormire. 


La prima volta che Nezumi aveva sentito Shion cantare, si era fermato ad ascoltare. Le sue erano note sussurrate nel buio, quasi come se fossero portatrici di segreti mai confessati. Aprì gli occhi nella stanza illuminata solo dalla poca luce che veniva dal corridoio. Si diede un leggero pizzicotto sul braccio per essere sicuro di essere sveglio, e si accorse di essere arrossito. Irritato con se stesso, stava giá per girarsi ed interrompere Shion, ma qualcosa lo fermó. Rimase cosí, sdraiato su un lato, ad ascoltare quelle melodie bisbigliate.


La prima volta che cantarono insieme, fu per caso. Nezumi rientrava dal lavoro, e Shion stava cucinando la cena per due.
Si girarono l'uno verso l'altro, arrossendo ed interrompendo le melodie. Poi Shion prese l'iniziativa, e si avvicinó, sussurrando 'Rather Be'.
Nezumi, pur avendo gusti diversi, decise di assecondarlo, facendo dei passi nella sua direzione.
Si ritrovarono stretti in un abbraccio di note, così vicini da poter sentire i loro cuori battere all'unisono. 
'As long as you are with me, there's no place I'd rather be' 
Nezumi era talmente ammaliato dalle loro voci unite che non si accorse di aver iniziato ad accarezzare la strana cicatrice sulla guancia di Shion.
L'altro ragazzo smise di cantare, catturato dagli occhi argentei di Nezumi, e pian piano avvicinó i loro volti. Voleva essere più vicino alla persona che rispettava, che 
desiderava di più al mondo. 
I loro respiri si confusero, e Nezumi chiuse le distanze.
Non era il loro primo bacio, ma questo sapeva di promesse, e di 'per sempre', e di melodie ancora da scrivere. Che avrebbero scoperto insieme.