Anime & Manga > D.Gray Man
Ricorda la storia  |      
Autore: darkrin    13/06/2008    4 recensioni
<< 100. >> affermò alzandosi in piedi.
Uscendo dalla stanza, venne attirato, solo per un attimo dalle grida di aiuto di Lero ma presto volse la sua attenzione alla ricerca di Road.
Sentiva i suoi sussurri tutt’intorno a lui, ma sapeva che era solo un’illusione [un sogno. Un sogno. E’ tutto un sogno.].
[Road/Tyki][deathfic, angst][One-shot]
[Theme Song: "Ballata per la mia piccola Iena" Afterhours]
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Road Kamelot, Tyki Mikk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La bambina giocava, presa in un eterno girotondo, la testa gettata all’indietro, gli occhi chiusi, i lineamenti distesi dalla beatitudine.
Con le mani stringeva piccole dita di ossa.


Giochi per Piccole Iene


Tyki Mikk appese il cappotto scuro e la tuba all’attaccapanni di noce accanto all’entrata.
I lineamenti rilassati e le labbra gonfie di piacere. Negli occhi la luce di un orgasmo appena consumato.
Seccato si guardò intorno, leccandosi le labbra inconsciamente alla ricerca del suo sapore [del piacere].
<< Allora, dov’è il Conte? >> domandò a Lero, che si dimenava legato all’attaccapanni.
Road…
<< Non c’è lero. >> esclamò.
Tyki lo fissò seccato, l’irritazione che trapelava da tutti i pori.
Lero si strinse il più possibile contro l’attaccapanni alle sue spalle, cercando di annullarsi in esso.
<< E allora come mai mi ha fatto venire qui? >> ringhiò Tyki facendosi pericolosamente vicino all’altro.
<< E’ stata l’eccelsa Road a chiedere di voi lero. >> urlò disperato, dimenandosi come un ossesso.
Tyki alzò lo sguardo verso le srette scale di quella buia palazzina del novecento.
Road…


Le bambine con lei erano tutte scheletri e tutte indossavano abiti leggeri e dai colori delicati.
La bambina rideva mentre dita bianche le intrecciavano collane di fiori [appassiti] nei capelli.
La bambina sorrideva [affilati i denti come lame pronti a tranciare la carne] e giocava.


Road Kamelot era seduta sul letto a gambe incrociate. In bocca aveva un lecca-lecca alla fragole e tra le mani un libro dalla copertina scura e dal titolo complicato.
E noioso anche, almeno a prima vista.
<< Tyki-pon! >> chiocciò Road vedendolo.
Saltò in piedi e gli corse incontro per saltargli con le braccia al collo e schioccargli un sonoro bacio sulla guancia.
<< Road … >> mormorò.
<< Si, Tyki-pon? >> domandò lei incuriosita, inclinando la testa di lato.
<< Road, perché mi hai chiamato? >> domandò lui scompigliandole i capelli corvini.
Lei piegò le labbra in un sorriso, scostandosi dall’uomo, il lecca-lecca tra le mani.
<< Mi annoiavo. >> miagolò lei girando su sé stessa e facendo fare la ruota alla gonna della divisa che indossava.
Girandosi di nuovo verso l’uomo chiese con dolcezza:
<< Ho forse interrotto qualcosa? >>
Gli occhi di Road fissi nei suoi aveva un che di pericolo.
Una luce folle brillava in fondo ad essi ed era sicuro che anche nei suoi c’era quella luce, quel luccichio selvaggio.
<< No. >> rispose sorridendo.
Lei sorrise [selvaggia, selvaggia. Sono taglienti i denti dietro alle labbra rosse.]:
<< Bugiardo. >>
Lui ghignò e fece un gesto vago con la mano, divertito da tutta quella situazione.
<< Non era nulla d’importante. >>
Road, con l’agilità di un gatto, tornò a sedersi sul letto a gambe incrociate, scostando il libro con un gesto seccato.
In effetti era noioso.
Tyki si accese una sigaretta chiudendosi la porta alle spalle con un calcio.
<< Tyki, giochiamo? >>


Lei giocava con gli scheletri, di cui aveva fatto rotolare le teste e ogni volta che cadevano al suolo si chiedeva dove fossero le anime.
Loro non c’erano.
Erano da qualche parte col Conte e con gli altri.
Lei giocava con le ossa e loro con le anime.


Tyki sbuffò, la sigaretta in bocca, constatando di essere stato incastrato – ancora una volta –.
Seduto sul letto di Road cominciò a contare con gli occhi socchiusi.
La più piccola era già sparita oltre la porta e a breve lui sarebbe andato a cercarla.
Nascondino. Non ci giocava più di tanto tempo.
Chissà se si ricordava ancora come si barava.
Una cantilena per bambini aveva invaso il silenzio della stanza di Road, cantata dalla voce della bambina [che bambina non era].
<< 100. >> affermò alzandosi in piedi.
Uscendo dalla stanza, venne attirato, solo per un attimo dalle grida di aiuto di Lero ma presto volse la sua attenzione alla ricerca di Road.
Sentiva i suoi sussurri tutt’intorno a lui, ma sapeva che era solo un’illusione [un sogno. Un sogno. E’ tutto un sogno.].
Il corridoio della casa era buio, illuminato solo da poche torce alle pareti, che rendevano il tutto ancora più spettrale.
Stava vagando per la casa già da una decina di minuti, convinto ormai di essersi irrimediabilmente perso quando senti una leggera pressione alle spalle.
Road, scivolata dal soffitto gli poggiò le manine sulle spalle e gli strinse le gambe intorno al torace, nascondendo il capo nell’incavo del collo dell’uomo ridendo.
<< Trovato. >> affermò Tyki. << Ora possiamo andare? >>
Lei gli strinse le manine intorno al collo, facendo una leggera pressione contro la carotide.
<< Road… ? >> domandò lui.
Lei tirò su il capo ispirando aria e sorrise arricciando le labbra.
<< Odori di donna Tyki-pon. >> constatò, come se nulla fosse.
Strinse giusto un po’ la presa intorno al collo di Tyki. 
<< Beccato! >>
Sorrise al ricordo di quel piacere che ancora li scorre nelle vene.
E sorride anche lei.
<< Lo sapevo che sei un bugiardo, Tyki-pon. >> cinguettò stringendogli dolcemente le braccia intorno al collo.
Sente il battito del cuore dell’uomo sotto la sua mano e il pulsare del sangue nelle vene contro il suo braccio.
<< Ma giocare con me è più divertente, vero Tyki-pon? >>
<< Certo Road. E’ un sogno. >> affermò lui, accendendosi un’altra sigaretta.
    
    
Ci sono giocattoli vecchi un po’ ovunque in quella casa.
Piccole ossa ad ogni angolo.
    
   
Uccidi ma non vuoi morire,
uccidi ma non vuoi morire.
Fra piccole iene, solo se conviene.
Mia piccola iena, solo se conviene.
“Ballata per la mia piccola iena” Afterhours


N/A:
Cos'è? Non ne ho idea, però mi soddisfa abbastanza anche se il finale ha preso una piega totalmente diversa da quella che doveva avere all'inizio. u_u
Sinceramente sono sempre più convinta che forse ho fatto male ha lasciare i lidi sicuri di Naruto, mentre scrivevo la shot (e tutt'ora) ero terrorrizata all'idea di rompere Road e Tyki. Spero non siano tremendamente OOC, se lo sono, ditemelo però. ç__ç
Io ci ho provato, eh.
La prossima volta andrà meglio, sicuramente. u_u
Theme-song: ovviamente "Ballata per la mia piccola iena" degli Afterhours.
EDIT: Ho modificato la fine della shot. Dopo ciò che mi aveva fatto notare Edward ho parlato con Fuuma che mi ha chiesto di cambiarlo e ... ecco la nuova versione. u_u
Sinceramente, nonostante tutto mi soddisfa più del primo.
Quindi va bene così. é.è
Ringrazio Kokky ed Edward che hanno commentato la prima versione della storia. u_u
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: darkrin