[Si dice che il vagare senza meta sia una prerogativa dei senzatetto.
Di coloro che non provengono e non vanno, che non appartengono a nessun luogo, che nascono e vivono, sopravvivono in una città che non è mai stata casa loro, o che lo è stata, per un po’, magari, e li ha illusi, li ha fatti sentire amati e ha tolto loro ogni cosa materiale e patriottica, sicché, da quel che Francis riusciva a ricordare, non era mai esistito valore patriottico che non fosse, da qualcuno o da qualcosa, legato alla materia]