Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: AlfiaH    05/02/2014    1 recensioni
[Si dice che il vagare senza meta sia una prerogativa dei senzatetto.
Di coloro che non provengono e non vanno, che non appartengono a nessun luogo, che nascono e vivono, sopravvivono in una città che non è mai stata casa loro, o che lo è stata, per un po’, magari, e li ha illusi, li ha fatti sentire amati e ha tolto loro ogni cosa materiale e patriottica, sicché, da quel che Francis riusciva a ricordare, non era mai esistito valore patriottico che non fosse, da qualcuno o da qualcosa, legato alla materia]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le Flâneur
 

Si dice che il vagare senza meta sia una prerogativa dei senzatetto.
 Di coloro che non provengono e non vanno, che non appartengono a nessun luogo, che nascono e vivono, sopravvivono in una città che non è mai stata casa loro, o che lo è stata, per un po’, magari, e li ha illusi, li ha fatti sentire amati e ha tolto loro ogni cosa materiale e patriottica, sicché, da quel che Francis riusciva a ricordare, non era mai esistito valore patriottico che non fosse, da qualcuno o da qualcosa, legato alla materia. Ci si poteva illudere che così non fosse, che la Francia tutta avesse combattuto per qualcosa di più della banale libertà terrena, e, d’altro canto, a Francis piaceva farlo, chiudeva gli occhi e sognava, vagheggiando ingenuità e valori ormai perduti. E gli sembrava di tornare indietro, delle volte, quando li riapriva e si ritrovava, come per incanto, a quel tempo, il Periodo Buio*, quando gli uomini, poveri stolti, passavano le giornate a costruire chiese e cattedrali, venerando un dio che avrebbe assicurato loro un posto in paradiso.
Lui, d’altronde, sembrava andarne così fiero sollevando lo sguardo, perdendolo e specchiandolo nell’immensità delle torri, stagliate contro il cielo con irriverenza e presunzione, di poter toccare il cielo, di poter sfiorare Dio.
E a volte pensava, stupidamente e con un po’ di amarezza, a quanto fossero stati e fossero ancora ipocriti gli uomini, contraddittori per natura, umili per loro dire. Ma guai, guai se a dirlo era qualcun altro.
Si prostravano con riverenza ma sdegnavano d’esser comandati.
Avevano bruciato carta e carne nel suo nome e Francis poteva sentire ancora, vagando per le antiche strade di Rouen, alla destra della Senna, un fetido odore di bruciato; l’aria stessa puzzava di fiamme.
Gli pareva, allora, di poter camminare ancora sui cadaveri, di percepire il frantumarsi delle ossa sotto le suole, e portava indietro la mente, rivedeva, proprio alla sua sinistra, l’accampamento vichingo e la base militare britannica, l’uno accanto all’altro, perché, davvero, faceva fatica a collocare a volte gli eventi e le catastrofi, i massacri e le guerre che, nei secoli, avevano impregnato di sangue quelle strade, tinto di rosso la Senna.
Quanti valori erano nati, quanti ne erano morti in quella stessa città, quanta storia era stata fatta, quanta distrutta. Gli bastava guardarsi attorno, costeggiando il dolce fiume, gli bastava gettare un occhio sull’altra riva per accorgersi di quanto le cose fossero cambiate; l’inquinamento, lo smog, la modernità. Avevano tentato di sbarazzarsi del passato costruendoci sopra il presente e, benché Francis amasse la Francia tutta, non poteva fare a meno di storcere il naso, poco dedito alle nuove diavolerie tecnologiche, di fronte al progresso, preferendo passeggiare tra i cadaveri piuttosto che tra uomini privi di vita.
Amava ascoltare col cuore la sua Francia, a quell’ora, quando, ancora libera dai sospiri, poteva respirare.
E parlava, parlava, attraverso il vento, raccontava storie, storie che egli stesso aveva raccontato, che erano morte tra labbra altrui. Aveva una voce così malinconica talune volte.
Attendeva il sorgere del sole seduto sulla sua panchina, proprio di fronte al Gros-Horloge, dorato e cobalto, e gli veniva da sorridere, di tanto in tanto, mentre si riposava un pochino, amaramente in realtà, con una sigaretta tra le dita, guardando il tempo scorrere e la vita passare, assemblati, come sempre, a magia e superstizioni, alla Luna e ad Apollo.
Poco a poco le luci riprendevano a risplendere, la Natura a zittire le proprie lamentele e Francis, a malincuore, si batteva sulle ginocchia, mugolava e si alzava, continuava il proprio cammino.
E inesorabilmente si ritrovava davanti a quella croce, anch’essa rivolta al cielo, quasi fosse un richiamo per il suo cuore d’artista, e vi si fermava, ora per ore, ora per qualche minuto. Attraversava il bel prato fiorito e andava sulla sua tomba, guardava in alto e le sorrideva, con ironia e tristezza.
Per Lei mai un fiore.

«Sei morta per un Dio, Jean,per degli dei ai quali, ormai, io non credo più. Ils sont devenus des symboles, Joan. Seulement des symboles ».
 
Si dice che il vagare senza meta sia una prerogativa dei senzatetto.
Di chi non proviene e non va, di chi non appartiene a nessun luogo.
Ma quando Francis torna a casa, il suo cuore è ancora lì, tra le anime.
E ancora vaga, disilluso, in cerca della sua lapide.


Note
C'E' L'AVVERTIMENTO WHAT IF PER SBAGLIO. Sono impedita io che non riesco a toglierlo, perdonatemi.
Il Medioevo è chiamato Periodo Buio dagli Illuministi perché basato su supertizioni religiose.
"Sono diventati simboli, Jean. Solo simboli"
Il Gros Horologe è un grande orologio astronomico / Lunedì-Luna, Martedì-Marte e così via.../
La parte destra della Senna è quella più antica, la parte sinistra è la zona "moderna".
Rouen è la città dove è morta Giovanna d'Arco.
Le Flaneur sono gentiluomini che vanno in giro per la città a piedi per ammirarne la cultura da vicino, così, senza una meta precisa.
 
#Angolo della disperazione

Ebbene si, ho scritto qualcosa su un Francis depresso.
Non so perché ma l'immagine che ho di lui è parecchio malinconica.
Secondo me, se Hetalia fosse stata una cosa seria, Francis sarebbe stato il classico tipo che soffre per amore, un po' come Cavalcanti (?)
E niente, spero di non essere andata in OCC!
 Biscotti per tutti, come al solito <3
Al <3
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: AlfiaH