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Autore: HisLovelyVoice    05/02/2014    2 recensioni
Per tutta la vita ho atteso il momento giusto per dirti quello che provavo, e quando l’ho fatto tutto è finito. Per sempre. Mi chiedo ancora perché. Forse non eravamo destinati a stare insieme, anche se lo volevamo. Forse non ci era permesso essere felici. O forse non lo era permesso solo a me.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Stay.
 
Cara Chiara,
sai, oggi stavo pensando a te, a me, a noi. Per tutta la vita ho atteso il momento giusto per dirti quello che provavo, e quando l’ho fatto tutto è finito. Per sempre. Mi chiedo ancora perché. Forse non eravamo destinati a stare insieme, anche se lo volevamo. Forse non ci era permesso essere felici. O forse non lo era permesso solo a me.
Adesso sei felice, vero? Spero solo di sì.
Ti ricordi quando eravamo bambini? Giocavamo alla principessa e al cavaliere. Io ti salvavo, ti salvavo ogni volta. Era quello il mio compito. Perché l’ultima volta non ci sono riuscito? Ho fallito la mia missione, non sono riuscito a proteggerti. Dovevo solo prendermi cura di te, ma non l’ho fatto. Potrai mai perdonarmi? Io non riesco ancora a farlo.
Ti dissi addio per sempre sotto la pioggia battente, subito dopo averti confessato il mio amore. Caddi a terra disperato, mentre vedevo il tuo corpo a terra perdere sangue. Chiesi aiuto e qualcuno chiamò velocemente un’ambulanza. Ma non servì a nulla. “Resta!”, ti implorai. “Ho bisogno di te. Non andartene stanotte.”. Ma nulla. Te ne stavi già andando. “Ti amo.”, mimasti con le labbra. “Ti ho sempre amato.” Il mio cuore si ruppe in mille pezzi nel vederti chiudere gli occhi per sempre. Mi accasciai sul tuo corpo in lacrime, continuando a ripeterti di restare. Avevo bisogno di te, forse più di quanto tu ne avessi di me. Eri la mia linfa vitale, il mio ossigeno, il mio tutto. Ed ora non ho più nulla. Quella sera persi tutto, compreso il mio cuore.
Non vivo più ormai. Sopravvivo. Ogni sera mi ripeto che tornerai da me per rimanere per sempre, ma non è mai così. Non è possibile. Te ne sei andata per sempre, anche se avresti preferito rimanere. Te ne sei andata lasciando un vuoto dentro di me.
La notte sei nei miei sogni, il giorno nei miei pensieri. Sei sempre qui, anche se non fisicamente.
Mi sento perso in questo vortice nero che piano piano mi sta inghiottendo, ma cosa posso fare? Tu eri la mia bussola, senza la quale a casa non so tornare.
Con tutte queste parole sto solo cercando di dirti che ho ancora bisogno di te. Ora più che mai.
Sono passati esattamente cinque anni da quando te ne sei andata, colpita da un proiettile di una pistola, e ancora non riesco a farmene una ragione. Perché hanno dovuto colpire te? Perché te e non me?
So che nel luogo in cui ti trovi ora sei un angelo. Non può che essere così. Eri il mio angelo sceso sulla terra, e ora sei tornata a casa tua. Spero solo di poterti vedere presto. So che ci rincontreremo in un futuro.
Aspettami, almeno lì resta.
Ti amo.
Francesco.


 
 
È da tanto che non pubblico qualcosa qui, su EFP, ma oggi volevo pubblicare questa storia.
Mi sono ispirata alla canzone “Stay”, degli Hurts. Il testo infatti riprende alcune frasi o parole. Non so, spero vi piaccia, sono abbastanza soddisfatta, stranamente.
Ci sentiamo!
Giulia.
  
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