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Autore: Bea0609    06/02/2014    0 recensioni
Le onde portano via i detriti dalla spiaggia. Come il vento spazza via le nuvole. E la distanza mi ha portato via lui.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Le onde portano via i detriti dalla spiaggia. Come il vento spazza via le nuvole. E la distanza mi ha portato via lui. In un abbraccio alla stazione, in un “ti voglio bene piccola, mi mancherai”. L’avevo detto sin dall’inizio, lui era il mio angelo custode e come Mary Poppins se ne va appena i bambini hanno imparato la lezione, allo stesso modo lui se ne è andato appena ha capito che ero cresciuta e che avrei potuto cavarmela da sola. Come il frutto che matura al sole, io ero diventata grande davanti ai suoi occhi. Mi aveva nutrita con il suo sentimento più puro e con le sue cure più attente. Aveva iniettato in me la fiducia in un futuro migliore, fatto di racconti scritti la sera tardi, di getto su di un foglio, ore passate al telefono per non sentirsi mai distanti, e notti di instancabili chiacchierate chiuse da un abbraccio che toglieva il fiato. E mi dite come questo può finire? Finisce, perché tutto cambia. Nulla di quello che vediamo rimane invariato nel corso del tempo, tutto cambia nel bene e nel male. Se ci fermiamo davanti ad un fiume, a noi sembrerà sempre uguale, ma in realtà continua a mutare, l’acqua che vi scorre dentro non è mai la stessa, parte dalla sorgente, che è costantemente alimentata e percorre il letto. Guardiamo la sabbia in spiaggia e la vediamo tutta uguale ma nemmeno un granello è uguale all’altro. Tutto cambia, maledettamente tanto. Per questo amo le fotografie, perché anche se le persone cambiano e le promesse si spezzano, i sorrisi, gli abbracci e i baci non spariscono. Rimangono lì, inchiostro su carta, colori accesi, immagini indelebili nel cuore e nell’anima. Se ripenso al suo sorriso dolce, alle sue braccia forti, giuro mi manca l’aria. Come una mano che mi blocca la gola, o un pugno nello stomaco. Mi è scivolato via dalle mani senza nemmeno che me ne accorgessi. Ho pensato di amarlo tante volte. Non è forse amare quando i tuoi occhi brillano di luce celestiale ogni volta che lo nomini? Non è forse amore sciogliersi in un suo abbraccio? Non è forse amore tremare quando alla mezzanotte del tuo compleanno ti chiama per dirti che in quel momento vorrebbe solo stringerti e dirti che non c’è nulla nella sua vita che valga più di te? Le lacrime scendono inesorabilmente, pioggia acida che corrode la pelle e l’anima, perché tutto è niente da quando lui se ne è andato, senza lasciare traccia, se non infiniti e amari ricordi, di cui rimane solo un retrogusto aspro. Nessuno può sottrarsi alle decisioni della sorte, nessuno può evitare l’inevitabile. Si può solo aspettare, dicono che il tempo cura le ferite, anche le più dolorose, la mia ferita però è ancora aperta, con me il tempo ha deciso di divertirsi un po’. Forse tornerà, forse anche lui pensa alle stelle che abbiamo guardato sulla spiaggia, quando credevamo di sposarci a settant’anni, forse anche lui mi pensa ogni tanto. Chissà se gli manco? Chissà che sapore ha la mia mancanza su di lui? vorrei poter lottare, vorrei andargli davanti e guardarlo negli occhi, mi è sempre bastato quello per capire cosa gli passava per la testa. Ma a volte si è totalmente impotenti, soprattutto se qualcun altro cerca di occupare il tuo posto. Puoi solo aspettare e sperare che tutto ciò che nella tua mente è rimasto impresso, non sia stato cancellato nella sua.
  
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