A/N
Heyy <3 Se avete già letto questa FF in precedenza saprete che ho fatto delle modifiche ai capitoli. Se siete nuovi, beh, Buona Lettua xx - Lalu
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'Da due anni aspettavo questo giorno, 6 mesi, California, Los Angeles, sole, mare, campeggio, amici,ragazzi, no genitori, il regalo perfetto per i 18 anni' 

    Ma io la penso diversamente da mia sorella, 6 mesi, California, Los Angeles, sole (mi brucio), mare (mi bagno), campeggio (zanzare, mosche, insetti), amici(non ne ho), ragazzi (se solo mi calcolassero), no genitori(senza mia mamma mia sorella mi potrebbe buttare da un balcone o viceversa), il regalo perfetto per i 18 anni (io speravo di ricevere un cane). 
    Ovviamente questo regalo non era per fare un piacere a me ma a mia sorella Jen visto che erano anni che glielo chiedeva ma senza di me non l'avrebbero lasciata andare.
   
    Eravamo arrivate al campus nel quale avremmo passato 6 mesi con altri ragazzi e ragazze appassionati di musica e ballo che nemmeno conoscevo e molto sinceramente non ci tenevo a conoscerli.
    Entrai nella stanza indicatami da un signore, la stanza che avrei condiviso con altre ragazze o ragazzi. Era illuminata dalla grande finestra del balcone il quale si affaciava sul mare. Era completamente vuota tranne che 3 letti, 3 armadi e un bagno, vuol dire che nella mia stanza sarebbero entrate altre due persone.
Iniziai a mettere apposto le mie cose nell'armadio vicino al balcone quando un ragazzo alto e biondo e una ragazza bassina e con i capelli scuri entrarono nella stanza. Come prima impressione pensai che fossero i soliti figli di papà che  sarei costretta a sopportare per i prossimi sei mesi ma non fu così, quelle due persone, Lea e Riker, rispettivamente 19enne ed 21enne, mi fecero ridere per tutta il pomeriggio. Riker mi raccontò dei suoi 3 fratelli e una sorella, non era facile essere in 5 ma almeno non ci si annoiava mai. Lea invece non era la sua prima volta in questo campus, era venuta pure l'anno scorso ed essendosi trovata bene ha deciso di tornare. 
    Verso sera finimmo tutti e tre di mettere apposto le nostre cose ma sopratutto la stanza che era diventata come un piccolo paradiso con chitarre, pianole, lucine, libri, cuscini, poltronette, di tutto e di più.

"Vi va qualcosa da mangiare?" chiese Riker con la sua voce bassa e attraente.

"Certo, un hotdog andrebbe bene" rispose Lea.

"Si perché no, io voglio un hamburger". 

    Riker uscì facendo il segno OK con le dita e andò a prendere da mangiare in cucina, ma ci mise più di cinquata minuti per ritornare, la cosa ci preoccupò abbastanza, quindi, da brave ragazze, lo andammo a cercare. Quando lo trovammo, era con altri tre ragazzi, e due ragazze, di cui una mia sorella, Jen, 17enne, per me una grandissima, ehm, meglio non parlarne.
    Erano tutti lì a parlare, non ci feci caso e dissi a Lea di lasciarlo in pace, mi sorella lo avrà corrotto ad odiarmi con i suoi atteggiamenti da troietta. Andammo a prenderci da mangiare ma quando tornammo, fummo fermate da un grido "Cristine", era mia sorella. Mi girai, la guardai, guardai tutte le persone presenti, i fratelli di cui Riker ci aveva parlato, Rocky, Ross, Rydel ed il loro amico Ratliff. Ovviamente non sapendo distinguere chi fosse chi. 

"Cosa vuoi?".

"Non vuoi stare con noi?".

"Preferirei buttermi dal balcone piuttosto che stare con te". Risposi acidamente. Con lei proprio non riuscivo ad avere una conversazione 'normale'. 

"Così ti fai dei nuovi amici". Insistette lei con quel suo tono snervante. Si è sempre divertita a prendermi in giro non so bene per quale motivo. 

Iniziarono a ridere tutti compreso Riker, colui che avevo categorizzato come 'brava persona'. Forse mi sbagliavo, dopotutto erano veramente tutti uguali, infatti non mi sorprese che si stesse già slinguazzando mia sorella. 

"Scusami Jen, ma se per amici intendi 'trovare qualcuno da scopare una sera per poi non rivedere mai più' beh, no grazie. Non ci tengo a fare la puttana come te". Eravamo li da nenache mezza giornata e già non ce la facevo più. "Andiamo Lea".

Mi girai andando verso l'uscita, con la mora che mi seguii. 

"Magari la puttana qui sei tu". Disse con un sorrisetto da schiaffi il biondo conosciuto qualche ora prima. 

    Quella voce rimbombava nella mia testa, quelle parole, dette da Riker, non me le aspettavo, ma camminai avanti, senza voltarmi. Come pensavo, mia sorella gli avrà sicuramente raccontato un sacco di bugie su di me per mettermeli contro. Erano ormai anni che Jen andava in giro a raccontare chissà che storie su di me ma io non ho mai capito il perché.

   Ero sul balcone sotto il chiar di luna, la mia pelle era toccata dalla fresca brezza del mare così come i miei capelli. Lea dormiva, Riker non era ancora rientrato, si starà scopando una delle ragazze qui presenti oppure mia sorella, pensavo alle peggior cose su lui non aspettandomi di trovarlo sul balcone, accanto a me. Sobbalzai.

"Cosa vuoi?" Chiesi con voce annoiata senza voltarmi. 

"Quello che tu non potresti mai offrire ad un uomo" rispose. 

Come prego? 

"Sto cercando la tua simpatia, senza risultati". Risposi voltandomi verso di lui.

"Quando ci vuole, ci vuole".

"Si, grazie per la puttana".

Mi alzai e me ne andai, chiudendo la porta del balcone e mettendomi a letto.