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Autore: Danysalvo    06/02/2014    1 recensioni
A Sunrise, una grande città, il 3 settembre 1995 (oggi), ha fatto una scossa di terremoto. Tutti i genitori, preoccupati per i loro figli li hanno fatti uscire. Dopo un ora che girava a vuoto Erika incontra Rian. Tra i due scocca un amore a prima vista. Però il 5 giugno lei partirà con i genitori per andare a Waterfall, una piccola cittadella in campagna. Qui incontrerà Gabriel. Lui viene incaricato dal preside della sua scuola "de Mariano" a farle da insegnante finchè non imparerà per bene la lingua e le tradizioni. Però lei si innamora perdutamente di lui e lascia Rian. Rian allora decide di andare a trovarla a Waterfall per scoprire il motivo per cui si sono lasciati. Appena la incontra scopre che lei sta insieme ad un altro e fa una scenata di gelosia. Deluso dalla storia finita male va nel bar "Lamella" dove incontra Lory. Anche con lei fu un amore a prima vista. Successivamente entrambi si sposeranno e avranno dei figli che gireranno per le loro case.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Il giorno precedente, prima che Rian se ne andasse, lui le disse :- Erika, se ti fa piacere io vengo ogni giorno qui, dalle 18:30 alle 23:23! Che ne dici di venire anche domani qui? Così ci incotriamo e facciamo amicizia. Ti va? - e lei rispose :- Certo che si! Mi sei simpatico... vorrei proprio conoscerti meglio. Chissà... forse un giorno potrà uscirci qualcosa! -. Ma quella notte non riuscì a dormire. La sua mente era troppo concentrata su Rian e sull'incontro che avrebbero avuto. Pensava :" Che ci diremo? Di cosa parleremo? Perchè ho accettato? Avrà capito che mi sono presa una cotta per lui? Oh Dio! Ho terrore! E se poi con il tempo non gli piaccio e mi lascia sola? Ho una paura gigantesca! Vorrei un aiuto... vorrei dirglielo a mia madre, ma mi conviene? Non so proprio cosa fare! ". E passò tutta la notte a porsi e rispondersi a queste domande. La mattina, vede l'orologio e dice :- E' mattina... sono le 7:30 e non sono riuscita ancora a prendere sonno. Devo assolutamente dormire, altrimenti vado all'appuntamento stanca e distrutta. Devo per forza dormire altrimenti farò una bruttissima figura -. Inizia pian piano a prendere sonno, ma appena chiude gli occhi, ecco che arriva il fratellino che appena avvicinatosi al letto di Erika si mette a saltare su di lei e inizia ad urlare :- ERIKAAAA... ERIKAAAA... SVEGLIATIIIIII... E' ORA DI ALZARSIIIIIIII.... ERIKAAAA!!!!!! -. Lei arrabbiata gli risponde :- Ma non riesci a stare mai fermo? Mi devi sempre rompere le scatole? Perchè svegli sempre me e non vai mai a scegliare Laura? Sei una scocciatura. Se io non mi alzo è perchè sono stanca oppure perchè mi scoccio di alzarmi. Ora vattene via. Non ti sopporto più! -. Il fratellino Andrea allora si mette a piangere e se ne va via. Appena in tutta la sua stanza c'è silenzio ecco che lei richiude gli occhi e si riaddormenta. Si sveglia poco prima dell'appuntamento, alle 15:47. Vede l'orario e si accorge che non c'è quasi più tempo. Se voleva essere puntuale o addirittura in anticipo, doveva muoversi. Allora velocemente entra in bagno. Si lava rapidamente, si asciuga, si pettina i capelli e se li raccoglie in un'unica grande coda, si veste e si spruzza un po' di profumo. Sono le 16:26. A piedi sicuramente non sarebbe mai arrivata in tempo allora decide di prendere il motorino del padre. Scende in cucina e avverte la mamma :- Mammaaaa! Vedi che io esco con il motorino di papà. Probabilmente ritorno a casa alle 20:13! -. La madre risponde :- Ok figliola! Ma mi raccomando, stai attenta! -. Erika accende il motorino ed esce di casa. E' arrivata giusto in tempo. Rian vede lei sul motorino e si stupisce. Corre da lei e le chiede :- Tu sai guidare il motorino? Wow! Non me lo aspettavo. -. Lei diventa tutta rossa e risponde :- Bhe... in realtà mi ha insegnato a portarlo mio padre, infatti il motorino è suo! -. Lui inizia a dire :- Wow! Io lo desidero, ma visto che mio padre è morto 3 anni fa... io lavoro, ma i soldi servono per me e per mia madre e non ci bastano. Astento arriviamo a fine mese! -. Lei rattristata risponde :- Ah! Mi dispiace. Non sapevo che tuo padre fosse morto. Mi dispiace davvero molto. Comunque usciamo un po'! Se vuoi te lo faccio guidare un po', ma attento. Se mio padre vede anche solo un graffio mi uccide! -. Lui sale alla guida e lei con calma gli insegna a guidarlo. Girano per tutta la città. Arrivati davanti ad una pizzaria, ad Erika viene fame e dice :- Rian, a me è venuta fame, a te no? Sono le 19:27! Che ne dici di mangiarci una bella pizza? -. Lui approva :- Si! Sono d'accordo con te. Mi sembra una splendida idea! Andiamo! -. Lasciano il motorino fuori ed entrano nella pizzeria. Si siedono ad un tavolo e il cameriere chiede :- Che pizza desiderate? Vi devo portare qualche bibita? -. Rian risponde :- Vorremmo una pizza margherita, la dividiamo in due. Come bibita penso l'acqua vada bene! -. Ed Erika afferma :- Certo, la margherita da dividere in due e poi una bella bottiglia di acqua fresca! -. Il cameriere allora enuncia :- Perfetto! Due minuti e arrivo subito! -. Il tempo di cuocere la pizza e il cameriere porta sia acqua che margherita al loro tavolino. Mangiano lentamente, tanto sapevano che c'era ancora tempo. Appena finito di mangiare Erika vede il suo orologio e si accorge di essere in ritardo. Allora dice a Rian :- Tieni, questi sono i soldi per la pizza, pagala! Io devo scappare, mi dispiace! Mi avrebbe fatto piacere rimanere un altro po', ma non posso! Scusa ancora! Ci vediamo domani! Mi ha fatto molto piacere uscire a mangiare una pizza con te. Sei davvero speciale! -. Prende la sua roba e se ne esce correndo dalla pizzeria. Mette in moto il motorino e torna a casa.Il giorno precedente, prima che Rian se ne andasse, lui le disse :- Erika, se ti fa piacere io vengo ogni giorno qui, dalle 18:30 alle 23:23! Che ne dici di venire anche domani qui? Così ci incotriamo e facciamo amicizia. Ti va? - e lei rispose :- Certo che si! Mi sei simpatico... vorrei proprio conoscerti meglio. Chissà... forse un giorno potrà uscirci qualcosa! -. Ma quella notte non riuscì a dormire. La sua mente era troppo concentrata su Rian e sull'incontro che avrebbero avuto. Pensava :" Che ci diremo? Di cosa parleremo? Perchè ho accettato? Avrà capito che mi sono presa una cotta per lui? Oh Dio! Ho terrore! E se poi con il tempo non gli piaccio e mi lascia sola? Ho una paura gigantesca! Vorrei un aiuto... vorrei dirglielo a mia madre, ma mi conviene? Non so proprio cosa fare! ". E passò tutta la notte a porsi e rispondersi a queste domande. La mattina, vede l'orologio e dice :- E' mattina... sono le 7:30 e non sono riuscita ancora a prendere sonno. Devo assolutamente dormire, altrimenti vado all'appuntamento stanca e distrutta. Devo per forza dormire altrimenti farò una bruttissima figura -. Inizia pian piano a prendere sonno, ma appena chiude gli occhi, ecco che arriva il fratellino che appena avvicinatosi al letto di Erika si mette a saltare su di lei e inizia ad urlare :- ERIKAAAA... ERIKAAAA... SVEGLIATIIIIII... E' ORA DI ALZARSIIIIIIII.... ERIKAAAA!!!!!! -. Lei arrabbiata gli risponde :- Ma non riesci a stare mai fermo? Mi devi sempre rompere le scatole? Perchè svegli sempre me e non vai mai a scegliare Laura? Sei una scocciatura. Se io non mi alzo è perchè sono stanca oppure perchè mi scoccio di alzarmi. Ora vattene via. Non ti sopporto più! -. Il fratellino Andrea allora si mette a piangere e se ne va via. Appena in tutta la sua stanza c'è silenzio ecco che lei richiude gli occhi e si riaddormenta. Si sveglia poco prima dell'appuntamento, alle 15:47. Vede l'orario e si accorge che non c'è quasi più tempo. Se voleva essere puntuale o addirittura in anticipo, doveva muoversi. Allora velocemente entra in bagno. Si lava rapidamente, si asciuga, si pettina i capelli e se li raccoglie in un'unica grande coda, si veste e si spruzza un po' di profumo. Sono le 16:26. A piedi sicuramente non sarebbe mai arrivata in tempo allora decide di prendere il motorino del padre. Scende in cucina e avverte la mamma :- Mammaaaa! Vedi che io esco con il motorino di papà. Probabilmente ritorno a casa alle 20:13! -. La madre risponde :- Ok figliola! Ma mi raccomando, stai attenta! -. Erika accende il motorino ed esce di casa. E' arrivata giusto in tempo. Rian vede lei sul motorino e si stupisce. Corre da lei e le chiede :- Tu sai guidare il motorino? Wow! Non me lo aspettavo. -. Lei diventa tutta rossa e risponde :- Bhe... in realtà mi ha insegnato a portarlo mio padre, infatti il motorino è suo! -. Lui inizia a dire :- Wow! Io lo desidero, ma visto che mio padre è morto 3 anni fa... io lavoro, ma i soldi servono per me e per mia madre e non ci bastano. Astento arriviamo a fine mese! -. Lei rattristata risponde :- Ah! Mi dispiace. Non sapevo che tuo padre fosse morto. Mi dispiace davvero molto. Comunque usciamo un po'! Se vuoi te lo faccio guidare un po', ma attento. Se mio padre vede anche solo un graffio mi uccide! -. Lui sale alla guida e lei con calma gli insegna a guidarlo. Girano per tutta la città. Arrivati davanti ad una pizzaria, ad Erika viene fame e dice :- Rian, a me è venuta fame, a te no? Sono le 19:27! Che ne dici di mangiarci una bella pizza? -. Lui approva :- Si! Sono d'accordo con te. Mi sembra una splendida idea! Andiamo! -. Lasciano il motorino fuori ed entrano nella pizzeria. Si siedono ad un tavolo e il cameriere chiede :- Che pizza desiderate? Vi devo portare qualche bibita? -. Rian risponde :- Vorremmo una pizza margherita, la dividiamo in due. Come bibita penso l'acqua vada bene! -. Ed Erika afferma :- Certo, la margherita da dividere in due e poi una bella bottiglia di acqua fresca! -. Il cameriere allora enuncia :- Perfetto! Due minuti e arrivo subito! -. Il tempo di cuocere la pizza e il cameriere porta sia acqua che margherita al loro tavolino. Mangiano lentamente, tanto sapevano che c'era ancora tempo. Appena finito di mangiare Erika vede il suo orologio e si accorge di essere in ritardo. Allora dice a Rian :- Tieni, questi sono i soldi per la pizza, pagala! Io devo scappare, mi dispiace! Mi avrebbe fatto piacere rimanere un altro po', ma non posso! Scusa ancora! Ci vediamo domani! Mi ha fatto molto piacere uscire a mangiare una pizza con te. Sei davvero speciale! -. Prende la sua roba e se ne esce correndo dalla pizzeria. Mette in moto il motorino e torna a casa.
  
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