Maka aveva perso una scommessa. Per quale altro motivo avrebbe dovuto andare ad uno stupido speed date altrimenti? Digrignando i denti controllò l'orologio impaziente che tutta quella cretinata finisse ancora prima di entrare nel grande salone dell'incontro. La sala d'attesa era piena di ragazzi e ragazze e lei li fissò tutti disgustata. Si fa per conoscere gente... Tsk, come no. A Maka sembrava proprio una gran cagata. Un'enorme inutilissima cagata per disperati col solo scopo di farsi i cazzi degli altri.
Lei non avrebbe proferito parola, decise. Con nessuno.

Soul si rifiutò di levarsi gli occhiali da sole nonostante fosse al chiuso. Oggi avrebbe rimorchiato sicuro. Aveva già deciso la strategia di gioco: si sarebbe seduto con i suoi occhiali da figo e avrebbe guardato le ragazze in silenzio con un ghignò strafottente fino a che non fossero arrossite, lo avessero implorato di parlare o fossero svenute.
Sentendosi più cool che mai, si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta ed alzò il mento sicuro del suo successo.

Tsubaki si torturava le dita in ansia. Era venuta lì sotto consiglio di un amica fidata che le aveva suggerito lo speed date come metodo per farsi amici. Era sempre stata timida, ma non credeva di aver bisogno di più amicizie rispetto a quelle che aveva già. Irrequieta sempre di più, sospirò passando a torturarsi la punta della lunga coda nera.
Forse la sua amica aveva ragione... dopotutto sarebbe stata un'opportunità interessante e nuova. Era sicura che ne avrebbe fatto tesoro.

Black*star aspettava fuori dalla finestra della sala dello speed date in attesa che aprissero le porte per fare la sua entrata in scena ad effetto.
Le avrebbe conquistate tutte in meno di un secondo... e contemporaneamente.

Liz ripose gli occhiali da sole nuovi nella borsa firmata, sorridendo sicura verso la porta che dava sul salone dell'incontro. Quella giornata era già iniziata con parecchie soddisfazioni e sentiva che sarebbe finita ancora meglio. In attesa dell'inizio dello speed date fece viaggiare i suoi pensieri allo shopping folle per Death City di quella mattina, al successo di aver convinto Tsu a venire con lei e alla scommessa vinta con una Maka piuttosto seccata. Patty era stata proprio un genio ad imbrogliare così perfettamente senza che nessuno se ne accorgesse in modo che la biondina si unisse al gruppo. Vagò con lo sguardo per la stanza piena di gente senza notare ne Tsu ne Maka. Alzò le spalle comunque soddisfatta e sorrise alla sorella accanto a lei.

Kid era andato allo speed date solo dopo essersi accertato tramite suo padre, nonché gestore degli incontri, che la sala fosse perfettamente simmetrica. I tavoli dovevano essere disposti a file parallele tra di loro, le cartelline coi fogli per segnarsi i nomi posizionate ad uguale distanza e ognuno con una penna sopra, esattamente al centro.
Sarebbe entrato, avrebbe controllato la situazione e solo allora, se fosse stato tutto perfetto, avrebbe anche partecipato.

Patty ricambiò il sorriso della sua sorellona. Non era mai stata ad uno speed date e non vedeva l'ora di conoscere dei bei maschioni e di usare il foglio dato loro in dotazione a dovere. Dopotutto si era riempita le tasche di pastelli prima di uscire di casa.
Si sarebbe divertita da matti, si, si.

Spirit sorrideva come un idiota e faceva l'occhiolino a qualsiasi ragazza gli passasse affianco. Un complimento qua ed un ammiccamento di là e sapeva di aver fatto colpo su più di metà della sala (poi il fatto che lo sapesse solo lui era un'altra storia).
Mentre sbirciava tra la folla per guardare se avevano aperto le porte, sperò solo di non far cascare la facciata dello scapolo sexy senza figli. Il padre divorziato con figlia irata non faceva colpo quell'anno.

Blair guardava con aria interessata tutti i ragazzi nella sala d'aspetto, segnandosi già mentalmente quelli che avrebbe sedotto ed abbandonato e quelli che si sarebbe portata a letto.
Quello speed date era la sua maggior fonte di affari, avrebbero potuto darle l'abbonamento ormai o un premio per la costante partecipazione.
Si stava sistemando in modo strategico il mini vestito attillato quando Shinigami, colui che gestiva lo speed date e ormai suo amico di fiducia, aprì la porta e le persone cominciarono ad entrare nella sala degli incontri.

Chrona si affacciò sulla porta della sala finalmente aperta. Si guardò in torno.
Non sapeva come comportarsi: avrebbe dovuto sedersi, o passare da un tavolo all'altro?

Salve salvinooooo

Non mi andate in panico! Non mi sono dimenticata di “Pure Imagination”! L'epilogo è già in corso, ma l'altro giorno mi è venuta questa pazza idea dello speed date e così ho scritto questo capitolo di getto! I prossimi dovrebbero consistere nell'incontro di tutte le ragazze con un ragazzo per capitolo :) Spero che l'idea vi piaccia :) fatemi sapere!
Un grazie gigabnorme ad Ikarus che mi ha fatto inconsciamente venire l'idea! ;)

XOXO
firephoenix