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Autore: itsclaus    06/02/2014    2 recensioni
[Post 5x12 - POV Damon - One shot]Dal testo:“Balla con me, ti prego.” Il suono della sua voce è così dolce.
Poggio le mie mani sui suoi fianchi e comincio a farla ondeggiare.
In questo momento la mia amata Elena mi sembra così fragile, indifesa … così umana.
Mi guarda e mi sorride e io faccio lo stesso. Mi sento al sicuro con lei vicino. Io con Elena mi sento meno solo.
“Ha giocato con te, Damon.” Afferma lei in un singhiozzo.
Non riesco a capire.
“Io – ripete con presunzione la parola – Io so chi sei veramente.”
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Io ti troverò sempre
 
Elena è vicina. Sento il suo odore. Mi guardo intorno, non riesco a vederla, ma poi ecco una voce.
“Damon!” è lei. Il suo viso è preoccupato, i suoi capelli sono in disordine e tutto il suo aspetto adesso è sconvolgente… Ma è perfetta. Perfetta per me.
E’ perfetta mentre corre verso di me. Mentre mi getta le braccia al collo e mi stringe forte, con insistenza, come se avesse avuto paura di non vedermi più.
Respira affannata sulla mia spalla coperta dal mio solito giubbotto di pelle e la sento poi fare un altro respiro profondo.
“Oh Damon, grazie a dio.” Si aggrappa ancora di più alle mie spalle mentre la stringo ancora di più, tenendola per la nuca e facendo aderire il suo corpo al mio, più di quanto lo fosse già.
“Ehi, qualcosa non va?” le sussurro, accarezzandole i capelli con dolcezza. Lei è così preziosa per me.
Resta in silenzio ed allenta lentamente la presa.
“Stai bene?” le chiedo preoccupato, quando incontro il suo sguardo.
Mi guarda confusa, come se non sapesse cosa fare. Si guarda intorno e si porta una mano tra i capelli, sistemando il suo ciuffo. Ed io le accarezzo di nuovo i capelli cercando un contatto con le sue dita lunghe e sottili.
“Dì qualcosa, ti prego.” Chiedo ansioso, sperando che mi perdoni per averla lasciata andare e attendo con timore la sua risposta che non tarda ad arrivare.
“Ti ho cercato dappertutto – dice ancora con quella strana confusione nel suo sguardo – dobbiamo parlare.” Conclude, e io annuisco.
“Si, anche io voglio parlare.” E lei annuisce, copiando il mio gesto di prima.
“Tutti i messaggi nel telefono erano miei, nel caso li avessi cancellati senza ascoltarli.”
Vorrei continuare a parlare ma lei mi interrompe.
“Ho ascoltato ogni parola.”
“Allora sai che casino ho combinato.” Guardo la terra sotto i miei piedi e mi sento colpevole.
“Sono un codardo, Elena. Me ne sono andato perché …”
Io, Damon Salvatore, un vampiro centenario che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, non sapevo come esprimermi.
Imbarazzato, mi mordo la lingua e successivamente il labbro inferiore con nervosismo, ma pronto a continuare il mio discorso sperando in un ricongiungimento con la mia amata Elena.
“Perché ero convinto che ti avrei rovinato.” Esclamo tutto d’un fiato.
“Non si tratta di questo, Damon.” Vuole parlare ma adesso sono io ad interromperla.
“No, lo sai ascoltami. Ascoltami e basta.” Lei guarda il cielo sbuffando appena.
“Tu sei davvero la persona migliore che abbia mai incontrato. E pensare che io possa cambiarti dà fin troppo credito a me, e non abbastanza a te.” Esclamo tutto d’un fiato e faccio un respiro profondo per riprendermi dalle mille emozioni che sto provando.
Ansia, tensione, colpa, desiderio di stringere Elena di nuovo tra le mie braccia.
Lei mi guarda interessata, attenta alle mie parole, e io posso solo accarezzarle la guancia ammirando la bellezza che mi trovo davanti.
“Tu sei la miglior influenza di me.” Ed è così. E’ inutile negarlo, come facevo un tempo … Quando ero solo uno stupido che credeva di poter vivere senza amore.
Poi ho incontrato lei – o meglio, l’ho rincontrata – e la mia vita è cambiata.
La mia esistenza è diventata vita, perché Elena è la mia vita.
“Ho bisogno di te.” La guardo inumidendomi le labbra, sentendo il mio cuore che si stringe sempre di più e sento di star quasi per scoppiare piangere.
“Tu sei il bene. E io ho bisogno di un po’ di bene nella mia vita.” Distoglie lo sguardo e dopo un attimo esso ritorna al suo posto, incrociato con il mio.
“Perché senza … -  scuoto la testa, constatando che quello che sto per dire è la verità – c’è solo tantissima oscurità.”  Sorrido.
E sorride anche a lei, mentre prende la mia mano che non ha smesso di accarezzarla e la sposta via.
“Mi metti molta pressione, Damon.” Si volta adesso, e mi dà le spalle.
“Lo so, Elena.” Affermo colpevole.
“No. No!” Si volta quasi alterata.
“E’ il mio turno ora.”
“Va bene.”
“Amo il fatto che io ti renda una persona migliore. Amo il fatto che io ti renda felice, ma …”
Ecco, le mie speranze stanno per crollare a pezzi. Lo sento.
“Ma non voglio essere la tua unica ragione di vita.”
Non capisco. Lei non è la mia ragione di vita. Lei è la mia vita.
“Non voglio preoccuparmi di cosa succede ogni volta che litighiamo o che ci lasciamo di nuovo, o su chi andrai a sfogarti.”
Cosa c’entra adesso?!
“Di che cosa stai parlando?” Dico sofferente, cercando una risposta.
“So cos’hai fatto a Katherine, Damon.” Mi guarda con rimprovero.
Katherine non c’entra nulla adesso.
“Era debole e moribonda. E l’hai torturata comunque.” Mi guarda come se le facessi schifo, come se volesse sputarmi in faccia da un momento all’altro.
“Cosa c’entra questo con Katherine?!” No, non c’entra proprio niente.
“Niente, ok? Riguarda te. Riguarda solo te. Riguarda la persona che non posso cambiare e la persona che sei realmente.” Sospiro, alzando gli occhi al cielo. Non riesco a crederci.
“Quella persona che aveva ragione a lasciarmi andare.” E’ così allora, io non la merito.
“Mi dispiace, Damon, ma è finita.” E queste sono state le sue ultime parole che ho voluto sentire.
 
 
 
 
 
Continuo a rigirarmi nel letto, cerco di rilassarmi, ma la mia mente è macchiata del ricordo di ciò che è successo quella sera.
Elena non mi vuole più. Non mi vuole più perché sono una persona orribile.
Perché sì, è proprio questo quello che sono: un mostro. Un mostro che le persone credono di poter ferire perché non ha un cuore. Come se sono solo loro a soffrire, come se io non stessi morendo dentro, come se io non volessi più non vivere.
Chiudo con gli occhi con questo pensiero per la mente e continuo a pensare a lei.

(Da ascoltare: http://www.youtube.com/watch?v=QhAMz6plvYk)
 
Sono proprio perso. Comincio a sentire delle voci a vedere delle immagini. E vedo Katherine.
“Katherine?” sussurro incerto.
“No, sono Elena.” Risponde lei.
Che cosa vuole lei adesso?!
“Vattene.” Le dico con rimprovero dandole le spalle.
“Damon..” sussurra il mio nome e un brivido percorre la mia schiena, dal basso fino al collo, accarezzando tutte le vertebre.
“Trovami.” La guardo di nuovo e la mia rabbia è sparita. Vedo solo lei spaventata che mi implora di cercarla e di trovarla.
“E dove sei? Io ho bisogno di te.” Le dico, prendendole il viso tra le mani e facendo sfuggire una lacrima dai miei occhi celesti.
Lei non risponde. Mi prende per la nuca e mi guarda con gentilezza.
“Balla con me, ti prego.” Il suono della sua voce è così dolce.
Poggio le mie mani sui suoi fianchi e comincio a farla ondeggiare.
In questo momento la mia amata Elena mi sembra così fragile, indifesa … così umana.
Mi guarda e mi sorride e io faccio lo stesso. Mi sento al sicuro con lei vicino. Io con Elena mi sento meno solo.
“Ha giocato con te, Damon.” Afferma lei in un singhiozzo.
Non riesco a capire.
“Io – ripete con presunzione la parola – Io so chi sei veramente.” La avvicino di più a me. Il suo petto è schiacciato contro il mio e i nostri cuori sembrano essere diventati umani. Battono insieme, in sintonia.
“Sei migliore di chiunque altro.” Mi sorride mentre un’altra lacrima le accarezza una guancia.
Prontamente la catturo con un bacio soffice.
“No. Lo sei tu.” Le accarezzo la guancia umida con il pollice.
Lei scuote la testa sorridendo.
“Io so chi sei. Tu non sei questo, non esserlo.” Piange ancora.
“Tu devi imparare ad amarti come ho fatto io. Devi vedere il buono che c’è in te, devi vedere che persona fantastica sei. Perché lo sei, Damon. E dovrai farlo, perché … - chiude gli occhi, stringendoli con forza – perché forse noi due non potremmo più stare vicini come lo siamo stati in passato. Forse non potrò mai più dirti ti amo.” Concluse tra le lacrime.
“Ma io amo te, Elena.” E ora piango anche io come lei.
E sembriamo due ragazzini alle prime armi con le crisi d’amore, entrambi disperati, entrambi troppo innamorati l’uno dell’altra e l’uno con l’altra.
“Forse non potrò mai più baciarti. Forse non potrò mai più fare l’amore con te.”
Il mio viso è fra le sue mani, e lei lo sta riempiendo di baci. Si sofferma più volte sulle labbra e io ricambio i suoi baci.
“Facciamolo adesso. Sii mia qui, in questo istante.” La bacio con passione, lei ricambia ma tenta di staccarsi allo stesso tempo.
“Non possiamo, Damon. E’ già tardi.” E’ triste. E’ distrutta. Lo leggo nei suoi occhi da cerbiatta.
“Io non posso vivere senza di te.” E la abbraccio. Assaporo il suo profumo e la sento combaciare perfettamente con il mio corpo.
“E’ ora di svegliarsi, Damon. Svegliati.” Mi guarda negli occhi e mi accarezza ancora le guance.
“Cosa? No.. ti prego, aspetta..”
“Io ti amo, Damon, ma adesso non c’è più tempo. Svegliati.” La sua voce diventa sempre meno chiara e pian piano tutto quello che c’era attorno a me diventa una luce bianca.
 
“Io ti troverò sempre, Elena.” Affermo aprendo gli occhi.


 


Ciao a tutte :) Questa è la prima One-Shot che pubblico. Ammetto che ho preso spunto da un video per alcune frasi (qui per vederlo: http://www.youtube.com/watch?v=xfHOECakcJ0) ma quello che ho descritto è tutto ciò che vorrei che accadesse nello show. 
Spero che vi piaccia, e se ci sono errori mi scuso in anticipo ma l'ho scritta in questo pomeriggio, e avevo subito voglia di pubblicarla!
Tutte le critiche sono ben accette, e spero lascerete tante recensioni.

P.S. Se vi va, passate a leggere la mia longfiction, sempre su Damon ed Elena ^^

 
  
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