Erano passati 19 mesi.

kurosaki aveva riottenuto i poteri di Shinigami grazie a una spada di reiatsu contenente energia spirituale da tutti gli ufficiali del Gotei 13.

Ora stava vivendo normalmente per qualche temo.

Anche se ultimamente una strana sensazione lo stava investendo.

Non era la stessa senzazione di quando Aizen era vicino.

no,stavolta era un reaitsu diverso dagli shinigami o dagli Arrancar. E non era nè un fullbringer,né un Quincy.

Non riusciva a spiegarselo. Ma preferiva non indagare,se ci fosse stato da preoccuparsi Urahara lo avrebbe avvertito.

Invece nella Soul Society c'era chi si preoccupata per questo reaitsu anomalo.

Ma andiamo con al dovuta calma.

kuroni,tornato Capitano della 14° Compagnia del gotei 13,aveva da molto tempo uno strano presentimento.

Iniziò tutto quando ricevette una strana lettera di convocazione.

"La signoria vostra è convocata urgentemente al palazzo del re degli Spiriti. Firmato:La Compagnia Zero".

La compagnia Zero era la Guardia reale. Coloro che avevano contribuito alla creazione della Soul Society. 

Coloro che erano a protezione del Rei-O. Ognuno di loro era forte quando tutto il Gotei 13.

Certo,conosceva qualcuno dei suoi membri ma c'era qualcosa di strano.

Uno shinigami normale non era mai stato convocato dal Rei-O dai tempi del suo tris avolo,prima della fondazione del Gotei 13.

Non si fidava ma il simbolo era quello del sigillo reale.

Lo conosceva bene viste le preoccupazioni che tempo addietro creò a tutto il gotei 13.

Sapeva come recarsi dai membri. Bastava utilizzare il cannone Kukaku di Kukaku del clan Shiba.

Ma prima voleva scorire cosa si nascondeva quell'improvvisa convocazione. Non voleva lasciare Ryuji e Kahomi in periodo come quello.

Tra le preoccupazioni che lo affliggevano c'era uno strano reiatsu che inondava la sua brigata e il mondo terreno.

Alle prime puntò su degli Arrancar del grado di Espada. I sopravvissuti Tia Harribel e Grimmjow Jearjaques. Ma non si avvicinava nemmeno al loro livello.

Era pari a quello del Primera Espada.

Kuroni preferì smetterala di interrogarsi e si diressa da Kukaku.

Conosceva il suo trisavolo e in quei mesi aveva intrapreso un rapproto amichevole con la donna. Che,nonostante andasse in giro con una scollatura da far invidia a Matsumoto,rifiutava la sua pseudo corte colpendolo con l'unico braccio che aveva.

Comunque lasciò la Compagnia portando con se due dei tre Tesori di Kokotsu.

Infatti dopo un pò,nei boschi incontro qualcuno che credeva di non rivedere più.

Kuroni,spostò le piante che occupavano il passaggio con difficoltà.

Era già spazientito.

- merda,Kukaku non poteva vivere in un distretto di Rukongai?...-

Spostò la testa a destra evitando una freccia.

-.. è di reaitsu... un Quincy?- la strappò dalla  carteccia. Vide l'albero sanguinare -... no... l'albero sanguina... sei tu?!-

Un ombra lo guardò dalla cima di un albero per sorridere in modo agghiaciante.

Solo i suoi occhi neri erano visibili,illuminati da una sclera argentea.

Scomparve.

- Come puoi essere qui... io ti avevo catturato... Kusakuma Ayuma-

Non potè far altro che attivare la Tenkei kura. La divina Rete Celeste.

Inviò la comunicazione d'emergenza.

- attenzione a tutti gli ufficiali. è apparso Kusakuma Ayuma!-

Dall'altra parte della Soul Society Kenpachi rise,mentre invece Ukitake rimase sorpreso.

Soi Fon,nonostante non avesse mai tremato,ora tremava senza fermarsi.

-Capitano Soi Fon! Chi è questo tizio?- chiese il suo luogotenente terrorizato dalla reazione.

- Ayuma non è altri che un nemico della Soul Society peggiore di Aizen-

Kuroni cominciò a correre per recarsi da KuKaku ma ciò che trovò fu uno scenario di desolazione e distruzione.

Kukaku e i suoi erano in salvo,solo fortuna. Quel tipo non aveva pietà.

Kukaku lo guardò sorpresa.

- se sei qui c'é davvero da preoccuparsi. Quel tipo era Ayuma Kusakuma,eh? Non mi sbaglio-disse strafottente e con un sorrisino.

Kuroni invece era serio. Serio come non mai.

- Prepra il Cannone Kukaku di riserva. devo correre dal Rei-O. Se Ayuma,la prima Soul Combat è vivo,ci sarà bisogno di tutta la forza bellica possibile.-