{ Angolo della scrittrice ;
Sì, questa volta lo scrivo in cima. / ..
Bene, dato che l'altra one shot ( " Un nome, due cuori " ) mi ha preso tantissimo, ho deciso di scriverne altre, sempre relative alla coppia ShinxShin.
Spero che vi piacciano! 



Le neve scendeva copiosa, imbiancando tutte le strade, le auto e gli edifici di Tokyo.
Questo inverno era davvero, davvero freddo.
Più degli altri, sìsì.
La neve scendeva ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
Ormai era una settimana che nevicava di continuo.
Mi strinsi la sciarpa intorno al collo, mentre tornavo con lo sguardo sullo schermo del mio pc.
Mi trovavo al caldo, all’interno di uno dei miei bar preferiti.
Questo aveva i divanetti ricoperti di pelle viola, la moquette dello stesso colore ed i muri bianchi.
I tavolini erano rotondi, di legno chiaro.
Era davvero bello.
Mi tirai il cappuccio della felpona grigia che indossavo sulla testa e mi misi al lavoro; dovevo scrivere un breve racconto fantasy.
Mannaggia a me e quando mi ero inscritta a quel corso di scrittura creativa.
L’insegnate era una checca isterica, e gli studenti credevano di essere chissà chi.
Fortuna che avevamo tutti soltanto quindici anni, eh.
Fissai lo schermo del pc per almeno un minuto intero, senza mai muovermi.
Inutile, non sapevo cosa scrivere.
Sbuffai, allungai un braccio e presi in mano la mia tazza di cappuccino che mi ero fatta preparare in precedenza.
La portai alle labbra e ne bevvi un sorso.
Adoravo il cappuccino. Era la mia bevanda preferita.
Adoravo come il sapore del caffè si mescolasse a quello del latte.
All’improvviso mi venne un’idea per il racconto; iniziai a scrivere di getto, noncurante di ciò che stava succedendo intorno a me.
Scrissi, scrissi e scrissi ancora, e così arrivai al punto cruciale della bozza per la mia storia.
Parlava di esseri immortali, eterei, ma non erano vampiri. No, erano qualcos’altro.
Il problema era che non sapevo proprio come strutturare i personaggi.
Non avevo la benché minima idea di come sistemare il loro aspetto, il loro carattere..
Era un disastro.
Avrei dovuto consegnarla fra meno di due ore, e non avevo ancora iniziato a scriverla per bene.
Alzai gli occhi, esasperata, e.. Mi trovai davanti una schiena di un ragazzo.
Indossava dei pantaloni a scacchi, un giacchettino di pelle nero ed un basco a scacchi, in tinta con i pantaloni.
I capelli erano color acquamarina, sistemati col gel.
Poi lo sentii parlare.
Quella voce..
« Shin.. » sussurrai.
A quanto pare, però, lui mi aveva sentita ugualmente.
Infatti si voltò verso di me, e rimase paralizzato.
Mi aveva riconosciuta.
Non pensavo si ricordasse di me..
Rimanemmo a fissarci per alcuni secondi, che a me sembrarono ore.
I suoi occhi erano bellissimi, i suoi lineamenti, le sue labbra..
Tutto di lui era stupendo.
All’improvviso si svegliò da questa nostra trance e mi sorrise.
Mi sorrise, e come quella volta sotto la pensilina, il mio cuore saltò un battito.
Aveva un sorriso stupendo.
Arrossii di botto e distolsi lo sguardo, mordendomi il labbro inferiore.
Non sapevo perché, ma ogni volta che lo vedevo mi faceva così.
Lo sentii ridere; una risatina leggera, forse dovuta alla mia reazione.
Anzi, sicuramente dovuta alla mia reazione.
Alzai così gli occhi, ma lui si era di nuovo voltato verso i suoi amici.
Spostai lo sguardo su di loro e li esaminai senza essere notata.
Avevo trovato i protagonisti per la mia storia.