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Autore: saramermaid    07/02/2014    4 recensioni
Le era sempre piaciuto Febbraio, nonostante facesse ancora troppo freddo per la primavera e la neve continuasse ad illuminare Tokyo con i suoi fiocchi candidi. Per molti era il mese di San Valentino, in cui poter passare del tempo con la persona amata. [...]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Memories




Le era sempre piaciuto Febbraio, nonostante facesse ancora troppo freddo per la primavera e la neve continuasse ad illuminare Tokyo con i suoi fiocchi candidi. Per molti era il mese di San Valentino, in cui poter passare del tempo con la persona amata. Ma per Ichigo quello era soprattutto il mese in cui i bambini si mascheravano, in vista della festa di Setsubun*.

Certamente lei era ormai cresciuta per indossare una maschera a forma di demone, ma le piaceva ricordare l’ansia e l’euforia che invadevano il suo corpo di bambina. Se chiudeva gli occhi color cioccolato, poteva chiaramente sentire l’odore dei fagioli cotti che poi avrebbero mangiato in famiglia oppure l’odore degli alberi di ciliegio vicino al tempio dove si usava pregare per la salute dei propri cari.

Ridestandosi da quei dolci ricordi legati alla sua infanzia, decise che forse sarebbe stato meglio sbrigarsi se voleva arrivare al Caffè Mew Mew in orario. Non ci teneva proprio a sentire anche quel giorno lo sbraitare di Ryou per i suoi ennesimi ritardi sul posto di lavoro. Sfregandosi le mani congelate nei guanti color lampone, entrò nell’enorme struttura rosa pastello al centro esatto del parco Inohara.

A prima vista quella buffa struttura con le finestre a forma di cuore e le tinte sul rosa sembrava uscita dalle pagine di racconti per bambini. Ma pochi erano a conoscenza del vero scopo per cui era nato quel caffè. Nei sotterranei infatti diverse apparecchiature, ormai spente da anni, facevano bella mostra di sé. Per tanto tempo il Caffè Mew Mew era stata la base segreta nella lotta contro gli alieni, per poi ritornare alla funzione di semplice pasticceria.

«Ichigo per fortuna sei arrivata, siamo sommersi di lavoro e ci serve il tuo aiuto.»

«Non preoccuparti Akasaka-san, mi cambio e arrivo subito qui da te.»

Sorridendo calorosamente al pasticcere sempre gentile con tutti, si diresse verso gli spogliatoi per indossare la sua divisa rosa alla lolita. Per tutto il giorno fece la spola tra la cucina e il locale, cercando di servire tutti i clienti nel minor tempo possibile. Ci teneva al suo lavoro e nonostante tutto le piaceva osservare le facce deliziate della gente mentre gustava le prelibatezze preparate da Keiichiro. Non c’era da stupirsi quindi se il caffè andava a gonfie vele, talmente tanto da convincere i due ragazzi a restare stabilmente in Giappone.

A fine giornata Ichigo si sentiva terribilmente stanca e spossata, ma il clima armonioso e lo squisito profumo di dolci che permeava l’ambiente la ripagavano sempre del duro lavoro svolto. Mentre se ne stava seduta sullo sgabello della cucina, intenta a gustare la consueta fetta di torta dopo la chiusura, ripensava al fatto che stranamente Ryou non si era fatto vedere quel giorno.

E mentre la sua mente si accendeva in mille ragionamenti, l’oggetto dei suoi pensieri si materializzò davanti a lei in quel preciso istante. Ichigo notò che anche Ryou sembrava alquanto stanco, come denotavano le leggere occhiaie sotto gli occhi. Quegli stessi occhi color oltremare che in quel momento meccanicamente si posavano su di lei. Cercò di non arrossire di fronte al ragazzo, ma inevitabilmente ogni volta che lui la guardava sentiva le guance bollenti.

«Bentornato Shirogane. Keiichiro mi ha detto di dirti che la tua fetta di torta è nel frigo qualora avessi fame.»

«Che ci fai ancora qui Ichigo? E’ tardi, dovresti essere già a casa.»

Ichigo sussultò leggermente alla sua domanda, non potendo di certo dirgli che lo stava aspettando perché si era preoccupata nel non vederlo rientrare. Cercò quindi una giustificazione plausibile, ma improvvisamente le parole sembravano essere sparite chissà dove. Ingoiò l’ultimo boccone di torta alla panna, e posò la forchetta nel piatto vuoto. Inaspettatamente vide il volto di Ryou tirarsi in una strana smorfia, prima di non riuscire a trattenere le risate. Confusa aggrottò le sopracciglia, non capendo il motivo dell’ilarità.

«Nonostante tu sia cresciuta a volte resti ancora una bambina, Ichigo.»

Dopo quella affermazione, la sua indole battagliera emerse spingendola a rispondere per le rime al ragazzo di fronte a lei. Ma venne distratta dal fatto che Ryou le si stava avvicinando, finchè non si trovò premuta tra il bordo della penisola in marmo ed il corpo muscoloso del biondino. Da quella distanza il suo profumo misto al dopobarba le arrivava nitidamente sul viso, impedendole di restare lucida. Per quanto ci provasse, Ichigo non poteva nascondere l’effetto che Ryou aveva su di lei.

Lo vide allungare una mano che si andò a posare sulla sua guancia accaldata, scostandole una ciocca di capelli rossi dalla fronte. I suoi occhi marroni si persero nel blu di quelli di Shirogane, che come se nulla fosse le posò il pollice all’angolo delle labbra rimuovendone un po’ di panna. Ichigo arrossì, notando con quanta sensualità l’aveva ripulita per poi assaggiare egli stesso la panna che aveva rimosso.

I loro respiri iniziavano a confondersi, mentre la vicinanza aumentava ogni secondo. Sentendo la lieve carezza di Ryou sulla guancia dove ancora era posata la sua mano, Ichigo chiuse gli occhi lasciandosi andare a quel tocco delicato ed allo stesso tempo dolce. La fronte del ragazzo si poggiò sulla sua per pochi istanti, prima che le loro labbra si sfiorassero in un bacio delicato. Entrambi smisero di pensare e si abbandonarono a quel momento, tanto che le braccia di Ichigo si allacciarono al collo di Shirogane e quelle del ragazzo attorno alla vita esile dell’ex mew mew.

«Decisamente molto meglio di una fetta di torta.»

«Ryou! Potrebbero sentirci e lo sai che mi imbarazzo.»

«Siamo completamente soli, non corriamo questo pericolo signora Shirogane. »

«In questo caso esigo un altro bacio signor Shirogane. »

La risata di Ryou invase ancora una volta la cucina, contagiando anche Ichigo che si lasciò andare ad un sorriso sincero. Si concessero qualche altra coccola contornata da baci e carezze, poi misero in ordine la cucina e si avviarono verso l’uscita del Caffè per tornare a casa. Il chiaro di luna illuminava le loro mani intrecciate e contornate dallo scintillio delle fedi nuziali. Ichigo sorrise ancora una volta, pensando che una volta tanto era stata sfacciatamente fortunata. Accanto a Ryou, per lei, era San Valentino tutti i giorni della sua vita e così sarebbe stato per sempre.







A/N


Rieccomi qui dopo un’intensa ed estenuante sessione di esami invernali all’università. Nuova one-shot sulla coppia Ryou/ Ichigo che se non si fosse capito amo immensamente. Facendo ricerche online sulle festività di Febbraio, ho trovato notizie anche su quelle giapponesi e da qui è nata l’idea di questa stramba fan fiction. Ora premetto che non so se le mie fonti siano affidabili al 100% per quanto riguarda il Setsubun, ma dalle notizie che ho trovato tutte riportano la stessa dicitura quindi mi sono fidata dei testi. Vi auguro una buona lettura e se ci sono dubbi, commenti, consigli, critiche o altro, non esitate a lasciarmi una piccola recensione. Mi farebbe piacere sentire il vostro parere sulla storia.

*Setsubun: E’ il cosiddetto Carnevale Giapponese in cui i bambini si travestono con maschere tipiche. La festività comprende la visita ai templi dove si prega per la salute dei propri cari e si comprano porta fortuna e fagioli da cucinare. I fagioli vengono usati per scacciare i demoni dalla propria casa, infatti oltre a mangiarli si lanciano fuori dalla porta di casa o verso un altro familiare che indossa la maschera di un demone.

Sara


  
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