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Autore: mirtilla98    07/02/2014    4 recensioni
Possono Chaos e Ordine vivere in completa armonia? Possono Odio e Amore coesistere in un solo cuore?
No, entrambi lo sapevano eppure, nonostante tutto volevano unirsi. Unirsi per sempre e dimostrare all’ universo intero che Buio e Luce dopotutto sono i due lati della stessa medaglia e quindi sono originati dalla stessa Madre. E allora, continuavano a domandarsi perché dovevano continuare a combattere quei due schieramenti che ormai da tempo immemore non sembrava che sapessero fare altro: lottare , sangue, spade, duellare, distruggere. E chi ne aveva fatto più spese era in un mondo in cui – per qualche alchimia sconosciuta ai cuori di entrambi gli schieramenti- coesisteva il Male e il Bene. Non erano presenti solamente esseri malvagi né esseri solamente dotati di purezza bensì i due conflitti avvenivano nei cuori di quegli abitanti di quel mondo sconosciuto chiamato Terra.
Genere: Azione, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Bekuta/Vector, Michael Arclight/ Three, No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Dedicato ad Arianna, a tutte le mie amiche e in particolar modo a Shadowdust che con i suoi racconti riesce sempre a farmi sentire delle emozioni sulla  pelle che non avevo mai provato prima

Amore oltre la ragione


Sinceramente non ricordavano neanche più come si erano incontrati per la prima volta, la loro amicizia si era subito trasformata in qualcosa di talmente “irraggiungibile” per lui e per lei, che corrisponde a quello comunamente chiamato Amore.
Ma può esistere questo sentimento tra un Bariano e un’ essere Astrale? Ma, soprattutto, possono esistere i sentimenti tra quei due? 
La risposta rimane incerta, tuttavia se fosse uscito fuori dalle loro bocche un segreto tanto grande quanto distruttivo sarebbe stata la fine per entrambi , ne erano consapevoli. Ma allora perché spingersi così oltre sapendo che rischiavano le loro vita, pur essendo così giovani? 
Non sopportavano più quel conflitto, che a dire dei loro parenti, si prolungava da più di dieci anni . Tanti esseri Astrali e Bariani si erano dati battaglia su un pianeta che non aveva colpe, o forse una: era la Terra di nessuno, non protetta da guardiani né da barriere difensive. Per i Bariani era assai semplice assoggettare gli umani e per gli Astrali era altrettanto facile trafiggere e strappare la via la vita a quegli abitanti così fragili e deboli degli umani.
In poco tempo la guerra per trovare il Numeron Code si era trasformata in una carneficina senza fine, spargimenti di sangue di innocenti, che pur non essendo assoggettati al dominio del Chaos, venivano sistematicamente uccisi dagli Astrali per impedire loro di poter cadere sotto l’influenza Bariana.
Per i giovani umani era molto raro- anzi considerato un miracolo- avere almeno un parente stretto ancora in vita, e chi era nato nel periodo della guerra rischiava di più, spesso non venivano superati i venti anni di vita.
<< Continuo a non fidarmi di questi umani…>>
Una voce profonda maschile emerse dal buio affiancata da una figura che si illuminava fiocamente di un azzurro astrale. 
> << Non vuol dire che tu li debba uccidere tutti! Se quella razza ha reso la vita precedente di tuo fratello e forse pure la tua un inferno, non significa che tutti loro devono essere sterminati! >> Gridò lei parandosi davanti al Bariano, deglutendo.
<< Ho bisogno di nutrirmi e tu lo sai. Mi serve della forza vitale, e un villaggio in più o uno meno di certo non cambierà le sorti della guerra! >> Quello, comandato dalla rabbia, prevalse sull’essere puro che si rassegnò a seguirlo
<< Per aprire il portale che ci permetterà di  andare tu-sai-dove e cambiare il nostro destino mi serve la loro energia, ti ricordi, vero? La mia “stupenda maledizione” per essere fratello di un imperatore Bariano? >>Disse lui avanzando nel paesaggio buio e desolato. 
Il vento carezza soltanto le poche cime di quegli alberi spogli ancora in vita, mentre il cielo era tutto dello stesso rosso sangue delle gemme proveniente dal mondo Bariano che si trovavano lì come dei ciuffi d’erba.
Il cuore dell’essere Astrale iniziò di nuovo a battere all’impazzata: non poteva permettere al Bariano di invadere Quel villaggio. Lì, dopotutto, si trovava la persona a cui teneva di più e a cui doveva la vita. Ma sapeva anche che quel Bariano non si sarebbe fermato subito, purtroppo aveva ereditato quasi lo stesso carattere del fratello.
<< Avverto chiaramente che lì è presente una grande fonte di energia,  non ho mai percepito prima un’aura simile. Assorbendone il sangue, dovrei riuscire subito ad aprire il portale e… >>  Il Bariano si voltò intrecciando desideroso le mani con l’Astrale, mentre gli si illuminavano gli occhi <> Sospirò con nostalgia, avvolto da un fascio di luce rossa e rinunciando alla sua “Barian’ s Force” per poi tornare umano, e infine fissò lei in attesa di  una risposta.
<< Se verrà distrutto il Numeron Code i nostri due mondi verranno segnati in maniera indelebile, credo. Potremmo venir eliminati poiché questo diamine di codice contiene il destino dell’ universo  al suo interno, e distruggerlo non equivale forse ad annientare la nostra esistenza? >>
Una lacrima solcò il volto di lei che temeva per il loro destino. Ma un altro pensiero le martellava la mente: doveva impedire a tutti i costi al suo fidanzato di giungere a Quel Villaggio.
<< E allora? Poco importa, io voglio che questo conflitto finisca e se ci dissolveremo non cambierà molto: vorrà dire che resterò sempre insieme a te… >>
Tra le braccia del Bariano ora la dolce metà gli aveva sorriso timidamente commossa dalle parole di lui.
E  mentre l’essere Astrale cercava di trovare le parole adatte e soppesate, si ricordò come aveva incontrato il primo essere umano che era riuscito a cambiare il suo destino.




Ero stesa a terra mentre un grande mal di testa s’impadroniva  di tutte le mie cellule che erano contratte in uno sforzo estremo causato da un fendente di dolore proveniente da chissà dove. Riaprii  gli occhi obbligandomi a rialzarmi , ma tutto  ciò che vidi non ebbe l’effetto di tranquillizzarmi, anzi mi fece urlare per lo spavento .
Lo scenario che  mi si parava davanti era terribile : davanti ai miei occhi , per tutti i Kami, avevo una carta orribile scoperta posizionata sul terreno. Ne lessi il nome e vidi che recitava: “Giara della Dualità” . Poi accanto vi era una scritta che mi suggeriva che quella fosse una carta magia.
“ Rivela le prime tre carte del tuo Deck, aggiungine una alla tua mano, poi mischia  il resto del tuo Deck. Puoi attivarne una sola per turno. Non puoi evocare specialmente durante il turno in cui attivi questa carta. ”
Ma ciò che era più brutto era l’immagine su di essa: cioè, non vi spaventereste anche voi vedendo un’anfora che come posteriore ha un demone?
Oh , e non era finita qui . Sul terreno avevo altre tre carte coperte poste più avanti rispetto alla stessa linea di quella carta magia, mentre alzando un po’ più la testa , notai che di fronte a me si trovava un …
“ Mostro xyz, Arciduca di latta ”.
Oh , grazie coscienza dalla voce maschile  e familiare. Cosa aveva detto? Mostro?!
In effetti quel nome gli si addiceva: un grosso pupazzo di latta – una sorta di bambolotto gigante di lamiera armato di spada era pronto a dichiararmi battaglia.
Osservai che dietro a quello si trovava un ragazzo corpulento dotato di una strana bandana.
“ Si chiama Bronk ed è il nostro avversario ”.
Ok, come faceva la mia coscienza a saperne più di me? Solo adesso mi rendevo conto di trovarmi in un luogo sconosciuto, circondata da estranei e per altro coinvolta in qualcosa di molto più grande di me. Una paura improvvisa mi colse: o qualcosa di sbagliato stava accadendo intorno a me oppure io ero lo sbaglio?
<< Calmati e riprendi le carte che hai in  mano. E’ il momento di attivare la carta magia scoperta e sperare che la fortuna ci assista… >>
La voce della mia coscienza aveva toni non più sfocati, anzi mi pareva di aver sentito un’altra persona. Adesso che ci pensavo la voce della coscienza non doveva provenire dal mio cuore? Mi voltai di scatto e stavolta non mi sorpresi : ero abituata ormai a fenomeni senza senso come quello a cui avevo assistito prima, quindi non sobbalzai quando vidi un fantasma celestiale e trasparente da alcuni caratteri umani che mi fissava con quei suoi  occhi stranissimi, bicolori leggendomi l’anima .
Gli ubbidii con uno sbuffo sonoro raccogliendo ciò che prima mi facevano da compagnia quando mi ero risvegliata.
<< Vediamo… >>  Il fantasma mi si avvicinò  e tentò di vedere le mie quattro carte che avevo in mano, ma io reagii prontamente nascondendole in modo che non mi spiasse.
<< Fermo là barone, prima devi dirmi chi sei! >> Esclamai facendogli assumere una espressione facciale a metà tra il deluso e il sorpreso ,con una lenticchia d’ arrabbiatura,  che mi fece ridere.
Lui incrociò le braccia e fissandomi mi disse con tono da sfida:  << E allora spiegami , quale mossa faresti per risolvere questo duello? >> Ciondolò con la testa svolazzandomi attorno.
Per tutta risposta mi concentrai su quei quattro enigmi che avevo in mano : ”Assalto dei Re del Fuoco” ? “Tornado di polvere” ? “ Distruggi-mano” ?  E per concludere “Fuoco di ritorno” ! In mano avevo quindi due carte magia e due viola che recitavano “trappola”.
<< Mi dici come riuscirai ad evocare quel mostro in grado di spazzare via Arciduca di Latta e vincere questo duello impossibile, dato che tu non hai la minima idea di ciò di cui sto parlando ? >> Con aria insolente nuovamente quell’essere evanescente si mise al mio fianco osservando ancora i miei occhi . A quanto pareva ne era molto attratto.
<< Smettila, mi dai sui nervi! >> Urlai in preda alla furia mentre Bronk si limitò a sorridere. Immaginai che forse il mio avversario a causa del mio nervosismo  pensasse che io stessi inscenando uno spettacolo comico. Perfetto, adesso la quota di persone che mi facevano arrabbiare con la loro sola presenza era salita a due.
<< In questo momento ti trovi in una situazione alquanto disperata: se non ricordi hai cento Life Points mentre il tuo avversario ne possiede ben cinquecento. Oltretutto qui dentro sono io quello che duella, tu devi solo seguire le mie direttive. >> Ammise quello che continuava a svolazzarmi attorno con tono severo mentre fissava il terreno.
<< Sì, certo generale… >> Dissi piccata e dispiaciuta. Poi gli sorrisi sarcasticamente e ovviamente decisi di fare tutto di testa mia.
<< Allora … Innanzitutto attivo la carta trap… >>
Il fantasma mi bloccò con il braccio prima che la potessi svelare all’avversario.
<< Quel tipo di carte non possono essere attivate nel turno in cui vengono posizionate, ma solo durante il tuo prossimo turno o durante quello del tuo avversario. Al massimo potresti posizionarle coperte. >> Fece saccente come se stesse parlando ad una bambina di tre mesi.
Il mio istinto omicida nei suoi confronti stava per raggiungere un  livello, secondo la mia prassi in cui avrei dovuto come minimo strangolarlo.  
Poi, rassegnata, presi la mia decisione.
<< Ok, dunque posiziono quattro carte coperte… >>
In quel momento si pronunciò il fantasma sorridendo maliziosamente, godendosi il mio nervosismo che stava giungendo all'apice:
<< Quelle magia invece possono essere attivate in qualsiasi turno anche dalla tua mano… >>
Solo adesso che mi accorsi che nonostante quel fantasma  avesse un colore celestino che gli conferiva una sorta di “angelicità” , le espressioni e il tono di voce con cui si pronunciava non gli si addicevano.
 E oltretutto non solo non mi ricordavo chi ero né quello che stavo facendo, ma quell’essere evanescente lì che apparso dal nulla mi stava dando ordini senza senso. Stavo già mentalmente preparando il suo necrologio.
<< Attivo “Giara Della Dualità”! >> Finito di pronunciare l’ultimo accento apparirono tre carte nella mia mano e recitavano:
“Gagaga Vendetta” – Oh, tremo di già- “Ragazza Gagaga- Cavolo, vanno in pandant “Re del Fuoco Alto Avatar Garunix”:
Ragionando, siccome le carte magia erano difficili da attivare, forse chiamare uno di questi “Cosi” a combattere contro quel pupazzo di latta non sarebbe stato male.
Feci la mia scelta in un nanosecondo, poi le carte in quell’aggeggio infernale che si trovava sul mio braccio -ecco perché me lo sentivo così pesante – rientrarono e si mescolarono.
<< Adesso fai le tre evocazioni scoperte e poi… >>continuò il fantasma noncurante ma lo bloccai infuriata.
<< Taci! >> Gli urlai spazientita, ma ugualmente decisi di obbedirgli per godermi una reazione sbigottita da parte sua. Ovviamente il mio unico desiderio non venne esaudito.
<< Bene eseguo le mie tre evocazioni scoperte! >>
 Una di seguito all’altra si svelarono un mostro uno più orribile del successivo – dopotutto quegli esseri che avrei visto da lì a poco facevano sembrare  “Giara della dualità” Hello Kitty- si rivelarono in tuta la loro potenza.
Mormorai i loro nomi che leggevo dal Duel- Disk e uno ad uno comparirono davanti ai miei occhi.
<< Goka la Pyra della malvagità… >>
Emerse da un contenitore nero cilindrico radioattivo una fiamma di fuoco che aveva occhi malvagi e riecheggiava il suo verso raccapricciante.
<< Zombie Fuso… >>
Qualcosa che vagamente ricordava un essere umanoide zombie si manifestò avvolto dalla lava fusa.
<< Re del Fuoco  Avatar Barong… >>
 Uno scimmione rosso in versione pazzo pellerossa dall’aria agguerrita con la voglia di fare a pezzi me o l’arciduca di Latta era pronto a combattere. Mi augurai che gli piacessero le banane.
<< Ora fai l’evocazione tramite tributo: mandando al cimitero questi tre mostri puoi evocarne sul terreno un’altro di potenza maggiore. >>
 L’essere celestiale, a quanto pareva, non la smetteva mai di darmi delle direttive e questo suo lato non lo sopportavo perché non aveva mostrato neanche un po’ di sdegno per la mossa precedente.  Presto lo avrei fatto ricredere: io sapevo combattere benissimo anche da sola.
<< Detto fatto! Offro come tributo Goka La Pyra della Malvagità, Zombie Fuso e Re del Ruoco Avatar Barong per evocare Re del Fuoco Allto Avatar Garunix! Mostrati in tutto il tuo splendore Fenice della speranza di rinascita! >> Si presentò in tutto il suo avvolgente calore fiammante una Fenice piumata rossa e gialla che possedeva ben 2700 punti di attacco. Ero decisamente soddisfatta di me. Tuttavia poco dopo mi vidi costretta ad ammetterlo: quel fantasma dopo tutto aveva ragione…
<< Adesso dovresti attivare la magia “Distruggi–mano” e sperare che una carta magia equipaggiamento possa far aumentare i suoi punti d’attacco, ma anche una trappola non sarebbe male… >>Ecco, quell’essere celestiale si era di nuovo abbandonato nei suoi sproloqui… Avevo già detto che non lo sopportavo?
<< Attacco “Arciduca Di Latta” con il mio “Re Del Fuoco Alto Avatar Garunix, vai con la tua Fiammata Finale! >>
Gridai presa dall’ebbrezza  di poter sconfiggere il mio avversario. L’atmosfera infuocata che si era venuta a creare, dopotutto aveva contagiato anche me.
<< Non dovevi farlo !  Lui ha un’unità Xyz, potrebbe attivare il suo effetto  e per te  sarebbe la fine ! >>  Mi rimproverò l’essere celestiale facendomi sentire , per qualche oscuro motivo, in colpa.
<< Effetto? Unità Xyz? Che sono? >> Gli domandai mentre il Re del Fuoco stava per scontrarsi contro l’altro mostro. Lui mi fissò sbigottito e sicuramente il suo pensiero sarebbe stato il seguente:  “ Con chi ho a che fare ? Una principiante ?”
<< Ferma attivo la carta trappola Cilindro Magico : quando un mostro avversario dichiara un attacco , scelgo come bersaglio il mostro attaccante : annullo l’attacco e, se lo faccio,  ti infliggo un danno pari al suo attacco ! Se non erro il tuo Re del Fuoco Alto Avatar Garunix  ha ben 2700  punti d’attacco e ti verranno inflitti tutti quanti! >> Bronk sorrise svelando la trappola che aveva segnato la mia fine.  Prima di venir schiantata a terra , ero sbigottita dall’effetto della sua carta trappola tanto quanto il fantasma che mi stava accanto , che si era solamente  limitato a mormorare qualcosa che fissa con  “ma” e  ad accennare a un gesto di rabbia prima che io finissi spinta a terra da un tifone infuocato sprigionato dalla sua carta , perdendo tutti i life points , qualunque cosa essi siano.
<< Ehi  è stato un bel duello , complimenti ! >>
Quando riaprii gli occhi riconobbi la mano di Bronk pronta ad aiutarmi a rialzare. La rifiutai un po’ dolorante e mi misi in piedi, era il mio orgoglio che me lo impediva o almeno ciò che ne era rimasto.
<< Bronk …Perché stavamo duellando? >> Gli domandai piantando i miei occhi , o meglio il mio  unico occhio aperto , nel suo sguardo.
<< Non so… >>  fece lui indifferente alzando le spalle << Tu cercavi disperatamente Yuma , dicevi di voler subito parlare con lui , ma poco dopo sei tornata qui e hai deciso di sfidarmi… >>
Una fitta dolorosa, rapida e silenziosa come un’ombra , mi fece gemere e indietreggiare , presa  alla sprovvista .
Quel nome…Lo avevo già sentito …
<< Astral…il tuo nome è Astral >> Il fantasma attirò la mia attenzione - per un attimo avevo sperato che si potesse dissolvere come avevano fatto poco prima gli altri mostri- e invece “ Puff”! Rieccolo di nuovo qui  assorto fra i suoi pensieri.
Ciò che mi sorprese di più era che quel nome – Astral- mi sembrava  così familiare che incominciai già a sentirlo mio.
<< Adesso dobbiamo tornare in aula , devi presentarti a tutta la classe ! >> Bronk mi prese per il braccio mentre io non potevo fare a meno di sorridere a quell’essere evanescente : lui conosceva me ,ma io non sapevo chi fosse veramente lui.
Il tuo nome è
Astral.
                                                                             
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