Manuale di autodifesa contro il Nerdismo

dedicato alle indifese vittime di questa nuova epidemia

Questo è il mio contributo di solidarietà per tutte quelle ragazze che, come me, non hanno saputo dir di no ad un membro della società nerd.

Ed è anche il mio personale modo per dire a tutte le altre: non fate il nostro stesso sbaglio.

Introduzione: La Rivale

Ho diciassette anni. Sono una di quelle comunissime studentesse del Liceo Classico che darebbe la vita per un libro – vita felicemente trascorsa nella venerazione dell'odore dei libri nuovi e di piccole lettere stampate su un foglio capaci di dar alla vita mondi nuovi e sconosciuti. Cammino per strada guardando le nuvole, scrivo per pura passione e, ovviamente, sono una Romanticona.

Sono cresciuta tra le favole di principesse sfortunate e principi gagliardi, povere ragazze di paese e cavalieri erranti; accanita ed instancabile sostenitrice dell'inesistenza di un qualunque amore impossibile, ho sempre odiato tutti coloro che si interponevano nella storia tra due innamorati: il geloso Gianciotto, che uccise Paolo e Francesca, le sorellastre di Cenerentola e la perfida matrigna, il principe Giovanni, a cui Robin Hood portò via Lady Marian...

Tuttavia ritengo che nessuno sia più rivoltante ed insostenibile come la figura della Rivale in Amore. Spregevole come Peter Minus, accattivante come Lord Henry Wotton, viscida come Aro ed infida come Crono, la Rivale in Amore ha numerose facce: si può presentare come la migliore amica del nostro eroe, l'ammiratrice segreta che lo segue da lontano, la nuova conoscenza; negli antichi poemi cavallereschi, era la strega maligna, sempre pronta ed attenta, nascosta nell'ombra, attendendo soltanto che l'eroe, indebolito, confuso o semplicemente idiota, le cadesse tra le braccia. Insomma, rappresenta per l'eroina un ostacolo, un'incognita, una possibile bomba ad orologeria, che scoppierà nelle mani della nostra protagonista nel caso in cui non riesca a disinnescarla in tempo.

Nel corso del tempo, la Rivale è stata immancabilmente presente, combattiva, sempre più disposta della nostra eroina ad esporsi; la hanno dipinta vorace, passionale, sensuale, intrigante, timida, affascinante, tuttavia è sempre stata una creatura vivente.

Ma, nel Ventunesimo Secolo, l'era della più sfrenata evoluzione tecnologia, la Rivale non poteva certo restare indietro. Adesso, al posto di bionde formose ed accattivanti, un'altra malevola figura, acquattata tra le ombre, getta panico e discordia tra le coppie.

Essa incarna tutti gli aspetti sopra elencati: è intrigante, affascinante, piena di carisma ed in grado di ammaliare un ragazzo al primo sguardo, avvinghiarlo a sé senza che lui se ne accorga per non liberarlo mai più. Ma la più grande novità che la Rivale ha apportato a se stessa è che adesso è avvicinabile a tutti attraverso cash, money, dollaroni o grana che dir si voglia. Sebbene non esattamente economica, adesso anche lo Sfigato e l'Asociale possono avere una compagna che mai li tradirà e, fondendosi ad un rifiuto per la realtà, queste due figure hanno dato vita ad una nuova specie, che offrirebbe la vita per la sua amata, la Rivale.

E l'aspetto più deprimente della faccenda è che noi, donne emancipate, intelligenti ed indipendenti, noi, roccia su cui il mondo è stato costruito, noi, contributo di conoscenza ed assennatezza, siamo arrivate a considerare nostra Rivale in Amore una cosa, un oggetto inanimato, un ammasso di cavi e connessioni e pixel.

Si, signore mie: sto parlando della Playstation.