Fin quando la nostra seconda bambina era nascosta nella pancia di Arizona tutto era perfetto.

Sofia sapeva che in quell'enorme pallone attaccato alla sua mamma preferita c'era la sua sorellina,ma non aveva ancora capito bene,forse,che prima o poi sarebbe uscita a farle compagnia.

Arizona durante quei nove mesi aveva stretto maggiormente il suo rapporto con Sofia,rendendola partecipe di tutto ció che stava accadendo...e io adoravo assistere ai loro momenti di coccole,come quando Sofia allungava le sue manine sul pancione per baciarlo,o quando dal sediolone prima di mangiare,con la bocca impasticciata,chiedeva ad Arizona se la sua sorellina volesse un po' della sua pappa.

Tutto era perfetto...fino a quando dopo il parto non tornammo a casa,e la principessa di casa fu improvvisamente spodestata dal suo trono. Ce ne combinava di ogni colore.
Come quando nascose il suo giocattolino preferito nella culla della sorellina,per costringerci a cercarlo ovunque a ritmo dei suo capricci...per poi prenderlo lei stessa dalla culla e dire che la sorellina l'aveva rubato.

Sofia aveva solo tre anni,ma aveva capito perfettamente come riprendersi il primo posto,che in realtà nessuno le aveva tolto.

Decidemmo di dedicarle più attenzioni,nonostante i turni di lavoro stancanti e i ritmi frenetici della nostra nuova principessa.

 Arizona le provava tutte,preparavano dolci insieme,la portava al parco e giocava insieme con le sue bambole...ma Sofia continuava ad indispettirsi nei nostri confronti e della sorella.

"Ce l'ha con me perchè in realtá non l'ho partorita io..." Mi disse mentre cullava la piccola Sara,susdurrando una ninna nanna,e chinando il capo per baciarle la piccola testolina,le adoravo,vedere Arizona finalmente rilassata mi infondeva serenità  nel cuore e nell'anima.

"Ma scherzi Arizona?E' pura gelosia...è del tutto normale,con me non lo fa perchè sa che non attacca...di te se ne approfitta perchè sa che sei più debole...e la vizi!"

 "Non lo so Callie...speriamo...mi fa cosí male vederla arrabbiata con me,lei è la mia bambina..mi manca cosí  tanto!"

"Hei...amore!Fidati!E stai tranquilla…alla bambina fa male se hai ansie!Sofia ti adora,è solo gelosia...dai esco a comprare le cremine per la bambina,a dopo!"

Callie mi bació velocemente le labbra e salutò con un tenero bacio la nostra piccolina

"Oh...la patatina della mamma...non voglio lasciarti un secondo!"

 "Dai sbrigati Callie" le dissi ridendo.

*
Quando rientrai non sentivo la piccola piangere,e non vedevo Arizona,nè Sofia...

“Cosa ha combinato Sofia?Avrà fatto cadere la bambina?O sarà inciampata Arizona per starle dietro?”

Tutti questi pensieri mi affollavano la mente,dando spazio solo a scenari negativi,mentre cercavo le mie tre donne in ogni angolo della casa fin quando non uscii in giardino e a mia sorpresa trovai Arizona e Sofia nella piscina gonfiabile che avevamo messo su per lei.

Per quanto fosse difficile per Arizona farsi vedere senza gamba aveva accettato quella sfida per la sua bambina,per dimostrarle senza sosta che lei la amava e la adorava!
Le guardai per qualche istante,poi mi recai in camera per prendere la piccola Sara e raggiungerle.

"Hei principesse!Fate il bagno senza la mamma?!" le guardai divertita e innamorata mentre tra le mie braccia cullavo la piccola avvolta da una copertina,la stessa che amava Sofia da neonata.

 "Mamma!"  Sofia balzò dall’acqua mostrandomi quanto fosse abile nei suoi pseudo tuffi

"Hei Callie...ho li la radiolina,la controllavo" mi disse Arizona sottovoce per non farsi sentire da Sofia che nel frattempo schizzava acqua ovunque invitandomi ad entrare

 "Entra mamma,entra!Salviamo mamma Arizona dalle onde!"

Sofia lanciava con entusiasmo paperelle e orsacchiotti di gomma tuffandosi letteralmente nelle braccia di Arizona che fingeva di annegare,e Sofia prontamente la salvava.
Sì...Sofia ci aveva salvate,e ora Sara ci stava salvando. Le nostre bambine ci avevano salvato la vita,ci avevano dato amore,forza,fiducia e coraggio.Ci avevano dato un sogno e una famiglia.

Ci salvavano da tutti i mali di cui loro, per fortuna, ancora non ne conoscevano l'esistenza. E noi le amavamo da morire,erano la nostra speranza,la nostra oasi felice.
Ed ogni volta che Arizona veniva salvata ,la sua piccola principessa allacciava le sue braccine al collo della mamma,e attorcigliava le sue gambine attorno alla pancia di Arizona,che prontamente la stringeva a se,baciandosela tutta

“Che ne dici ora di uscire sirenetta?Mi è venuta un po’ di fame…prepariamo i French Toast?”

“Sii mamma!I French Toast!Yummi!”

Aiutai Arizona ad uscire,mentre Sofia ancora gocciolante scappò in cucina,ansiosa di preparare i suoi French Toast.
 
*

 "Ho fatto il bagno con Sofia prima perchè...sai..l'idea dell'acqua,della piscina...mi dava l'idea del grembo materno,e lei nel mio non ci è stata.E' stato difficile per me,ma avevo bisogno di creare con lei un legame fisico,avevo bisogno di spogliarmi,e non solo dei miei abiti,ma anche delle mie paure,e di farle sentire che sono la sua mamma,sempre…e poi hai visto come era felice?!"

Mi disse mentre si sistemava tra i cuscini del letto

"Non ci avevo pensato sai a questa cosa?Sei una mamma fantastica,Arizona..lo sei con Sofia e ora con la piccola Sara…e sei la sua mamma come io lo sono di Sara!Sono solo paure nostre,per loro noi siamo le loro mamme!E basta…anzi sai che ti dico?Stasera me la vizio un po’ anche io Sofia…non posso essere sempre io il poliziotto cattivo!Passiamo una notte tutte e quattro insieme.La vado a prendere..sarà ancora sveglia”

“Yay”

Arizona sorrise vittoriosa,adorava tenerla nel lettone

“Si ma non ti abituare,ci tengo al nostro letto” le dissi baciandole il collo maliziosa

“Mamma!Evviva dormiamo insieme!”

Sofia si svincolò dalle mie braccia per saltare nel letto con il suo pigiama rosa con gli orsacchiotti,che a me faceva impazzire!Saltò nelle braccia di Arizona,ma stavolta ero io ad essere gelosa!Me la strappai dalle braccia di Arizona e diedi il via ad una lotta di solletico con la mia bimba,che rideva a più non posso,con i capelli nei spiaccicati sul viso,mentre si dimenava con le sue piccole manine e mi implorava di smetterla con il solletico

“Vediamo…mi fermo solo se…mi riempi di baci!”

“Si mamma,si,tanti baci!"  
La voce di Sofia era  tenerissima e stremata, ancora soffocata dalle risate,mi divertiva e mi riempiva il cuore,la lasciai in pace,e lei subito,come promesso mi diede tanti piccoli baci con la sua bocca piccolissima sul viso..mentre Arizona ci guardava innamorate e faceva il tifo per Sofia nella nostra lotta di coccole.

Ormai stremate ci stendemmo tutte e tre a letto,lasciammo una lucina accesa,ed io mi distesi su un fianco,in modo che Sofia potesse appoggiarsi al mio seno,mentre io le accarezzavo i capelli e la nuca,quella posizione era sempre stata la sua preferita.
Quando si appoggiava al mio seno,cullata dal ritmo dei miei battiti si abbandonava in un sonno profondo che mi apriva l’anima e mi faceva sprofondare nella tenerezza assoluta!Vederla persa e rilassata,respirare profondamente  protettasotto le braccia sicure della sua mamma mi faceva sentire amata,e mi faceva stare dannatamente bene.

Ad un tratto nella notte,il pianto di Sara svegliò Arizona,che la tirò fuori dalla culletta per allattarla,sedendosi sul bordo del letto,alzai la testa per controllare che fosse tutto ok,senza alzarmi per non svegliare Sofia che dormiva profondamente,ma a nostra sorpresa Sofia si alzò,si avvicinò ad Arizona che intonava una dolce ninna nanna mentre nutriva la piccola,e tutta assonnata si mise ad osservarle

“Amore ..la sorellina non ti fa dormire” disse Arizona con il suo tono amorevole,accarezzandole il viso

Sofia non disse niente,e in silenzio si avvicinò a Sara,di solito avrei temuto per la piccolina,ma quella volta mi sentivo che Sofia non avrebbe fatto niente,infatti con estrema dolcezza,quasi come facevamo io e la mamma con lei,si avvicinò alla sorellina e con tutta la tenerezza del mondo le diede una bacino sul viso!

“Voglio bene alla sorellina” disse in sielnzio per non svegliarla, si accucciò sul braccio di Arizona,la quale appoggiò la sua testa su quella di Sofia facendola  riaddormentare,sotto i nostri occhi stupiti e innamorati.

Nel buio della nostra camera,illuminata solo da una luce soffusa,riscaldata dal nostro amore e inondata dall’inebriante profumo delle nostre bambine io e Arizona guardandoci negli occhi un po’assonnate,ma lucine,avevamo capito che quella era la nostra felicità.