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Autore: Klaina    09/02/2014    0 recensioni
Un giorno arrivano due nuovi studenti al McKinley di Lima. Sono bellissimi, misteriosi e decisamente pericolosi, ma questo Blaine Anderson non lo sa. Come cambierà la sua vita? E quella dei due "Fratelli"?
storia già completa, è solo questione di quando riesco ad aggiornare
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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7. l’aiuto_giusto
 
 
 
CROSSOVER TRUE BLOOD-GLEE
 
Le settimane successive Blaine fece di tutto per provare ai fratelli la sua fedeltà ma Kurt sembrava ignorarlo del tutto. Sebastian, che si rese conto del comportamento tenuto dal moro, provò più volte a farlo notare al soprano che però continuava a fare finta di non vederlo.
4 mesi dopo la prima festa a villa De Beaufort, i due ragazzi organizzarono un altro party, chiamando sempre le stesse persone a festeggiare.
-Non saprei Kurt. L’ultima volta i miei mi hanno sgridato perché pensavano che avessi guidato ubriaca fino a casa.-
-E allora tu digli che rimani a dormire da un’amica, poi al massimo rimanete in una delle tante stanze della villa-
-Sebastian, ma l’hai chiesto a Pam prima di fare una proposta del genere?-
-No, tesoro, a quello ci penserai tu- e schioccandogli un bacio veloce si diresse dentro la scuola. Anche gli altri lo seguirono mentre Blaine rimase indietro con Kurt.
-Kurt, posso chiederti una cosa?-
-Se vuoi puoi portare anche Jeremy o come si chiama il tuo ragazzo- gli disse il vampiro con tono freddo.
-No, in intendevo questo e poi ve l’ho già detto. Non è il mio ragazzo, ci sono solo uscito un paio di volte (per allontanare l’attenzione da voi)- borbottò poi. –Comunque ti volevo chiedere se questa volta mi sarà permesso di tenere i ricordi della festa. Mi sembra di avervi già dimostrato che non ho intenzione di dire niente a nessuno-
-Se pensi di avermi convinto con questa cosa ti sbagli davvero. Pensi che pochi mesi mi possano dimostrare tutto di te?-
-Bhe, scusa se non ho secoli da offrirti, ma a me basta anche solo potervi vedere per quello che realmente siete. L’unico privilegio che ti chiedo è quello di farmi tenere i miei ricordi. Non ti ho mica chiesto di farmi diventare quello che non sono- e così dicendo se ne andò furioso in classe.
 
-Hey Blaine, che c’è ? il gatto ti ha morso la lingua? O più semplicemente è stato quel biondino-
-Ti ripeto Santana che non sono fatti tuoi. Ho solo litigato con mio fratello. Sta sera cercherò di rimediare- Kurt e Sebastian si scambiarono uno sguardo perplesso. Davvero quell’umano gli si era affezionato al punto tale da considerarli fratelli e tenere il muso tutto il giorno solo per una stupida litigata?
-Hey Blainy-babe. Questa sera ti va di venire al cinema con me??-
-No Jeremiah. Non posso. E francamente non voglio. - il moro si rivolse in modo scontroso al biondino che era appena arrivato saltellando. –E comunque credo che non ci sarò neanche alla vostra festa. Si sa che quando litighiamo i miei prendono sempre le parti di mio fratello. -
Blaine raccolse tutte le sue cose e se ne andò.
-Io non sapevo neanche che l’Hobbit avesse un fratello-
-Si, Santa. È andato a Hollywood e sta cercando di fare carriera ma non sembra riuscirci-
 
-Hey Blaine. Tutto bene? Sembri piuttosto scosso-
-Kurt. Per favore vattene. Non mi serve che ora tu faccia il finto amichetto del cuore quando fino a 5 minuti prima mi dici che non ho possibilità nemmeno per avvicinarmi a voi. Quindi gentilmente, visto che non ti piacciono gli ordini, vattene e lasciami solo che dovrei andare in bagno-
 
Come previsto Blaine litigò con i suoi, anche se suo fratello non centrava niente, e questi gli impedirono di andare alla festa e lui non combatté molto per fargli cambiare idea. Quando poi il lunedì tutti arrivarono a scuola iniziarono a ripetergli che non sapeva cosa si era perso. A quanto pareva i fratelli avevano deciso che bastava confondere un po’ i loro ricordi e cancellare solo il minimo indispensabile. Questo fece infuriare Blaine ancora di più.
-Chiarito con tuo fratello? - gli chiese Sebastian mentre si spostavano di classe.
-Coop non centra niente. È semplicemente cattivo umore, incolpare lui era più facile. Comunque è meglio se ti allontani, poi se no Kurt pensa che mi sto prendendo troppa confidenza- Blaine lo disse con un tono decisamente acido.
-HEY. Kurt sarà un vero rompi palle a volte e anche iperprotettivo, ma sa quello che fa. Tu forse vedi la nostra vita come perfetta ma fidati, la maggior parte delle volte rischi di fare cavolate e un mucchio di scelte sbagliate, direi che io sono l’esempio palese di questa cosa. Se non ci fosse stato Kurty a proteggermi a quest’ora sarei già abbrustolito al sole. Non avere fretta di essere trasformato-
-Ma io non ho chiesto questo. O almeno non adesso. A me basterebbe non essere trattato come un pezzo di merda da tutti. Soprattutto quando non vi ho chiesto niente se non poter esservi amico-
-Se ti fa piacere posso provare a parlarci io con Kurt. -
-E scusa se te lo chiedo, ma perché lo faresti? -
-Perché penso anche io che non sia giusto il modo freddo gelido con cui ti sta trattando Kurtie. E poi l’hai detto tu, non c’è niente di male ad essere amici, no? -
-Grazie Sebastian-
-Chiamami Seb. Mi rendo conto che il mio nome è troppo lungo da pronunciare- disse ridacchiando e andandosene il francese.
 
-Stai meglio, vedo. Questo vuol dire che hai chiarito con quel figo di tuo fratello? -
-Grazie mille per il tatto Santana. Comunque più o meno, semplicemente ho trovato qualcun altro che ha capito che non sempre le porte chiuse in faccia servono a qualcosa. Comunque, forza. Fatemi diventare verde d’invidia, com’era la festa? -
Tutti si lanciarono nella descrizione della serata, tanto che nessuno si accorse delle occhiate che il moro aveva lanciato ai fratelli.
 
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-Seriamente Kurt, credo che tu ci stia andando giù un po’ troppo pesante con Blaine. -
-Non ho idea di cosa tu stia parlando, Seb-
-Si, certo. Vuoi farmi credere che non ti sei reso conto che un bellissimo ragazzo moro dalla statura decisamente discutibile, da più di tre mesi sta cercando di fare di tutto per compiacerci e per mantenere il nostro segreto? -
-Un paio di mesi sono niente in confronto all’eternità, deve capire che se diventa uno di noi dovrà rispettare delle regole, e poi soprattutto non può pensare che sarà una storia d’amore di noi due soli. Ci sarai anche tu. Poi anche ipotizzando che ci mettiamo insieme, dopo una cinquantina di anni per non dire un secolo si sarà stancato di noi e poi sai benissimo che dovrà fingersi morto, vedere i suoi genitori che piangono per lui e tutti i suoi amici che dicono stupide sdolcinatezze su: “Quanto era buono”, “Lui era il migliore di tutti noi”, “Lo porteremo sempre nel nostro cuore” …. Cazzate così-
-Anche io l’ho pensato ma prima di tutto noi stiamo affrettando le cose, lui non vuole diventare uno di noi, a lui basta poter stare con noi un po’, condividere un po’ della nostra vita e poi vediamo. Non è che ci sta chiedendo di sposarlo, ci sta solo chiedendo di uscire-
Kurt era stupito
-Ci ha già compresi entrambi? -
-Più o meno, in realtà è evidente che mira a te, ma già il fatto che mi ha preso in considerazione mi piace, credo che ormai ci veda come due unici che però fanno parte di un insieme. -
-Insomma ti ha convinto. Sei già dalla sua parte- Kurt sorrise intenerito al fratello accarezzandogli una guancia.
-Bhe, diciamo che mi piace. E poi mi piacerebbe un piccolo Hobbit in casa. È anche multifunzionale: nano da giardino, novellino che si prende le sgridate da Pam e arma infallibile per sfuggire alla stessa, grazie ai suoi occhi da cucciolo abbandonato- spiegò gesticolando il francese
-E poi soprattutto non saresti il più giovane e inesperto- ridacchiò Kurt
-Ma davvero? Non ci avevo proprio pensato- il francese sorrise sornione, ormai sapeva che aveva convinto il fratello. –Dai, ora andiamo da lui a scusarci. O meglio, VAI da lui a scusarti, io la mia parte l’ho fatta. Vado a cercare qualcosa da mettere sotto i denti-
-Prima fammi un favore…-
 
 
 
Kurt rientrò in mensa, cercando il moro.
-Hey ragazzi, come va? Voi sapete se la prof di francese c’è? Mi hanno detto che si è sentita male. -
-Io l’ho avuta sta mattina e stava bene. Ma hanno detto che è andata via adesso? -
-Si, Rachel, così mi hanno detto. A quanto pare Blaine, avremo un’ora buca-
Kurt intercettò gli occhi del ragazzo per vedere se aveva capito.
-Che fortuna, già che ci siamo posso chiederti un favore? Non è che mi aiuteresti a finire quello stupido tema d’inglese? L’ultima lezione proprio non riuscivo a seguire-
-Certo. Ti dà fastidio se stiamo fuori? Odio il fatto di dover rimanere chiuso qui per tutto il giorno-
-No, non c’è problema. Ora andiamo in classe, e se ci confermano che la prof si è sentita male andremo fuori. Ci vediamo all’uscita ragazzi-
 
I due andarono direttamente verso gli spalti sapendo che Sebastian aveva già ammaliato la prof e che per certo questa non si sarebbe presentata in classe.
-Allora? Che succede? Ho sbagliato qualcosa? Se è così mi dispiace tantissimo, non volevo, davvero. TiPregoKurtDimmiQualcosaSeNoImpazzisco-
-Hey, Blaine, calmati. Non hai fatto niente di sbagliato, anzi. A quanto pare hai conquistato la fiducia di Seb, cosa non facile da fare tra l’altro, e lui mi ha fatto presente che mi stavo comportando come un vero stronzo con te, per cui sono io che mi devo scusare con te, non il contrario-
-No, Kurt…-
-Zitto e fammi parlare. Ha ragione. Mi sono comportato male e ti chiedo scusa. Il problema è che quando io sono cresciuto, ovvero il 1800, le diversità non erano viste per niente bene, per cui il mio essere prima effemminato e completamente inadatto al lavoro pesate, poi gay, fata e figlio illegittimo, non mi ha certo garantito una gran bella vita. La mia vita da umano era un inferno eppure ho sofferto tantissimo quando ho dovuto dire addio ai miei amici e ai miei fratelli e sorelle, vederli invecchiare e poi morire uno a uno e non poterli assistere perché rischiavo il rogo come strega. -
-Davvero hai passato tutto questo? Non lo sapevo, ora capisco perché a volte sembri uscito da un libro di favole che parla di fate e principi. Era il tuo tempo di origine! -
Kurt ridacchiò lusingato.
-Grazie ma non pensare che il mio posto fosse il trono, anzi. La mia famiglia era di poveri contadini bigotti e quando mio padre vide che non ero adatto al lavoro mi vendette e passai di casa in casa a fare lo sguattero e lo stalliere. Un giorno poi mi vendettero un signore benestante che pensò bene di fare di me il servo personale delle nobildonne che soggiornavano da lui. Il fatto che non provassi ad andare a letto con loro lo rassicurava ma dall’altra parte le donne si sentivano offese dalla mia totale mancanza di interesse. Un paio di volte ho sentito che il padrone diceva che ero ritardato. Comunque una volta mi obbligò ad andare a letto con una di esse e quando io mi rifiutai e mi difesi con la magia, che scoprii di avere in quell’occasione, lui mi percosse a sangue, dicendo che ero una strega e dovevo bruciare sul rogo. Pam e Eric mi trovarono attirati dal profumo del mio sangue. Eric riuscì a fermare Pam appena in tempo, prima che mi prosciugasse del tutto presa dalla brama di sangue. Decisero quindi che Pam mi avrebbe trasformato e quindi mi diede il suo sangue. Ed eccomi qui. Tutto questa storia è servita a spiegarti perché continuo a pensare che non sia una buona idea per te affezionarti a noi se poi non hai intenzione di diventare come noi, e d’altro canto credo che la trasformazione ti porterà più dolore che altro. - Kurt fece una lunga pausa –MA, direi che ho finito le giustificazioni e credo che tu sia cresciuto abbastanza per fare le scelte di testa tua-
-Si. E grazie mille per avermi raccontato la tua storia. So che questo significa molto per te- i due rimasero lì a fissarsi imbarazzati.
-PER L’AMOR DEL CIELO! ORA DATEVI UN BACIO E FINIAMOLA QUI! Sta per venirmi il diabete! - la voce di Sebastian arrivò da dietro di loro e li fece entrambi scoppiare a ridere.
-Hey! Io dicevo veramente. Bacio! -
-Ai suoi ordini capo- rispose ridendo Kurt prima di sporgersi per lasciare un bacio a fior di labbra all’altro. Blaine però non voleva perdersi l’occasione per cui trattenne Kurt vicino a sé seppur non approfondendo il bacio.
-Direi che l’Hobbit sta imparando in fretta- Sebastian si inserì tra i due, come un bambino geloso dell’attenzione data agli altri.
-Grazie mille anche a te Seb, senza di te non sarei mai riuscito ad avvicinarmi a voi- Blaine rimase un attimo interdetto, aveva voglia di baciare anche Sebastian ma forse sarebbe risultato un po’ strano.
-Se te lo stai chiedendo, si, anche io pretendo un bacio- Sebastian rispose alla sua domanda non espressa e si avvicinò a sua volta per baciare il moro.
-Dio, sono passato da essere single e terribilmente depresso a aver appena quasi acquisito due fidanzati-fratelli. Che figata. -
-Si, per quanto riguarda quello…-
-Kurt. Lascialo sognare almeno per un po’, il discorso sulle responsabilità e sulle relazioni avrai tempo per farglielo più avanti-
 
 
Klaina space:
Piccola nota: Jeremiah è naturalmente il biondino di GAP ma con tutte le irritanti caratteristiche di Chandler.
Questo sarà il penultimo capitolo per cui ne approfitto per ringraziarvi di avermi seguito fino a qui. Siete fantasticherrimi :p   tenete duro, tra poco vi potete liberare di me. Come al solito se volete lasciate un parere qua sotto :p
Xoxo

 
   
 
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