i figli del futuro colpiti alla testa
dalla scienza del divertimento.
I volti si levano ancora
allo splendore dell'omicidio
catartico che mio padre con gli amici
perpetua, ogni anno con più convinzione.
Questa strage di potenziali
come una festa di paese
illumina i nostri cieli
di oggi e di domani,
di oggi e... forse non c'è domani.
Mio padre raccoglie il tempo perso
dai miei nonni vent'anni fa:
soffia sulla canna del fucile e vanta la lucidità
delle sue pallottole, macchiate d'acqua santa.
Dice: "Migliora con l'età".
E allora, vedi fratello, siamo gli ultimi,
siamo i punk apocalittici:
sul ciglio del nulla urliamo ancora un "No future" senza eco;
una deriva senza limiti, un pensiero senza freni
e se sputiamo merda giurando "È l'ultima volta"
torniamo solo in prigione più stanchi.
Questa strage di potenziali
come una festa di paese
illumina i nostri cieli
di oggi e di domani,
di oggi e... dai, magari non c'è un domani.