Premessa: Questa e' la mia prima fanfic. Non esitate a bombardarmi di critiche. Sono nuova del fandom, ma ho avuto modo di leggere alcune storie della puzzleshipping(la mia shipping preperita, gne!). Se questa storia dovesse assomigliare in qualche modo ad una fic gia` presente, vi prego di comunicarmelo e provvederó a cancellarla.

Autrice: M i s a k o _ c h a n
Raiting: verde
Genere: fluff -non c'e` altro modo per descriverla.
Numero parole: 843 parole secondo Word
Attenzione: i personaggi non mi appartengono, questa fic non e' scritta a scopo di lucro.
Note Autrice: in fondo.

MAI GIUDICARE MALE I COMPITI DI GEOMETRIA

Yuugi Mouto non era mai andato troppo d' accordo con la geometria, ma quel giorno avrebbe preferito di gran lunga buttarsi dalla finestra piuttosto che seguire la lezione. Erano ormai venti eterni minuti che il ragazzo fissava l' orologio posizionato sopra la lavagna.

"Avanti..." Sussurrava a se stesso "Sbrigati a suonare, stupida campanella...!" Ripeteva ogni minuto, anche se le lancette dell' orologio parevano ignorarlo categoricamente. "Ce l' hai con me, brutto pezzo di ferraglia?!" Continuava a dirsi. Ogni volta che lo ripeteva alla sua voce si aggiungeva un briciolo di malinconia.

"Dai Aibou, se provi a concentrarti sulla lezione il tempo passerà piu` in fretta!" Yuugi si voltò verso lo spirito che cercava in ogni modo di dissuaderlo dal fissare le lancette di quel -secondo il parere di Yuugi- brutto pezzo di ferraglia. Yami non ricevete risposta, ma solo un' occhiataccia da parte del partner. Lo spirito insistette:

"Ma Aibou, disprezzi così tanto questa materia?" Yuugi, sull' orlo di una crisi nervosa, alzò involontariamente il tono di voce:

"Secondo te?!" Per disgrazia del ragazzo, le sue parole furono udite anche dalla professoressa che non tardò a rimproverarlo:

"Yuugi Mouto, visto che è in vena di parlare, venga alla lavagna e spieghi questo problema!"

In classe cominciarono ad udirsi dei risolini spezzati e qualche "sfigato...!" da parte di Jounouchi e Honda.

"Si professoressa!" Esclamó Yuugi alzandosi, e dirigndosi verso la lavagna.

Erano le quattro del pomeriggio e Yuugi era con la testa chinata sul libro di geometria da più di un' ora.

"Sei sicuro di non volere il mio aiuto?" Chiese, per l' ennesima volta, lo spirito del faraone.

"No Mou Hotori no Boku, sono sicurissimo!" Rispose Mouto, secco, per poi tornare a concentrarsi sul primo dei quindici problemi che la professoressa gli aveva assegnato come punizione. Yuugi non era stato capace di risolverlo, così la sua insegnante gliene aveva assegnati quindici. Per non parlare della frase con cui lo aveva ridicolizzato: "Strano che tu non sappia come risolvere questo problema, con i capelli geometrici che ti ritrovi! Ahah!". Ahah, no, non era per niente divertente. Bene, ora non solo aveva un motivo in più per odiare la geometria, ma anche uno per disprezzare i suoi capelli... E quelli di Yami, in quanto fossero praticamente identici.

Lo spirito non si perse d' animo e si immischió nei calcoli -errati- di Yuugi:

"Nel triangolo scaleno i tre lati misurano rispettivamente 40, 80 e 60 centimerti. Per calcolare l' area del triangolo devi fare: '90x(90-40)x(90-80)x(90-60)'. In questo modo il risultato è 1.350.000 centimetri quadrati. Poi devi calcolare la radice quadrata e il risultato dovrebbe ridare 1.161,88 centimetri quadrati. Hai capito?" Spiegò Yami al ragazzo, che lo guardava confuso, molto confuso. Yuugi portò lo sguardo sul suo quaderno e scrisse per filo e per segno i calcoli suggeritigli da Yami.

"E' giusto!" Esclamò felicemente Yuugi, rivolto allo spirito "Non sapevo che fossi un genio della geometria!" Disse ancora, parandosi davanti al suo Mou Hotori no Boku.

"Ovvio," Disse con ovvietà il faraone "Gli egizi hanno costruito le piramidi, è normale che conosca le basi della geometria." Yami sorrise.

"Senti Mou Hotori no Boku..." Cominciò a bassa voce il ragazzino "Non è che potresti aiutarmi con gli altri problemi di geometria?" Chiese con leggero imbarazzo. Yami annuì convinto.

Quel pomeriggio passò in fretta. Tra commenti, risate e calcoli geometrici, la giornata terminò nel migliore dei modi.

Yuugi chiuse il quaderno, soddisfatto.

Il ragazzo guardò per qualche istante Yami, dopodichè gli diede un leggero bacio sulla guancia.

"Arigatou Yami Sensei!"

D' ora in poi, forse, la geometria non gli sarebbe dispiaciuta così tanto.

ANGOLO DELLA ritardata NOVELLINA

Salve fandom di Yu-Gi-Oh! *s' inchina* Io sono Misako_chan, ma chiamatemi come più vi piace!
Questa è la mia prima fanfic! Ribadisco ciò quello che ho detto prima: se questa storia dovesse assomigliare a qualche altra fic già presente, vi prego di comunicarmelo e provvederò a cancellarla.
Non esitate a darmi critiche su critiche, queste servono a migliorare e la sottoscritta ne ha bisogno moltissimo.
Devo dire che io detesto la geometria con tutta me stessa, ma con un insegnante come Yami... bhe... potrei ripensarci...
Yuugi: *arriva e mi tira una padella in testa* Yami e' mio!!! O^O
Okok, tanto io sono puzzleshippingista(?), mi sta bene! u.u
Alla prossima!
Yuugi: non sperarci troppo...! -.-'
ciau,

Misako