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Autore: blackswam    09/02/2014    2 recensioni
Hola amigos.
Sono tanti anni che non scrivo una Leonetta e in questi giorno ho avuto un ottima ispirazione.
Per saperne di più passate a leggere la mia stramba storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Two stories.


Nota autrice: Non volevo annoiarvi con le mie parole, ma per rederci più semplice il capitolo doveva per forza. Sono due storie, scritte in tempi e giorni diverse, che ho accomunato insieme. In un certo modo hanno un senso logico che spiegherò in queste poche righe. In pratica Violetta è appezzi per la sua separazione con Leon, fidanzato con Lara, chiamata "presunta amica". Come mio solito è un idea stamba, ma alquanto carina o almeno credo. Buona lettura




Ho costruito un tunnel tra me e te.


E' indistruttibile, forte, e assolutamente impenetrabile. Attraverso frammenti della mia memoria ho distrutto la campana di vetro che mi ero creata, attraverso i sentimenti sono riuscita a riemergere e a non annegare nell'acqua gelida.
Guardava la tua mano così distante dalla mia, vedevo che cercava calore, ma non si sono mai congiunte. Volevo appoggiare le mie labbra sulle tue soffice guance, ma tu eri sempre più lontano.
Volevo sorridere, giocare, ma tu non mi guardavi facendo un passo in avanti lasciandomi indietro. Ti vedevo libero, completamente in pace, il sorriso non abbandonava mai di allegria mentre il mio sorriso era sempre malinconico e sofferente.
Nei miei sogni ti raggiungevo, ti abbracciavo, ti baciavo e potevo bearmi anche se per una notte della tua presenza, forse è un allucinazione, ma in quel determinato momento non riesci a pensare a nulla, se non alla felicità che velocemente emerge.
La mattina, però, quando mi svegliato comprendevo che ciò che era accaduto non era possibile nella realtà, e anche solo pensarci era un peccato. Peccato di amare una persona impegnata.

Lo senti? E' il mio senso di colpa, la mia angoscia. Per circa un mese mi sono sentito come una traditrice, una falsa amica, e una bugiarda. Lei, che per tutto il tempo non faceva che sorridermi, era ignara di tutto mentre la sua cosiddetta amica sognava il suo ragazzo. Spesso avevo pensato di allontanarmi, fuggire dalla città per poi abbandonare questa folle idea e ritornare a soffrire.
Per colpa della tua partecipazione avevo smesso di rincasarmi in casa, e avevo cominciato ad uscire soltanto per vederti, e memorizzare nella mia mente ogni lienamento del tuo viso. Ero ridicola, ma riuscivo a rimanere aggalla, perché la voglia di possederti e averti accanto era molto più forte.
La voglia di averti, mischiata alla profonda amicizia, aveva creato un muro, e inaspettatamente avevo creato un tunnel tra di noi, che forse un giorno potremo attraversare.



Construí un tunel entre tu y yo y fue donde descubrí,
que se puede encontrar un camino para los dos.
- El sueño de Morfeo




****



L'ultima occasione: Niente va mai perduto.


Spesso crediamo che ciò che abbiamo perso, e cercato di recuperare non tornerà mai indietro. L'unico motivo è perché non ci abbiamo creduto fermamente come Violetta non ha mai creduto fermamente l'amore sconfinato che provava nel confronti di Leon.
L'aveva perso, l'aveva lanciato completamente tra le braccia di un'altra e adesso sentivo un peso enorme e doloroso che gli avvolgeva il cuore. Le guance iniziarono a perdere colorito, le labbra rosse e bisognose delle sue labbra erano diventate secche e desiderose di ricombaciarle, ma purtroppo non era più possibile.
Lara, nemica giurassica della nostra protagonista, era riuscita con i suoi sorrisini e i suoi modi calmi e seducenti ad intrappolare Leon nella sua ragnatela.
E lei? Era rimasta con solo la certezza di doverlo dimenticare, altrimenti non riuscirà ad avere un vero futuro, e nemmeno una famiglia. Perché andare dietro a un ragazzo che non ti ama? Erano questi i pensieri che Violetta si ripeteva in continuazione, se lo nascondeva nel cassettino del proprio cuore senza mai aprirlo, ma riempiendolo sempre di più.
Quella mattina, come sempre, Leon e Lara facevano la loro solita passeggiata, mano nella mano, come solo una coppietta poteva fare.
Violetta, cercava di nascondersi con il maglione, non voleva essere assolutamente notata è un albero nelle vicinanze faceva proprio al casa suo. Dietro ad esso poteva vedere i due neo innamorati, camminare saltellando allegri, mentre il loro amore sprizzava nell'aria come una pugnalata nel cuore della giovane.
I suoi sospetti stava diventando reali, tutti ciò che credeva era stato confermato. Leon l'aveva dimenticata.
La ragazza, con il volto basso rivolto verso il pavimento, cammina scoraggiata mentre calde lacrime cadevano dalle sue guance. Perché l'amore doveva fare così male? Perché le mancava il respiro? Sentiva come un dolore dritto nel petto, come se qualche organo si fosse staccato e qualcosa dentro di se avesse smesso di funzionare.
E se mi innamorasi di nuovo?
A questa domanda c'è anche una risposta: Diego.
Lui dice di amarla, e glielo prova in ogni momento. Potrebbe davvero essere il principe azzurro, il ragazzo perfetto al momeno giusto, ma quando la guardo non provo nessun passione, se non di pure amicizia. Già sa che questo non si potrebbe mai tramutare in qualcosa di più, perché il mio cuore ha già scelto il suo padrone, adesso deve solo accettare che è stato abbandonato e cacciato. Diego? Leon? In questo momento non ha molta importanza.

- Violetta, sei pronta per le prove?- la voce di Angie chiude l'atmosfera cupa di cinque secondi fa.

Violetta sorride leggermente. Aveva un obbiettivo, diventare una cantante professionista e nessuno, nemmeno l'amore l'avrebbe distolta da questo.
Amore? Si vede che non è il suo mese fortunato, ma si rifarà il prossima anno, adesso era il momento di abbandonarsi alle note musicali.


Amaro questo calice brucia le vostre labbra,
più lo allontanate più v’impone l’agonia di berlo.
Dategli un nome a questo dolore, si chiamerà amore perduto,
diventerà un martire nel vostro cuore.

Mirella Narducci

  
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