C: Sei tremenda.
A: Smettila di dirlo.
C: Ma sei tremenda.
A: Eppure mi ami.
C: Io non ti amo.
A: Si invece.
C: Come lo sai?
A: Quando mi dici che sono tremenda sorridi.
C: Sei tremenda.
A: Lo so.
C: E ti amo.
A: Lo so.
C: Tu mi ami?
A: No.
C: Ma certo che si.
A: Ti dico di no, Calliope.
C: Non ci credo.
A: Non crederci.
C: Sei tremenda e mi ami.
A: Negativo.
C: Sei tremendamente bugiarda.
A: Non penso.
C: Te lo dico io.
A: E con questo?
C: Sei tremenda.
A: Ancora?
C: Sempre.
A: Anche se io non ti amo?
C: Tu mi ami, Arizona.
A: Perchè non accetti la verità?
C: Che amo una tremenda?
A: Che non ti amo, Callie.
C: Smettila.
A: Continuerò finchè non capirai.
C: Che sei tremenda?
A: Non cambiare discorso.
C: E tu non negare. Io so che ci amiamo.
A: Ascoltami, io non amo te.
C: Ah no?
A: No.
C: Sei tremenda.
A: Fammi finire: io amo il tuo viso, il tuo carattere, il tuo talento, la tua voce, ma non amo te.
C: È un controsenso.
A: Non capisci.
C: È così tremendamente insensato.
A: Vuoi che te lo spieghi?
C: Se ammetti di amarmi.
A: Ma io non t'amo!
C: Hai detto che ami il mio viso, il mio carattere e altro di me, quindi mi ami.
A: Cerca di fissarti bene in testa questo: quelle cose non sono te, io amo quelle piccole cose di te, ma non te.
C: Io non sono fatta di quelle piccole cose?
A: Tu sei più di quello. Io non ti amo, sarebbe riduttivo. Io vivo di te, capisci ora?
C: Sei tremenda!