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Autore: SophiaDavis    10/02/2014    0 recensioni
Tre coppie in cui troviamo l'amore vero, ma che purtroppo non è sempre capito.
La protagonista è Sophia Davis, una ragazza americana trasferitasi in Italia.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
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L’estate stava finendo, la scuola era già iniziata da qualche settimana, ma quelle tre amiche inseparabili passavano ancora i loro pomeriggi in riva al lago con i loro corpi in mostra, nonostante la temperatura che calava di giorno in giorno. Quel luogo per loro era molto caro, lì avevano trascorso un’estate indimenticabile, lì avevano conosciuto quei ragazzi che sarebbero diventati insostituibili.
«Ragazze, dobbiamo assolutamente farci l’ultimo bagno di quest’anno» disse Sophia a gran voce, ma Gaia ed Elisabetta la guardarono un po’ perplesse.
«Ma non senti quanto fa freddo? » appuntò Elisabetta, ma Gaia dopo un attimo capì che avrebbero dovuto fare questa pazzia: «e domani farà ancora più freddo, forza buttiamoci!»
Si alzarono, si presero per mano e si avvicinarono piano all’acqua. Prima la punta del piede, poi si abbassarono per toccare l’acqua con un dito, era davvero una buona idea? Come per magia però finirono catapultate in acqua: Pietro, Tommaso e Riccardo le avevano spinte.
Infreddolite si girarono per vedere chi le aveva spinte e trovarono loro: «ma quando siete arrivati voi tre?» chiese Sophia un po’ scocciata, ma comunque felice di vederli.
«All’incirca tre secondi fa, giusto in tempo per farvi fare un bel bagnetto!» rispose Riccardo con una risata.
Nessuna delle tre fece in tempo a ribattere che quei tre si erano già tuffati insieme a loro, era un’amicizia destinata a durare per sempre, anche se forse amicizia non è il termine più corretto. Non erano amici, non erano fidanzati, non c’erano coppie fisse, ma ognuno aveva il suo preferito.
Sophia e Riccardo avevano un rapporto di odio e amore che non si era mai visto prima, passavano dalle loro tipiche frecciatine agli insulti – sempre scherzosi -, a coccole e abbracci in men che non si dica; Pietro ed Elisabetta erano più o meno segretamente innamorati, ma lo stare insieme era difficile; Gaia e Tommaso condividevano un forte amore per il basket e non solo...
La felicità per loro era semplicemente stare insieme, proprio come in questo momento. Si può dire con certezza che si amavamo, non un amore fraterno, non un amore coniugale, ma un amore tutto loro, destinato a essere una cosa che solo loro potevano comprendere.
«Usciamo? Inizia a far freddino» Sophia tremava dal freddo e non vedeva l’ora di potersi avvolgere nel suo asciugamano «se vieni qua, ti riscaldo io!» aggiunse un biondino dietro di lei e a Riccardo questo non andava giù «Pietro stattene al tuo posto!».
Tommaso non riusciva a stare zitto «ma che gelosone il nostro Richi, tenerone!», Pietro scoppiò a ridere «guarda che non è mica tua lei, vero Sop…?».
Presi dalle loro risate non si erano accorti che le ragazze erano uscite dall’acqua e si erano sdraiate per asciugarsi al sole e così ne approfittarono per commentare un po’.
«Ma quanto sono belle?» Riccardo alle parole di Pietro rispose scocciato: «Puoi parlare solo di due di loro».
Tommaso capì immediatamente che c’era qualcosa sotto: «Richi, dicci la verità. C’è qualcosa tra te e Sophia? Non puoi prendertela così tanto solo per un commento». Pietro annuì.
«Non lo so, è solo che… innegabilmente c’è chimica, ma lo sapete...» avevano capito meno di prima.
«Ma sappiamo cosa?» gridarono all’unisono. «Non gridate, cretini. Possono sentirci! Sapete che lei si sta sentendo con quel tipo americano recentemente, sapete quanto sia strano il nostro rapporto, sapete quanto non ce la faccio a guardare una bella ragazza e non provarci. Come faccio a dirle che voglio stare con lei? Non funzionerebbe mai». Pietro ne sapeva qualcosa dell’impossibilità di un rapporto: «Montino patatino...»
«Non chiamarmi così!» non avevano mai visto Riccardo Monte così nervoso. «Richi devi fare come ho fatto io: provarci. Lo so, la mia storia è finita male, anzi, non è mai iniziata, ma almeno ci ho provato».
Tutti e tre erano consapevoli dell’illuminazione appena avuta da Pietro, sapevano che era vero, ma Riccardo doveva convincersi. «Non guardare me, io la penso come lui».
«Ma perché dai retta a lui? Lasciamo stare... quindi cosa dovrei fare? Dirle tutto?» e dopo un caloroso sì, uscirono dall’acqua per andare dalle loro dee.
«Cosa vi stavate dicendo in acqua?» chiesero le ragazze in coro siccome dovevano sempre tenere sotto controllo i loro amici. Quei tre borbottarono qualcosa, ma nessuno capì cosa volessero dire. «Siete proprio strani voi tre a volte» disse Sophia e così Gaia ed Elisabetta risero di gusto.
«Sono cose da ragazzi, o no? Cosa ne dite voi due?» Pietro e Riccardo annuirono facendo finta di capirci qualcosa anche loro.
«Mi sta venendo fame! Andiamo al bar a prendere qualcosa?» disse Gaia cambiando velocemente argomento per non entrare in discorsi che sicuramente non avrebbe avuto un senso logico.
«Se riesci a fare due tiri da tre consecutivi, ti offro un gelato!»
«Tommi, offrimelo subito e facciamo prima» rispose ridendo, ma incamminandosi verso il campetto. Gli altri, non volendo vedere una delle loro solite sfide, andarono diretti al bar.
«E se non ne faccio tre? Cosa succede?»
«Mi devi un bacio» e con questo le sue guance diventarono rosse. Gaia fece un sorriso malizioso, si posizionò, la palla girò sulle sue dita, piegò le gambe e ciuffo. Il secondo tiro fu uguale, ma il terzo lo sbaglio, a dirla tutta, lo sbagliò di proposito, ma Tommaso non se ne accorse.
«Non è giusto, sbagliato proprio l’ultimo!» commentava avvicinandosi a lui. Si alzò in punta di piedi e gli diede un bacio sulla guancia.
«Ma…» non fece neanche in tempo a iniziare la frase che lei ripeté il gesto, ma il bacio lo colpì in piena bocca. La tentazione era troppo forte, e sapendo che ormai la spiaggia era deserta, si accasciarono e finirono a baciarsi distesi sul campo.
  
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