H u g.
a volte vale la pena sciogliersi per qualcuno
a volte vale la pena sciogliersi per qualcuno
dedicato a chiunque coltivi un sogno
Aprì gli occhi guardandosi attorno, vedendo il mondo per la prima volta.
Abbassò lo sguardo e notò il corpo bianco, le braccia formate da rami e dei sassi neri che probabilmente fungevano da bottoni.
«Olaf!» esclamò con una voce squillante il piccolo pupazzo di neve «Io sono Olaf.» ripeté prontamente.
Girò un po' su se stesso osservando la neve che cadeva poi affrontando i suoi primi passi, camminò verso valle ondeggiando.
Gli piaceva la neve, ci giocava cercando di afferrare dei fiocchi ma quando raggiunse il bordo della montagna e vide l'intera vallata, Arendelle compresa, coperta di neve capì che non era ciò che voleva.
In quel momento nacque il suo sogno, comprese che lui voleva altro: il caldo.
L'estate, magari. «Chissà cosa succede quando i caldo si mescola con il ghiaccio.» disse toccando con la punta del dito un fiocco di neve.
Un'altra cosa che gli venne in mente era il calore. Ma non di un semplice raggio di sole: nei suoi ricordi offuscati e appannati vi era un abbraccio.
«Io sono Olaf.» ripeté felice, prima di ricominciare a camminare verso sud «Sono Olaf e amo i caldi abbracci!»
Abbassò lo sguardo e notò il corpo bianco, le braccia formate da rami e dei sassi neri che probabilmente fungevano da bottoni.
«Olaf!» esclamò con una voce squillante il piccolo pupazzo di neve «Io sono Olaf.» ripeté prontamente.
Girò un po' su se stesso osservando la neve che cadeva poi affrontando i suoi primi passi, camminò verso valle ondeggiando.
Gli piaceva la neve, ci giocava cercando di afferrare dei fiocchi ma quando raggiunse il bordo della montagna e vide l'intera vallata, Arendelle compresa, coperta di neve capì che non era ciò che voleva.
In quel momento nacque il suo sogno, comprese che lui voleva altro: il caldo.
L'estate, magari. «Chissà cosa succede quando i caldo si mescola con il ghiaccio.» disse toccando con la punta del dito un fiocco di neve.
Un'altra cosa che gli venne in mente era il calore. Ma non di un semplice raggio di sole: nei suoi ricordi offuscati e appannati vi era un abbraccio.
«Io sono Olaf.» ripeté felice, prima di ricominciare a camminare verso sud «Sono Olaf e amo i caldi abbracci!»
Slippers:
ringrazio chi si è fermato a leggere questa fanfiction e 'Snow' su Elsa e Jack Frost c: