Ringrazio anche solo chi legge.
Remake di Gli ostacoli del cuore. Dedicata a:kiliaduicaps, ka93, thebest90, gohanSS2_ che l'avevano recensita.
L’ho
scritta
sulle note di Gli ostacoli del cuore di Elisa feat. Ligabue.
Corazza di metallo e circuiti
C18
sentiva il rumore del mare, l’odore di salsedine
le pizzicava le narici. Una schermata azzurra passava davanti ai suoi
occhi, i
suoi circuiti scattavano dentro la sua testa facendo scorrere le
informazioni.
“L’acqua
marina è salata: essa è in
effetti una complessa soluzione in acqua pura di numerosi sali
dissociati, cioè
scomposti negli elementi chimici che li costituiscono. L'acqua di mare
è
mediamente composta per il 96,5 per cento da acqua e per il 3,5 per
cento da
sali; gli specialisti preferiscono tuttavia esprimere la
"salinità"
in parti per mille (es. 35‰)” lesse a bassa voce.
Le pupille nere della donna
erano dilatate e gli occhi scattavano su e giù tre volte
più velocemente che
nelle persone normale.
La
salinità media delle acque
oceaniche è attorno a 35‰ ma esistono mari ad
elevata salinità. La maggiore
salinità è dovuta alla più elevata
temperatura dell'acqua, e quindi ad un più
alto tasso di evaporazione, e al basso apporto di acque dolci data la
distanza
di questo mare dalla terraferma.
Basse salinità caratterizzano invece gli oceani polari dove
l'acqua è diluita
dalle continue precipitazioni e dalla scarsa evaporazione”
proseguì a leggere.
Si sentiva un leggero russare provenire dall’interno della
Kame House.
La
donna sbatté un paio di volte gli occhi, i corti
capelli biondi le ondeggiavano ai lati del viso pallido. Le iridi color
ghiaccio brillavano, riflettendo la luce della brillante luna a
tre-quarti
sopra di lei. Osservava le onde scure abbattersi sulla battigia, la
spuma
candida che gettava indietro le pietruzze appena attirate espandendosi
in una
serie di gocce candide. I piedi nudi le affondavano nella sabbia.
“E’
ironico. Oggi sono riuscita a snocciolare
abbastanza segreti da aver fatto sentire Crilin come una bambino che ha
potuto
scartare i regali a Natale… se sapesse che sono ben lontana
da svelargli i
miei veri punti deboli” sussurrò. Rise,
sentì la sua risata risuonare meccanica
e rabbrividì. Le iridi gli divennero liquide e
sospirò.
“In
fondo è così, non può sapere
così tante cose di
me. Neanche è così difficile tenergliele
nascoste. Sarà lì che dorme nel futon,
ingenuo come un moccioso che è vissuto protetto dalle mura
di una stupida
casetta rosa” sussurrò acida. Strinse un pugno e
sentì degli sciocchi
metallici, le nocche divennero bianche. Abbassò il capo,
chiuse gli occhi e i
capelli le ricaddero sul viso, lasciandolo in ombra.
“Chi
voglio prendere in giro? Anche tu nascondi sogni
e paure. Temi il fallimento, hai paura di non meritarmi, sei un
guerriero così
tante volte superato da sentirmi ormai un inutile relitto”
sussurrò. Un soffiò
di vento gelido le colpì le guance e le fece aderire la
maglietta bianca e nera
a righe contro l’addome piatto e il seno sodo.
Allungò un braccio e lanciò un’onda
dorata, questa colpì un’onda e la aprì
a metà. Esplose illuminando il cielo nero-bluastro
di luce dorato, acqua schizzò tutt’intorno e
l’ondata successiva colpì con più
forza la battigia, sollevando un polverone di sabbia scura.
“Il
dottore Gero deve aver sbagliato qualcosa nella
programmazione. Un cyborg che deve solo distruggere non dovrebbe
provare tutti
questi sentimenti e men che meno empatia… verso un cucciolone tenero e
coraggioso” si lamentò. Alzò il capo e
guardò
il cielo.
< 17,
mi sento come questo mare. Tu? Anche tu stai
così? > si domandò. Chiuse gli occhi e
inspirò ripetutamente.
“I
baci, le carezze, i gesti sono solo dati, input.
Perché li considero briciole di affetti e non impulsi che il
cervello deve solo
registrate?” si domandò. Cadde in ginocchio, una
lacrima salata gli rigò le
guance e strinse le labbra fino a farle sbiancare.
“Meritami
Crilin e forse potrò dimenticare questa
corazza di circuiti e metallo che mi pesa sempre di
più” biascicò.